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Milo Navasa – CAAI - (

 

 

1959 – 25/27 agosto. Armando Aste e Milo Navasa, effettuano la 1° ascensione per il Diedro Nord-Nordest - (Gran Diedro Nord) del Crozzon di Brenta. - Massiccio della TosaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1961 - Armando Aste con Milo Navasa, effettuano la prima ascensione del Gran Diedro Nord del Crozzon di Brenta e una variante sulla via Aste all'Anticima del Piz Serauta nel Gruppo della Marmolada. - Massiccio della TosaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1962 - 22, 24-25 luglio. Milo Navasa e Marino Stenico sulla Parete Sud del Campanile Basso tracciano una nuova via Stenico-Navasa con la direttrice della salita data dall’evidente fessura-diedro che solca con leggero andamento da sinistra a destra, i primi due terzi della parete. Nella parte alta l'itinerario punta ad un'altra fessura breve e bagnata, ben visibile dal basso, ed esce in vetta per la parete Meade. Roccia compatta tranne nel breve tratto centrale, più facile. Altezza circa 380 m. Chiodi usati circa 100 normali e 10 cunei e, nell'ultimo terzo di parete, circa 20 chiodi a espansione (lasciati); chiodi lasciati 15. Difficoltà: VI°, A2. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1962 - 26 agosto. Paolo Melucci e Milo Navasa salgono alla Torre Prati per la parete Sud-ovest con una breve ma ardita e difficile arrampicata mista, che supera la parete rossastra ben visibile dal «Sentiero del Brentei.». Altezza circa 160 m; numerosi chiodi. Difficoltà: VI°, A3. (Nel Gruppo Torri Prati, Bianchi e Nardelli). - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1964 – 13/17 luglio. Franco Baschera, Claudio Dal Bosco e Milo Navasa per il Pilastro rosso della parete Est di Cima Brenta tracciano via Verona. I primi 200 m. di zoccolo si svolgono su roccia grigia, il tratto centrale su una lavagna strapiombante e rossastra di 250 m, i rimanenti 200 m. sulle rocce facili della via normale da Nord. La linea di salita è data da una lunga e sottile fessura al centro della parete rossa, che termina in alto, dopo un'interruzione, con un diedro-colatoio nero adducente alla Cengia Garbari. Chiodi usati: circa 150 normali, 18 a pressione, circa 15 cunei; lasciati in parete: circa 60 normali, 18 a pressione, 10 cunei. Sulla parete rossa e strapiombante quasi tutti i punti di sosta sono su staffe; con neve sulla Cengia Garbari il diedro-colatoio finale scarica molta acqua. Dislivello totale: 650 m. Difficoltà: III e IV sullo zoccolo; VI°, A3, Ae nel tratto centrale. - Massiccio di Cima Brenta - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1995Milo Navasa con Claudio Dal Bosco e Franco Baschera salgono la parete Nord della Rocchetta di Bosconero eliminando chiodi ad espansione e a pressione che tante polemiche innescano.