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Matteo Armani – (1909 – 1972) - CAAI

 

 

(Trento 19091972). Matteo Armani, alpinista accademico, aprì vie difficili negli anni Trenta soprattutto nel Gruppo di Brenta: Parete Nord della Cima Ghez e parete Sud del Campanile Basso (1934, entrambe con Ettore Gasperini Medaia), il Diedro Sudovest del Croz dell’Altissimo (1946, con Cornelio Fedrizzi).

Matteo Armani fu promotore e artefice della costruzione di rifugi alpini (l’Agostini in Val d’Ambiez e il Graffer al Grosté, nel Brenta) e di vie attrezzate (la Ferrata Castiglioni e il Sentiero Brentari, ancora in Brenta).

Negli anni della seconda guerra mondiale, Armani fu ufficiale degli Alpini in Albania; più tardi gestì un fiorente acetificio. Sul suo rapporto con la montagna disse un giorno all’amico Marino Stenico: «Nonostante i tanti impegni di lavoro e le vicissitudini della vita, ho sempre trovato lassù quel conforto, quella pace e serenità che noi tutti tanto desideriamo…».

 

1932 - estate. Matteo Armani e Luigi Miori raggiungono la vetta della Punta Massari salendo per la parete Nord-est aprendo la via Armani superando una fessura strapiombante che incide la metà superiore della parete, sotto l'intaglio fra le due cime della Punta Massari. Arrampicata bellissima ed esposta di circa 160 m, su roccia ottima. Difficoltà: IV° grado. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1932 - 4 settembre. Matteo Armani e Renzo Salvadei salgono per primi alla Torre Prati per lo spigolo Ovest aprendo la via Armani. - Nel gruppo Torri Prati, Bianchi e Nardelli. Bellissima arrampicata, molto esposta ed elegante, che supera l'ardito spigolo Ovest, alto circa 140 m. Roccia ottima. Difficoltà: IV° grado sostenuto. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1933giugno. Matteo Armani e G. Giuliano con un’arrampicata elegante, per la parete Est della Cima SUSAT tracciano per quella di destra delle due fessure incrociate a X, la (via Armani). Altezza quasi 250 m; difficoltà: V° grado. - Catena d’AmbiezGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1933 - 24 luglio. Matteo Armani, G. Giuliano e M. Lubich aprono una via alla cima Sud per il camino Sud-ovest alla Cima Ceda Occidentale nel Massiccio della Tosa, seguendo sempre l'interno del camino che incide tutto il fianco della cima Sud. Con 300 m. di arrampicata interessante e difficoltà di V° continuato. – Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1933 - 6 agosto. Matteo Armani e G. Giuliano solo quattro giorni dopo l'apertura della Via Castiglioni Detassis sulla parete Ovest del Crozzon di Brenta nel Massiccio della Tosa, ignorando di essere stati preceduti, tracciarono un itinerario che in parte coincide col precedente, ma la Via Armani-Giuliano è più diretta e probabilmente più bella come arrampicata. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1933 - 13 agosto. Matteo Armani e G. Giuliano salgono per la cresta Ovest-nord-ovest della Torre di Brenta. L'itinerario si svolge su quella lunga cresta, frastagliata da numerosi pinnacoli, che termina con un gran salto strapiombante sopra la parte più bassa della Vedretta degli Sfulmini. Arrampicata elegante e divertente, una delle più interessanti della Torre di Brenta. Attualmente, a causa dell'abbassamento di alcuni metri del livello del nevaio, l'attacco originale è diventato impossibile. Altezza circa 300 m. Difficoltà: IV° grado. – Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1934 - 22 luglio. Matteo Armani ed Ettore Gasperini-Medaia salirono per la Parete Nord (Via Armani) al Campanile Basso con un’arrampicata poco attraente e in parte estremamente difficile nel primo tratto, molto elegante nel tratto superiore. Difficoltà: V° con passaggi di VI°. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

