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Piotr Morawski -

 

 

2002 – dicembre. A quindici anni dalla spedizione invernale al K2 di Andrej Zawada, 1988, i polacchi ci riprovano. Arrivata al campo base nel dicembre 2002, la spedizione polacca di Krzysztof Wielicki, forte di undici uomini, pone in gennaio l’assedio alla Cresta Nord. Si tratta di Jacek Berbeka, Marcin Kaczkan, Piotr Morawski, Jerzy Natkanski, Maciej Pawlikowski e Dariusz Zaluski, assieme al georgiano Gia Tortladze, all’uzbeko Ilias Thukvatulin e ai kazaki Vasiliy Pivtsov e Denis Urubko. La spedizione procede con qualche dissapore tra i partecipanti. Una tendina a 6800 m. è completamente distrutta dal vento mentre Maciej Pawlikowski e Dariusz Zaluski riposano all’interno. Gia Tortladze, Ilias Thukvatulin e Vasiliy Pivtsov abbandonano il gruppo: pongono il campo 4 a 7650 metri. Denis Urubko e Marcin Kaczkan lo trovano distrutto e passano la notte del 25 febbraio con un solo sacco piuma, senza materassini. Al mattino Marcin Kaczkan è quasi incosciente, ed è solo con l’aiuto del compagno Denis Urubko e di Krzysztof Wielicki ( che nel frattempo sale dal campo 3 con l’ossigeno medico) che permette di scendere. E quando, il 28 febbraio, il vento distrugge anche la tenda mensa del campo base, la spedizione è dichiarata chiusa. - Karakorum - Himalaya.

 

2003 – 13 febbraio. Un nuovo tentativo invernale di salire il K2 accedendo dal versante cinese viene effettuato da parte di una spedizione internazionale guidata dal polacco Krzysztof Wielicki

La spedizione fu bersagliata dal maltempo, ma il 13 febbraio il polacco Piotr Morawski e il kazako Denis Urubko riuscirono a stabilire il campo IV ad una quota di 7750 m. la massima quota mai raggiunta sul K2 in inverno. Il maltempo obbligò gli alpinisti a ritirarsi il 15 febbraio; una nuova squadra tornò al campo il 26 febbraio, ma lo trovo distrutto dal vento. La spedizione dovette ritirarsi

Il 28 febbraio senza riuscire a raggiungere la vetta, ma stabilendo comunque il record della massima altezza raggiunta in inverno su K2. - Karakorum - Himalaya.

 

2003 – 28 febbraio. La spedizione polacca guidata da Krzysztof Wielicki, il quinto uomo ad aver salito i 14 ottomila e composta da Jacek Berbeka, Marcin Kaczkan, Jacques Olek, Piotr Morawski, Jerzy Natkanski, Maciej Pawlikowski, Jan Szulc, Dariusz Zaluski, Gia Tortladze, Denis Urubko, Vassily Pivtsov, Ilias Thukvatulin, Bogdan Jankowski e Roman Mazik ha tentato per oltre due mesi la prima invernale della seconda montagna più alta della terra il K2. L’obiettivo era la via italiana dei primi salitori. Purtroppo il tempo atmosferico, con fortissimo vento, ha vanificato ogni tentativo. La spedizione ha comunque battuto il record d’altezza in inverno su uno degli ottomila certamente più difficili, arrivando a 7750 metri. A quell’altezza però erano in due Denis Urubko e Marcin Kaczkan, ma una volta raggiunto il campo IV, Marcin Kaczkan e stato soccorso dal compagno e dallo stesso Krzysztof Wielicki giunto lassù appositamente. I due hanno dovuto riportare Marcin Kaczkan con urgenza alla base, per edema. Ancora prima di lasciare il campo base, Krzysztof Wielicki ha comunque dichiarato che la sfida è soltanto rimandata al prossimo anno. - Karakorum - Himalaya.