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Mont Blanc du Tacul – 4248 m.

(Gruppo Mont Blanc du Tacul)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

Un tempo questa era una montagna davvero inaccessibile, protetta a Nord e a Ovest da ripidi ghiacciai crepacciati e a Sud e a Est da bastioni rocciosi che s’innalzano dal bacino superiore del ghiacciaio del Gigante.

Originariamente la sua ascensione implicava una via di avvicinamento molto lunga che attraversava il ghiacciaio del Gigante o il Colle del Gigante per raggiungere il Col du Midi dove nel 1863 fu costruito un rifugio di fortuna.

Le guide di Courmayeur, durante i loro tentativi di aprire un percorso sul Monte Bianco dall’Italia, hanno probabilmente scalato la montagna durante le loro esplorazioni, o nel 1854 o nel fortunato tentativo del 1855 (con James Ramsey).

La prima ascensione ufficiale ebbe luogo il 5 agosto 1855, quando il Rev. Charles Hudson scalò la cima dopo essersi separato dalla comitiva con la quale stava facendo un tentativo sulla via del Col du Midi al Monte Bianco. *.

* Il Rev. Charles Hudson, Edward John Stevenson e i fratelli Christopher e James Grenville Smyth, stavano tentando la via del Midi al Monte Bianco, proprio quattro giorni dopo la loro prima ascensione della Dufourspitze (in cui le guide ebbero un ruolo secondario). Facevano parte della comitiva anche Edward Shirley Kennedy, Charles Ainslie e il quindicenne G. C. Joad (un allievo di Hudson). Non vi erano guide e, ad eccezione di Joad, erano tutti scalatori molto esperti. Dopo un penoso bivacco sul Col di Midi, il tentativo sul Monte Bianco venne meno a causa del maltempo e Hudson colse l’occasione per scalare una cima minore. (Mont Blanc du Tacul).

 

I vantaggi della funivia

 

La costruzione della funivia sull’Aiguille du Midi ha facilitato enormemente l’accesso alla scalata dal Col du Midi rendendola molto popolare.

Come il Mont Maudit anche il Tacul viene preso in considerazione dall’alpinista non troppo esperto solo nell’ambito di una traversata dall’Aiguille du Midi al Monte Bianco, poiché in questa ascensione la vetta principale del Mont Blanc du Tacul può essere raggiunta in 15 minuti dalla spalla Ovest. Si tratta del percorso più grandioso e più lungo sui «monarchi»: dalle 8 alle 10 ore.

Di solito viene tuttavia effettuata in direzione opposta, scendendo dal Monte Bianco.

Gli scialpinisti attraversano volentieri la vetta lungo il suo fianco Nordovest alto 700 metri (3-4 ore) collegando questo percorso con la singolare discesa per la Vallée Blanche verso Montenvers.

Vi sono tuttavia anche molti scalatori che trovano sufficientemente appagante fare soltanto l’ascensione della montagna. La funivia consente tutte queste scelte e anche di raggiungere facilmente molte belle vie del Mont Blanc du Tacul sopra il ghiacciaio del Gigante.

 

La via «facile»

 

La via normale del Mont Blanc du Tacul, tuttavia, non si rivela tanto facile. Molti rabbrividiscono per un attimo quando escono fuori dalla galleria dell’Aiguille du Midi e hanno la sensazione di trovarsi improvvisamente nel vuoto. La discesa è inizialmente facilitata da assicurazioni. Una gradinata nevosa scende sul ghiacciaio. Sul lato destro si innalza la parete Sud dell’Aiguille du Midi con placche di granito inondate dal sole e piacevoli vie su roccia. Il crepaccio terminale nel punto di passaggio al versante Nordovest è spesso privo di neve, soprattutto alla fine dell’estate. Pochi metri più in alto sporge il labbro superiore del ghiacciaio.

Un tempo le guide si servivano qui di una scala di legno.

Ma accadde spesso che dei clienti gradassi le buttassero nei crepacci.

Tenendo la destra si procede con cautela attraverso una seraccata. L’ampia traccia conduce alla spalla Ovest. Se le condizioni lo consentono, si può salire con gli sci dalla parte mediana del versante obliquamente verso sinistra e superare direttamente il dente del Mont Blanc du Tacul.

 

Salite estreme

 

Attraverso i dirupati versanti Est, Nordest e Nord salgono degli itinerari che raggiungono i massimi gradi di difficoltà.

Il 28 agosto 1936 Ninì Pietrasanta e Gabriele Boccalatte aprirono una via attraverso il pilastro Est-Nordest alto 800 metri.

A sinistra di questo la cordata Piero Fornelli e Giovanni Mauro conquistarono nel 1951 il cosiddetto «Pilier Gervasuti». In quell’occasione trovarono la piccozza di Giusto Gervasutti, morto nel tentativo di scalata del pilastro nel 1946.

Nel 1959 e nel 1963 Enrico Cavalieri aprì due vie lungo gli scoscesi pendii Est-Nordest.

I francesi André Parat e Yannick Seigneur domarono con 100 chiodi fino a quota 3855 il pilastro Est-Nordest alto 400 metri (dal 25 al 26 luglio 1964). In anni recenti, sul versante Nord si è avuto un rapido sviluppo, con l’apertura di vie come la Contamine/Mazcaud e il Couloir Chéré. La funivia facilita l’accesso e i pilastri rocciosi del Tacul sono diventati una sorta di «palestra» d’alto livello.

 

Via classica

 

Nonostante i supertour l’«Arête du Diable» (Cresta del Diavolo) rimane una via classica, «una della più belle arrampicate su cresta (nel vero senso della parola) del gruppo del Monte Bianco, notevolmente più difficile della normale alla Cresta di Peutérey», così delinea Pit Schubert questa cresta (Sudest) del Mont Blanc du Tacul che si estende per 700 metri.

Ognuno dei pinnacoli della cresta è stato scalato e la traversata completa della Cresta del Diavolo fu compiuta il 4 agosto 1928 da Charlet Armand, che era stato assunto dagli americani Miriam O’Brien e Robert Underhill (futuro marito della O’Brien) per condurre una spedizione da lui proposta, e da Geoges Cachet. Il passaggio chiave della scalata risultò l’Isolée, un passaggio di V° grado che Charlet Armand ritenne poco più facile della Fessura Knubel sul Grépon (sebbene sia 700 m. più alto). Nei punti critici (ora attrezzati con chiodi) Charlet Armand si aiutò incastrando la piccozza. Infatti non fu utilizzato un solo chiodo in tutta la scalata. Miss O’Brien ha scritto:

«Non ho mai visto Armand, in tutte le scalate che abbiamo fatto insieme, utilizzare un solo chiodo se non nelle calare a corda doppia». Chi ha seguito questa via (oggi ben attrezzata con chiodi) ha messo in dubbio questa affermazione. (Il libro di M. Underhill, Give me the Hill, 1956, mostra quattro foto di Charlet mentre conduce sul tiro difficile senza chiodi). Il resto dell’arrampicata si svolge al di sopra del limite dei quattromila metri e presenta difficoltà di III° e IV° grado. Si richiedono audaci manovre per la discesa con  la corda, in alcuni punti anche per più di 40 metri. Qualora il tempo stringesse si consiglia di tralasciare l’Isolée, 4114 m.(V° grado), aggirandola da sinistra. La meta più gratificante è offerta dal diedro Est, alto quasi 100 metri, della Pointe Médiane, 4097 metri.

 

MONT BLANC DU TACUL 4248 m. Montagna complessa e possente che si eleva all'origine del glacier du Géant e perciò interamente in territorio francese.

Culmina con due sommità distanti fra loro circa 200 m: la cima Ovest punto culminante e la cima Est, che a sua volta è formata dalle due puntine rocciose 4247 m. e 4241 m.

Il versante occidentale della montagna è quasi interamente coperto di ghiaccio: ha un breve fianco Sud-Ovest sopra il Col Maudit, poi la cresta e la spalla W 4086 m sopra una complessa parete di roccia e ghiaccio e infine l'esteso pendio Nord-Ovest fitto di crepacci, che si abbassa per 1300 m. al glacier des Bossons.

Dalla cima Ovest si allunga la cresta verso Nord, formando una spalla N 4130 m. e nella sua parte inferiore la caratteristica e triangolare paretina Nord di roccia e misto, proprio soprastante il Col du Midi. Il versante orientale del Mont Blanc du Tacul è largo e complesso, esteticamente affascinante, fitto di aguzzi speroni rocciosi in genere di roccia ottima alti fino a 1000 m. e intervallati da canali e gole di ghiaccio; ai suoi piedi sono situati i satelliti del Mont Blanc du Tacul.

La parete Sud che si alza in gran parte rocciosa sopra il Cirque Maudit è più semplice rispetto a tutti gli altri versanti.

Fra le numerosissime salite interessanti, oltre alla via normale, le più classiche si trovano sui pilastri

Martinetti, Gervasutti o alle Aiguilles du Diable, oltre ai canali du Diable, Modica-Noury, Gabarrou-Albinoni, Jager, Gervasutti, Supercouloir e le vie di Contamine per il Triangle e la Cresta Nord.

Le più brevi salite di ghiaccio o misto sulla paretina Nord, detta appunto Triangle du Tacul, sono in pratica sempre frequentate, in particolare la notissima goulotte Chèré.

La prima ascensione alla cima viene attribuita a uno o più componenti della cordata Hudson-Kennedy il 5 agosto 1855, sulla via per il Monte Bianco, in un tentativo dal Col du Midi.

Il nome Tacul è di origine e significato incerto; nel XVIII secolo veniva attribuito genericamente all'alto bacino del Glacier du Géant, in seguito limitato alla sola cima.

 

 

VERSANTI E PARETI

 

Paretina Nord (Triangle du Tacul) e Cresta Nord

Questa paretina triangolare di roccia e ghiaccio si alza dal Col du Midi per circa 400 m. e culmina a 3970 m; da lì la cresta Nord nevosa e con cornici prosegue fino in vetta al Mont Blanc du Tacul.

La paretina è delimitata a sua volta da uno sperone Nord-Ovest e da una cresta Nord-Est, oltre la quale si trova un ghiacciaio sospeso con seracchi. Presenta tratti di buona roccia ma in particolare ha vie su ghiaccio e misto, che grazie alla comodità d'accesso e alle condizioni (del ghiaccio) quasi sempre buone data l'esposizione, vengono molto frequentate. Qui si indicano le prime vie aperte e le più classiche, fra le varie altre possibilità di combinazioni meno interessanti. All'attacco della parete si arriva in 30 minuti dal Refuge des Cosmiques, in 1 ora dalla funivia dell' Aiguille du Midi e in ore 2.30-3 dal Rifugio Torino.

Dopo tutte le vie si può scendere, o proseguire per la bella Cresta Nord fino in cima al Mont Blanc du Tacul in circa 2 ore dalla sommità del Triangle.

 

Versante orientale della spalla Nord

Per spalla Nord si intende quella parte della Cresta Nord che scende a partire dal rilievo 4130 m, il quale costituisce il culmine della costola rocciosa che forma la riva sinistra idrografica del canalone Nord-Est (Canalone Gervasutti). Il suo versante orientale è formato da pilastri rocciosi alternati a canali ghiacciati alti fino a 700 m, lungo i quali salgono itinerari eleganti sia su roccia, in generale ottima, sia su ghiaccio.

 

Versante orientale

Compreso tra il bordo meridionale del canalone Nord-Est (Gervasutti) e la Cresta delle Aiguilles du Diable orientata a Sud-Est, è il versante più spettacolare del Mont Blanc du Tacul. È costituito da crestoni aguzzi e pilastri rocciosi alternati a canali e gole nevose alti da 800 a un massimo di 950 m. per lo sperone centrale, che convergono verso la vetta. Alcuni pilastri che sorgono nella parte alta o singole parti dei crestoni sono di roccia rossastra, compatta, magnifica; altrimenti la roccia è discreta o piuttosto rotta, a lastre e blocchi.

