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Mont Maudit – (4468 m.)

(Gruppo Mont Maudit)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

Il balcone sommitale di ghiaccio costituisce solo una parte del Mont Maudit. Si tratta dei suoi dolci fianchi orientati verso Ovest e Nordovest e rivestiti da ghiacciai che si incontrano nel corso della traversata Monte Bianco - Aiguille du Midi o viceversa. Solo in tale contesto questo satellite nordorientale del Monte Bianco, situato a circa 1,8 chilometri dalla vetta principale, è oggetto di interesse da parte degli scalatori mediamente abili dei «Quattromila».

Durante la traversata il determinante Col du Midi sulla Cresta Nordovest invita gli scalatori ad aggirare la cima, ma è un peccato perché le belle vedute della parete della Brenva, delle Aiguilles du Diable e le fugaci apparizioni dell’allettante versante Sudest, ricompensano ampiamente la fatica in più.

Per salire  al Mont Maudit dall’ Aiguille du Midi sono necessarie circa 6-7 ore. Anche se viene compreso il Mont Blanc de Tacul, questa scalata non è appagante come meta indipendente se la si paragona alla traversata della vetta più alta delle Alpi.

Una prima ascensione trascurata

I primi pionieri che hanno percorso il Corridor e traversato il Monte Bianco non hanno mai raggiunto la cima del Mont Maudit, probabilmente non ritenevano che la montagna valesse lo sforzo. Era già il 1878 quando, Henry Seymour Hoare, l’avvocato/diplomatico William Edward Davidson e le loro guide dell’Oberland Johann Jaun e Johann von Bergen, il 12 settembre, raggiunsero la cima seguendo la Cresta Sud, orlata di cornici, come deviazione dalla via Corridor durante la loro ascensione del Monte Bianco. Sulla via che porta al Col du Midi, la via normale percorre i 250 metri della Cresta Nordovest che si diparte dal Col du Mont Maudit.

Questa via fu accreditata alla comitiva di George Morse ed Emile Rey, che nel 1895 stavano scendendo dal Monte Bianco. Fu l’ultima ascensione portata a termine da Emile Rey. La grande guida morì pochi giorni dopo sul Dente del Gigante e George Morse tristemente riportò che «tre giorni più tardi uno scivolone fatale su facili rocce pose fine prematuramente alla sua carriera … una delle guide moderne più brillanti e più perspicaci nelle nuove spedizioni, uno dei migliori compagni di scalata, ha trovato la morte ormai in vista di casa sua …».

La Cresta Nordest che sale dal Col Maudit è più difficile e fu scalata il 31 luglio 1898 da J. S. Masterman con i fratelli Albert Supersaxo e Benedict Supersaxo durante un’ascensione del Monte Bianco dal Col du Midi.

 

 

La cresta di frontiera

 

I dirupi sudorientali, alti 800 metri, presentano il tipico scenario roccioso del Monte Bianco: una struttura molto articolata e pronunciata con couloir, spigoli, pilastri, pareti di selvaggia bellezza.

Delle vie che corrono da Sudest, quella che si sviluppa lungo la Cresta Sudest, la cresta di frontiera lunga 1800 metri, costituisce l’itinerario naturale, percorso per la prima volta da Moritz Kuffner in compagnia delle guide Alexander Burgener e Josef Furrer e di un portatore dal 2 al 4 luglio 1887. La seconda ascensione fu compiuta nel 1901 dagli italiani Ettore Canzio e Felice Mondini con Henri Brocherel, e la terza nel 1911 dal discusso insegnante di Winchester R. L. Graham Irving con due dei suoi ex allievi, Harry Tyndale e George Leigh Mallory. Il resoconto della scalata, fatto da Irving all’epoca, descrive semplicemente le sue caratteristiche ma in seguito Mallory, probabilmente spinto dalla morte degli amici sul Fronte Occidentale nel 1916, scrisse un articolo molto emozionante sulla sua ascensione di questa grande via – che iniziò all’alba presso il Colle del Gigante e terminò con le ultime luci del giorno sulla cima del Monte Bianco – in cui paragrafo finale è particolarmente rivelatore:

«Una brezza, fredda e tonificante, sembrava acquistare forza man mano che essi arrancavano sui lunghi pendii, più garbata ora che si avvicinano alla meta finale. Egli si sentiva il vento attorno con la sua vecchia musica strana … Più che pensare o sentire stava semplicemente ascoltando – stava ascoltando voci lontane distinte a fatica … [la cima] un luogo a cui i desideri tendono e su cui le aspirazioni finiscono; molto, molto alta e bella, paziente e saggia … Esperienza, lentamente e meravigliosamente filtrata; l’ultima un ricordo purificato … E che cos’è tutto questo? Che cosa se non la sconfinata consapevolezza che tutto vale la pena – tutto quello per cui lottiamo? … Come riuscire a ottenere il meglio di tutto? Si deve conquistare, ottenere, arrivare in cima; si deve conoscere la fine per convincersi che si può superare il limite – sapere che non c’è sogno che non si possa cercare di realizzare … E’ questa la cima che incorona il giorno? Quanto è fresca e tranquilla! Non siamo trionfanti; ma incantati, felici, e moderatamente stupiti … Abbiamo vinto un nemico? Nessuno tranne noi stessi. Abbiamo raggiunto il successo? Qui quella parola non ha alcun significato. Abbiamo conquistato un regno? No …e sì. Abbiamo raggiunto una soddisfazione estrema … ubbidito a un destino … Lottare e capire – mai l’ultima cosa senza l’altra; è la legge … Stiamo dunque soltanto obbedendo a una vecchia legge? Ah! Ma è la legge … e noi capiamo – un po’ di più». - Fino al 1930 furono registrate soltanto quattro ripetizioni.

