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Guido Machetto – (     - 1976)

 

 

Il Biellese Guido Machetto (tragicamente caduto sulla Tour Ronde nel 1976).

 

1960 - Giuseppe (Det) Alippi torna una seconda volta a Grindelwad per tentare la Nord dell’Eiger con Guido Machetto ma quando arrivarono sotto la Nord, Machetto ebbe un ripensamento, come preso da una forte soggezione e a malincuore disse che non se la sentiva di attaccare quella parete. Così tornarono a casa un’altra volta.

 

1966 - Spedizione italiana guidata da Carlo Mauri opera nella Terra del Fuoco e conquista il Monte Buckland (1600 m.): a fianco di Carlo Mauri troviamo Giuseppe Pirovano, Guido Machetto; Casimiro Ferrari, Cesare Giudici, Luigi Alippi. Non bisogna lasciarsi ingannare dalle basse quote di queste montagne. A parte le condizioni meteorologiche ed ambientali che rendono la salita dura tanto quanto un’impresa himalayana, non si dimentichi che i dislivelli sono notevoli, in quanto le pareti si alzano da quote bassissime, quasi al livello del mare, come accade anche per le montagne dell’Antartide.

 

1967 - 17 gennaio. G. Ambrosi, Pietro Ferraris e Guido Machetto, realizzano la 1° invernale della (via Salluard) sulla parete Ovest dell’Aiguille d’Entrèves. Via, piuttosto breve che supera la ripida parete alta 120 m. sopra il ghiacciaio. Via classica, con bella arrampicata su buona roccia; in posto 17chiodi e cunei, ben proteggibile con dadi e friend. Difficoltà D+, passaggi di V. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1968 - 20/21gennaio. Guido Machetto e Gian Piero Motti, realizzano la 1° invernale del pilastro Nord-Est della Tour Ronde (via Bernezat). Scalata molto bella. Supera il fianco Est del ripido sperone che sporge a sinistra della parete Nord e del diedro; la parte superiore è su terreno misto. Roccia ottima. Dislivello del pilastro 250 m, 350 m. fino in cima. Difficoltà TD-, fino a V°+ e Al. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

19682/3 luglio. Sergio De Infanti, Guido Machetto e Beppe Re, realizzano la 2° ascensione della (via Perego, classica) sul versante Est del Mont Blanc du Tacul del Pilastro a Tre Punte, praticando una variante al percorso originale. Usati 8 chiodi. Sopra la placca grigia con fessurina obliqua di 25 m, si traversa 5 m. a destra (V) e da una nicchia umida si esce e si sale diritto per 25 m. (V) a un terrazzo. Con bella arrampicata di 30 m. (V, V+) si arriva sulla punta più alta delle tre sommitali. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1968 - 2 agosto. Giorgio Bertone e Guido Machetto, tracciarono per la parete Ovest della Vierge la (via Bertone-Machetto), dedicandola a Romano Merendi. Bella scalata su roccia ottima; usati 30 chiodi, la via è quasi totalmente schiodata. Dislivello120 m. Difficoltà TD-, con passaggi di V e A2. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1970 – Gli italiani Gianni Calcagno, Leo Cerruti e Guido Machetto salgono il Diedro Sud della Tour des Jorasses realizzando la prima ascensione.

 

1971 – 8-17 febbraio. Alessandro Gogna effettua con Guido Machetto, Gianni Calcagno e Bruno Allemand un’eccezionale 1° traversata invernale della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey e dell’Aiguille Blanche de Peutérey, fino al Grand Pilier d’Angle. Cresta Integrale di Peutérey. Scendendo poi dalla parete Nord Nordovest dell’Aiguille Noire de Peutérey, fin sopra il Col de Peutérey, poi scesi con l’elicottero – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1972 - La Sud delle Grandes Jorasses complete, fu scalata da Alessandro Gogna e Guido Marchetto.

 

1972 - 24 luglio. Guido Machetto e Miller Rava, salirono l’Aiguille des Glaciers 3817 m. per lo sperone Est (di destra) superando il ripido sperone che limita a destra la rocciosa parete Est. Roccia discreta. Dislivello dal ghiacciaio quasi 500m. Difficoltà D, passaggi fino al IV grado. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

L’invernale della Crétièr alla Grivola con Alessandro Gogna, Guido Machetto, Gianni Calcagno e Leo Cerruti.

 

Tirich Mir, 7780 m, (Sperone Ovest). (Gianni Calcagno e Guido Machetto). La più alta vetta del massiccio dell’Hindukush, catena montuosa posta tra il Pakistan e l’Afghanistan, ricca di picchi maestosi e di pareti imponenti che ricordano molto quelle delle nostre Alpi.