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Gilio Alimonta – (

 

 

1939 - 12 agosto. Gilio Alimonta e V. Bonetti salirono per la parete Sud-sud-est ma questa parete non porta al Castelletto di Mezzo, ma a un gruppetto di minuscole guglie (q. 2693), sulla cresta che unisce il Castelletto al Castello di Vallesinella loro rimasero un poco più a destra, ma anche questa via risulta di scarso interesse, con difficoltà di III grado. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1945 - 23 giugno. Gilio Alimonta e Raffaele Vidi (guide), salirono per la parete Sud, del Castelletto Inferiore con una bella arrampicata su roccia solida e tracciarono la via Alimonta-Vidi. Altezza 260 m; chiodi usati 13, lasciati. Difficoltà: IV con tratti di V. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1948 - 30 agosto. Gilio Alimonta, Serafino Serafini e Raffaele Vidi (guide) salirono integralmente lo Spigolo Nord-ovest della Punta Massari (via Fiore Alimonta)e dedicarono la via. alla memoria della guida Fiore Alimonta (Primo), deceduto durante la guerra, in Russia. Altezza circa 270 m; 6 chiodi. Difficoltà: IV grado. – Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1950 - 4 agosto Gilio Alimonta e Luigi Muti salgono per primi il CAMPANILE DEL GILIO che si alza nella parete a Est della Punta Massari, sotto la VII Torre. Il nome viene proposto dai primi salitori. Difficoltà: III, passo IV; chiodi usati 2. – Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1955 - 9 agosto. Gilio Alimonta e Luigi Castelli salirono il Campanile di Vallesinella per la parete Ovest con una breve ma difficile arrampicata; chiodi usati 18, lasciati 4. Difficoltà; V, l passo di A2. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1955 - 24 agosto. Gilio Alimonta, Claudia Baroni, Alberto Fossati Bellani, Laura Fossati Bellani, Bruno Detassis e Catullo Detassis realizzano la prima ascensione, per lo spigolo Est della Torre Laura con un’arrampicata elegante di 110 m, con difficoltà di III grado. – Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 14 agosto. Gilio Alimonta e Luigi Castelli aprirono sulla parete Sud del Figlio del Castelletto la via Alimonta-Castelli usando 16 chiodi (3 lasciati). Difficoltà: V° con l passaggio di V+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1958 - 16 agosto. Gilio Alimonta e Franco Miglio salgono per la parete Sud della Punta Massari (via Ruggero Lenzi), seguendo la fessura-camino che scende dall'intaglio fra le due cime. Breve e divertente arrampicata alta circa 140 m, su roccia solida, a volte bagnata; chiodi usati 7, lasciati 3. Difficoltà: III e IV. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1958 - 16 agosto. Gilio Alimonta e Franco Miglio nello stesso giorno sulla Punta Massari salgono anche per la parete Ovest tracciando la via Alimonta-Miglio, con un’arrampicata divertente, alta circa 250 m; chiodi usati 4, lasciato 1. Difficoltà: III, un passo di IV grado. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1958 - 4 settembre. Gilio Alimonta e Natale Vidi salirono la Torretta di destra delle tre Torri dei Mori per la parete Ovest-sud-ovest, per la quale proposero il nome di Campanile Ercole. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1964 - 6 agosto. Gilio Alimonta e Riccardo Lorenzi salirono per primi il grosso torrione senza nome che si stacca dalla parete Est di Cima Brenta e lo chiamarono Sentinella dei Camosci (2883 m.), la cui cima è visibile anche dal «Rifugio Tuckett». Altezza circa 320 m. Chiodi usati 57, lasciati 26. Difficoltà: V, tratti di V+. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1964 - 24 agosto. Gilio Alimonta e Gianfranco Miglio salirono per il versante Est della Rocca delle Val Perse con un’arrampicata di circa 500 m; chiodi usati 3, levati. Difficoltà: III+, con un passaggio di IV°. – Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1965 - 17 agosto. Gilio Alimonta e Gianluigi Vido con un’arrampicata elegante e divertente salgono per la parete Nord del Castelletto Inferiore, superarono i due camini della via normale da Sud portandosi poi alla base della breve parete Nord. Continuarono su una paretina che porta su una larga cengia alla base della fessura verticale che incide tutta la parete e superarono tutta la fessura fino al tetto ben visibile anche dal basso, obliquando a sinistra per una difficile paretina si raggiunge la vetta. Altezza circa 90 m; usati 20 chiodi normali (13 lasciati) e 2 a pressione. Difficoltà: V+, con 2 passi in artificiale. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1966 - 23 agosto. Gilio Alimonta e Gianfranco Miglio sulla parete Est del Castello di Vallesinella con un’arrampicata libera di media difficoltà aprono la via Alimonta. Altezza 100 m; chiodi usati: 4 normali, 2 a pressione, lasciati 4. Difficoltà: IV, A1 il tratto centrale. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1971 – agosto. Ezio Alimonta, Gilio Alimonta e Gianluigi Vido salgono a un'altra sommità più a Est delle Torri Prati, Bianchi e Nardelli a cui diedero il nome di Torre Rosanna, per ricordare la moglie di Gianluigi Vido. Salirono per la parete Nord su roccia solida, un pò bagnata nel camino. Altezza 170 m. Difficoltà dal III al IV+. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.