Uno dei settori alpinisticamente più importanti del massiccio, che grazie all’attuale facilità d'accesso viene molto frequentato per ogni genere di ascensione e quasi in ogni stagione. Comodi punti di partenza sono dal lato italiano il Rifugio Torino e la Punta Helbronner (stazione funivia) e dal lato francese il Refuge des Cosmiques e l’Aiguille du Midi (funivia). La nota traversata in cabinovia del Glacier du Géant dalla Punta Helbronner all'Aiguille du Midi permette anche di osservare nei particolari e con visuali diverse tutti i rilievi di questo versante orientale. - Tutti gli itinerari qui descritti sotto questo versante terminano sulla cima Est del Mont Blanc du Tacul.

Versanti meridionale e occidentale

L'alto versante Sud dominante il Cirque Maudit è complesso, in gran parte roccioso con quinte e risalti. È caratterizzato da due contrafforti rocciosi che culminano nelle due cime Est e Ovest, con al centro un canale irregolare e relative diramazioni, che in alto si allarga formando una depressione nella parete. La roccia è solida solo su qualche rilievo e in generale è piuttosto rotta. Non è invitante ed è soggetto alla caduta di sassi. È stato salito poche volte e ogni cordata ha seguito percorsi differenti. Il versante occidentale nella sua parte superiore è ben più modesto e semplice riducendosi a uno scivolo di neve che scende dalla cresta Sud-Ovest alla sella del Col Maudit. Sotto la spalla Ovest si abbassa invece fin sul Glacier des Bossons una severa parete di roccia fra zone di seracchi sulla quale si trova l'Aiguille de Saussure.

 

La “VIA NORMALE” dal Col du Midi per il versante Nord-Ovest.

Bell'itinerario su ghiacciaio moderatamente ripido (sui 30°, ma con possibili brevi tratti molto ripidi), che con buone condizioni è di percorso agevole con qualche grande crepaccio e qualche rischio di caduta di ghiaccio dai seracchi; normalmente è indicato da una buona pista nella neve.

Le difficoltà (e incognite) possono derivare dal superamento dei crepacci esistenti sul pendio Nord-Ovest, dei quali il primo proprio sopra il Col du Midi viene all'occorrenza attrezzato con una scala dalle guide di Chamonix. Questa via diventa invece molto pericolosa con neve instabile e comunque sempre dopo forti nevicate recenti, a causa delle valanghe e del distacco di lastroni di neve ventata. In questi casi l'eventuale presenza contemporanea sul pendio anche di molte altre cordate non deve dare senso di sicurezza, ma al contrario far diffidare maggiormente in quanto aumenta il carico sul pendio stesso e quindi la sua possibilità di distacco. Dislivello 700 m. Difficoltà PD.

Dall'esteso pianoro del Col du Midi 3532 m. (raggiungibile in 10 minuti dal Refuge des Cosmiques, in 45 minuti dalla funivia sulla vetta dell' Aiguille du Midi, in ore 2.30-3 dal Rifugio Torino.

Si supera all'inizio del pendio il primo grande crepaccio (ripido). Si sale poi obliquamente verso destra tutto il pendio Nord-Ovest fino alla spalla Ovest 4086 m. (questa non è che un tratto quasi orizzontale della Cresta Ovest, situata nel suo terzo inferiore, prima che sprofondi ripida sul Glacier des Bossons). Per la comoda Cresta Ovest a dosso si sale in cima (ore 2.30-3).

Foto 61 e 62 It. 109 a Schizzo 15

 

 

 


1855 - Le guide di Courmayeur, durante i loro tentativi di aprire un percorso sul Monte Bianco dall’Italia, hanno probabilmente scalato il Mont Blanc de Tacul 4248 m, durante le loro esplorazioni, in un fortunato tentativo con il cliente James Ramsey. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1855 - 31 luglio. Gratien Bareaux, J.-M. Chabod detto Turin, J. M. Chabod detto Turisa, Alexis Clusaz, Alexandre Fenoillet, Jean-Marie Perrod, Alexis Proment, guide di Courmayeur, per la cresta Nord-Est, attraverso lo spallone occidentale del Mont Blanc du Tacul e il Col du Mont Maudit che esplorarono fino al Mur de la Côte cercando da questo versante, per il Colle del Gigante e il Col du Midi, un accesso alla vetta del Monte Bianco. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1855 - 5 agosto La prima ascensione ufficiale del Mont Blanc du Tacul ebbe luogo quando il Rev. Charles Hudson scalò la cima dopo essersi separato dalla comitiva con la quale stava facendo un tentativo sulla via del Col du Midi al Monte Bianco. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1863 - 13 agosto. R.W. Head con Julien Grange, Adolphe Orset e Jean-Marie Perrod, raggiunsero la vetta del Monte Bianco per la cresta Nord-Est del Col du Midi, attraverso lo spallone occidentale del Mont Blanc du Tacul e il Col du Mont Maudit - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 26 giugno. H. Duhamel con Pierre Gaspard padre e figlio, praticarono una variante alla via normale per salire al Mont Blanc du Tacul salendo per le rocce innevate alla sinistra del pendio (ossia a destra della paretina triangolare Nord). – Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - Viene costruito il primo Rifugio Torino (oggi Rifugio Torino vecchio) si trova a 3322 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Eretto dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.

I Rifugi sono due, del CAI, in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino.

Il Rifugio Torino nuovo si trova a 3375 m, ed è stato inaugurato nel 1952, dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale).

I due Rifugi sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 22 agosto. Adolfo Hess, Laurent Croux e Louis Mussillon, giunsero ai piedi delle prime guglie delle Aiguilles du Diable del Mont Blanc du Tacul e ridiscesero in quanto apparivano troppo ostiche da superare, (a loro si deve l'origine del nome), compiendo la prima traversata del Col du Diable. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 e 70 It. 111 y

 

1902 - 3 settembre. Agostino Ferrari, Adolfo Hess, Flavio Santi con Laurent Croux, Louis Mussillon, Joseph Brocherel e Alexis Berthod, salgono per il versante Sud del Mont Blanc du Tacul e tracciano la via Croux che sale per 2/3 nel canale centrale e in quello a sinistra o sui loro fianchi, poi termina per la Cresta Sud-Ovest. Ascensione su neve e misto, con roccia rotta; nei canali è molto esposta alla caduta di sassi. Dislivello 600 m. Difficoltà D-, con passaggi di III° grado. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 70 It. 112 d

 

1904 - 17 agosto John Percy Farrar con Daniele Maquignaz e Ernest Simond, salgono per il versante Sud del Mont Blanc du Tacul dal contrafforte di destra e aprono la via Farrar. La via segue le rocce alla sinistra idrografica del canale centrale. Sembra essere meno pericolosa della via Croux. Dislivello 600 m. Difficoltà D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 70 It. 112 a

 

1904 - 29 agosto. Emile Fontaine con Jean Ravanel e Léon Tournier realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille de Saussure per la cresta Sud-Est. Partendo dal Col du Midi 3532 m. arrivarono alla spalla Ovest 4086 m. e continuarono fino nella conca del Col Maudit. Da qui scesero a destra verso le rocce della parete Ovest del Mont Blanc du Tacul, raggiungendo questa guglia. AD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 24 agosto. Luigi De Riseis con Adolphe Rey e Henry Rey, salirono da Sud alla Cresta Est del Mont Blanc du Tacul. Itinerario su terreno misto, esposto alla caduta di sassi nel canale. Mancano particolari e la localizzazione del percorso non è certa (l'orrido canale Sud-Ovest, probabile via d'ascensione, è segnato sul fondo da una stretta gola ghiacciata). Probabilmente AD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1920Etienne Henriot con Camille Simond e Camille Ravanel, fecero un 1° tentativo di traversata delle Aiguilles du Diable del Mont Blanc du Tacul senza riuscirci. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 e 70 It. 111 y

 

1921 - Etienne Henriot con Camille Simond e Camille Ravanel, fecero un 2° tentativo di traversata delle Aiguilles du Diable del Mont Blanc du Tacul senza riuscirci. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 e 70 It. 111 y

 

1921 - 26 luglio. Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina con Gustavo De Petro e Francesco Ravelli, salgono per la Crestina Sud-Ovest del Mont Blanc du Tacul dopo la salita da Est al Col Maudit 4035 m, prendendo la roccia nei pressi del seracco e salendo alla cresta, che si segue su rocce innevate e porta sulla Cima Ovest del Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1922 - Etienne Henriot con Camille Simond e Camille Ravanel, fecero un 3° tentativo di traversata delle Aiguilles du Diable del Mont Blanc du Tacul anche questa volta senza riuscirci. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 e 70 It. 111 y

 

1923 - Jacques De Lépiney, Paul Chevalier e Henry Bregeault, scendendo dal Mont Blanc du Tacul riuscirono a trovare in parte le vie di traversata delle Aiguilles du Diable. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 e 70 It. 111 y

 

1926 - Armand Charlet, Antoine Ravanel con Emile Robert Blanchet e altri, scendendo dal Mont Blanc du Tacul riuscirono a trovare le vie d'accesso a tutte queste guglie di traversata delle Aiguilles du Diable. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 e 70 It. 111 y

 

1927 - 18 febbraio. Il trio H. von Allmen, F. Barth e H. Barth, realizza la 1 salita invernale raggiungendo la vetta del Monte Bianco per la cresta Nord-Est, attraverso lo spallone occidentale del Mont Blanc du Tacul e il Col du Mont Maudit - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco. (Vedi itinerario: Bianco - Dal Col du Midi (NE)).

 

1928 - 9/10 febbraio. Raymond Lambert (guida) con Erika Stagni e M. Gally, realizzano la 1° traversata invernale delle Aiguilles du Diable (Cresta del Diavolo) del Mont Blanc du Tacul, ma senza salire la Corne du Diable né l’Isolée. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 e 70 It. 111 y

 

1928 - 3 luglio. André Migot e J. Savard, intraprendono un interessante salita, che supera dal basso il complesso e magnifico ghiacciaio esposto a Nord-Ovest del Mont Blanc du Tacul.

Dal Refuge des Grands Mulets 3051 m. si scende a Est e si attraversa il ghiacciaio abbassandosi di almeno 100 m. Si riprende a salire dopo la zona di rocce, tra queste e un isolotto roccioso. Si rimonta tutto il ghiacciaio soprastante, cercando il passaggio migliore fra i seracchi. Dopo i primi 450 m. le difficoltà diminuiscono e si prosegue diritto per arrivare alla Spalla Ovest 4086 m, dove passa la via normale per la cima del Mont Blanc du Tacul. Dislivello 1300 m. Difficoltà AD/D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 61 It. 112 i

 

1928 - 4 agosto. Armand Charlet e Georges Cachat (guida), assunti dagli americani Miriam O'Brien e Robert Underhill (futuro marito della O’Brien) realizzano la prima traversata completa delle cinque guglie delle Aiguilles du Diable (Cresta del Diavolo) del Mont Blanc du Tacul, per la Cresta Sud-Est. - Il passaggio chiave della scalata risultò l’Isolée, un passaggio di V° grado che Armand Charlet ritenne poco più facile della Fessura Knubel sul Grépon (sebbene sia 700 m. più alto). Nei punti critici (ora attrezzati con chiodi) Armand Charlet si aiutò incastrando la piccozza. Infatti non fu utilizzato un solo chiodo in tutta la scalata. Dislivello 650 m. dal ghiacciaio ma con sviluppo di circa 1000 m, dei quali almeno 250 sono di bella arrampicata. Difficoltà D/D+ con tratti di IV° e un passaggio di V°, evitabile. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 e 70 It. 111 y

 

1929 - 1 settembre. Piero Filippi, Piero Ghiglione e Francesco Ravelli, salirono per la costola del Canalone Nord-Est del Mont Blanc du Tacul e superarono i 2/3 superiori della costola (durante un tentativo di salita, dal quale discesero un tratto e deviarono a causa del ghiaccio e del maltempo). Lunga costola rocciosa che forma rilievo fra il Couloir Jager e il Canalone Gervasutti, ma che più giustamente bisognerebbe forse chiamarlo “Canalone Ravelli”. Ascensione su rocce rotte e a blocchi, relativamente sicura ma di scarso interesse. 650 m. D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 It. 110 m

 

