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1956

 

 

1956 - Jean Couzy e René Desmaison, vincono l’affilato Spigolo Nord dell’Aiguille Noire de Peutérey (non ancora ripetuto).

 

1956 – Jean Couzy e René Desmaison, aprono la parete Nord-Ovest del Pic d’Olan, il loro capolavoro, superata lungo un itinerario diretto che dai ripetitori di ieri e oggi è valutato come una delle scalate più ardue delle Alpi, decisamente superiore alla via dei francesi sulla parete Ovest dei Dru.

 

1956 - Toni Gobbi e compagni, realizzano la 2° ascensione del canale-diedro e la cresta Nord-Est della Tour Ronde. La via supera il diedro che incide lo sperone Nord-Est ed esce sulla cresta Nord-Est. Tranne nel canale iniziale, dove vi sono pietre mobili, la via è sicura, interessante e con passaggi divertenti su roccia in genere buona. Dislivello 350 m, con sviluppo molto maggiore. Difficoltà D, fino a IV°+ e A0. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - Presumibilmente la cordata di Arturo Ottoz (guida), salì il curioso gendarme monolitico Roi du Siam dall’intaglio Nord-Est. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - L. Donini e A. Sartori, tracciano una Variante salendo da Nord-est al Bimbo delle Fontane Fredde, ma mancano particolari. - Sottogruppo del Monte DainoGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1956 - 5 gennaio. Horst Wels, da solo compie la 2° invernale per il Canalone Nord (Canalone della Tosa) e raggiunse la vetta della Cima Tosa. – Massiccio della TosaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 23 gennaio. Ottorino Pianta compie la 2° solitaria e la 1° invernale dello Spigolo Nord del Crozzon di Brenta, nel Massiccio della Tosa. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 26 febbraio. Jean Couzy e André Vialatte, realizzano la 1ª  salita invernale dello Sperone della Brenva e raggiungendo la vetta Monte Bianco. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 14 marzo. Marco May e U. Prato, realizzano la Prima invernale della via Burgasser / Leisz sulla parete Sud del Dente del Gigante la via si svolge al centro della breve giallastra parete; nella metà superiore segue la depressione formata dal grande diedro. Corta ma bella scalata, frequentemente percorsa, al limite inferiore del 6° grado. Molti tratti in artificiale, roccia ottima. Questo itinerario è classico ma oggi relativamente poco percorso; l’arrampicata è bella ma a volte faticosa. Dovrebbe essere possibile passare in libera. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 18 marzo. Annibale Campa e L. Donati realizzano la 1° invernale della Bocchetta Alta dei Camosci, nel Massiccio del Grostè. – Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

195615/16 maggio. Claudio Baldessari e Cesare Maestri con una bella arrampicata mista (libera e artificiale) salgono lo Spigolo Ovest della Cima del Grostè tracciando la via (Spigolo del cielo) di circa 180 m, su roccia ottima; usati circa 50 chiodi a espansione e 40 normali. Difficoltà: A2, Ae, alcuni passaggi di VI° grado, secondo i primi salitori. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956giugno. François Sennelier, realizza la 1° solitaria dal versante orientale della Spalla Nord del Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra, ma in discesa spari in un crepaccio. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956luglio. Cesare Maestri, solo, sali per lo Spigolo Est del Campanile Borgossi evitando la base strapiombante per un tratto di oltre di oltre 100 m, arrampicando esternamente e ritornando poi sopra lo strapiombo basale. Da qui inizia la scalata, che si svolge sul ripido Spigolo Est o a destra, nelle sue vicinanze, fino in cima. Altezza circa 250 m, circa 500 dalla base; usato l chiodo; difficoltà di IV°. Ha dedicato l'ascensione a Cesira Martinelli, che gestiva il Rifugio della Selvata dal 1928. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 8 luglio. Maurice Lenoir (guida) con P. Peria, con un’ascensione varia, bella ed elegante, nel Canalone Est-Nordest del Couloir du Diable proseguono la scalata del pilastro terminale della via Boccalatte sino alla cima del Mont Blanc du Tacul. Dislivello 800 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 11 luglio. J. Théron (guida) con M. Marty, salgono per il Couloir du Diable nel canalone e dove la costola forma i due rami si prosegue in quello più ripido di sinistra, che porta diritto alla Brèche de l'lsolée 4078 m. Da questa, per la Cresta Sud-Est di roccia facile e misto si sale fino in cima al Mont Blanc du Tacul. Ascensione su ghiaccio e misto. Il tratto finale del canalone è molto ripido. Dislivello 800 m. Difficoltà D/D + . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 23/24/25 luglio. Jean Couzy e René Desmaison vincono l’affilato Spigolo Nord Nordovest dell’Aiguille Noire de Peutérey (non ancora ripetuto).

