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Zisa De Grandi - (Zita)(

 

 

1937 - agosto Rizieri Costazza, Zisa (Zita) De Grandi e Bruno Detassis, salgono per la parete Nord del punto culminante del Monte Daino. L'itinerario è abbastanza bello e interessante se la roccia non fosse eccessivamente friabile, si svolge sulla breve e ripida parete della Cima Sud, rivolta alla Busa del Daino. Dislivello 180 m. Difficoltà: III° e passaggi di IV°. - Sottogruppo del Monte DainoGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1939 - 1 agosto. Bruno Detassis, Zisa De Grandi; Paolo Graffer e Vittorio Tranquillini con elegante arrampicata molto esposta su roccia ottima, salgono al Quarto Campanile per lo spigolo Nord-est dei Campanili degli Armi. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1939 - 9 agosto. Bruno Detassis, Rizieri Costazza, Zisa De Grandi, E. Lomazzo con un’arrampicata molto interessante salirono per la parete Sud del Castelletto di Mezzo tracciando la via Detassis, che si svolge per il marcato camino che delimita a destra la gialla parete Sud. Arrampicata di circa 200 m. Difficoltà: IV° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1941 - 13 luglio. Bruno Dallagiacoma, Bruno Detassis e Zisa De Grandi salirono per la prima volta un basso torrione (una specie di spallone sporgente), che forma con la parete stessa un diedro verticale, ben visibile dal Rifugio Tuckett nel Massiccio del Grostè e lo chiamarono Torre Zisa in onore della loro compagna Zisa De Grandi. Difficoltà di V° grado. – Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1941 - 14 luglio. Bruno Dallagiacoma, Bruno Detassis e Zisa De Grandi scalato per lo Spigolo Sud il Torrione Est, incontrando difficoltà di IV° grado. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1941 - 17 luglio. Bruno Dallagiacoma, Zisa De Grandi e Bruno Detassis come capocordata, salgono il Torrione di Vallesinella per parete Ovest e tracciano la via Detassis, (e. Schizzo sopra). La via si svolge lungo una evidente fessura nella metà di sinistra della parete e offre una arrampicata divertente, su ottima roccia; difficoltà: IV°. - Si sale sulla parete a sinistra della fessura, ricca di appigli, e dopo 30 m si entra nel solco e lo si risale fin dove si perde su rocce gradinate. Si prosegue quindi per la continuazione della fessura fino a una cengia, che si percorre verso destra per 6 m. Dopo un'altra lunghezza di corda, sempre nella fessura, si passa per una specie di finestra e ci si arrampica internamente, fino a uscire più in alto, donde, sempre per fessura, si continua in direzione della vetta. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.