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Jean Christophe Lafaille – (

 

 

Jean Christophe Lafaille di Gap, atleta ai vertici dell’arrampicata sportiva – è la più concreta promessa per gli anni Novanta.

 

 

 


1985 - 12 febbraio. Jean-Christophe Lafaille, da solo, sale dal versante orientale del Mont Blanc du Tacul da Nord-Est e affronta il canale situato tra la cresta che limita a Sud il Couloir du Diable e quella ancora più a Sud che ha origine dal gruppo inferiore delle Aiguilles du Diable, tracciando la Goulotte Lafaille. - Ascensione bella, classica, quasi sempre con ghiaccio ottimo. Via spesso ripetuta anche in inverno; poco più difficile della Chèré al Triangle. Dislivello 400 m. Difficoltà D+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1990 - gennaio. Jean Christophe Lafaille in 1° solitaria invernale raggiunge la vetta della parete Sud del Grand Capucin, per la via degli Svizzeri. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1990 – 4/5 agosto. Jean Christophe Lafaille effettua la 4° ascensione e la 1° solitaria della parete Est del Grand Pilier d’Angle (via Divine Providence), salita in precedenza da Patrick Gabarrou e Francois Marsigny (1984 5/8 luglio) e “liberata” da Alain Ghersen e Thierry Renault. (1990 13/14 luglio) - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991 – 23 gennaio. Jean Christophe Lafaille compie la 1° solitaria invernale della parete Est del Grand Capucin, via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991estate. Jean-Christophe Lafaille, da solo, pratica una deviazione-variante dal Gran Diedro verso sinistra della parete Est del Mount Maudit dal Versante della Brenva aprendo la via Balade pour Mélanie. È una via molto difficile: ED + , 6c obbl. e A2 secondo il primo salitore. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991 – 11/12 agosto. Jean Christophe Lafaille realizza la 1° solitaria al Grand Pilier d’Angle dalla parete Est (via Un autre monde). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991 – 12/13 agosto. Jean Christophe Lafaille realizza la 1° solitaria al Grand Pilier d’Angle dalla parete Est e forza lo “Scudo” per una via nuova; (Un autre monde), ma non basta: sempre solo, senza radio, raggiunge il Pilone Centrale e conclude la sua curiosa ascensione al Monte Bianco firmando un secondo itinerario di alta difficoltà. E’ il proseguimento ideale dell’impresa di Nicolas Jaeger, che nel 1975 (3/4 agosto) aveva inaugurato la sfida dei concatenamenti unendo il Grand Pilier d’Angle con il Pilone Centrale attraverso i due itinerari classici. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991 - 14/15 agosto. Jean-Christophe Lafaille, da solo, proveniendo dal Grand Pilier d'Angle, sale per il Pilone Centrale del Frêney con una scalata che si intreccia con la via classica e ricerca passaggi più difficili sulle zone rocciose al suo fianco; in particolare, nella prima parte del pilone supera poco a sinistra i due bei risalti di roccia compatta. E invece molto interessante la lunghezza in uscita dalla Chandelle, dove invece di attraversare sulla cengia a sinistra sale dal tetto verso destra. La via verrà chiamata (l'Ecume des jours). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1992 – 8 febbraio. E’ l’anno più intenso per Jean Christophe Lafaille, è sul Grand Capucin (via Directe des Capucines) realizzando la 1° solitaria e 1° invernale. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1992 - 9 febbraio. Il giovane fuoriclasse Jean-Christophe Lafaille, sale il Trident del Mont Blanc du Tacul per la via Week-end in Transilvania che si trova sulla parete Sud-Est e realizza la 1° solitaria invernale. Scalata elegante, su fessure e diedri di roccia ottima. In posto 18 chiodi e 3 spit, corde da 45 m. Dislivello 250 m, sviluppo 300 m. Difficoltà: fino a 6a e A0 (6b se in libera). Attacca a sinistra del punto più basso della parete e a destra di una zona grigia strapiombante, per una fessura obliqua a destra; freccia incisa. DISCESA in doppie possibile lungo la stessa via. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1992 – 23/25 aprile. Jean-Christophe Lafaille inventa e percorre in solitaria una nuova via sulla Nord della Punta Croz alle Grandes Jorasses che chiamerà Le chemin des étoiles.

 

1992 - Jean Christophe Lafaille con Pierre Béghin che ha ormai passato i quarant’anni, ma ritorna ancora una volta per Himalaya con il giovane fuoriclasse Jean Christophe Lafaille. Tentano un itinerario molto ambizioso sulla parete Sud dell’Annapurna, con difficoltà paragonabili alla Nord delle Droites. In quattro giorni i due francesi salgono molto in alto, ma l’11 ottobre il tempo si mette brutto e sono costretti alla discesa. Il vento fortissimo e la scarsità dell’attrezzatura – incognita di ogni spedizione leggera – li costringono a manovre non proprio ortodosse. A 7400 metri cede l’unico friend a cui è ancorata la corda doppia e Pierre Béghin precipita con tutto il materiale da scalata.

Jean Christophe Lafaille, naufrago sull’immensa muraglia, riesce inspiegabilmente a scendere con uno spezzone di corda di 20 metri e un braccio rotto da una scarica di sassi, ma per Pierre Béghin, l’ingegnere degli Ottomila, non ci sono più speranze.

La morte del compagno lo segna in profondità, distilla la sua inclinazione visionaria, gli apre una nuova realtà.