 

Nonostante si tratti dell’arrampicata più appagante nell’ambito del gruppo del Monte Bianco, ancora oggi viene presa in scarsa considerazione. Essa presenta difficoltà di III° e IV° grado e richiede almeno 7-8 ore dal Bivacco Ghiglione (sul Col du Trident).

Molto interessante per gli alpinisti amanti della tranquillità è la Via Crétier (Renato Chabot con Amilcare Crétier e Lino Binel nel 1929) attraverso la parete Sudest, soprattutto da quando è stata rettificata la via originale in occasione della ripetizione da parte del ginevrino René Ditter e compagni (28 luglio 1937).

La parete è solcata oggi da almeno sei vie principali, di alta difficoltà.

 

MONT MAUDIT 4468 m. - Rilievo possente e maestoso, il primo a Nordest del Monte Bianco.

Si alza sulla cresta di frontiera dominando il ghiacciaio della Brenva, verso il quale si presenta con forma elegante e simmetrica dovuta alle sue due notevoli spalle: la spalla Sudovest 4378 m. protesa verso il Col de la Brenva, prima del quale presenta ancora la spalla minore 4371 m, e la spalla Nordest 4346 m, presso la quale si dirama verso Nordest la Cresta del Col Maudit e verso Sudest la Cresta della Tour Ronde.

L'insieme delle pareti Est e Sudest, che alla base hanno una larghezza totale di circa 2 km, costituisce una formidabile muraglia rocciosa striata da gole ghiacciate, alta da un minimo di 350 m verso il Col Maudit a un massimo di 800 m in corrispondenza della vetta. Su queste pareti si trovano numerosi itinerari (una quarantina), sia su ghiaccio che su roccia ottima, tutti raggiungibili in poco tempo dai due bivacchi della Fourche (bivacco Alberico e Borgna e rifugio-bivacco Ghiglione) o dal Cirque Maudit (Rifugio Torino). I versanti a Ovest sopra il Corridor e a Nord verso il Mont Blanc du Tacul sono invece coperti di ghiaccio.

Le ascensioni più classiche al Mont Maudit si svolgono tuttavia lungo le creste, in gran parte nevose e dalle linee particolarmente eleganti. La breve Cresta Nordovest che inizia al Col du Mont Maudit; la Cresta Sud e Sudovest, che sale dal Col de la Brenva; la Cresta Nordest che proviene dal Col Maudit; e specialmente la Cresta Sudest (Cresta Kuffner o della Tour Ronde), una delle ascensioni più rinomate nel massiccio del Monte Bianco.

Mont Maudit = Monte Maledetto. Questo toponimo era un tempo utilizzato per la cima del Monte Bianco, fino all'edizione londinese nel 1778 della « Nouvelle carte de la Suisse »; su quella carta apparve per la prima volta il nome Mont Blanc, e Mont Maudite (in precedenza era Montagne Maudite) venne spostato alla cima attuale.

 

Versante della Brenva (Sud-Est)

Questo versante è costituito da un'ampia e maestosa parete di roccia incisa da canali, soprastante il bacino superiore del ghiacciaio della Brenva. La sua base è larga circa 2 km e la parete raggiunge l'altezza massima sotto la vetta, 800 m, mentre in corrispondenza delle due spalle si aggira sui 650-700 m. Vi sono stati tracciati molti itinerari, tutti belli e interessanti, su roccia, misto o solo su neve-ghiaccio, ma pochi di essi sono al riparo dalla caduta di pietre. Tuttavia, con le condizioni più adatte e se le salite vengono effettuate di primo mattino, questa parete offre una notevole scelta di vie di grande soddisfazione.

Alla base della parete si giunge in breve e senza difficoltà (salvo l'incognita delle crepacce terminali, a volte molto aperte) dai non lontani bivacchi della Fourche (Bivacco Alberico e Borgna 3684 m e il Rifugio-Bivacco Ghiglione 3685 m).

 

1742 – Un geografo di Ginevra: Pierre Martel, ripetè l’esplorazione giungendo più in alto sul ghiacciaio. Questa volta, nella relazione vengono indicate e sommariamente descritte tre importanti montagne: I Dru, il Mont Mallay (che si può identificare col Mont Mallet) e «il Mont Blanc, posto più ad occidente che passa per essere la più alta delle Glacières e forse delle Alpi.». Per la prima volta l’alta calotta nevosa viene chiamata in uno scritto Mont Blanc. - Monte Bianco. Pierre Martel rese nota tale denominazione, certamente di antica origine savoiarda. Il nome piacque e fu universalmente adottato mentre il sinistro nome di Mont Maudit rimase solo alla cima più bassa che si eleva sopra il Col de la Fourche. - Massiccio del Monte Bianco.

 

182725 luglio. Charles Fellows e William Haves con Mathieu Balmat, Michel Balmat, Joseph-Marie Couttet e Pierre-Marie Couttet, Simon Devouassoud, Michel Favret, David Folliguet, Joseph Payot e Pierre-Joseph Simond, questa cordata numerosissima realizza la 1° ascensione del Col de la Brenva nell'ascensione al Monte Bianco per il Corridor e il Mur de la Côte. Il Corridor è il gran vallone glaciale compreso tra i Rochers Rouges Inferiori e il Mont Maudit e collega direttamente il Grand Plateau con l’ampia sella del Col de la Brenva. Questo itinerario si svolge interamente su neve-ghiaccio, ed è poco frequentato. Può essere praticato in ritirata dal Col de la Brenva, ma in assenza di visibilità e di tracce diventa problematico trovare il passaggio fra i seracchi in basso per raggiungere il Grand Plateau. Dislivello 1750 m. Difficoltà PD/PD+. – Bacino dei Bossons - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 - 12 settembre. La prima ascensione del Mont Maudit benché il vicino Col du Mont Maudit fosse frequentemente valicato dalle cordate che dal Col du Midi salivano al Monte Bianco, la vetta venne raggiunta la prima volta da Henry Seymour Hoare e William Edward Davidson con Johann Jaun e Johann von Bergen.Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1887 - 2/4 luglio. Moritz Kuffner, Alexander Burgener e Josef Furrer e un portatore, percorsero per la prima volta la via che corre per la Cresta Sudest e Nordest del Mont Maudit. Quella che si sviluppa lungo la cresta di frontiera lunga 1800 metri e che ancora oggi costituisce l’itinerario naturale. (Cresta Kuffner). La cordata dei primi salitori, condotta da Alexander Burgener, parti da Courmayeur e risali il fianco orientale del Ghiacciaio della Brenva, toccò l'isolotto dove si trova attualmente il Bivacco della Fourche e seguì la cresta dalla Calotte de la Brenva al Col de la Fourche; dopo il Mont Maudit raggiunse la vetta del Monte Bianco. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 54 55 56 It.102 q

