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Goretta Casarotto

 

 

 

Goretta Traverso - Casarotto – (

 

 

Goretta Traverso Casarotto è la prima donna italiana su un Ottomila. (nello stesso luglio 1985 tre alpiniste polacche salgono la parete di Diamir del Nanga Parbat).

 

Dopo 17 anni il ghiaccio ha restituito in Himalaya le spoglie di Renato Casarotto, il grande alpinista vicentino che ha perso la vita il 16 luglio 1986 durante un tentativo di salita al K2 lungo lo Sperone Sud-Sudovest precipitando in un crepaccio a poche centinaio di metri dal campo base.

La scoperta è stata fatta alla fine di settembre 2003 da un gruppo di Kazakhi che hanno provveduto alla sepoltura. Ora Renato Casarotto riposa sotto il tumulo Gilkey, un mausoleo di sassi eretto nel 1953 nei pressi del campo base in memoria dell’americano morto nella spedizione che precedette quella vittoriosa guidata da Ardito Desio.

La notizia è stata accolta con giustificato sollievo dai tanti amici ed estimatori di Renato Casarotto le cui imprese sono state raccontate dalla moglie Goretta Traverso Casarotto in un bellissimo libro, “Una vita tra le montagne”, pubblicato da De Agostini nel 1996.

Lo stesso Renato Casarotto ha lasciato una testimonianza del suo alpinismo nel volume “Oltre i venti del Nord” (Dall’Oglio) in quello stesso 1986 in cui perse la vita: un anno particolarmente tragico per l’alpinismo himalayano, come racconta Kurt Diemberger in un altro fondamentale volume “K2 il nodo infinito”, che vinse all’epoca il premio ITAS, uno dei più importanti riconoscimenti della letteratura di montagna.