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Nino Oppio – (     - 1982) - CAAI

 

 

Nino Oppio va soprattutto ricordato per le sue realizzazioni su roccia in Dolomiti e sulle Prealpi Lombarde dove avevano raggiunto un livello di difficoltà tecnica superiore a quello delle vie aperte da Riccardo Cassin e Vittorio Ratti.

Ma anche Oppio, certamente per la sua modestia, è un altro di quei tanti “eroi sconosciuti” che ogni tanto incontriamo sulla nostra strada. Nel suo caso, saranno i ripetitori delle sue vie a rimanere abbastanza sconcertati e sorpresi dalle fortissime difficoltà incontrate: soprattutto in arrampicata artificiale Oppio seppe fare cose che pochissimi oggi saprebbero fare, anche se dotati di tutto il raffinatissimo armamentario che certo allora Oppio non possedeva!…

 

 

1939 – 14/17 agosto. In 54 ore d’arrampicata Nino Oppio, Serafino Colnaghi e Leopoldo Guidi raggiungono per primi la vetta per la parete Sud (via Oppio) del Croz dell’Altissimo nel Sottogruppo Gaiarda e Altissimo. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1973 - Il gran maestro delle pareti impossibili, Nino Oppio (Nord della Sfinge, Nord del Pizzo d’Uccello, Sud-ovest del Sasso Cavallo), allora sessantasettenne, con il fido compagno Stefano Duca di 61 anni e Gabriele Maspero, 31 anni, il 13 agosto attaccano la Nord-est del Pizzo Badile via Cassin. Oltre il primo bivacco Cassin un errore di via fa loro perdere tempo prezioso e li costringe ad affrontare un primo bivacco. Poi, perlopiù a causa del maltempo, la cordata deve affrontare altre due notti in parete prima di raggiungere la cima.