 

1887 - 3 luglio. Moritz Kuffner, Alexander Burgener e Josef Furrer e un portatore, probabilmente sono stati i primi a salire la Calotte de la Brenva nell’ascensione alla cresta Sud-Est del Mont Maudit. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1887 - 3 luglio. Il Col de la Fourche venne toccato la prima volta dalla cordata di Moritz Kuffner durante la salita al Mont Maudit. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1895 - 21 agosto. George Morse con Emile Rey discesero per la Cresta Nordovest il Mont Maudit. Dal Col du Mont Maudit 4345 m, dove passa la frequentata via dal Col du Midi al  Monte Bianco si segue tutta la cresta, all'inizio scavalcando o aggirando diversi gendarmi rocciosi, poi su neve alle roccette della cima. Breve cresta in gran parte nevosa, non ripida, panoramica. PD + . - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco. Fu l’ultima ascensione portata a termine da Emile Rey. La grande guida morì pochi giorni dopo sul Dente del Gigante e George Morse tristemente riportò che «tre giorni più tardi uno scivolone fatale su facili rocce pose fine prematuramente alla sua carriera … una delle guide moderne più brillanti e più perspicaci nelle nuove spedizioni, uno dei migliori compagni di scalata, ha trovato la morte ormai in vista di casa sua …».

Foto 54 It. 49 a

 

1898 - Viene costruito il primo Rifugio Torino (oggi Rifugio Torino vecchio) si trova a 3322 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Eretto dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.

I Rifugi sono due, del CAI, in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino.

Il Rifugio Torino nuovo si trova a 3375 m, ed è stato inaugurato nel 1952, dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale).

I due Rifugi sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 31 luglio. J. S. Masterman con i fratelli Albert Supersaxo e Benedict Supersaxo raggiungono il Mont Maudit per la Cresta Nordest che sale dal Col Maudit che è la più difficile, e fu scalata durante un’ascensione del Monte Bianco dal Col du Midi.- Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 58 It. 102 f

 

1901 - 31 luglio. P. Cassan, P. Kornacker e H. Kunn salirono dal versante Nord del Mont Maudit che è un pendio ripido di neve-ghiaccio che viene attraversato alla base percorrendo la via dal Col du Midi al Monte Bianco. A volte si presenta con seracchi. PD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 54 It. 49 a

 

1901 - 22 agosto. La seconda ascensione del Mont Maudit (4468 m.) fu compiuta dagli italiani Ettore Canzio e Felice Mondini con Henri Brocherel per la Cresta Sudest fino alla Spalla Nordest. (Cresta Kuffner). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 54 55 56 It.102 q

 

1901 - 22 agosto. Ettore Canzio e Felice Mondini con Henri Brocherel dal Glacier du Géant raggiungono il Col de la Fourche durante la salita al Mont Maudit. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 11 luglio.  Emile Fontaine con Jean Ravanel e Léon Tournier furono i primi salitori della Pointe Mieulet (4287 m.). Minuscolo dente roccioso che emerge appena sulla cresta Nordovest del Mont Mau­dit, quasi 60 m. più in basso del Col du Mont Maudit. Salita senza interesse. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 21 agosto. Cesare Negri, Mario Santi e Vittorio Sigismondi, salirono da Sud-Ovest per il canale del Col du Diable con un itinerario diretto ma un po’ esposto a caduta di sassi nel tratto inferiore. Dislivello dal ghiacciaio 350 m. Difficoltà PD. - Dal Rifugio Torino 3375 m. si oltrepassa il Col des Flambeaux 3407 m. e si scende sulla sinistra (in estate presso una sciovia) fino a passare a circa 3300 m. sotto il ripido scivolo Nord dell' Aiguille des Toules. Si prosegue verso Ovest (in direzione del Mont Maudit), passando a Nord della Tour Ronde e risalendo su pendii lievemente inclinati tutto il ramo del Glacier du Géant fino al suo bacino superiore, circa 3600 m, noto come Cirque Maudit o Combe Maudite.

Si supera la crepaccia (a volte aperta e difficile) e il pendio nevoso sottostante le Aiguilles du Diable, poi si sale verso destra per passare sotto lo sperone sottostante la Pointe Chaubert (su misto) fino a entrare in un canale con neve. Lo si sale direttamente e si sbuca al colle (se il canale è scarso di neve e quindi più soggetto alla caduta di pietre, lo si attraversa per rimontare le costole rocciose più a destra). - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 18 agosto. Il discusso insegnante di Winchester R. L. Graham Irving con due dei suoi ex allievi, Harry Tyndale e George Leigh Mallory realizzano la 3° ascensione del Mont Maudit per la Cresta Kuffner, apportando una Variante d’accesso. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 It. 102 qa

 

19294 agosto. Notevolissima fu la via aperta sul Mont Maudit (parete Sud-Est) dal Versante della Brenva da Amilcare Crétier con Renato Chabod e Lino Binel, via Crétier, dove in stile assolutamente classico, ossia senza alcun chiodo da roccia e da ghiaccio fu vinto uno sperone roccioso e ghiacciato dove ancora oggi i pochissimi ripetitori si trovano impegnati assai seriamente.