1930 - 17 agosto. Frederic Oblat, Georges Vernet e Jean Vernet, realizzano la 2° ascensione della via Farrar del versante Sud del Mont Blanc du Tacul, evitando all'inizio sulla destra il canale e raggiungendo la Cresta Sud-Est sui 4150 m. Dislivello 600 m. Difficoltà D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 70 It. 112 a

 

1930 - 31 agosto. Guido Antoldi, Gabriele Boccalatte, Renato Chabod, Matteo Gallo e Piero Ghiglione, salgono il Mont Blanc du Tacul per il canalone Est-Nordest (Couloir du Diable). - Il canalone è situato tra i Pilastri Nord-Est del Mont Blanc du Tacul e la cresta che scende a Nord-Est dal gruppo inferiore delle Aiguilles du Diable. Ascensione su neve-ghiaccio classica, in ambiente molto bello; dal sorgere del sole è però esposta alla caduta di sassi. Dislivello fino in cima 800 m. Difficoltà D/D+, fino a 55° - 60° e misto nella parte finale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 It. 111 s

 

1933 - 24 luglio. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta; Giusto Gervasutti con Piero Zanetti,

alle Aiguilles du Diable salgono la Pointe Chaubert, la Pointe Médiane e Pointe Carmen con traversata al Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 2 luglio. Renato Chabod e Massimo Mila, realizzano la 1° ascensione della Pyramide du Tacul 3468 m. da Nord. - Dal Rifugio Torino si sale nella conca sotto i pilastri Est del Mont Blanc du Tacul, costeggiando a Nord la Pyramide. A sinistra un ripido pendio nevoso porta verso la selletta Pyramide-Chat, dal quale traversando a sinistra si raggiunge il dosso nevoso della cresta Nord nella sua parte superiore. La cresta Nord si presenta tondeggiante e principalmente rocciosa fino in cima. Il maggior risalto, alto 15 m. e sovrastato da un tetto, viene attaccato da sinistra; poi si sale per un lastrone sotto il tetto e si esce verso destra (IV°). Per la cresta di misto in vetta. Breve scalata (circa 100 m) su rocce spesso innevate e terreno misto ripido. Difficoltà AD, 1 passaggio di IV°. – Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 5 luglio. Laurent Grivel (guida) con Lucien Devies, realizzano la 2° ascensione per il canalone Est-Nordest (Couloir du Diable) del Mont Blanc du Tacul. Ascensione su neve-ghiaccio classica, in ambiente molto bello; dal sorgere del sole è però esposta alla caduta di sassi. Dislivello fino in cima 800 m. Difficoltà D/D+, fino a 55° - 60° e misto nella parte finale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 It. 111 s

 

1934 -13 agosto. Renato Chabod e Giusto Gervasutti, salgono per il versante orientale della Spalla Nord del Canalone Nord-Est e tracciano la via Gervasutti al Mont Blanc du Tacul. - Grandioso canalone di ghiaccio noto poi come Canalone Gervasutti, dall'inclinazione di 48°-50° e fino a 58° nella parte superiore, con possibili muri fra i seracchi dove il passaggio d'uscita può variare molto. In alto, dove è assai largo perché aperto a imbuto, il canalone è sovrastato da una fascia di seracchi e dall' enorme cornice sommitale. - Bella ascensione su neve-ghiaccio in ambiente grandioso, non molto ripetuta; tutto il percorso è però sempre esposto alla caduta di ghiaccio. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 e 66 It. 110 o

 

1935 - Luigi Binaghi e Giusto Gervasutti, salgono per lo sperone Est il Contrafforte dello Sperone Centrale in un tentativo allo Sperone Centrale Est-Nord-Est del Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 1 agosto. Armand Charlet e Joseph Ravanel (guida) con Paul Dillemann salirono da Nordovest per il glacier des Bossons raggiungendo la vetta del Mont Maudit. La via sale verso la Pointe Durier e passa poi alla sua sinistra, uscendo al margine Ovest della conca tra il Mont Maudit e il Mont Blanc du Tacul. Costeggia la Cresta Nordovest, la raggiunge per un camino a una spalla sopra la Pointe Durier e la percorre, lasciando a destra la Pointe Mieulet, fino a toccare il Mont Maudit e la vetta. - Via su terreno misto, raramente seguita. 1000 m, D con passaggi di IV° grado. – Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 28 agosto. Gabriele Boccalatte e Nini Pietrasanta, aprirono una via attraverso lo splendido pilastro della parete Est-Nordest del Mont Blanc du Tacul, alto 800 metri, che ora porta il suo nome. (via Boccalatte). - Itinerario grandioso, serio e impegnativo, con arrampicata per lunghi tratti su roccia ottima ma anche su roccia discreta o rotta e su terreno misto ghiacciato. Ambiente severo. Dislivello 850 m. Difficoltà TD, passaggi di V° e V°+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1938 - 18 luglio. Paul Aschenbrenner, Wastl Mariner, T. Plattner, realizzano la 2° ascensione della via Gervasutti al Mont Blanc du Tacul. - Grandioso canalone di ghiaccio noto come Canalone Gervasutti, dall'inclinazione di 48°-50° e fino a 58° nella parte superiore, con possibili muri fra i seracchi dove il passaggio d'uscita può variare molto. In alto, dove è assai largo perché aperto a imbuto, il canalone è sovrastato da una fascia di seracchi e dall' enorme cornice sommitale. - Bella ascensione su neve-ghiaccio in ambiente grandioso, non molto ripetuta; tutto il percorso è però sempre esposto alla caduta di ghiaccio. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1939 - 13 agosto. Fernand Tournier (guida) con Charles Authenac, partendo dal Refuge des Grands Mulets salirono il Glacier des Bossons per lo Sperone Nord-Ovest fino alla vetta del Mont Blanc du Tacul. Bella via su ghiaccio e misto, in ambiente solitario e grandioso ma in parte esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello 1200 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1942 - 17 agosto. Edouard Frendo (guida) con Sylvia D'Albertas, scesero dal versante orientale del Mont Blanc du Tacul per la Cresta Sud-Est e oltre l’Isolée aggirarono le 4 punte inferiori dell’Aiguilles du Diable abbassandosi nel versante Sud-Ovest (Maudit), su terreno misto. AD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 7 agosto. Gaston Rébuffat (guida) con R. Michon del Campo, realizzano la 2° ascensione dello splendido pilastro della parete Est-Nordest del Mont Blanc du Tacul, (via Boccalatte), che originariamente segue con intuito la linea di minor resistenza della complessa parete. Gaston Rébuffat pratica una notevole variante diretta di circa 200 m. che supera la Torre Rossa a destra del suo Spigolo Est che ne deriva una via logica e diretta, in quanto segue sul filo i tre pilastri che formano lo Sperone Centrale. Difficoltà TD, V° e V°+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1946 - 8 agosto. Paolo Bollini e Giusto Gervasutti, effettuano la 3° ascensione dello splendido pilastro della parete Est-Nordest del Mont Blanc du Tacul, (via Boccalatte). Dove questo si appiattisce si alza parallela e a sinistra la vicina Tour Carrée, mentre lo sperone riprende imponenza con la Torre Rossa e il successivo Pilastro Terminale. La via originale Boccalatte segue con intuito la linea di minor resistenza della complessa parete; con la successiva rettifica di Gaston Rébuffat sulla Torre Rossa. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1946 - 16 settembre. Durante un’ennesima ascensione, concludeva tragicamente a 37 anni la vita Giusto Gervasutti, detto il «fortissimo», mentre scendeva a corda doppia per sfuggire al maltempo sul Pilastro Est del Mont Blanc du Tacul che oggi porta il suo nome. (Pilastro Gervasutti). - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 16 settembre. Giuseppe Gagliardone era con Giusto Gervasutti nel tentativo al Mont Blanc du Tacul, in cui "il fortissimo" trovò la morte in un incidente. Il suo resoconto dell'accaduto fu pubblicato sul Corriere delle Alpi del 16 gennaio 1947. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948maggio. Louis Lachenal e Lionel Terray, salgono per il Canalone Nord-Est (via classica), dove l’ascensione si svolge lungo il grande canale nevoso a imbuto (Canalone Gervasutti), il maggiore sul versante Nord-Est del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra. - Bella ascensione su neve-ghiaccio in canale aperto, frequentata quasi in ogni stagione. È da compiere nelle prime ore del giorno, in quanto al primo sole cadono sassi dall'alto della costola rocciosa a destra; esposta alla caduta di ghiaccio dalla cornice sommitale. Dislivello dalla crepaccia quasi 700 m. Difficoltà D/D+, con inclinazione in alto fino a 58°; a volte il passaggio più difficile è dato dalla crepaccia terminale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1951 - 29/30 luglio. Piero Fornelli e Giovanni Mauro, salgono per il Pilastro Est Pilastro Gervasutti del Mont Blanc du Tacul. Il pilastro Est, di magnifica roccia rossastra, si erge superbo a sinistra del pilastro centrale. La via lo segue quasi interamente, quindi si porta sotto la Torre Rossa e termina come la Boccalatte. Sul pilastro l'arrampicata è molto bella e su roccia ottima, a parte la traversata obliqua finale su rocce rotte e neve, passaggio-chiave della salita. Buoni i punti di sosta; in posto circa 15 chiodi di via. L'attacco è esposto alla caduta di sassi. Dislivello 800 m, con sviluppo di circa 1000 m. Difficoltà TD+ sostenute sui 450 m. del pilastro, di IV°, V° e passo di V°+ e A2. - In quell’occasione trovarono la piccozza di Giusto Gervasutti, morto mentre scendeva nel 1946 a corda doppia per sfuggire al maltempo sul Pilastro Est che oggi porta il suo nome. (Pilastro Gervasutti) - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1952 - Viene inaugurato il Rifugio Torino nuovo che si trova a 3375 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale). E’ stato costruito in rafforzamento e sostituzione del Rifugio Torino vecchio che si trova 53 m. più in basso. Eretto nel 1898 dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.

