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Bocchetta Alta degli Sfulmini

(Sottogruppo Centrale - Catena degli Sfulmini)

(Gruppo di Brenta) - (Dolomiti di Brenta)

 

 

BOCCHETTA ALTA DEGLI SFULMINI: - Stretto intaglio di cresta che separa gli Sfulmini dalla Torre di Brenta. Non serve come valico tra i due versanti, ma viene però raggiunto sovente per l’accesso alle cime vicine e specialmente alla Torre di Brenta.

 

 

 

1909 - 29 luglio. Gabriel Haupt e Karl Lompel effettuarono il l° percorso in discesa dal versante Est degli Sfulmini, dall'intaglio si scende sul versante Est per quella profonda gola che sbocca nella Busa degli Sfulmini, senza incontrare serie difficoltà, perché tutti i passaggi disagevoli si possono girare comodamente sulla parete a destra della Bocchetta Alta degli Sfulmini. – Catena degli SfulminiGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1910 - l0 agosto. K. Holzhammer, Karl Ibscher, August Schuster salirono la Punta Principale degli Sfulmini per il versante Est, per una via che dapprima si svolge lungo la gola che dalla Bocchetta Alta degli Sfulmini scende nella Busa degli Sfulmini, poi lungo la cresta Est della punta più alta. Arrampicata abbastanza varia e interessante, ma con roccia friabile. Difficoltà: III grado. – Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1927 – 12 agosto. Pino Prati con Giuseppe Bianchi tentano la prima ripetizione italiana della via Preuss al Campanile Basso. Un appiglio cede, Pino Prati vola, annaspa nell’aria in un disperato quanto inutile gesto di salvezza, la corda si tende, il compagno non regge lo strappo ed è trascinato nella caduta. Quello schianto sui ghiaioni della Val Brenta dopo un volo di trecento metri, portava via appena venticinquenne una promessa dell’alpinismo italiano. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

NOTA: Sotto la Bocchetta Alta degli Sfulmini alla base della parete Sud-Ovest della Torre di Brenta ha origine una sottile crestina assai frastagliata che si sviluppa verso Ovest, irta di piccoli campanili e di arditi pinnacoli. Essa fiancheggia a Sud il terrazzo della Vedretta degli Sfulmini e termina con un salto verticale sopra al «Sentiero dei Brentei». I tre maggiori pinnacoli di questa cresta, riuniti da un unico zoccolo roccioso, sono stati dedicati alla memoria dei noti alpinisti trentini Pino Prati, Giuseppe Bianchi ed Enrico Nardelli, tragicamente periti il 12 agosto 1927 sulla parete Preuss del Campanile Basso i primi due e sullo spigolo di Valbona, nel Gruppo del Catinaccio, il terzo.

 

1954 - 5 settembre. Scipio Antonini, Camillo Gaifas e Agnese Pedrotti attraversarono dalla Vedretta degli Sfulmini sino alla parete Ovest della Torre di Brenta passando per la Bocchetta Alta degli Sfulmini. – Catena degli SfulminiGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.