La prima via aperta sulla parete Sud-Est; sale dapprima il bel pilastro rosso di ottima roccia che si trova a sinistra del nevaio centrale, quindi raggiunge a sinistra il gran crestone Sudest e lo segue verso la vetta. Bella via diretta su roccia e misto, con arrampicata entusiasmante sul pilastro rosso. Anche il crestone ha roccia solida; la sua parte finale su neve è invece spesso in cattive condizioni e delicata, come pure la cornice in uscita. La traversata del canale a metà della via è esposta alla caduta di sassi. I primi salitori non utilizzarono nessun chiodo. Dislivello 750 m dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D +, fino al IV° grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 j

 

1929 - 16 settembre. Gottfried Perren (guida) con T.Y. Kagami salirono il Mont Maudit per lo Sperone Sudest alla spalla Nordest dal Versante della Brenva aprendo una nuova via che verrà chiamata (via Kagami). Bella via che segue lo stretto sperone roccioso Sudest che in basso si allarga notevolmente; roccia buona. Dislivello 650 m. Difficoltà D +, passaggi IV° e uscita difficile su ghiaccio. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 It. 103 d

 

1933 - 24 luglio. Victor Bressoud, René Dittert, Francis Marullaz e Walter Marquart salgono il Mont Maudit per la Pointe de l'Androsace. Questa variante che scavalca la punta viene a volte percorsa anche se richiede più tempo del suo aggiramento, sia perché rende la salita più completa ed elegante, sia per evitare la neve quando questa é instabile sul passaggio a Sudovest. Arrampicata su roccia solida, con passaggi di IV°. – Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 20 luglio. Lucien Devies e Jacques Lagarde, creano una Variante d’accesso per la Cresta Kuffner raggiungendo la vetta del Mont Maudit salendo dal pendio Sudovest. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 27 luglio. Renato Chabod e Giusto Gervasutti, salgono per il canale Ovest della Tour Ronde. La via che sale nel canale nevoso regolare e incassato rivolto al Mont Maudit. Ascensione piacevole e interessante, frequentata; canale con pendio meno ripido della parete Nord, talvolta seguito in discesa (corde doppie) dopo la salita di quella parete. Dislivello 300 m. dalla crepaccia alla vetta. Difficoltà AD. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - Viene costruito il Bivacco della Fourche, situato a 3684 m. al Col de la Fourche, sull’aerea cresta spartiacque e di confine. E’ stato rifatto nel 1985 ed è di proprietà del CAAI: E’ di legno rivestito di lamiera, dispone di 12 - 15 posti su tavolati con materassi ed è sempre aperto. Dedicato a due alpinisti torinesi Corrado Alberico e Luigi Borgna, sepolti da valanga il 17 agosto 1934 nel canalone sotto il Col de la Brenva, che sta proprio di fronte.

Il Bivacco serve per tutte le impegnative ascensioni che attaccano dal Ghiacciaio della Brenva: dal Mont Maudit al Monte Bianco, al Grand Pilier d’Angle, al Col de Peutérey a all’Aiguille Blanche de Peutérey. Per praticità nel testo verrà sempre indicato, con il vicino Rifugio Ghiglione, con il nome di Bivacchi della Fourche. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 1 agosto. Armand Charlet e Joseph Ravanel (guida) con Paul Dillemann salirono da Nordovest per il glacier des Bossons raggiungendo la vetta del Mont Maudit. La via sale verso la Pointe Durier e passa poi alla sua sinistra, uscendo al margine Ovest della conca tra il Mont Maudit e il Mont Blanc du Tacul. Costeggia la Cresta Nordovest, la raggiunge per un camino a una spalla sopra la Pointe Durier e la percorre, lasciando a destra la Pointe Mieulet, fino a toccare il Col du Mont Maudit e la vetta. - Via su terreno misto, raramente seguita. 1000 m, D con passaggi di IV° grado. – Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 28 luglio. René Aubert, René Dittert e Francis Marullaz salgono per il Gran Crestone Sudest del Mont Maudit dal Versante della Brenva. Questo itinerario, dato come lunga variante della via aperta il 4 agosto del 1929 da Amilcare Crétier, Renato Chabod e Lino Binel, si può considerare via a sé dato che supera interamente il gran crestone Sudest; detto cre­stone si stacca da poco a Sud della cima ed è ben delimitato a sinistra dal ca­nalone Est e a destra dalla gola-canale.

Via su misto con brevi risalti di roccia ottima, abbastanza sicura da cadute di sassi; la parte nevosa superiore può essere in condizioni non buone. Disli­vello 750 m. (dei quali gli ultimi 300 m. in comune con la via Cretier). Difficoltà D. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 m

 

1938 - 20 luglio. Paul Aschenbrenner, K. Dentelmoser, Wastl Mariner e T. Plattner realizzarono la 1° discesa dal Mont Maudit per lo Cresta Sudest e Nordest. (Cresta Kuffner). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 54 55 56 It.102 q

 

1946 - 9 agosto. Paolo Bollini e Giusto Gervasutti effettuarono la 2° ascensione della (via Cretier) sulla parete Sudest del Mont Maudit per il Versante della Brenva. Dislivello 750 m. dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D +, fino al IV° grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 j

 

1948 - 25 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Piero Ghiglione e G. G. Macphee salgono il Mont Maudit per la parete Est della spalla Nordest aprendo la (via Ottoz) con una bella scalata su roccia dal Cirque Maudit poi su cresta di neve. Dislivello della parete Est, 500 m. dalla crepaccia. Difficoltà probabili TD, con passaggi di V°+ e VI° secondo i primi salitori. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 59 It.102 g

 

1949 - 23 marzo. Arturo Ottoz (guida) con Lanfranco Pozzi e Leonardo Pozzi effettuano la 1° ascensione della spalla Nordest del Mont Maudit. (Cresta Kuffner). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 54 55 56 It.102 q

 

1952 - Viene inaugurato il Rifugio Torino nuovo che si trova a 3375 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale). E’ stato costruito in rafforzamento e sostituzione del Rifugio Torino vecchio che si trova 53 m. più in basso. Eretto nel 1898 dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.

