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Ludwig Rieser - (

 

 

1978 Reinhard Schiestl e Ludwig Rieser (“liberatori” di molti vecchi itinerari) aprono sulla parete Sud della Marmolada la via dal nome: Schwalbenschwanz (Coda Di Rondine). Salgono con soli 5 chiodi ed in 8 ore i 750 metri di parete (giusto in tempo per prendere l’ultima corsa della funivia). Le difficoltà di 7°- (6a+) vengono affrontate in arrampicata libera.

L’etica del gruppo è severa: non si deve fare artificiale, non si deve bucare la roccia, neppure con pochi chiodi a pressione (spit). Il tempo impiegato nell’apertura di questo itinerario ed il periodo scelto (novembre) denotano un cambiamento nella mentalità dei rocciatori. Cambiamento che si riflette anche nell’abbigliamento: si arrampica in tuta o, come l’estroverso Rieser, in frac giallo e cilindro.

 

1979 Ludwig Rieser e Heinz Zak salgono “l’elefante”, un singolare pilastro della Marmolada d’Ombretta. Le difficoltà di 5c/6a sono arricchite da passaggi di 6b.

 

1979 Reinhard Schiestl e Ludwig Rieser salgono il Ciaval sul Sass dla Crusc a sinistra del Pilastro di Mezzo. La via è battezzata Mephisto, ed è aperta in 5 ore per 300 metri di 6b/6c. I chiodi intermedi usati sono 3.

 

1993Renzo Vettori traccia, a fianco della via Specchio Di Sarah in Marmolada, la via Il Filo Di Arianna (difficoltà di 8+ ed artificiale su cliff-hanger). – Ma per questa via bisogna aprire una parentesi. Infatti il tracciato era stato tentato a più riprese da Ludwig Rieser e Ingo Knapp, con metodi severamente etici: solo chiodi e blocchetti, niente spit, niente cliff, solo libera. Tornando più volte per terminare la via (e superando anche un tiro di 8a, da lui precedentemente attrezzato nel modo sopra esposto), quest’ultimo ha trovato il tracciato inglobato in quello tradizionale (cioè con artificiale e cliff) di Vettori.