19346/7 settembre. Matteo Armani e Ettore Gasperini-Medaia salirono per il Gran Diedro Nord-ovest della Cima di Ghez con un’arrampicata grandiosa, di serio impegno, che si svolge lungo il gran diedro che solca la parete esposta verso l'alta Valle d'Ambiez. Caratteristica generale: grande camino-gola, dalle rocce levigate. - Sottogruppo del GhezGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1934 - 7 settembre. Matteo Armani e Luigi Scartezzini con un’arrampicata esposta ed elegante ma a tratti su roccia poco sicura salgono per lo Spigolo Sud-sud-est della Cima della Gaiarda. La via si svolge lungo quel marcato spigolo, ben visibile anche dalla Valle delle Seghe, che delimita a destra la parete e che porta sullo Spallone orientale della Cima della Gaiarda, probabilmente la più consigliabile del Sottogruppo della Gaiarda. Dislivello 300 m. Difficoltà: IV°, 3 passaggi di IV°+. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1934 - 8 settembre. Matteo Armani e Ettore Gasperini-Medaia, con un’arrampicata molto divertente su roccia ottima, lungo una serie di fessure che incidono nel mezzo la parete del grosso contrafforte, salirono per la Parete Sud della Cima Ceda Occidentale nel Massiccio della Tosa. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1935 - 30 giugno. Matteo Armani e Luigi Scartezzini salgono per la parete Sud-est della Torre di Brenta aprendo un nuovo itinerario (via Armani). La via si svolge nel mezzo della gialla parete strapiombante, sopra al gran cengione detritico che forma lo spallone Est della Torre di Brenta. Arrampicata molto esposta, alta circa 220 m. Difficoltà: V° grado. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1935agosto. Matteo Armani e Luigi Scartezzini per la parete e lo Spigolo Sud tracciano la via Armani-Scartezzini alla Cima Roma. La detta via si svolge dapprima in parete, poi per il filo dello spigolo che scende direttamente dalla vetta e offre un'arrampicata molto esposta ed elegante. Roccia in parte friabile, in parte ottima. Dislivello 430 m. Difficoltà: IV°. - Massiccio del GrostèGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1935 - 22 agosto. Matteo Armani e Cornelio Fedrizzi salgono per la Parete Sud (via Fedrizzi-Armani) al Campanile Basso. Arditissima arrampicata libera, che non poteva risolvere meglio il problema della giallastra Parete Sud. Altezza circa 260 m. (altezza del nuovo percorso: circa 120 m.). Difficoltà: VI°. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1935 – settembre. I primi salitori del Campanile Bubi furono Matteo Armani e M. Lubich, attaccando sulla faccia Est della lama e salendo obliquando verso sinistra in direzione dello Spigolo Sud, che rimontarono fino in vetta. – Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1936 - Matteo Armani e Luigi Scartezzini scalarono sul versante Est del Monte Ridont per ripidi caminoni ben visibili dalla Malga Spora, raggiungendo la cima. - Sottogruppo della GaiardaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1936 - 26 luglio. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia e M. Lubich salgono per la parete Sud (via del diedro) della Cima Mandron con un’arrampicata elegante e di soddisfazione che si svolge in quel grande diedro che solca interamente la parte più a sinistra della parete Sud. Dislivello circa 600 m. Difficoltà: V°. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1936 - 8 agosto. Matteo Armani e Ettore Gasperini-Medaia salirono la Cima Baratieri dallo Spigolo Sud-ovest con una piacevole ed elegante arrampicata, che si svolge parallelamente a quella della parete Sud sullo spigolo che la delimita a sinistra. Dislivello circa 330 m; difficoltà: III° e IV°. - Massiccio di Cima Brenta - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1936 - 16 agosto. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia salirono il 4° Camino della Cima Mandron per la parete Sud - (per i camini). - Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1936 - 13 settembre. Matteo Armani e Ettore Gasperini-Medaia con una divertente arrampicata di notevole interesse salgono per la Parete Ovest della Cima Tosa. La salita si svolse per il lungo e caratteristico camino inciso nella bella parete verticale che sovrasta la Vedretta del Camosci. Altezza circa 350 m. Difficoltà: IV°. - Massiccio della Tosa. - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1936 - 28 settembre. Matteo Armani e Marcello Friederichsen tracciarono sulla parete Est di Cima Brenta la via diretta Armani. La via si svolge lungo quel sottile diedro verticale, che delimita a destra l'enorme placca rossastra della parete Est. Arrampicata di grande eleganza, di circa 500 m. fino alla cengia della via normale, una delle più belle sul massiccio della Cima Brenta. Difficoltà: V° grado. - Massiccio di Cima BrentaGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1937 - Matteo Armani, A. Giuliano e G. Lubich salirono le due pareti Est del Crozzon dei Mandrini con arrampicata abbastanza difficile (III°) e per paretine e caminetti raggiunsero la cima. – Sottogruppo della GaiardaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1937 - 26 giugno. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia e R. Zust salirono alla Torre Bianchi per il camino Nord. Difficoltà: III° con attacco di IV°.(nel gruppo Torri Prati, Bianchi e Nardelli). Si attacca lungo il camino. Dopo circa 60 m, dove questo si divide, si prende il ramo di sinistra continuando per la gola che porta in cresta in tutta prossimità della vetta della Torre Bianchi. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1937 - 16 agosto. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia e M. Lubich, salirono un arditissimo torrione giallastro a forma di campanile che battezzarono col soprannome della nota guida Silvio Agostini - Campanile Caigo, caduto quello stesso anno sulla vicina parete Sud della Cima Brenta Occidentale. - Massiccio di Cima Brenta - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1938luglio. Matteo Armani e Ettore Gasperini-Medaia salirono ai Denti d’Ambiez da Sud (via normale della Torre d' Ambiez) con una breve e piacevole arrampicata, esposta ma su roccia ottima; sullo zoccolo invece la roccia è friabile. La via si svolge sulla parete a destra di un profondo camino. Dislivello circa 200 m. Difficoltà: III° , 1 passo III°+. – Catena d’AmbiezGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1938 - 3 luglio. Matteo Armani, Ettore Gasperini-Medaia e M. Lubich con un’arrampicata elegante e divertente raggiunsero la vetta del 5° Camino della Cima Mandron per la parete Sud - (per i camini). Massiccio di Cima BrentaGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1938 - 11 luglio. Matteo Armani ed Ettore Gasperini-Medaia salirono ai Denti d’Ambiez con un’arrampicata elegantissima, molto esposta e divertente, che si svolge nella fessura e nel sottile Diedro Est che incide verticalmente la gialla parete Est della Torre. Altezza 200 m; difficoltà: IV°+. – Catena d’AmbiezGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1938 - 13 luglio. Matteo Armani, Ulisse Battistata ed Ettore Gasperini-Medaia crearono una Variante del Diedro Est ai Denti d’Ambiez, scelsero un altro sottile diedro verticale giallastro, immediatamente a sinistra del precedente che offre un'elegante arrampicata e porta sullo spigolo della parete Sud, che si rimonta poi per roccia ben gradinata fino in vetta. - Catena d’AmbiezGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1938 - 14 luglio. Matteo Armani, Ulisse Battistata e Ettore Gasperini-Medaia tracciarono una via sulla Parete Sud che svolge un po' a destra dello spigolone ad angolo retto che è la punta dei Castei Meridionali. – Massiccio della Tosa - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1938 - 14 agosto. Matteo Armani, Cornelio Fedrizzi, Ettore Gasperini-Medaia con una bella e difficile arrampicata salgono per la Fessura Ovest del Campanile Steck 2850 m. – Massiccio della Tosa - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1938 - 15 agosto. Matteo Armani, Ulisse Battistata e Ettore Gasperini-Medaia con una bella e difficile arrampicata salgono per la Fessura Ovest del Campanile Steck 2850 m. – Massiccio della Tosa - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1939 - 30 luglio. Matteo Armani, Marco Pilati, Gino Pisoni raggiungono la vetta della Punta dell’Ideale per la parete Sud-Ovest con una arrampicata esposta ed elegante che raggiunge l'intaglio di cresta a Sud della Punta e sale poi lo spigolo Sud-Ovest, affilato e verticale. Difficoltà: IV°. – Massiccio della Tosa - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1939 - 3 settembre. Matteo Armani e Gino Pisoni con un'arrampicata di notevole interesse raggiungono la vetta del Campanile Alto salendo per la parete Nord-nord-ovest, incontrando passaggi molto eleganti e difficili, su una roccia ottima. Dislivello circa 450 m. Difficoltà: V°, l passo VI°-. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1946estate. Matteo Armani, uno dei tanti “eroi sconosciuti” della storia dell’alpinismo. La sua impresa più prestigiosa è stata la via tracciata lungo il formidabile Diedro Sudovest del Croz dell’Altissimo con Cornelio Fedrizzi. (Fedrizzi-Armani) A giudizio dei ripetitori moderni si tratta di una scalata di valore assoluto, un’arrampicata libera veramente estrema, dove più volte si raggiunge il limite di caduta. - Sottogruppo della Gaiarda e dell’Altissimo - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.