La cresta presenta due ripidi salti collegati da una spalla con neve. Si alza dalla Brèche Sud des Dames Anglaises alla vetta solo per350 m. ma oltre alle difficoltà tecniche anche la severità dell’ambiente e l’isolamento rendono la scalata molto seria. La via non risulta ripetuta . Esposta, molto dura specialmente in artificiale; usati 85 chiodi e 4 cunei; roccia in genere buona ma difficile da chiodare. Difficoltà ED. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 24/25/26 luglio. Claude Asper , Marcel Bron, Mario Grossi, e Marcel Morel, aprono per il Diedro e la parete Sud del Grand Capucin la via degli Svizzeri. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 31 luglio, 1 e 2 agosto. Jean Alzetta, André Capel e Jean Duchesne, realizzano la 2° ascensione della parete Sud del Grand Capucin, per la via degli Svizzeri. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 3 agosto. Luciano Eccher e Cesare Maestri aprono sulla parete Nord-est del Castel Alto dei Massodi la via Maestri; su roccia lisciata dall'acqua, alta 600 m; chiodi usati 4. Difficoltà: V°, alcuni passaggi di V, concentrati nella prima metà. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 13 agosto. Cesare Maestri, solo, ripete la “sua” via (Spigolo del cielo) alla Cima del Grostè Spigolo Ovest in ore 1.30. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 14 agosto. Gilio Alimonta e Luigi Castelli aprirono sulla parete Sud del Figlio del Castelletto la via Alimonta-Castelli usando 16 chiodi (3 lasciati). Difficoltà: V con l passaggio di V°+. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 15 agosto. Settimo Bonvecchio, Renato Fait e Franco Pedrotti salirono il torrione a destra della (via Fox), per il Diedro Sud-Ovest alla Cima Ceda Occidentale nel Massiccio della Tosa e chiamarono il Torrione: Giordano Pedrotti, a ricordo dell'alpinista scomparso nell'agosto 1955 sulla Cresta Signal del Monte Rosa. Altezza 140 m. Chiodi usati 7, tutti levati. Difficoltà: IV° con l tratto di V°+. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 16 agosto. Fernando Milanese, Bruno Raimondi e Mario Sforzini attuano una Variante sulla parete Sud al Castelletto Inferiore. Dalla cengia superiore, lungo la quale la via normale attraversa la parete, invece di proseguire verso il camino di 50 m, si sale a sinistra verso la parete gialla. A una cengia detritica si attraversa alcuni metri a sinistra, poi si sale obliquamente a sinistra su roccia grigia fino alla base di una fessura verticale e rossastra quasi sullo spigolo che delimita la parete. Si sale la fessura (in un punto strapiombante) e da un terrazzino si continua in un'altra fessura più facile fin su una stretta cengia sotto una parete gialla. Questa si evita salendo lo spigolo, al cui termine si arriva all'ultimo terrazzo della via Kiene, a una lunghezza dalla vetta. Difficoltà IV°; variante più elegante della fessura-camino della via Kiene. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 – 16 agosto. Mario Bisaccia e Gino Buscaini salgono il Petit Capucin per il Diedro Est. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 17 agosto. Alle ore 5 Arturo Ottoz fu travolto da una valanga ai piedi della via Major sulla parete della Brenva. - Bianco - Versante della Brenva - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 19 agosto. In un ora e 20 minuti Hermann Buhl effettua la 2° solitaria del Canalone Nord-Est (via classica) del Mont Blanc du Tacul, uscendo in alto sulla destra. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 25 agosto. G. Melchiorri e G. Sent aprirono una via sulla parete Sud-ovest della Pietra Grande, che dedicarono alla guida Igino Tomasi, ma mancano particolari. Difficoltà IV grado usando 2 chiodi poi levati. - Catena SettentrionaleGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 26 agosto. Armando Aste in solitaria, realizza la 2° ripetizione e la 1° solitaria della via “Concordia” sulla parete Est della Cima d’Ambiez. - Catena d’AmbiezGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 28 agosto. Cesare Maestri sale in solitaria al Croz dell’Altissimo per la parete Sud-Sudovest della Cima Nordovest. (Via Detassis-Giordani). - Sottogruppo Gaiarda e Altissimo - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 28 agosto. Cesare Maestri, percorse la (via Dibona) della parete Ovest del Croz dell’Altissimo in discesa. - Sottogruppo Gaiarda e Altissimo - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1956 - 6 settembre. Cesare Maestri, che ama essere “personaggio” e dà sempre molto “colore alle proprie imprese”, sul Crozzon di Brenta ridiscende la Via Delle Guide in libera dopo aver gettato nel vuoto la sua corda. (5/5+). “Ho sempre arrampicato da solo senza l’aiuto della corda o di altri mezzi artificiali, sempre completamente in libera sia in salita che in discesa”. “Alcuni si assicurano nei tratti più difficili, ma io non l’ho mai fatto”. “Ogni volta che ho sentito di non essere in grado di superare un passaggio senza rischiare di cadere, mi sono ritirato”. Queste le parole di Cesare Maestri, ma in sostanza egli parte da Paul Preuss per poi raggiungere il culmine dell’artificiale. Si raggiunge così il caso limite di vie aperte con esclusivo uso di chiodi ad espansione.