I due Rifugi del CAI sono in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino e sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222 gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - Serge Coupé e Jean Couzy, effettuano la 3° ascensione della via Gervasutti al Mont Blanc du Tacul. - Grandioso canalone di ghiaccio noto come Canalone Gervasutti, dall'inclinazione di 48°-50° e fino a 58° nella parte superiore, con possibili muri fra i seracchi dove il passaggio d'uscita può variare molto. In alto, dove è assai largo perché aperto a imbuto, il canalone è sovrastato da una fascia di seracchi e dall' enorme cornice sommitale. - Bella ascensione su neve-ghiaccio in ambiente grandioso, non molto ripetuta; tutto il percorso è però sempre esposto alla caduta di ghiaccio. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1953 - 8/11 agosto. Mauro Maccagno e Giuseppe Marchese, realizzano la 2° ascensione del Pilastro Est (Pilastro Gervasutti) del Mont Blanc du Tacul. - Il pilastro Est, di magnifica roccia rossastra, si erge superbo a sinistra del pilastro centrale. La via lo segue quasi interamente, quindi si porta sotto la Torre Rossa e termina come la Boccalatte. Sul pilastro l'arrampicata è molto bella e su roccia ottima, a parte la traversata obliqua finale su rocce rotte e neve, passaggio-chiave della salita. Buoni i punti di sosta; in posto circa 15 chiodi di via. L'attacco è esposto alla caduta di sassi. Dislivello 800 m, con sviluppo di circa 1000 m. Difficoltà TD+ sostenute sui 450 m. del pilastro, di IV°, V° e passo di V°+ e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1956giugno. François Sennelier, realizza la 1° solitaria dal versante orientale della Spalla Nord del Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra, ma in discesa spari in un crepaccio. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1956 - 8 luglio. Maurice Lenoir (guida) con P. Peria, con un’ascensione varia, bella ed elegante, nel Canalone Est-Nordest del Couloir du Diable proseguono la scalata del pilastro terminale della via Boccalatte sino alla cima del Mont Blanc du Tacul. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 11 luglio. J. Théron (guida) con M. Marty, salgono per il Couloir du Diable nel canalone e dove la costola forma i due rami si prosegue in quello più ripido di sinistra, che porta diritto alla Brèche de l'lsolée 4078 m. Da questa, per la Cresta Sud-Est di roccia facile e misto si sale fino in cima al Mont Blanc du Tacul. Ascensione su ghiaccio e misto. Il tratto finale del canalone è molto ripido. Dislivello 800 m. Difficoltà D/D + . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 19 agosto. In un ora e 20 minuti Hermann Buhl effettua la 2° solitaria del Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1959 – 13/14 agosto. Enrico Cavalieri e Romano Perego; Andrea Mellano e Beppe Tron, salgono per il versante Est del Mont Blanc du Tacul realizzando la 1° ascensione del Pilastro a Tre Punte, sbucando sotto il blocco che costituisce la punta più alta del pilastro che in seguito sarà chiamata (via Perego, classica). I componenti chiamarono il pilastro Pilone Leonessa alla memoria di Lionello Leonessa, caduto sulla parete Sud del Castore. - (“Quando Renato Chabod aggiornò la guida del Monte Bianco ci chiese se poteva chiamarlo Pilastro a Tre Punte, per la caratteristica struttura della sua cuspide. Noi acconsentimmo”.) - Arrampicata elegante, sostenuta, in libera e con tratti di artificiale, su roccia magnifica ma con qualche blocco mobile. Via poco attrezzata, utili chiodi vari; l'attacco è esposto alla caduta di sassi, crepaccia difficile. Dislivello 400 m. Difficoltà TD: 60 m. poco impegnativi, 270 m di V° e V°+, l0 m. VI°, 55 m. A1 e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1960 - 23 agosto. Marc Martinetti e Christian Mollier, salirono sul pilastro più marcato del settore destro della parete, dal versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul il Pilier Martinetti, riconoscibile grazie alla sua torre sommitale di granito rossastro, con un’arrampicata libera magnifica, su roccia eccellente; usati circa 15 chiodi poi lasciati. Dislivello del pilastro 450 m. Difficoltà TD +, con 3 passaggi di VI°. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1961estate. Egbert Eidher e Erich Vanis, salgono per il Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul praticando una variante terminale, uscendo diritti lungo la linea centrale del canale superando in ultimo una spessa cornice verticale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1961luglio. Michel Bastien e Philippe Laffon, effettuano la 3° ascensione del Pilastro Est (Pilastro Gervasutti) del Mont Blanc du Tacul. - Il pilastro Est, di magnifica roccia rossastra, si erge superbo a sinistra del pilastro centrale. La via lo segue quasi interamente, quindi si porta sotto la Torre Rossa e termina come la Boccalatte. Sul pilastro l'arrampicata è molto bella e su roccia ottima, a parte la traversata obliqua finale su rocce rotte e neve, passaggio-chiave della salita. Buoni i punti di sosta; in posto circa 15 chiodi di via. L'attacco è esposto alla caduta di sassi. Dislivello 800 m, con sviluppo di circa 1000 m. Difficoltà TD+ sostenute sui 450 m. del pilastro, di IV°, V° e passo di V°+ e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1962 - 25 febbraio. Alberto Marchionni, Andrea Mellano, Dario Mozzanica, Romano Perego, Gianni Ribaldone, Alberto Risso, attuano la 1° invernale salendo per il Canalone Nord-Est (via classica) – (Canalone Gervasutti) del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1962 - 5 agosto. André Contamine (guida) con Pierre Labrunie, Jacques Martin e Maurice Negri, salirono per  il canale Nord-Est del Triangle du Tacul tracciando la via Contamine-Negri, proseguendo poi per la Cresta Nord che conduce in vetta del Mont Blanc du Tacul. - Salita varia su neve-ghiaccio in ambiente molto bello, un po' esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello 700 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1962 - 13 agosto. J. Delbord e Fernand Audibert, realizzano la 2° ascensione del Pilier Martinetti, che si trova nel versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul. - Il Pilier Martinetti è subito riconoscibile grazie alla sua torre sommitale di granito rossastro. Dislivello del pilastro 450 m. Difficoltà TD +, con 3 passaggi di VI°. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1963 - 21 luglio. André Contamine (guida) e Pierre Mazeaud, salirono dal Col du Midi sotto il pendio di destra della parete del Mont Blanc du Tacul. (Triangle du Tacul) tracciando la via Contamine-Mazeaud. - Sopra il pendio iniziale si supera una ripida strettoia di ghiaccio fra le rocce e in seguito tutto il largo pendio-canale soprastante. In alto si piega a destra, per uscire su misto lungo la Cresta Nord-Ovest alla sommità del Triangle, proseguirono poi per la Cresta Nord fino alla vetta. - Ascensione varia e interessante su neve e misto, quasi sempre in buo­ne condizioni. Inclinazione 50°-55°, qualche tratto a 60°. Dislivello per il Triangle 400 m. Difficoltà D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1963 - 11/l3 agosto. Enrico Cavalieri, Piergiorgio Ravaioni, Eugenio Vaccari e Gianluigi Vaccari, salgono per il Pilier du Diable del Mont Blanc du Tacul. - La via si svolge interamente su roccia: supera lo zoccolo basale del Pilastro a Tre Punte (150 m.), costeggia la base meridionale del Pilier Sans Nom (250 m.) e supera quindi l'ardito Pilier du Diable (225 m), per concludersi con il pilastro terminale dello Sperone Centrale Nord-Est (200 m, via Boccalatte), per quello si arriva in cima del Mont Blanc du Tacul. Percorso vario, magnifico, in ambiente grandioso fra guglie e pareti. Arrampicata discontinua, sempre elegante sul pilastro e su roccia ottima. Dislivello 800 m, con sviluppo di quasi 1000 m. Difficoltà TD +, concentrate sul Pilier du Diable, di V°, V°+ e A1. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1964 - 12 giugno. P. Barthélémy e Claude Jager, salirono per il canale ghiacciato parallelo al Canalone Gervasutti, dal quale è separato solo da una costola rocciosa. Che in seguito sarà chiamato  Couloir Jager, uscirono alla sinistra dell'intaglio alla sua origine e, superata la cornice, raggiunsero la Cresta Nord alla selletta fra le due elevazioni della Spalla Nord  del Mont Blanc du Tacul. - Bella ascensione su neve-ghiaccio, classica, in ambiente grandioso. Inclinazione abbastanza regolare (tra 45° e 50°), con alcune strozzature nella parte finale che formano brevi risalti di ghiaccio e misto. Esposto alla caduta del­la cornice sommitale. Dislivello 650 m. Difficoltà D +. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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196425/26 luglio. André Parat e Yannick Seigneur, salgono per la parete Est e lo spigolo Nord-Est del Pilastro a Tre Punte, (Mont Blanc du Tacul), tracciando la (via Seigneur). Arrampicata magnifica su roccia ottima, in libera e in artificiale con difficoltà sostenute; passaggi con possibilità di vetrato sul lato Nord-Est: la cordata ha utilizzato circa 100 chiodi. Dislivello 400 m. Difficoltà ED-, fino a VI° e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1965 - 28 febbraio - 2 marzo. Corradino Rabbi e Gianni Ribaldone, realizzano la l° invernale del Pilastro Est (Pilastro Gervasutti) del Mont Blanc du Tacul. - Il pilastro Est, di magnifica roccia rossastra, si erge superbo a sinistra del pilastro centrale. La via lo segue quasi interamente, quindi si porta sotto la Torre Rossa e termina come la Boccalatte. Sul pilastro l'arrampicata è molto bella e su roccia ottima, a parte la traversata obliqua finale su rocce rotte e neve, passaggio-chiave della salita. Buoni i punti di sosta; in posto circa 15 chiodi di via. L'attacco è esposto alla caduta di sassi. Dislivello 800 m, con sviluppo di circa 1000 m. Difficoltà TD+ sostenute sui 450 m. del pilastro, di IV°, V° e passo di V°+ e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1965 - 3/4 agosto. Dominique Mollaret e Yannick Seigneur, si arrampicano per il Pilier de la Quille che è quel rilevante pilastro di roccia gialla alto circa 200 m. che sporge snello ed elegante nei 2/3 superiori dello Sperone Nord-Est del versante orientale del Mont Blanc du Tacul. (Quille = bottiglia a forma allungata, birillo). - Ascensione interessante su roccia e misto, con arrampicata molto bella sulle magnifiche placche e fessure a Est del pilastro. La metà inferiore della via è esposta alla caduta di sassi; i primi salitori usarono 40 chiodi. Dislivello 800 m. Difficoltà ED-, concentrate sul pilastro e sostenute, V e Al, con l passo di A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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196512/13 agosto.  Carlo Aureli, Enrico Cavalieri, Euro Montagna e Stefano Sironi, salgono per lo Sperone Nord-Est dal versante orientale del Mont Blanc du Tacul. - È lo sperone roccioso irregolare che con linea elegante fiancheggia a Sud il Canalone Gervasutti.

Bella ascensione su terreno misto, varia, in ambiente grandioso e con notevoli contrasti; la parte più difficile è sul salto centrale dello sperone. Dislivello 800 m, con sviluppo di circa 1050 m. Difficoltà TD-, passaggi di IV° + e V°, 1 passo di V° +. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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196621/22 maggio. G. Chamoy, J. F. Dornier, J. Dumas e R. Labry, attuano la 2° ascensione del Pilastro a Tre Punte, (Mont Blanc du Tacul), ripetendo la (via Seigneur). Arrampicata magnifica su roccia ottima, in libera e in artificiale con difficoltà sostenute; passaggi con possibilità di vetrato sul lato Nord-Est. Dislivello 400 m. Difficoltà ED-, fino a VI° e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1967 - 12 febbraio. Enrico Barbero con Mario Bertotto, Andrea Bonomi e Luciano Ratto, realizzano la 1° invernale della via Contamine-Negri situata nel canale Nord-Est del Triangle du Tacul e come i predecessori proseguirono poi per la Cresta Nord che conduce in vetta del Mont Blanc du Tacul. - Dal Col du Midi 3532 m. si attraversa il pianoro e si raggiunge la base del pendio nevoso a sinistra (Est) della paretina Nord. Sopra la crepaccia si sale a sinistra delle rocce, poi lungo il pendio-canale di ghiaccio situato fra le rocce a destra e il ghiaccio sospeso a sinistra. In alto è molto ripido (un passaggio fino a 80° gradi per il seracco) e una goulotte finale (50° - 55°) porta alla sommità del Triangle du Tacul. Proseguendo per la Cresta Nord si raggiunge la vetta. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1968estate. André Contamine (guida) con G. Gren, G. Grisolle, A. Poulain e M. Ziegler,  aprono sulla  Cresta Nord-Est del Triangle du Tacul la via Contamine-Grisolle, che segue la cresta di misto che limita a sinistra la paretina Nord, proseguendo poi per la nevosa ed elegante Cresta Nord del Mont Blanc du Tacul. - Via molto bella, varia e anche sicura, la più facile e frequentata della parete, quasi sempre in buone condizioni. Cornici sulla Cresta Nord; la via è percorribile anche in discesa. Dislivello: 400 m. per il Triangle. 700 m. fino in cima. Difficoltà AD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1968 - 1 luglio. Joel Coqueugniot e Francois Guillot partirono dal Contrafforte dello Sperone Centrale per poi attaccare direttamente lo Sperone Centrale Est-Nordest del Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1968 - 1 luglio. Joël Coqueugniot e Francois Guillot, salgono per l'intero Sperone Centrale Est-Nordest del versante orientale e la Tour Carrée del Mont Blanc du Tacul. - Questa via apporta un'ulteriore rettifica alla via Boccalatte seguendo dal suo punto più basso tutto il filo dello sperone; supera inoltre la bella e difficile Tour Carrée che si trova a lato, sulla sinistra (ma come la via Boccalatte evita la Torre Rossa). Via grandiosa, lunga e impegnativa, con arrampicata libera molto bella su roccia ottima. Più difficile e sostenuta del vicino Pilastro Gervasutti; utilizzati circa 20 chiodi. Dislivello 950 m, con sviluppo di circa 1250 m. Difficoltà ED, passaggi fino a VI° grado. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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19682/3 luglio. Sergio De Infanti, Guido Machetto e Beppe Re, realizzano la 2° ascensione della (via Perego, classica) sul versante Est del Mont Blanc du Tacul del Pilastro a Tre Punte, praticando una variante al percorso originale. Usati 8 chiodi. Sopra la placca grigia con fessurina obliqua di 25 m, si traversa 5 m. a destra (V°) e da una nicchia umida si esce e si sale diritto per 25 m. (V°) a un terrazzo. Con bella arrampicata di 30 m. (V°, V°+) si arriva sulla punta più alta delle tre sommitali. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1968 - 17 ottobre. Sylvain Saudan, scende con gli sci dal Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1969 - 9 marzo. Henry Agresti e Jean Fanton, effettuano la 1° invernale e la 6° ascensione, salendo per il canalone Est-Nordest (Couloir du Diable) del Mont Blanc du Tacul. Ascensione su neve-ghiaccio classica, in ambiente molto bello; dal sorgere del sole è però esposta alla caduta di sassi. Dislivello fino in cima 800 m. Difficoltà D/D+, fino a 55° - 60° e misto nella parte finale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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1969 - 15 luglio. Gian Piero Motti, realizza la 1° solitaria salendo il Pilastro Est (Pilastro Gervasutti) del Mont Blanc du Tacul. - Il pilastro Est, di magnifica roccia rossastra, si erge superbo a sinistra del pilastro centrale. La via lo segue quasi interamente, quindi si porta sotto la Torre Rossa e termina come la Boccalatte. Sul pilastro l'arrampicata è molto bella e su roccia ottima, a parte la traversata obliqua finale su rocce rotte e neve, passaggio-chiave della salita. Buoni i punti di sosta; in posto circa 15 chiodi di via. L'attacco è esposto alla caduta di sassi. Dislivello 800 m, con sviluppo di circa 1000 m. Difficoltà TD+ sostenute sui 450 m. del pilastro, di IV°, V° e passo di V°+ e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 e 68 It. 111 h