I due Rifugi del CAI sono in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino e sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222 gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 - 5 settembre. Pierre Souriac effettua la 1° solitaria della Cresta Kuffner del Mont Maudit. L'itinerario segue la netta cresta spartiacque Sudest, che dal Col de la Fourche sale con roccia e neve alla spalla Nordest, e in seguito per la nevosa Cresta Nordest raggiunge la vetta. La cresta è nota anche come «cresta della Tour Ronde». Percorso di cresta fra i più belli e classici del Monte Bianco, in ambiente magnifico d'alta montagna. Vario, su terreno misto e con tratti nevosi assai affilati e aerei; abbastanza frequentato, è preferibile effettuarlo all'inizio di stagione in quanto con scarsità di neve può diventare in un punto pericoloso per la caduta di sassi. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 54 55 56 It.102 q

 

1959 - Walter Bonatti e compagni, realizzano la 3° ascensione della (via Cretier) sulla parete Sudest del Mont Maudit per il Versante della Brenva. Dislivello 750 m dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D +, fino al IV° grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 j

 

1959 - 5/6/7 agosto. Andrea Oggioni con Roberto Gallieni e Walter Bonatti partendo dal Bivacco della Fourche (3680 m.) aprono una nuova via per il Contrafforte centrale Sudest (4465 m.) al Mount Maudit, dal Versante della Brenva, compiendo la 1° ascensione (via Bonatti). Via su roccia e misto molto varia e interessante ma in parte esposta alla caduta di pietre. Usati 50 chiodi dai primi salitori, lasciati 5. Dislivello 750 m. Difficoltà TD-, passaggi di IV° e V° grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 g

 

1959 - 19/20 settembre. Andrea Oggioni con Bruno Ferrario e Walter Bonatti, dal Bivacco della Fourche (3680 m.), salgono lo Spallone Sud Ovest del Mount Maudit (4468 m.), per lo Sperone Est, dal Versante della Brenva, realizzando la prima ascensione in un terreno misto e aprono la via Giannina. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 o

 

1961 - luglio. Walter Bonatti e compagni, realizzano la 2° ascensione della via Kagami sullo Sperone Sudest alla spalla Nordest dal Versante della Brenva del Mont Maudit. Bella via che segue lo stretto sperone roccioso Sudest che in basso si allarga notevolmente; roccia buona. Dislivello 650 m. Difficoltà D +, passaggi IV° e uscita difficile su ghiaccio. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 It. 103 d

 

1961 - 26 luglio.  P. Bonnenfant e M. Simonet salirono per il canalone Est e la cresta Sud raggiungendo dal Versante della Brenva la vetta del Mont Maudit. È il canalone nevoso che dalla sella 4356 m. (tra il Mont Maudit e la sua spalla Sudovest) scende diritto e regolare fin sul bacino superiore del ghiacciaio della Brenva. Esposto a Est è soggetto alla caduta di sassi e delle cornici sommitali. Disli­vello 700 m, con sviluppo di 900 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 n

 

1963 - Walter Bonatti e compagni, compiono la 4° ascensione della (via Cretier) sulla parete Sudest del Mont Maudit per il Versante della Brenva. Dislivello 750 m dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D +, fino al IV° grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 j

 

1963 - 5/6 agosto. Lucjan Sadus e Ryszard Zawadzki, salirono dal Versante della Brenva per lo Sperone Sudest del Mont Maudit aprendo la (via Diretta Polacca). Si tratta di due varianti che raddrizzano la via Kagami, superando con difficile arrampicata il risalto basale dello sperone e uscendo direttamente al risalto finale. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 e 57 It.103 e

 

1967 - 28 agosto. Alessio Ollier e Attilio Ollier (guida) con Angelo Manolino, con Variante iniziale attuarono la 5° ascensione della (via Cretier) sulla parete Sudest del Mont Maudit per il Versante della Brenva. Ripetuta poi molte volte in seguito Dislivello 750 m dalla crepaccia terminale alla cima. Dal camino d'attacco, invece di prendere a sinistra il diedro di 30 m, essi sono usciti a destra per continuare diritto ma sempre a destra del camino, che più sopra hanno toccato ancora un paio di volte, salendo sempre per fessure e placche di roccia magnifica, fino in cima al pilastro rosso (IV°, IV°+, con un passo di V°+). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 j

 

1971 - 17/19 agosto. Jean-Pierre Bougerol e Andrzej Mroz, salgono per la parete Sudest del Mont Maudit dal Versante della Brenva e aprirono la (via diretta Bougerol-Mror). Via diretta su roccia con un po' di terreno misto, che sale dapprima il bel pilastro rosso della (via Cretier), poi la crestina nevosa di questa via e quindi prosegue indipendente superando sulla sinistra lo scudo centrale di placche. L'arrampicata è molto bella, su roccia in gran parte eccellente; usati 25 chiodi da roccia e 6 da ghiaccio. Dislivello 750 m. Difficoltà TD, fino a V°+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 e 57 It.103 i