Insomma, dalla via che cercava ancora la possibilità naturale per infliggere i chiodi, si giunge in breve alla linea retta tracciata dalla base al punto di uscita lungo una lavagna levigatissima e strapiombante, dove non è concessa alcuna deviazione

Ci si può chiedere però se certe imprese siano compiute quasi solo per destare sensazione, per fama, per guadagno o pubblicità. Ad onor del vero Cesare Maestri ha arrampicato molto in libera, ma le immagini lo ritraggono sempre in un groviglio di staffe, forse perché questa è l’immagine dominante delle Dolomiti. - Massiccio della Tosa - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1956 - 23 settembre. Renato Fait e Franco Zamboni salirono su l'ultimo contrafforte a Sud della Cima Ceda Occidentale che chiamarono Torrione SOSAT per la parete Sud-Ovest, dedicato dai salitori alla SOSAT (Sezione operaia della SAT), alla quale appartiene il gruppo «zoveni» . Altezza circa 200 m; chiodi usati 15, lasciati 3. Difficoltà dal IV al V+. – Massiccio della Tosa - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1956 - 8 dicembre. Corradino Rabbi e Giorgio Rossi, si aggiudicano la 3° ascensione della via Salluard che si trova sullo spigolo Est del Pic Adolphe. Arrampicata molto bella e divertente, classica, su roccia ottima; in posto circa. 30 chiodi. Dislivello quasi 300 m, con sviluppo di circa 350 m. Difficoltà TD, fino al V°+ . - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 26 dicembre. Francois Henry e Jean Vincendon percorsero in discesa l'Ancien Passage Inférieur . Già nota come «via Paccard» perché ritenuta, fino al 1985, la via dei primi salitori del Monte Bianco. Non sono tuttavia note altre ascensioni e dovrebbe di conseguenza cadere anche il nome di «Ancien Passage Inférieur». La via era indicata in salita obliqua a sinistra, in una zona di pericolosi seracchi, fra le due fasce rocciose dei Rochers Rouges Inferiori e Rochers Rouges Superiori. - Francois Henry e Jean Vincendon. - (Vedi ricostruzione della tragedia). - Bacino dei Bossons - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 - 27 dicembre. Annibale Campa e Gino Donati realizzarono la 1° invernale della Cima Falkner per la parete Ovest-Sudovest, ma tracciando una via completamente nuova probabilmente più a destra, per una serie di camini strapiombanti. Discesero per la stessa via. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.