 

1969 - 8 agosto. André Contamine (guida) con C. Cassin, A. Faure, R. Girod, J. Luc, J. Mé­choud e G. Ménard, salirono per il ghiacciaio sospeso della Cresta Nord-Est superando il ripido ghiacciaio situato fra il Triangle du Tacul e la cresta di neve e roccia che scende verso la Pointe Lachenal; il ghiacciaio presenta in basso un enorme seracco, raggiungendo  poi la Cresta Nord che conduce in vetta del Mont Blanc du Tacul. - Bella via su neve-ghiaccio, molto varia e interessante, con visuale sul versante Nord-Est; nella prima parte è esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello 700 m. Difficoltà AD+/D-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

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196929/30 dicembre. Henry Agresti e Isabelle Agresti, realizzano la 1° invernale della la via Contamine-Grisolle. - Dal Col du Midi 3532 m. si sale alla sinistra della paretina Nord. Sopra la crepaccia si sale tutto un pendio nevoso (50°-55°) raggiungendo a destra la Cresta Nord-Est a un aereo colletto. A sinistra si supera una zona di misto, poi si continua lungo la cresta (misto, neve). L'ultima zona di roccia si sale lungo un canalino ghiacciato (60°-65°), quindi su neve si raggiunge a destra la sommità del Triangle du Tacul 3970 m. Da qui si segue tutta la nevosa Cresta Nord del Mont Blanc du Tacul (cornici) passando dalla Spalla Nord 4130 m. e da una gobba successiva (dalla quale si dirama la Cresta Ovest di discesa), fin sulla cima. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 63 It. 109 g

 

1970 - 21 settembre. Jean-Paul Balmat e Christian Mollier, salgono per la parete Ovest del Mont Blanc du Tacul raggiungendo la cima dell’Aiguille de Saussure. - Bella via su roccia ottima, che supera la parete alta 250 m; usati 20 chiodi e 10 cunei. Difficoltà TD + sostenute, fino a V°+ e Al. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1971 - Robert Chèré, realizza la 1° solitaria salendo per il canalone Est-Nordest (Couloir du Diable) del Mont Blanc du Tacul. Ascensione su neve-ghiaccio classica, in ambiente molto bello; dal sorgere del sole è però esposta alla caduta di sassi. Dislivello fino in cima 800 m. Difficoltà D/D+, fino a 55° - 60° e misto nella parte finale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 It. 111 s

 

1971 - 17 gennaio. Walter Cecchinel compie la 1° invernale e solitaria salendo il Couloir Jager sul versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul. - Bella ascensione su neve-ghiaccio, classica, in ambiente grandioso. Inclinazione abbastanza regolare (tra 45° e 50°), con alcune strozzature nella parte finale che formano brevi risalti di ghiaccio e misto. Esposto alla caduta della cornice sommitale. Dislivello 650 m. Difficoltà D +. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 e 65 It. 110 l

 

197118/19 dicembre. Gian Carlo Grassi, Ugo Manera, Gian Piero Motti, Miller Rava, effettuano la 3° ascensione della (via Perego, classica) sul versante Est del Mont Blanc du Tacul del Pilastro a Tre Punte. Arrampicata elegante, sostenuta, in libera e con tratti di artificiale, su roccia magnifica ma con qualche blocco mobile. Via poco attrezzata, utili chiodi vari; l'attacco è esposto alla caduta di sassi, crepaccia difficile. Dislivello 400 m. Difficoltà TD: 60 m. poco impegnativi, 270 m di V° e V°+, l0 m. VI°, 55 m. A1 e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1972 - 17/19 marzo. Pierre Béghin e Roger Raymond, effettuano la 1° invernale per lo Sperone Centrale Est-Nordest del versante orientale del Mont Blanc du Tacul, (Pilastro Boccalatte). Lo sperone centrale scende dalla cima più in basso degli altri sul ghiacciaio, con la base a 3300 m. Non ha una linea definita e regolare essendo costituito da più speroni e risalti, tuttavia separa nettamente il versante Nord-Est dal versante Est del Mont Blanc du Tacul. Sopra il massiccio zoccolo di base, dopo un intaglio, sale la parte centrale vera e propria dello sperone. Sul versante meridionale si aggira facilmente la Torre Rossa, costeggiando un canale e seguendo una costola a sinistra e salendo per un canalino all'intaglio a monte, di nuovo sul filo dello spigolo. Qui inizia il Pilastro Terminale. Si raggiunge un suo primo risalto e si continua per la cresta aggirando a destra i suoi numerosi piccoli gendarmi. L'ultimo gendarme alto 30 m. si supera sul filo con bella arrampicata (III° , IV°, con 1 passo di IV°+ ) e un breve pendio nevoso porta in cima. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 66 e 68 It. 111 e

 

1972 - 18/20 marzo. Andrzej Mroz, Eric Vola, Ben Read, effettuano la 2° invernale per lo Sperone Centrale Est-Nordest del versante orientale del Mont Blanc du Tacul, (Pilastro Boccalatte). - Sopra la crepaccia si attacca il lato Sud dello zoccolo dello sperone, un po' a destra della verticale dall'intaglio alla sua sommità. Si supera una placca, si traversa e si sale a sinistra su rocce rotte e si rimonta il canalino che porta all'intaglio. Si obliqua a destra su rocce innevate fin sotto lo spigolo del Pilastro Boccalatte. Lo si sale sempre sul filo per circa 250 m. con arrampicata molto bella, aerea, su roccia rossa eccellente (IV°, passaggi di V° e V°+). Al suo termine si alza un grande monolito, che si aggira a sinistra. Dopo una cresta facile si supera un tratto con scanalature verticali (delicato) che porta a una spalla con neve, dove il crestone fin qui salito si perde: luogo molto severo. Da questo punto (dove inizia la variante sulla Torre Rossa) bisogna raggiungere in alto a sinistra la base dello spigolo del pilastro principale, la Torre Rossa. Si supera una parete ripida esposta a Nord e alta 60 m. (rocce con vetrato, delicato: può essere il tratto più difficile della salita) per affacciarsi all'intaglio sotto lo Spigolo Est della Torre Rossa. Sul versante meridionale si aggira facilmente la Torre Rossa, costeggiando un canale e seguendo una costola a sinistra e salendo per un canalino all'intaglio a monte, di nuovo sul filo dello spigolo. Qui inizia il Pilastro Terminale. Si raggiunge un suo primo risalto e si continua per la cresta aggirando a destra i suoi numerosi piccoli gendarmi. L'ultimo gendarme alto 30 m. si supera sul filo con bella arrampicata (III° , IV°, con 1 passo di IV°+ ) e un breve pendio nevoso porta in cima. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 66 e 68 It. 111 e

 

1972 - luglio. Marc Chabert, Joel Coqueugniot, Bruno Dineur e Bruno Gaschignard, salgono per lo Sperone Nord-Ovest del Mont Blanc du Tacul. (Triangle du Tacul) tracciando la via dei Marsigliesi. - Via su misto con roccia predominante, le prime 5 lunghezze molte tecniche. Bella scalata sul pilastro rosso. Dislivello 400 m. Difficoltà TD, passaggi V +. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 62 e 63 It. 109 d

 

1972inverno. J. P. Ollagnier, realizza la 1° solitaria invernale salendo per il Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 It. 110 n

 

1973 - 16 maggio. Bernard Macho, da solo sale dal versante orientale del Mont Blanc du Tacul, per il Canale Centrale Nord-Est che ha un andamento irregolare con diverse diramazioni; per una di queste, all'altezza del Pilier de la Quille, aprì la via (Couloir Macho). - Ascensione su neve e misto molto bella e in ambiente severo; salvo condizioni particolari è però molto esposta alla caduta di sassi. L'inclinazione generale è superiore a quella del Canalone Gervasutti: 55°-60°, con tratti a 70°. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 It. 111 c

 

1979 - 30 giugno. Jean-François Hagenmüller e Serge Koenig, sulla parete Est del Pilastro a Tre Punte, (Mont Blanc du Tacul), tracciando la (via degli Alsaziani, diretta). Via superba, diritta, interamente in libera, una delle più belle del Monte Bianco. Esce direttamente anche sulle placche terminali, con le due lunghezze più difficili, atletiche e poco proteggibili. La roccia è magnifica, di color arancio; assicurazione principalmente con dadi, salvo 6 chiodi, in posto; utile una serie completa di dadi. Dislivello 400 m. Difficoltà ED, fino a VII° obbligato. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1973agosto. Olivier Challeat, Jacques Collaer e Jacques Ramouillet, salgono per la parete Est del Pilastro a Tre Punte tracciando una via in gran parte nuova sul pilastro, la (via Challéat) senza troppo allontanarsi dalla (via Seigneur), ma rispetto a questa via è interamente in libera, esposta, una delle più belle arrampicate del settore specialmente sulle placche rosse superiori: roccia eccellente, proseguendo poi la salita fino al Mont Blanc du Tacul. Ascensione elegante e molto impegnativa per oltre 800 m. di dislivello, con bellissima arrampicata sul pilastro e la parte finale su misto. Utilizzati in tutto 32 chiodi e dadi. Difficoltà ED con passaggi di VI°. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1973 - 11 agosto. Walter Cecchinel e Charles Daubas, salirono dal versante orientale della spalla Nord il pilastro roccioso centrale e che scende più in basso nel ghiacciaio, la cui sommità è formata da un torrione di ottimo granito rossastro alto 80 m, che verrà chiamato in seguito: Pilier Cecchinel. Raggiungendo poi dalla Spalla Nord la cima del Mont Blanc du Tacul. Salita molto bella, scalata piacevole; in posto circa 20 chiodi. Dislivello della via sul pilastro 650 m. Difficoltà TD, poco sostenuto. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 g

 

1973 - 18 agosto. Robert Chèré e Jacques Tranchant, salgono per la gola ghiacciata alta quasi 200 m, situata a destra del pilastro Nord-Ovest del Mont Blanc du Tacul. (Triangle du Tacul), aprendo la poi notissima Goulotte Chèré. Bella salita su ghiaccio con passaggi molto ripidi ma brevi; quasi sempre in buone condizioni e frequentata in tutte le stagioni, a volte affollata. Corde da 50 m. Adatta per allenamento; dalla goulotte si può anche scendere in corda doppia. Dislivello fin sul Triangle du Tacul 400 m. Difficoltà D + . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 63 It. 109 b