 

1973 - 11 agosto. Francois Guillot e P. Lamarque, salgono per lo Sperone Est alla Cresta Kuffner del Mont Maudit. La via supera lo sperone roccioso triangolare situato a sinistra (Sudest) di quello della Pointe de l'Androsace. Scalata su buona roccia e misto, con dislivello fino alla cresta di 400 m; usati 30 chiodi. Difficoltà TD, con passaggi di V° e V°+ . - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 It. 102 o

 

1974 - 8 luglio. Bernard Domenech con E. Hanoteau, salirono per la cresta Sudest della spalla Sudovest del Mount Maudit dal Versante della Brenva. - La cresta Sudest delimita a sinistra (Sud) l'ampio versante Sud-orientale del Mount Maudit e dall'altro lato il severo versante Est del Col de la Brenva, tutto di ghiaccio. - Il percorso della cresta è molto bello e interessante, anche per le vedute sull'ambiente eccezionale che la circonda: seraccate, rocce rossastre, creste di neve; con la salita finale alla vetta del Mount Maudit si realizza un'ascensione splendida. Si svolge su terreno misto nella prima metà, quindi su cresta di neve. Dislivello 750 m. Difficoltà D. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 y

 

1974 - 3/4 agosto. M. Cappellozza e Ugo Manera realizzano la 1° ripetizione della via Diretta Polacca salendo per lo Sperone Sudest del Versante della Brenva raggiungendo la vetta del Mont Maudit. Via sicura, che offre una magnifica arrampicata su roccia ottima nel tratto basale; è la sola su questo versante al riparo da cadute di pietre. In posto circa 12 chiodi (usati 30 dai primi salitori). Dislivello 750 m. Difficoltà TD +, 1 passaggio di VI°. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 e 57 It.103 e

 

1975 - 17/19 febbraio. Jean-Louis George e Bernard Germain realizzano la 1° invernale della spalla Nordest del Mont Maudit. (Cresta Kuffner). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 54 55 56 It.102 q

 

1975estate. Fulvio Ladini, Angelo Pinciroli, Livio Stuffer e Karl Trojer effettuano la 2° ascensione della via Bonatti per il Contrafforte centrale Sudest (4465 m.) al Mount Maudit, dal Versante della Brenva. Via su roccia e misto molto varia e interessante ma in parte esposta alla caduta di pietre. Usati 50 chiodi dai primi salitori, lasciati 5. Dislivello 750 m. Difficoltà TD-, passaggi di IV° e V° grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 g

 

1975 - 20-21 luglio. Alain Babinet e Philippe Babinet con Erick Decamp e Hervé Delahaie, salirono alla vetta della Pointe Mieulet attaccando dal glacier des Bossons a circa 3500 m, sotto la Pointe Durier. La via supera la fascia rocciosa, i pendii nevosi e la parete di roccia a Ovest della Pointe Durier fino a raggiungere la cresta Nordovest del Mont Maudit poco a sinistra della Pointe Mieulet, che raggiunsero.- Ascensione lunga su misto, in parte espo­sta alla caduta di ghiaccio. D + . - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

197525/26 luglio. L. Chrenka, V. Launer, F. Piacek e Pavel Tarabeck salgono per la parete Sudest dal Versante della Brenva aprendo la (via Diretta Slovacca) al Mont Maudit. La via costeggia e quindi supera sulla destra lo scudo di placche compatte situato al centro della parete Sudest. Bella via con forti difficoltà su roccia e un po' su misto; usati 25 chiodi e dadi. Dislivello 750 m. Difficoltà TD +, passaggi V°+ eA1. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 e 57 It.103 h

 

1975 - 4 agosto. Lindsay Griffin e Calvin Torres,  salirono per la parete Est della spalla Sudovest del Mount Maudit dal Versante della Brenva aprendo la via Griffin-Torres. La via supera le rocce del contrafforte inferiore e la cresta soprastante, il pendio nevoso centrale e le rocce della più meridionale spalla 4371 m. Bella via varia e interessante, abbastanza sicura; secondo i primi salitori è paragonabile allo Sperone Frendo dell' Aiguille du Midi. Dislivello 700 m. Diffi­coltà D + , passo IV. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 s

 

197522/24 dicembre. Jean-Paul Balmat e Denis Ducroz, Maurice Dandelot e Jacques Jenni, realizzarono la 1° salita invernale della (via Cretier) sulla parete Sudest del Mont Maudit per il Versante della Brenva. Dislivello 750 m dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D +, fino al IV° grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 j

 

1977 - 5 giugno. Richard Baumont e G. Gady realizzarono la 2° ascensione del Mont Maudit salendo dal canalone Est e la cresta Sud dal Versante della Brenva.  Disli­vello 700 m, con sviluppo di 900 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 n

 

1977 - 3 luglio. Richard Baumont e Gérard Decorps, aprono la via Diagonale sulla parete Est della spalla Sudest del Mount Maudit dal Versante della Brenva. Via su neve interessante, che percorre i tratti meno impegnativi della larga parete. Dislivello 700 m. Difficoltà D-, inclinazione sui 55°-60°. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 q

 

1977 - 24 luglio. Michel Berruex, realizza la 1° solitaria del Gran Crestone sulla parete Sudest del Mont Maudit dal Versante della Brenva. - Via su misto con brevi risalti di roccia ottima, abbastanza sicura da cadute di sassi; la parte nevosa superiore può essere in condizioni non buone. Dislivello 750 m. (dei quali gli ultimi 300 m. in comune con la via Cretier). Difficoltà D. - Dal ghiacciaio si sale allo sbocco del canalone Est e da poco sopra la crepaccia si prendono a destra le rocce che portano sul crestone. Si segue la sua cresta di rocce ripide ma solide, aggirando a sini­stra alcuni risalti. Verso i 4100 m. si raggiunge la via Cretier, che supera la crestina nevosa ed esce a Sud della vetta. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 m

