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File:DhaulagiriMountain.jos.500pix.jpg

 

Dhaulagiri – (8167 m.)

Nepal

(Himalaya)

 

 

Il Dhaulagiri (Montagna Bianca) è la settima più alta della con i suoi 8.167 m, e la maggiore situata interamente in un'unica nazione. Si trova in Nepal all'interno della catena dell'Himalaya, 35 km a Ovest dell'Annapurna, separato da esso dalla valle Kali Gandaki.

Fu scoperto nel 1808 e venne ritenuto per circa 30 anni, fino alla scoperta del Kangchenjunga, il monte più alto della Terra.

Il Dhaulagiri è un massiccio composto da 10 cime.

 

La prima ascensione assoluta fu compiuta il 13 maggio 1960 da una spedizione svizzero/austriaca guidata da Max Eiselin, insieme a Kurt Diemberger, Peter Diener, Ernst Forrer, Albin Schelbert, Nyima Dorji e Nawang Dorji. Fu la prima spedizione himalayana supportata da un aereo, che però si schiantò durante l'avvicinamento. L'aereo, un Pilatus PC-6, fu successivamente abbandonato sulla montagna.

La prima ascensione femminile fu compiuta da Lutgaarde Vivijs il 6 maggio 1982, facente parte di una spedizione belga, lungo la via normale.

La prima ascensione invernale fu realizzata il 21 gennaio 1985 da Jerzy Kukuczka e Andrzej Czok, facenti parte di una spedizione polacca, lungo la via normale.

 

 

 


Orografia – Le creste principali hanno direzione Est (con diramazioni Nord-est (Colle Nord-est, 5700 m. ) e Sud-est), e Sud-ovest (Colle Sud); una secondaria è diretta verso Ovest-nord-ovest.

 

Prima ascensione: Kurt Diemberger, P.Diener, E Forrer, A. Schelbert con gli sherpa Nima Dorjee e Nawang Dorjee (spedizione Eiselin), 13 Maggio 1960, per la cresta Nord-est.

 

Cresta Sud-ovest

F. Shigeno e T. Kobayashi, 10 Maggio 1978.

S. Shimizu, Y. Kato, H. Yoshino e lo sherpa Ang Kami, 11 Maggio 1978.

P. Béghin, J. Coudray, Y. Pollet-Villard, B. Muller, R. Renaud e M. Salomez, 18 Ottobre 1980 (fino alla vetta dello sperone a sinistra della cresta, quota 7300 m.).

Z. Demjan, J. Mojsejev e K. Valijev (spedizione Novak), 6 Ottobre 1988 (stesso sperone, poi fino in vetta).

 

Parete Sud

T. Amamyia, 1978 (pilastro Sud-sud-est).

S. Belak, C. Bercic e E. Tratnik, 20 Ottobre 1981 (cresta Sud-est raggiunta a quota 7300 m.).

M. Berbeka (spedizione E. Chrobak), 31 Ottobre 1986 (via 1978 raggiunta a 7700 m.).

 

Cresta Sud-est

Spedizione S. Tanaka, 19 Ottobre 1979.

 

Parete Est

R. Ghilini, Alex MacIntyre, Wojciech Kurtyka e L. Wilczynski, Maggio 1980 (cresta Sud-est a 7700m.).

S. Belak, M. Kregar, A. Stremfelj e I Tomazin, Ottobre (?) 1986 (a destra dell’itinerario 1980).

K. Wielicki, 10 Maggio 1990, (a sinistra dell’itinerario 1980, cresta Sud-est a 7800 m.).

 

Parete Nord

K. Komatsu, Y. Saito e N. Yamada (spedizione Sasaki), autunno 1982 (via della pera).

R. Allen, S. Yefimov, S. Bogomolov e altri, 11 Maggio 1993 (via diretta).

 

Parete Ovest

J. Simon, K. Jakes e J. Stejskal, (spedizione Novak), 23 Ottobre 1984 (settore Nord).

J. Nezerka e R. Nicco, P. Bozik e J. Rakoncaj (spedizione Novak), 25 Ottobre 1985 (settore Sud, fino alla spalla 7250 m.).

J. Moiseev e altri (spedizione Kazbek Valiev), primavera 1991 (tra le due precedenti).

 

 

1960Kurt Diemberger. Prima ascensione del Dhaulagiri (8162 m.), con una spedizione svizzera, portata a termine senza ossigeno. Il piccolo aereo che collaborò allo svolgimento della spedizione, il Pilatus Porter, si schiantò senza causare vittime.

 

2006 – 26 luglio. Nives Meroi è la prima donna italiana a salire gli 8611 metri del K2 e raggiungere un sogno di dodici anni che nel 2004 per la seconda volta l’aveva fatta desistere a 7000 metri dalla parete Nord. - Nives Meroi aveva iniziato la sua attività alpinistica sugli “Ottomila” partendo proprio dal K2, quando nel 1994 con il marito Romano Benet e Filippo Sala avevano aperto una via in parte nuova sul versante Nordovest e furono costretti a fare dietro-front a centocinquanta metri dalla vetta. - Ma ora l’attesa e i tentativi sferrati in oltre un mese di permanenza hanno portato buoni frutti fruttando una finestra improvvisa di bel tempo sono saliti fino a 7800 metri e da lì la notte del 26 luglio alle due di notte battendo neve alta sono arrivati in cima alle ore 13. La cordata Meroi-Benet è stata la prima in quella stagione a toccare la vetta della “Grande Montagna degli Italiani”, l’unica su tutta la montagna quel giorno, dopo che il gran vento e le bufere avevano fatto desistere gli altri alpinisti dallo sferrare l’attacco.

Nives Meroi e Romano Benet hanno così concluso in bellezza il 2006, che il 17 maggio, li aveva visti arrivare in cima anche al Dhaulagiri 8167 m, sempre senza ossigeno, ne portatori. Il Dhaulagiri (la Montagna Bianca), che già nel 2005 avevano tentato di salirla assieme a Luca Vuerich raggiungendo invece una cima limitrofa alla principale. Credevano di avercela fatta ma sono stati ingannati da un paletto di alluminio infisso nel terreno. - Niente da fare invece per l’Annapurna 8091 m, da Nord per la Via dei Francesi, tentata pochi giorni dopo del Dhaulagiri. Hanno rinunciato per le condizioni impossibili della parete, dopo aver schivato un seracco da settemila metri, mentre si trovavano tra il campo due e il campo tre.  - Karakorum - Himalaya.