 

1973 - 28/30 dicembre. R. Barton e F. Shaw, realizzano una grandiosa ascensione su terreno misto, salendo dal versante orientale il Canale Centrale Nord-Est (via diretta), del Mont Blanc du Tacul, con difficoltà sostenute nella metà superiore; salvo condizioni particolari, il canale è esposto alla caduta di sassi. Ambiente estremamente severo. Dislivello 800 m. Difficoltà TD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 It. 111 d

 

197330/31 dicembre e 1 gennaio 1974. S. Billane e Lindsay Griffin, salirono per un canale dall'andamento irregolare che si trova tra il Pilier Coreano e il Pilier Cecchinel, aprendo l'Hidden Couloir o (Couloir Griffin), dove la sua parte superiore è incassata e nascosta fra le rocce di quest'ultimo pilastro, congiungendosi poi con la cresta terminale del Pilier Cecchinel e la Cresta Nord del Mont Blanc du Tacul. - Ascensione varia su neve e misto, raramente in buone condizioni; il fondo dei vari canalini lungo i quali si svolge l'ascensione è spesso roccioso a stagione inoltrata. Normalmente esposto alla caduta di sassi. Dislivello 600 m. Difficoltà TD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 h

 

1974 - luglio. Patrick Gabarrou realizza la prima “prima” con Jean-Pierre Albinoni: il Couloir Albinoni-Gabarrou al Mont Blanc du Tacul poi diventata una classica della scalata moderna su ghiaccio. - È lo stretto e profondo canale compreso tra il Pilier Martinetti e il Pilier Cecchinel, con una goulotte bella e regolare nella metà superiore. Via remunerativa, spesso ripetuta anche in inverno. Richiede la presenza di ghiaccio e buone condizioni, che di solito non esistono in piena estate. La chiodatura, anche alle soste, è da effettuarsi su ghiaccio in quanto la roccia a lato è di cattiva qualità. Inclinazione fino a 80°. Dislivello del canale 600 m. Difficoltà TD + . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 f

 

197428 luglio. Robert Chèré, effettua la 1° traversata solitaria per la Cresta Sud-Est del Mont Blanc du Tacul delle cinque guglie dell’Aiguilles du Diable (Cresta del Diavolo). Dislivello 650 m. dal ghiacciaio ma con sviluppo di circa 1000 m, dei quali almeno 250 sono di bella arrampicata. Difficoltà D/D+ con tratti di IV° e un passaggio di V°, evitabile. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 e 70 It. 111 y

 

197421/22 agosto. Patrick Olivet e Dominique Roulin salgono per lo Sperone Centrale Sudovest dell’Aiguille Blanche de Peutérey con una grandiosa scalata in ambiente severo, su roccia generalmente buona ma a tratti anche rotta nei primi 200 m. è paragonabile al Pilastro Gervasutti del Mont Blanc du Tacul. Utilizzati 40 chiodi, 3 lasciati. Dislivello 700 m. Difficoltà TD +, sostenuto, fino al V°+ . - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1974settembre. Jean Afanassieff e Patrice Bodin, salirono per la Parete Ovest della Spalla Ovest del Mont Blanc du Tacul. Partendo dal Col du Midi, traversarono il pendio ghiacciato Nord-Ovest e scesero obliquamente per canali. Risalirono per il canale a sinistra (Nord) dell' Aiguille de Saussure, superando anche una difficile goulotte (4 lunghezze). Uscirono sulla cresta Nord-Ovest, per la quale alla cima del Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1974 - 22 dicembre. Daniel Monaci, effettua la solitaria invernale salendo per il Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 It. 110 n

 

1975 - 1 gennaio. Marc Batard, effettua la 1° solitaria invernale salendo per il canalone Est-Nordest (Couloir du Diable) del Mont Blanc du Tacul. Ascensione su neve-ghiaccio classica, in ambiente molto bello; dal sorgere del sole è però esposta alla caduta di sassi. Dislivello fino in cima 800 m. Difficoltà D/D+, fino a 55° - 60° e misto nella parte finale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 It. 111 s

 

1975 - 7 gennaio. Y. Charlet e G. Parrau, salirono per la costola del Canalone Nord-Est del Mont Blanc du Tacul che seguirono interamente dal basso raggiungendo la vetta. - Sopra la crepaccia, a volte difficile, si segue tutta la costola (qualche passo di IV°) uscendo sulla Cresta Nord alla spalla 4130 m. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 It. 110 m

 

1975 - febbraio. René Ghilini e B. Pasche, realizzano la 1° invernale salendo la Goulotte Chèré del Mont Blanc du Tacul. (Triangle du Tacul). - Dal Col du Midi 3532 m. salirono sotto la parte destra (Ovest) della paretina Nord (all'attacco, caduta di ghiaccio). Superarono la crepaccia, si salendo tutta la goulotte con 5 lunghezze intere (45°, 50°, 60°-75°, 70°-85°,60°-80°; chiodi di sosta e intermedi sui due bordi, in roccia ottima) fin sopra il terzo risalto. Con altre 5 lunghezze prima su neve-ghiaccio, poi su misto si salirono lungo la cresta Nord-Ovest fino sul Triangle. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 63 It. 109 b

 

197525/26 febbraio. Jean-Claude Droyer e J. F. Pommaret, realizzano la l° invernale del  Pilier de la Quille che è quel rilevante pilastro di roccia gialla alto circa 200 m. che sporge snello ed elegante nei 2/3 superiori dello Sperone Nord-Est del versante orientale del Mont Blanc du Tacul. (Quille = bottiglia a forma allungata, birillo). - Nella ripetizione invernale la prima metà del pilastro è stata superata in libera con difficoltà fino al 6b; dalla terrazza sullo spigolo la cordata di Droyer ha continuato a sinistra della via originale. Dislivello 800 m. Difficoltà ED-, concentrate sul pilastro e sostenute, V° e Al, con l passo di A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 It. 111 b

 

1975 - 18/20 maggio. Jean Marc Boivin e Patrick Gabarrou, si impongono come gli interpreti più brillanti e fantasiosi, dimostrando che non ci sono praticamente più limiti all’arrampicata su ghiaccio. (“Piolet- traction”) ed effettuano la “prima” del Supercouloir du Tacul del Mont Blanc du Tacul. Uno strettissimo colatoio verticale incastonato tra i pilastri di granito dove, soltanto in certe condizioni, si forma un serpente di ghiaccio aderente alla roccia, dimostrano che si può reinventare l’alpinismo sotto forme nuove: basta aspettare che la natura offra la possibilità di salire là dove, in tanti decenni, nessuno si era mai accorto che ci potesse essere una via. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 68 e 72 It. 111 n

 

1975 - 20 luglio. Nicolas Jaeger, realizza la  2° ascensione e l° solitaria dello Sperone Centrale Est-Nordest e la Tour Carrée del Mont Blanc du Tacul. - Questa via tracciata da Joël Coqueugniot e Francois Guillot il 1 luglio 1968, apporta un'ulteriore rettifica alla via Boccalatte seguendo dal suo punto più basso tutto il filo dello sperone; supera inoltre la bella e difficile Tour Carrée che si trova a lato, sulla sinistra (ma come la via Boccalatte evita la Torre Rossa). Via grandiosa, lunga e impegnativa, con arrampicata libera molto bella su roccia ottima. Più difficile e sostenuta del vicino Pilastro Gervasutti; utiliz­zati circa 20 chiodi. Dislivello 950 m, con sviluppo di circa 1250 m. Difficoltà ED, passaggi fino a VI° grado. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 e 68 It. 111 f

 

1975 - 27/28 dicembre. Stefano Avagnina, Gianni Comino, Alessandro Nebiolo, realizzano la 1° invernale salendo per il Pilier du Diable del Mont Blanc du Tacul. - La via si svolge interamente su roccia: supera lo zoccolo basale del Pilastro a Tre Punte (150 m.), costeggia la base meridionale del Pilier Sans Nom (250 m.) e supera quindi l'ardito Pilier du Diable (225 m), per concludersi con il pilastro terminale dello Sperone Centrale Nord-Est (200 m, via Boccalatte), per quello si arriva in cima del Mont Blanc du Tacul. Percorso vario, magnifico, in ambiente grandioso fra guglie e pareti. Arrampicata discontinua, sempre elegante sul pilastro e su roccia ottima. Dislivello 800 m, con sviluppo di quasi 1000 m. Difficoltà TD +, concentrate sul Pilier du Diable, di V°, V°+ e A1. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 68 It. 111 r

 

1976 - 8 gennaio. Rolando Albertini, Eliseo Cheney e Pino Cheney, effettuano una variante alla via Farrar nella 1° salita invernale del versante Sud del Mont Blanc du Tacul. Seguirono la via Farrar per 200 m, poi salirono a sinistra nel grande canale. In alto uscirono a destra e per cresta rocciosa alla cima. DISCESA lungo la stessa via. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1976 - 18 gennaio. P. Martin e Y. Vaudelle, realizzano la 1° invernale per il ghiacciaio sospeso della Cresta Nord-Est superando il ripido ghiacciaio situato fra il Triangle du Tacul e la cresta di neve e roccia che scende verso la Pointe Lachenal; il ghiacciaio presenta in basso un enorme seracco, raggiungendo poi la Cresta Nord che conduce in vetta del Mont Blanc du Tacul. - Dal Col du Midi 3532 m. (raggiungibile in 10 minuti dal Refuge des Cosmiques, in 45 minuti dalla funivia dell' Aiguille du Midi, in ore 2.30-3 dal Rifugio Torino), attraverso il pianoro si arriva sotto la parete, oltre la Cresta Nord-Est del Triangle du Tacul e prima del grande seracco sospeso. Si sale ben a destra del seracco, superando qualche salto di ghiaccio (pericoloso). Sul ghiacciaio sospeso si piega decisamente a sinistra, passando sopra il seracco, per raggiungere la bella cresta nevosa dominante i profondi canali Est. Si segue la cresta (40° - 50°) per uscire a sinistra di una grande cornice sulla Cresta Nord, lungo la quale si arriva in cima. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 62 e 64 It. 109 m

 

1976 - 9 febbraio. R. Thomas e K. Wilkinson, effettuano la 1° invernale del Couloir Albinoni-Gabarrou uscendo sulla Cresta Nord a sinistra della cornice sommitale del Mont Blanc du Tacul. Inclinazione fino a 80°. Dislivello del canale 600 m. Difficoltà TD + . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 f

 

1976 - 26/28 febbraio. Stéphan Schaffter e Yvette Vaucher, attuarono la 1° ripetizione invernale del Pilier Cecchinel fino al termine dello sperone roccioso e su neve raggiunsero la Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul. Salita molto bella, scalata piacevole; in posto circa 20 chiodi. Dislivello della via sul pilastro 650 m. Difficoltà TD, poco sostenuto. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 g

 

1976 - 13 giugno. Daniel Chauchefoin, scende con gli sci dal Mont Blanc du Tacul per il canalone Est-Nordest del Couloir du Diable. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 It. 111 s

 

19778/9/10 gennaio. Walter Cecchinel e Claude Jager, realizzano in inverno la 1° ripetizione dell’Hidden Couloir o (Couloir Griffin), ma nella parte terminale dove il canale si allarga e prosegue obliquamente verso destra è stata raggiunta la vetta del Mont Blanc du Tacul più facilmente da sinistra dal Couloir Jager. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 h

 

1977 - 7 marzo Jacky Bessat, sale in solitaria scendendo poi con gli sci il Couloir Jager sul versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul. - Bella ascensione su neve-ghiaccio, classica, in ambiente grandioso. Inclinazione abbastanza regolare (tra 45° e 50°), con alcune strozzature nella parte finale che formano brevi risalti di ghiaccio e misto. Esposto alla caduta della cornice sommitale. Dislivello 650 m. Difficoltà D +. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 e 65 It. 110 l

 