 

1977 - 5-6 agosto. P. Hapala e B. Husicka realizzarono la 2° ascensione della (via diretta Bougerol-Mror) sulla parete Sudest del Mont Maudit dal Versante della Brenva. Dislivello 750 m. Difficoltà TD, fino a V°+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 e 57 It.103 i

 

197710-11 agosto. Brian Hall e Rab Carrington effettuarono la 3° ascensione della (via diretta Bougerol-Mror) sulla parete Sudest del Mont Maudit dal Versante della Brenva. Dislivello 750 m. Difficoltà TD, fino a V°+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 e 57 It.103 i

 

1977 – 11 settembre. Gian Carlo Grassi realizza la 1° solitaria salendo dal canalone Est e la cresta Sud del Mont Maudit dal Versante della Brenva.  Disli­vello 700 m, con sviluppo di 900 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 n

 

1978 - Michel Berruex, realizza la 1° salita solitaria della (via Cretier) sulla parete Sudest del Mont Maudit per il Versante della Brenva. Dislivello 750 m dalla crepaccia terminale alla cima. Difficoltà D +, fino al IV° grado. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 56 e 57 It. 103 j

 

1978 - primi di marzo. Tamiki Hakuno e Kazuo Takeuchi, in tre giorni, compiono la 1° invernale della via Diretta Polacca salendo per lo Sperone Sudest del Versante della Brenva raggiungendo la vetta del Mont Maudit. Si tratta di due varianti che raddrizzano la via Kagami, superando con difficile arrampicata il risalto basale dello sperone e uscendo direttamente al risalto finale. Via sicura, che offre una magnifica arrampicata su roccia ottima nel tratto basale; è la sola su questo versante al riparo da cadute di pietre. In posto circa 12 chiodi (usati 30 dai primi salitori). Dislivello 750 m. Difficoltà TD +, 1 passaggio di VI°. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 e 57 It.103 e

 

1978 - 30 luglio. Patrick Gabarrou (guida) con Brigitte Maquennehan salgono il Mont Maudit per la parete Est della spalla Nordest (canale centrale). Bella via su ghiaccio e misto varia, molto atletica, in ambiente interessante. Dislivello della parete 550 m. Difficoltà TD-, su ghiaccio 1 passaggio di 90° gradi. -  Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 It. 102 h

 

1978 - 26-27 agosto.  Renato Casarotto con Gian Carlo Grassi e Giovanni Groaz salirono per il Diedro e il pilastro Est della spalla Sudovest del Mount Maudit dal Versante della Brenva aprendo la via Casarotto, con un’arrampicata molto bella interamente in libera, su roccia magnifica. Utilizzati 25 chiodi. Dislivello 700 m. Difficoltà ED, dal IV° + al VI° sostenuto. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 u

 

1979 - 21 giugno. Patrick Gabarrou (guida) con Bernard Muller salgono il Mont Maudit per la parete Est della spalla Nordest (couloir de l'Androsace). È il canale a sinistra dello sperone centrale. Bella via, logica, su ghiaccio e misto, alta 600 m. Difficoltà D+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 59 It.102 l

 

1979 - 4 agosto. Ruedi Beglinger e John Fantini, salgono in vetta del Mount Maudit dal Versante della Brenva per il canale Est della spalla Sudovest aprendo la via Country-couloir, che supera la parete per canale e pendio nevoso e nella parte superiore esce per una goulotte verticale alla spalla. Nel 1986 e precisamente il 13 ottobre, la cordata di Gian Carlo Grassi, Nello Margaria e Angelo Siri, probabilmente ignorando di essere stata preceduta, ha ripreso questa goulotte denominandola via Overcouloir. Dislivello 700 m. Difficoltà TD, fino a IV° e 90°. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 p

 

1980 – 11 aprile.  Jean Marc Boivin (non finisce di stupire) e scende con gli sci dal canalone Est e la cresta Sud del Mont Maudit dal Versante della Brenva. Disli­vello 700 m, con sviluppo di 900 m, dopo averlo salito da solo. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 n

 

1981 - 7 giugno. Patrick Gabarrou e Pierre-Alain Steiner salgono per i canali Sudest della spalla Nordest dal Versante della Brenva raggiungendo la vetta del Mont Maudit. La via segue abilmente i canali che si insinuano fra le bancate rocciose della parete. Salita molto bella, su neve e misto; richiede condizioni di innevamento particolari, normalmente è esposta alla caduta di pietre. Dislivello 650 m. Difficoltà D + . - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 It. 103 a

 

1981 - 13/14 agosto. Roberto Quario e Giovanni Rosti; Stefano De Benedetti e Roberto Luzi

salgono per lo Sperone Sudest della spalla Nordest dal Versante della Brenva raggiungendo la vetta del Mont Maudit. Via in seguito dedicata allo stesso Roberto Quario, che dopo pochi giorni perdeva la vita in cima al Pilone Centrale di Freney. Via molto bella su roccia e misto, di 700 m. Difficoltà TD + , su roccia fino al VI°. Sale diritta sullo stretto sperone roccioso che fiancheggia a destra la gola Sudest e che termina proprio sulla spalla Nordest. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 It. 103 b

 

1982 - 6-9 febbraio. Z. Demjane e F. Piacek, aprono una via sul1a parete Sudest del Mount Maudit dal Versante della Brenva. Difficoltà: V° e A2, con inclinazione fino a 85°. - Potrebbe essere una «via cecoslovacca» che si presume sia stata aperta nelle vicinanze di Country-couloir, ma mancano particolari.- Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 p

 

