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Aiguille de Tronchey - 3498 m.

(Gruppo delle Grandes Jorasses)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

AIGUILLE DE TRONCHEY 3498 m. - Svelta piramide sulla Cresta di Tronchey, ben individuata anche a monte in quanto sovrasta nettamente quella Brèche de Tronchey he la divide dalla prima torre.

 

STORIA ALPINISTICA

Per il Ghiacciaio di Tronchey e la Cresta Nord-ovest. - La Cresta Nord-ovest, fra la vetta dell’Aiguille de Tronchey e la Brèche de Tronchey, venne fin qui, per quanto ci consta, percorsa soltanto in discesa, quale preludio della cresta o del versante di Tronchey della Walker. E così, anzitutto da Rand Herron con le guide Evaristo Croux e Eliseo Croux nella loro prima ascensione del 22/23 luglio 1928. - Da Eliseo Croux con Titta Gilberti nel tentativo del 1935. - Da Ninì Pietrasanta, Gabriele Boccalatte, Alfonso Castelli e Renzo Ronco del 19/20 agosto 1936 «Dalla vetta si scende su cresta frastagliata, e a volte molto aerea, al colletto susseguente (Brèche de Tronchey) poi si incomincia la salita della cresta vera e propria delle Grandes Jorasses » Il successivo 20 agosto 1936, sono costretti alla ritirata dal maltempo, dopo di avere bivaccato poco sotto la prima torre della Cresta di Tronchey, Gabriele Boccalatte ed i suoi compagni non ritornarono alla Brèche de Tronchey, ma, dopo di avere ripercorso «un tratto di cresta », scesero direttamente verso un grande pendio ghiacciato, che ci abbrevia il percorso facendoci raggiungere il Ghiacciaio di Tronchey; il pendio in principio è molto ripido, ed essendo senza ramponi avanziamo a fatica, a calci nella neve dura. Nevica ora molto forte. Il pendio, in seguito, diminuisce di pendenza. Sul ghiacciaio andiamo più veloci e troviamo facilmente la strada; a mezzogiorno l'abbiamo attraversato tutto (essendo partiti verso le 8 dal bivacco). Ora si tratta di scendere, per rocce e canali, fino ai prati sopra il fondovalle. Fermata di un’ora e mezzo, alla prima acqua trovata. Finalmente smette di piovere. Divalliamo, slegati, per il lunghissimo percorso intricato fra canali, placche, pendii nevosi ed in ultimo il prato ripidissimo, che ci rompe le gambe. Finalmente raggiungiamo il fondovalle verso le 16. - Ma per mancanza della necessaria certezza non abbiamo segnato questo probabile percorso, limitandoci ad abbozzarne l'inizio sotto la Brèche de Tronchey. Trattasi in ogni caso di un itinerario conveniente soltanto in discesa, nel caso di forzato ritorno dalla Cresta di Tronchey: perché in salita è nettamente preferibile l'itinerario normale.

 

 

 

1896 - 19 agosto. Georg Yeld con François Pession e Sylvain Pession salirono per il versante meridionale e il tratto finale della Cresta Sud-est. Questo itinerario coincide praticamente, fino all'alta conca nevosa compresa fra l’Aiguille de Tronchey e la sottostante Aiguille de l'Evêque, con l'attuale via normale di accesso al Bivacco Jachia. Poiché nel tratto iniziale, dal fondovalle al 2000 m, è più comodo con partenza dal Casolari di Tronchey, lo descriviamo unicamente con detta partenza (fermo restando che lo si può raggiungere prima delle rocce anche dai Casolari di Pra Sec, o direttamente dal Lavachey). - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo - 23/1 - It. 44c

 

1912 - agosto. Paul Preuss, solo, pratica una variante salendo all’Aiguille de Tronchey dopo essere partito dal Casolari di Pra Sec sali per sentiero nel bosco, poi si mise sui pascoli in modo da raggiungere la sponda orientale del Ghiacciaio di Pra Sec che seguì fino al punto in cui è interrotta da deboli barriere rocciose. Traversando a destra per parecchi canaloni raggiunse l'alta conca dell’attuale via normale che resta sempre la più consigliabile. Non segnata sullo schizzo per mancanza degli occorrenti più precisi dati. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 22/23 luglio. Rand Herron con le guide Evaristo Croux e Eliseo Croux miravano alla Cresta di Tronchey alle Grandes Jorasses che raggiunsero ma dal Versante di Tronchey per la supposta impraticabilità del camino fra la seconda e la terza torre. La via seguita dalla cordata di Rand Herron è certamente molto difficile, perché Evaristo Croux dovette impegnarsi a fondo e piantare parecchi chiodi. Non ci risulta che la salita sia stata ripetuta ne pensiamo che debba esserlo, data la maggiore attrazione e la maggior sicurezza della vicina Aiguille de Tronchey. Resta ancora da fare la prima ascensione completa della parete. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo - 21/1 - 23/1 - It. 44b

 

1935 - estate. Eliseo Croux ritorna all’attacco della Cresta di Tronchey alle Grandes Jorasses con Titta Gilberti, e per quanto costretto alla ritirata dal maltempo, risolve sostanzialmente il problema della cresta, perché raggiunge la sommità della Terza Torre dell’Aiguille de Tronchey. «Dal colletto (fra la seconda e la terza torre) si attacca il terzo torrione spostandosi un po’ verso sinistra, fino a guadagnare un camino non troppo largo che permette di raggiungere una zona di placche, distinguibili per il loro colore rossiccio. Superate le placche, ci si può dirigere verso una verticale spaccatura, strapiombante in alto, nella quale si entra con la spalla e che sbocca su un largo pianerottolo inclinato, a pochi metri dalla vetta del terzo torrione. Questa via, seguita da noi l’anno precedente, non era possibile quest’anno, a causa delle cattive condizioni della montagna; infatti, e spaccature e le placche inclinate erano coperte da uno spesso strato di ghiaccio.». - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo - 21/1 - 23/1 - It. 44b

 

1936 - 19/20 agosto. Ninì Pietrasanta, Gabriele Boccalatte, Alfonso Castelli e Renzo Ronco raggiungono lo spallone dell'Aiguille de l'Evêque fra detta Aiguille de Tronchey ed il Bivacco Jachia, ed esservi fermati dalle 10 alle 10.30, proseguirono «per il filo di cresta. Alle 11.30 siamo alla pertica portata nel 1928 da Rand Herron e dalle sue guide.». Una crestina di neve conduce sulla vetta della Cresta di Tronchey, magnifico belvedere sul bacino di Fréboudze e sull'incombente Cresta delle Grandes Jorasses: vista di qui, sembra formidabile, con i suoi tre salti lisci e verticali. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo - 21/1 - 23/1 - It. 44b

 

1972 - Alessandro Gogna e Guido Machetto scalano la parete Sud completa delle Grandes Jorasses. (detta di Tronchey) I due alpinisti italiani (un duo di grande talento) ha seguito una linea leggermente a destra del aggetti inferiori, poi andarono su per lo sperone che divide la parete in due. Hanno descritto il percorso molto lungo, faticoso. Non da ultimo, che il Ghiacciaio di Pra Sec non è mai stata attraversato da un essere umano prima di loro. Ma con aiuti vari e piazzole miste, trovarono la roccia bagnata nella metà inferiore. Irripetuta. Probabilmente ED2, 6 grado / 6b, A1, 1400 m.) - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.