1977 - 1 giugno. J. F. Cazes e Gordon Smith, realizzano la 2° ascensione del Supercouloir del Mont Blanc du Tacul. - Questa via supera il canale-gola perfettamente diritto e dal fondo ghiacciato inciso tra il Pilastro Gervasutti e il Pilastro a Tre Punte. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 68 e 72 It. 111 n

 

1977  - 5 giugno. Jean Marc Boivin (guida) con Dominique Marquis, aprono una bella via (Gabarrou-Marquis), su misto, varia e sostenuta ma raramente con buone condizioni, sul Mont Blanc du Tacul. (Triangle du Tacul). Le prime 4 soste sono attrezzate. Dislivello 400 m. per il Triangle. Difficoltà D. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 63 It. 109 f

 

1977 - 17 giugno. Paul Vance e Jaewonn Yu, salgono il pilastro alto 300 m. che sporge tra la parte superiore del Couloir Jager e dell’Hidden Couloir che in seguito prenderà il nome di Pilier Coreano, raggiungendo poi la Cresta Nord  del Mont Blanc du Tacul. - Ascensione molto bella, varia, su ghiaccio e su misto nella prima metà, in seguito sull’arrotondato sperone roccioso. Dislivello dalla crepaccia alla Spalla Nord 650 m. Difficoltà TD, fino a V + . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 i

 

1977 - 19 luglio. Gianni Comino, Gian Carlo Grassi, Franco Piana e A. Zimaglia, salgono il Pilier Sans Nom che emerge nel complesso versante Est, raggiungendo poi la vetta del  Mont Blanc du Tacul. - Il Pilier Sans Nom è il pilastro di mezzo (oltre al Pilastro a Tre Punte in basso e al Pilier du Diable in alto) dei tre che formano la sponda Nord del Couloir du Diable. Bella ascensione varia e interessante, con arrampicata interamente in libera su roccia magnifica, in ambiente ricco di contrasti. Utili dadi e friend. Dislivello 800 m, dei quali 400 di percorso nuovo. Difficoltà TD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1978 - 22 agosto. Ottone Clavel e Mario Mochet (guida) con Paolo Ascenzi, attaccarono da Est il Contrafforte dello Sperone Centrale con percorso in parte diverso per raggiungere lo Sperone Centrale Est-Nordest del Mont Blanc du Tacul. Bella scalata su buona roccia. Difficoltà IV° e 2 passaggi di V° grado. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1978settembre. Jean-Marie Choffat, compie la 1° solitaria salendo il Couloir Albinoni-Gabarrou e uscendo sulla Cresta Nord a sinistra della cornice sommitale del Mont Blanc du Tacul. Inclinazione fino a 80°. Dislivello del canale 600 m. Difficoltà TD + . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 f

 

1978 - 23 settembre. Gianni Comino, dimostra il proprio talento eccezionale con la prima solitaria del Supercouloir del Mont Blanc du Tacul. Salita su ghiaccio fra le più significative del gruppo, con forti difficoltà sia su ghiaccio che su roccia e misto. Richiede condizioni favorevoli che di solito non si presentano in estate, quando il fondo della gola è scarso di ghiaccio e il pericolo di scariche di sassi è molto grande; per questo la via viene spesso ripetuta in inverno. Le soste sono attrezzate, anche per eventuale di­scesa in corda doppia; utili corde da 50 m. Il muro roccioso iniziale di 70 m, superato dai primi salitori, è stato ripreso poche volte. Dislivello 800 m, dei quali quasi 400 per il Supercouloir. Difficoltà ED con l'attacco originale e fino in cima (altrimenti TD + ), fino a 80° e V +. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 68 e 72 It. 111 n

 

1979 - 18 febbraio. Philippe Martinez, sale in solitaria il Couloir Jager sul versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul. - Bella ascensione su neve-ghiaccio, classica, in ambiente grandioso. Inclinazione abbastanza regolare (tra 45° e 50°), con alcune strozzature nella parte finale che formano brevi risalti di ghiaccio e misto. Esposto alla caduta della cornice sommitale. Dislivello 650 m. Difficoltà D +. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 e 65 It. 110 l

 

1979 - 3/4 marzo. Patrick Berhault e Philippe Martinez, realizzano la 1° invernale salendo il Supercouloir del Mont Blanc du Tacul, evitando sulle rocce a destra il tratto iniziale. - Questa via supera il canale-gola perfettamente diritto e dal fondo ghiacciato inciso tra il Pilastro Gervasutti e il Pilastro a Tre Punte. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 68 e 72 It. 111 n

 

197923/24 giugno. Gilles Modica e A. Noury, sul versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul salirono per la gola stretta e regolare (Goulotte Modica-Noury)che si dirama verso destra dalla Gabarrou-Albinoni. Splendida e molto tecnica, con inclinazione da 75° a 90°. Richiede condizioni favorevoli specialmente di ghiaccio, che di solito non si trovano durante l'estate (infatti viene spesso ripetuta in inverno). La goulotte è alta 300 m; qualche chiodo in posto, utili corde da 50 m. Attrezzata per la DI­SCESA in doppia. Dislivello totale del canale 550 m. Difficoltà ED-, sostenute. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 e

 

1979luglio. Jean-François Hagenmuller e Serge Koenig, salgono per il pilastro di destra del versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul, che in seguito sarà chiamato Pilastro Hagenmüller-Koenig. - È il pilastro a destra del Pilier Martinetti. La prima parte della via è ripida e magnifica; più sopra il pilastro si corica, ma nell'insieme la via è bellissima. Roccia buona; usato l chiodo e dadi. Dislivello 350 m. Difficoltà TD +, concentrate in 3 lunghezze: da V° + a VI°-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 c

 

1979 - 11 settembre. Ivan Negro (guida) con Francesco Della Beffa, salgono per il versante Sud del Mont Blanc du Tacul, tracciando la via Negro. Via diretta alla cima Ovest, che all'inizio segue la via Farrar e in parte anche la variante di Rolando Albertini dell’8 gennaio 1976. Dislivello 600 m. Difficoltà D-, con passi di IV°. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 70 It. 112 b

 

1980 - Godefroy Perroux, traccia una nuova via sul Mont Blanc du Tacul. (Triangle du Tacul) su una goulotte molto sottile, che risalta appena, a sinistra della Chèré. Via molto bella, più tecnica e più dura della Chèré ma con passaggi delicati (ghiaccio sottile, roccia). La lunghezza è in comune con la via dei Marsigliesi. La Goulotte Perroux è in condizioni in primavera o dopo periodi di maltempo; corde da 50 m. Difficoltà TD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 63 It. 109 c

 

1980 - 14 febbraio. Alexis Long, realizza la 1° solitaria invernale del Couloir Albinoni-Gabarrou, raggiungendo poi per la Cresta Nord la vetta del Mont Blanc du Tacul. Inclinazione fino a 80°. Dislivello del canale 600 m. Difficoltà TD + . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 f

 

198015/16 febbraio. Ugo Manera e Claudio Sant’Unione, effettuano la 1° invernale per la parete Est e lo spigolo Nord-Est del Pilastro a Tre Punte, (Mont Blanc du Tacul) della (via Seigneur). Arrampicata magnifica su roccia ottima, in libera e in artificiale con difficoltà sostenute. Dislivello 400 m. Difficoltà ED-, fino a VI° e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1980 - 24 febbraio. Alexis Long, effettua la 1° solitaria invernale del Supercouloir del Mont Blanc du Tacul, aggirando il tratto iniziale. - Salita su ghiaccio fra le più significative del gruppo, con forti difficoltà sia su ghiaccio che su roccia e misto. Richiede condizioni favorevoli che di solito non si presentano in estate, quando il fondo della gola è scarso di ghiaccio e il pericolo di scariche di sassi è molto grande; per questo la via viene spesso ripetuta in inverno. Le soste sono attrezzate, anche per eventuale discesa in corda doppia; utili corde da 50 m. Il muro roccioso iniziale di 70 m, superato dai primi salitori, è stato ripreso poche volte. Dislivello 800 m, dei quali quasi 400 per il Supercouloir. Difficoltà ED con l'attacco originale e fino in cima (altrimenti TD + ), fino a 80° e V+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 68 e 72 It. 111 n

 

1980 - 2 agosto. Marco Bernardi, realizza la 1° solitaria della (via Perego, classica) sul versante Est del Mont Blanc du Tacul del Pilastro a Tre Punte. Arrampicata elegante, sostenuta, in libera e con tratti di artificiale, su roccia magnifica ma con qualche blocco mobile. Via poco attrezzata, utili chiodi vari; l'attacco è esposto alla caduta di sassi, crepaccia difficile. Dislivello 400 m. Difficoltà TD: 60 m. poco impegnativi, 270 m di V° e V°+, l0 m. VI°, 55 m. A1 e A2. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1980 - 3 agosto. Marco Bernardi, realizza la 2° ascensione e 1° solitaria del Pilier Sans Nom dopo aver salito il Pilastro a Tre Punte, che emergono nel complesso versante Est, raggiungendo poi la vetta del  Mont Blanc du Tacul. Dislivello 800 m, dei quali 400 m. di percorso nuovo. Difficoltà TD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1981 - 1 gennaio. Hans Marguerettaz, effettua la 2° solitaria invernale del Supercouloir del Mont Blanc du Tacul, seguendo l’attacco originale di Jean Marc Boivin e Patrick Gabarrou del 18/20 maggio 1975 - Questa via supera il canale-gola perfettamente diritto e dal fondo ghiacciato inciso tra il Pilastro Gervasutti e il Pilastro a Tre Punte. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 68 e 72 It. 111 n

 

1982 - 1 febbraio. J. Slavik e L. Slechta, effettuano la 2° ripetizione dell’Hidden Couloir o (Couloir Griffin), superarono la crepaccia terminale (a volte alta e difficile) allo sbocco del Couloir Jager e una lunghezza più sopra, a destra di uno sperone presero una serie discontinua di strette goulotte dal fondo ghiacciato (60°). Più sopra il canale si allarga e prosegue obliquamente verso destra. Lo si segue fino a dove diventa molto incassato e chiuso fra le rocce, dove si sale la parete a destra (IV°, roccia rotta) per raggiungere la cresta terminale del Pilier Cecchinel e la Cresta Nord  del Mont Blanc du Tacul. - Ascensione varia su neve e misto, raramente in buone condizioni; il fondo dei vari canalini lungo i quali si svolge l'ascensione è spesso roccioso a stagione inoltrata. Normalmente esposto alla caduta di sassi. Dislivello 600 m. Difficoltà TD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 h

 

1982 - 3 febbraio. La cecoslovacca Z. Podhorska, da sola e d'inverno è salita il canalone Est-Nordest (Couloir du Diable) del Mont Blanc du Tacul. Ascensione su neve-ghiaccio classica, in ambiente molto bello; dal sorgere del sole è però esposta alla caduta di sassi. Dislivello fino in cima 800 m. Difficoltà D/D+, fino a 55° - 60° e misto nella parte finale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 It. 111 s

 

1982 - 7 febbraio. Boh Mrozek, realizza la 1° solitaria invernale per il Couloir Macho, che si trova sul versante orientale del Mont Blanc du Tacul, nel Canale Centrale Nord-Est che ha un andamento irregolare con diverse diramazioni; per una di queste, all'altezza del Pilier de la Quille si trova questa via. - Ascensione su neve e misto molto bella e in ambiente severo; salvo condizioni particolari è però molto esposta alla caduta di sassi. L'inclinazione generale è superiore a quella del Pilastro Gervasutti: 55°-60°, con tratti a 70°. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 It. 111 c

 

1982 - 30 maggio. Benoit Chamoux e C. Gauthier, effettuano una discesa con sci lungo le parti nevose superiori della parete Sud del Mont Blanc du Tacul poi seguendo il fondo del canale centrale. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 70 It. 112 c

 

1982 - 12 agosto. René Ghilini e Olivier Ratheaux, salgono per lo Sperone Sud del Mont Blanc du Tacul molto ripido, con risalti che si evidenzia sul contrafforte di sinistra, sopra il Cirque Maudit. Roccia mediocre, solida solo sulle placche rosse del primo risalto. Dislivello 600 m. Difficoltà TD-, fino a V° +. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 70 It. 112 e

