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Aldo Bonacossa – (1885 – 1975) - CAAI

 

 

Industriale della seta, si distinse come eclettico in campo sportivo.

Fra le sue prime ascensioni ricordiamo anche la parete Nord-Ovest del Monviso e la parete Ovest-Sudovest dell’Aletschhorn.

Realizzò tre spedizioni sulle Ande e fu studioso di storia alpinistica.

Fu attivo per oltre mezzo secolo sia nelle Alpi Centrali e Occidentali, che nelle Dolomiti.

 

 

1911 - Aldo Bonacossa attaccò la cresta di Zmutt nell’agosto con Ernesto Martiny, Giuseppe Gugliermina, Giovanni Battista Gugliermina, e Francesco Ravelli.

 

1913 - 28 agosto. Paul Preuss in cordata con Aldo Bonacossa, e Carlo Prochownick conquistano la Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey dalle Dames Anglaises e raggiunsero la Brèche Nord della Brenva. Fino all’attacco il terreno è misto, segue poi un ripido gradino alto 600 metri con difficoltà prevalentemente di III° grado ed un tratto di IV°. I chiodi sono molto rari. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1917 - 5 gennaio. Aldo Bonacossa e L. Hosquet, realizzano la 1° salita invernale dell’Aiguille des Toules 3538 m. per la cresta Sud-Ovest. Partirono dal Colle Ovest des Toules 3342 m. dove una breve cresta con neve porta al risalto roccioso sommitale. Questo si supera per camini e salti di rocce rotte, poi su pietrame si arriva in cima. PD+. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1917 - 5 gennaio. Aldo Bonacossa e L. Hosquet, realizzano la 1° salita invernale del Grand Flambeau da Sud- Est, con una salita su neve e rocce mobili, sgradevole e pericolosa. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 – A Murren, Re Alberto I° del Belgio conosce un gruppo di alpinisti “senza guide” e, unitasi a loro, riprende con entusiasmo a scalare. Incontra anche il Conte Aldo Bonacossa che lo sta attendendo alla stazione di Saint Moritz. Aldo Bonacossa si reca ad accoglierlo nei vagoni di prima classe, ma con suo stupore lo vede scendere da quelli di terza. E’ l’inizio di una solida amicizia, che porterà entrambi ad effettuare varie salite sul Civetta, sulle Pale di San Martino, sui Cadini, etc.

 

1928 - In un’ uscita con Hans Steger e la vivace Paula Wiesinger sulla Torre Venezia, Re Alberto I° e Aldo Bonacossa sono costretti ad un imprevisto e quanto mai scomodo bivacco in parete, privi di equipaggiamento adatto e viveri. Re Alberto I° del Belgio, anziché amareggiarsi, è divertito da questa nuova sebbene rude esperienza. Per ingannare il tempo e per rassicurare i tre amici che sono preoccupati per lui, illustra ai compagni dettagliatamente le varie stelle e costellazioni che brillano nella volta celeste, sopra le loro teste.

 

1933 - estate. Alberto I°, Re del Belgio, Aldo Bonacossa, Hans Steger e Paula Wiesinger salirono per la parete Sud della Punta Occidentale delle Punte di Campiglio con un itinerario vario e interessante, che si svolge nel mezzo della bella parete che fronteggia il Rifugio Brentei. Dislivello 550 m. Difficoltà: IV° grado. - Massiccio di Cima Brenta - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

Re Alberto I° del Belgio al ritorno, a Passo Pordoi, fa la conoscenza di Tita Piaz, ed informato della sua grande esperienza, gli chiede di unirsi alla comitiva. Il “Diavolo delle Dolomiti” (pseudonimo avuto perché in valle si raccontava avesse venduto l’anima al Diavolo per fare ciò che riusciva a fare) accetta, anche se un po’ ritroso.

L’indomani sale con la compagnia al Sass Pordoi per la parete Sud. Al termine della scalata Tita Piaz non può fare a meno di professare la sua simpatia per la repubblica e denigrare gli istituti monarchici. Re Alberto I° del Belgio, senza scomporsi, gli risponde gentilmente che rispetta le sue idee, e gli dimostra come le pesanti responsabilità di un Re gli rendano la vita meno facile rispetto ad un Presidente Repubblicano. Tita Piaz è colpito dalla dignità del re e si rabbonisce: alla fine una forte stretta di mano suggella una nuova amicizia. Alla morte di Alberto I°, Re del Belgio, Tita Piaz gli dedicherà il suo rifugio ai piedi delle Torri del Vajolet.

 

1933 – 6 ottobre. Prima ascensione per il versante Ovest e la Cresta Sud-sud-ovest (Torre Re Alberto) alle Torri del Cameraccio, con Giusto Gervasutti. Dedicata dai primi salitori al Re Alberto I° del Belgio, appassionato alpinista, che compì numerose ascensioni nella regione. A causa dell’estrema difficoltà della placca finale, ha avuto rarissime visite.

 

Nel 1939, fu con Carlo Negri nelle Ande cileno-boliviane, compiendo numerose prime ascensioni:

Cerro Tocorpuri (5755 m..).

Cerro Colorado (5742 m.).

Cerro degli Alpini (5820 m.).

Cerro Maria di Piemonte (5840 m.).

Cerro Pili (6044 m.).

E altre salite come quella del Licanbur (5930 m.).