torna al menù

 

 

Piero Zanetti – (     - 1972) - CAAI

 

 

1928 - 10 agosto. Il primo vero tentativo compiuto per la parete Nord dello Sperone Walker delle Grandes Jorasses venne effettuato da Leopoldo Gasparotto, Alberto Rand Herron e Piero Zanetti con Armand Charlet ed Evariste Croux: raggiungendo la massima altezza raggiungibile senza chiodare. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931- 5 agosto. Renato Chabod e Piero Zanetti, Gabriele Boccalatte e Guido De Rege di Donato sono stati i primi salitori della Tour des Jorasses per la cresta Sud e il versante Sud-Ovest.

 

1932 - 19 luglio. Nini Pietrasanta, Gabriele Boccalatte, Renato Chabod, Piero Ghiglione e Piero Zanetti, partendo dal Rifugio Leschaux rimontarono il ghiacciaio fino al pianoro dei Périades e salirono un bel gendarme di circa 50 metri senza nome, fra questo e la Pointe François Simond e raggiunta la vetta non trovando tracce di precedenti salitori la battezzarono Pointe Ninì, in onore della loro compagna Nini Pietrasanta. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 18 luglio. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta; Giusto Gervasutti con Piero Zanetti, compiono la traversata dei Rochers della Brenva con la salita alla Tour de la Brenva - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 24 luglio. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta; Giusto Gervasutti con Piero Zanetti,

alle Aiguilles du Diable salgono la Pointe Chaubert, la Pointe Médiane e Pointe Carmen con traversata al Mont Blanc du Tacul. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 – 2/3 agosto. Giusto Gervasutti e Piero Zanetti realizzarono la 2° ascensione della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey.

La Cresta Sud ha un dislivello di 1100 m. ed è formata da una successione di cinque torri, con uno sviluppo in arrampicata di 1400 m. La via evita una torre più staccata (il Pic Gamba) e quindi segue fedelmente il filo della cresta (tanto che la sua relazione tecnica potrebbe essere espressa così: si segue tutto il filo della cresta lungo la linea più logica, nei tratti più difficili i chiodi indicano la via). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 – 14 agosto. Giusto Gervasuti e Piero Zanetti tentano lo Sperone Croz delle Grandes Jorasses raggiungendo la base della prima torre: ma sono costretti dal maltempo a ripiegare.

Mentre Piero Zanetti propendeva per scegliere come linea di salita il Costone della Walker - certamente il più bello e il più importante, che porta direttamente alla vetta principale, anche in omaggio al suo precedente tentativo - incominciavo a convincermi, come risultato delle mie osservazioni, che quello della Sperone Croz fosse più accessibile: e i fatti mi diedero poi ragione. Ma più che su una differenza di difficoltà, le mie considerazioni si basavano sul fatto che questo era più libero di neve e di ghiaccio, prendendo più sole nel pomeriggio, essendo meglio esposto a ponente…Mentre raggiungevamo la base della prima torre e la contornavamo per entrare nel couloir che porta alla seconda, un colpo di tuono ci fece alzare repentinamente la testa.....sul momento sperammo che fosse una finta ma dopo neppure un'ora le prime raffiche di grandine ci fecero comprendere che questa volta faceva proprio sul serio. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 5 luglio. Armand Charlet con Robert Gréloz opera un altro tentativo per la parete Nord dello Sperone Walker delle Grandes Jorasses riprendono l'itinerario di Giusto Gervasuti e Piero Zanetti: superano la seconda torre e poi si innalzano sul filo dello Sperone Croz fin sui 3600 m, più in alto dell'inizio della traversata del nevaio medio. Però Armand Charlet non aveva visto il diedro, perché si era lasciato attirare da quella cengia invitante che porta verso sinistra, a metà del nevaio medio, ed era così andato a finire proprio sullo spigolo, dove non sembra che ci sia da stare molto allegri. Questa volta Armand Charlet non aveva ceduto ad alcun sortilegio: ma dovette fermarsi, arrampicando in scarponi ferrati e senza piantar chiodi, di fronte ad «une paroi extremement abrupte, infranchissable sans procédés artificiels». - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.