 

1982 - 18 settembre.  Jean-Marie Choffat, effettua la 1° solitaria del Pilier Martinetti, che si trova nel versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul, riconoscibile grazie alla sua torre sommitale di granito rossastro. Dislivello del pilastro 450 m. Difficoltà TD +, con 3 passaggi di VI°. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 d

 

1982inverno. Jean Marc Boivin, sale dal versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul realizzando la 1° invernale e solitaria della Goulotte Modica-Noury con un’arrampicata splendida e molto tecnica, con inclinazione da 75° a 90°. Dislivello totale del canale 550 m. Difficoltà ED-, sostenute. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 e

 

1984 - E. Grison, scende in solitaria il Couloir Jager sul versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul. - Bella discesa su neve-ghiaccio, in ambiente grandioso. Inclinazione abbastanza regolare (tra 45° e 50°), con alcune strozzature che formano brevi risalti di ghiaccio e misto. Esposto alla caduta della cornice sommitale. Dislivello 650 m. Difficoltà TD +. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 e 65 It. 110 l

 

1984marzo. Laurent Schneitter, si aggiudica la 1° invernale solitaria  salendo per Pilastro Est (Pilastro Gervasutti) del Mont Blanc du Tacul. - Nella stessa giornata sempre nel versante orientale sale anche il Supercouloir - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 65 e 68 It. 111 h

 

19847/8 luglio. Daniele Caneparo, L. Casetta, E. Ciavattini, Isidoro Meneghin e Maurizio Oviglia, questa cordata numerosa si arrampica sulla parete Est del Pilastro a Tre Punte, (Mont Blanc du Tacul), tracciando la (via Puzzle). La via si svolge al centro del pilastro piegando in alto verso la (via classica Perego), della quale segue le ultimi due lunghezze in artificiale; segue per tre lunghezze anche la (via degli Alsaziani). Arrampicata molto bella con varietà di passaggi, su roccia ottima; in posto qualche chiodo, utili chiodi e dadi. Dislivello 400 m. Difficoltà ED-, fino a VI° obbligato. e A1 (VII°- se in libera). - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 3 agosto. Fabio Delisi e Marco Forcatura, hanno salito una parte della parete Sud-Est del pilastro del Mont Blanc du Tacul fino a una prima torre e chiameranno la via (Federica al Monte Bianco), scendendo poi in doppia per la stessa via. Difficoltà fino al VI°. Mancano particolari. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 16/18 agosto. Fabio Delisi e Marco Forcatura, salgono dal versante orientale la parete Sud-Est del pilastro del Mont Blanc du Tacul aprendo la (via Joe's garage). L’itinerario sale direttamente al centro della parete del Pilastro Gervasutti. - Arrampicata stupenda in fessure e placche di ottima roccia, attrezzata (chiodi e spit). Sviluppo di 400 m. Difficoltà fino al 6c. Inizia dalla parte più bassa del pilastro, in fessura strapiombante con chiodi e spit. DISCESA lungo la via. Mancano particolari. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 20 agosto. Bernard Domenech, Claude Remy e Yves Remy, salgono per la parete Sud-Est del pilastro dal versante orientale del Mont Blanc du Tacul tracciando la via Anubis. - Questa via supera direttamente tutta la bella parete che il Pilastro Gervasutti i espone a Sud-Est, sopra il Supercouloir, fin sul blocco sommitale (da dove, con una calata in doppia, si può raggiungere la via Fornelli-Mauro alla rampa obliqua di rocce rotte e neve). Magnifica arrampicata interamente libera, aerea, su roccia eccellente. Utile una serie completa di dadi (in posto 2 chiodi e fettucce); corde da 45 m. Dislivello 450 m. Difficoltà TD + sostenuto, 1 passo di VI°. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 68 It. 111 mSchizzo 17

 

1985 - 12 febbraio. Jean-Christophe Lafaille, da solo, sale dal versante orientale del Mont Blanc du Tacul da Nord-Est e affronta il canale situato tra la cresta che limita a Sud il Couloir du Diable e quella ancora più a Sud che ha origine dal gruppo inferiore delle Aiguilles du Diable, tracciando la Goulotte Lafaille. - Ascensione bella, classica, quasi sempre con ghiaccio ottimo. Via spesso ripetuta anche in inverno; poco più difficile della Chèré al Triangle. Dislivello 400 m. Difficoltà D+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 It. 111 x

 

1985luglio. Fabio Delisi, realizza la 1° solitaria della sua (via Joe's garage) sulla parete Sud-Est del pilastro del Mont Blanc du Tacul. - L’itinerario sale direttamente al centro della parete del Pilastro Gervasutti. - Arrampicata stupenda in fessure e placche di ottima roccia, attrezzata (chiodi e spit). Sviluppo di 400 m. Difficoltà fino al 6c. Inizia dalla parte più bassa del pilastro, in fessura strapiombante con chiodi e spit. DISCESA lungo la via. Mancano particolari. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1986 - 9 gennaio. Désiré Bamoko e Joseph Tamoulé, salirono per il versante orientale del Mont Blanc du Tacul per il canale tra il Pilastro Boccalatte e il Pilastro Gervasutti elevandosi per tutto lo stretto canale, passando alla destra della Tour Carrée e della Torre Rossa fino ad uscire in cima. TD-. Mancano particolari. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

198625/26 giugno. Michel Piola e Pierre-Alain Steiner, tracciano sulla parete Est del Pilastro a Tre Punte, (Mont Blanc du Tacul) la (via Toboggan), che nella metà inferiore incrocia e in parte si sovrappone a vie già esistenti (Seigneur, Challéat, Puzzle), mentre nella parte superiore, sulle placche rosse, potrebbe coincidere con la (via Challéat) (qui viene messa come via, e non come variante, solo in quanto non si conosce il tracciato di quest'ultima via); come le altre, è una scalata bellissima, principalmente in fessure, in particolare sulle placche rosse superiori. Corde da 50 m. Dislivello 400 m. Difficoltà ED, fino a 6b obbligato, con traversata in placca.

Attacco: allo stato attuale della crepaccia bisogna attaccare più a sinistra e raggiungere la prima sosta con una lunghezza da 50 m, sopra una grande scaglia con fessure verticali. Da uno spit situato 12 m. più sopra si effettua un pendolo a destra per prendere una serie di fessure. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1987 - 23 luglio. Gian Carlo Grassi e Sergio Rossi; B. Boekaert, H. Leduc e M. Van Espen, salgono per il versante orientale da Est, per il Couloir du Diable per 100 m. e dopo la prima strozzatura raggiunsero a destra il canale tra il Pilastro a Tre Punte e il Pilier Sans Nom. Costeggiando i suoi fianchi aprono la (Goulotte Labirinto di Minosse). Via su ghiaccio ricercata in una parete rocciosa, che segue canale e goulotte alla base e alla sinistra del Pilier Sans Nom, dalla quale si può passare a destra nel canale a lato della Torre Rossa e per la via Boccalatte in cima al Mont Blanc du Tacul. E’ perciò effettuabile solo con condizioni favorevoli. Dislivello 800 m, dei quali circa. 250 per le goulotte. Difficoltà TD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

198818/19 giugno. Michel Piola e Pascal Strappazzon, aprono salendo sulla destra della parete Est del Pilastro a Tre Punte, (Mont Blanc du Tacul) la (via Totem) vicino alla (via Seigneur) che si sovrappone più volte. Scalata superba su roccia eccellente, molto sostenuta. In posto 6 chiodi e 35 spit, attrezzata per la discesa in doppie; utili dadi piccoli e friend, corde da 45 m. Dislivello 400 m. Difficoltà ED+, 6c obbligato e A0 (6c+ se in libera). - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1988 - 25 settembre. Pier Carlo Cavaglià e Simone Cima, salgono una fessura-camino dal fondo ghiacciato a sinistra della base del Couloir du Diable da Nord- Est del Mont Blanc du Tacul che chiameranno (Goulotte Silvia), alta quasi 200 m, 3 lunghezze tra 65° e 85°, altrimenti 50°. D+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 It. 111 v

 

1988 - 25 settembre. Elio Bonfanti e Gian Carlo Grassi, affrontano dal versante orientale del Mont Blanc du Tacul la Goulotte Nord-Est che è la prima a destra della Goulotte Lafaille e presenta duri tratti a 90° su ghiaccio sottile e terreno misto; il più esile filo ghiacciato del settore Diable e tracciano la via Una follia per Umberto Maria. - Protezioni sui bordi di buon granito; corde da 50 m. Dalla crepaccia all'uscita 250 m. Difficoltà TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 69 It. 111 w

 

1989 - gennaio. Patrick Gabarrou (guida) con Yves Duvernay e Michel Vincent, realizzarono la 1° invernale salendo per la Parete Ovest della Spalla Ovest del Mont Blanc du Tacul. Via su neve-ghiaccio bellissima anche in goulotte, non conosciuta e in ambiente solitario; nella parte bassa è esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal Refuge des Grandes Mulets 1200 m, di cui quasi 400 per il canale e la goulotte. Difficoltà D+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 21 luglio. Christophe Bonnardot, da solo, sale dal versante Sud del Mont Blanc du Tacul tracciando: (via diretta); all'inizio segue la via Croux e alla fine la via Negro Via su neve-ghiaccio, che richiede condizioni particolari (anche per diminuire il pericolo di caduta sassi). Dislivello 600 m. Difficoltà TD/TD+ . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 70 It. 112 c

 

1989 - 29 agosto. Francois Damilano e Jean-Luc Vanacher superano il grande seracco Nord-Est strapiombante, alto 50 m, che sporge il 10% oltre la verticale del  Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1990 - 20 agosto.  Arnaud Boudet, François Damilano, Jean-Claude Siral, Jean-Luc Vanacher, aprono sul pilastro di destra del versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul la via Damilano con una bella arrampicata interamente libera, piacevole, su roccia eccellente. Sono 9 lunghezze sostenute, su un dislivello di 350 m: prima in parete, poi lungo un bel pilastro coricato. Le soste sono rimaste attrezzate; utili una serie di dadi e friend, corde da 45 o meglio 50 m. Difficoltà ED-, 6a obbligato e A0 (6b se in libera). - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 b

 

1990 - settembre. In 2 giorni Jacques Olivier André, Godefroy Perroux e Philippe Pibarot, salgono per il Pilier du sérac che è il pilastro più settentrionale del versante orientale della Spalla Nord del Mont Blanc du Tacul e tracciano la via Perroux, che è dominata sulla destra dal seracco del ghiacciaio sospeso fra il Triangle du Tacul e la Cresta Nord-Est. La scalata è molto bella, su roccia solida, con neve sulle terrazze mediane. Dislivello 350 m. Difficoltà TD + , fino a 6a. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 64 It. 110 a

 

1991 - febbraio. Armin Fischer e Alessandra Gaffuri, realizzano la 1° invernale sulla parete Est del Pilastro a Tre Punte, (Mont Blanc du Tacul) della (via Totem). Scalata superba su roccia eccellente, molto sostenuta. In posto 6 chiodi e 35 spit, attrezzata per la discesa in doppie; utili dadi piccoli e friend, corde da 45 m. Dislivello 400 m. Difficoltà ED+, 6c obbligato e A0 (6c+ se in libera). - Nel 1992 una frana ha un pò modificato l'attacco: per le prime 3 lunghezze si può allora seguire la (via Toboggan), poi si riprende a destra la via. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1992 - 28 febbraio e 1 marzo. Joshua Geetter e Ivan Ghirardini, salgono per la parete Ovest-Sudovest del Mont Blanc du Tacul raggiungendo la cima dell’Aiguille de Saussure. Questa nuova via su roccia buona e compatta la chiameranno (via Vacance d'Alpinistes). Dislivello della parete 250 m. Difficoltà ED-. - Dal Col du Midi si segue la via normale del Mont Blanc du Tacul fino a metà del pendio Nord-Ovest, dove si va a destra allo sperone Nord-Ovest. Con 2 calate in doppia e arrampicando per 7 lunghezze si raggiunge la base Ovest-Sudovest della guglia. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.