1982 - 12 agosto. Bernard Domenech e Patrick Gabarrou (guida) realizzano la 2° ascensione del Mont Maudit salendo per lo Sperone Sudest della spalla Nordest dal Versante della Brenva. Via molto bella su roccia e misto, di 700 m. Difficoltà TD + , su roccia fino al VI°. Sale diritta sullo stretto sperone roccioso che fiancheggia a destra la gola Sudest e che termina proprio sulla spalla Nordest. Mancano altri particolari. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 It. 103 b

 

1983 - 16 giugno. Stefano De Benedetti, realizza la 1° solitaria della via Diagonale sulla parete Est della spalla Sudest del  Mount Maudit dal Versante della Brenva. Via su neve interessante, che percorre i tratti meno impegnativi della larga parete. Dislivello 700 m. Difficoltà D-, inclinazione sui 55°-60°. Scendendo poi con gli sci. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 q

 

1985 - 24 marzo. Patrick Gabarrou (guida) con Carlo Stratta salgono il Mont Maudit per il canale Est della Cresta Kuffner (couloir de la Consolation). La via percorre sulla destra il largo canale di misto che fiancheggia a sinistra (Est) lo sperone della Pointe de l'Androsace. Fino alla cresta 400 m. Difficoltà D. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 59 It.102 m

 

1985 - 2 maggio. Gian Carlo Grassi e Piero Marchisio, salgono la parete Est della spalla Sudovest del Mount Maudit dal Versante della Brenva dall’evidente goulotte Est stretta e linearmente diritta situata nella parete rocciosa a metà fra il Gran Diedro Casarotto e la cresta Sudest (Domenech). Dislivello della goulotte 180 m, 700 fin sulla spalla. Difficoltà TD (nella goulotte 70° - 90°). - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 57 It. 103 w

 

1985 - 30 maggio. Patrick Gabarrou (guida) con Jean-Michel Asselin per il canale Est alla Cresta Kuffner (couloir du Choucas blanc), salgono alla vetta del Mont Maudit. - È lo stretto canale nevoso che fiancheggia a sinistra lo Sperone Guillot-Lamarque. Bella via; all'inizio di stagione le cornici della Cresta Kuffner minacciano la parte superiore del canale. Fino alla cresta 400 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 It. 102 p

 

1985Di notte fra 10/11 luglio. Gian Carlo Grassi, François Marsigny, Piero Marchisio e Mauro Rossi salgono per la gola Sudest della spalla Nordest dal Versante della Brenva, aprendo la (via Rencontre au sommet) sul Mont Maudit. Salita su ghiaccio e misto. La gola-canale ha andamento quasi rettilineo e costeggia a destra lo Sperone Sudest della via Kagami, con la quale via ha in comune la gola-camino d'uscita. Normalmente esposta alla caduta di sassi, richiede condizioni particolari (i primi salitori: di notte). Dislivello 650 m. Difficoltà TD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 It. 103 c

 

1986 - 16 febbraio. Patrick Gabarrou (guida) con Hervé Bouvard realizzano 2° ascensione e l° invernale del Mont Maudit per la parete Est della spalla Nordest (canale centrale) scendendo al Cirque Maudit per il canale Comino-Grassi. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 It. 102 h

 

1986 - l0 luglio. Roberto Fava e Gian Carlo Grassi, raggiunsero la vetta del Mount Maudit dal Versante della Brenva salendo da Sudest alla spalla Sudovest. (Canale del Bicentenario). La via all'inizio supera lo stretto canale che limita a sinistra la cresta Sudest, già sul versante del Col de la Brenva e in seguito il pendio presso la cresta stessa. Richiede condizioni di innevamento molto favorevoli. Dislivello 750 m. Difficoltà TD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 It. 103 z

 

1986 - 13 ottobre. Gian Carlo Grassi, Nello Margaria e Angelo Siri, raggiungono la vetta del  Mount Maudit dal Versante della Brenva, salendo da Est alla spalla Sudovest, aprendo la via Overcouloir. Questa via supera lo zoccolo roccioso per una bella goulotte ghiacciata ed esce sul pendio nevoso centrale; in alto segue le goulotte già percorse da Coun­try-couloir. 700 m, TD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 57 It. 103 r

 

1987 - 13 luglio. Patrick Gabarrou (guida) con Philippe Pibarot salgono il Mont Maudit per la parete Est della spalla Nordest (sperone centrale). Superarono lo sperone centrale della parete Est, ben marcato nella sua metà superiore, con accesso delicato su ghiaccio. Bella salita nell'insieme su roccia eccellente, salvo all'inizio; protezione solo con dadi, corde da 50 m. Dislivello 550 m. Difficoltà TD, passaggi V + e 1 passo di VI°. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 59 It.102 i

 

1987 - 14 luglio. Laurent Broisin e Patrick Gabarrou, salendo per i canali Sudest del Versante della Brenva aprirono la (via Carroz d'As) sul Mont Maudit. Seguirono i pendii e i canali a destra della compatta parete Sudest, superando tre risalti di neve-ghiaccio. Richiede condizioni particolari di innevamento. Esposta alla caduta di sassi. Dislivello della via 650 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 It. 103 f

 

1987 - 2 agosto. Patrick Gabarrou (guida) e François Marsigny, aprono per le gole Sudest del Mont Maudit dal Versante della Brenva la via Dom, dedicata alla memoria di Dominique Radigue (Dom), giovane e valido alpinista francese. La stretta gola-canale è diritta, a sinistra del pilastro rosso e dello scudo a placche della parete Sudest, e la via supera direttamente le 8 goulotte con colate o cascate di ghiaccio che si trovano sul fondo.

Via su ghiaccio splendida, una delle più belle sequenze di goulotte con cascate del massiccio, con passaggi molto tecnici, paragonabile come interesse e difficoltà alle cascate della parete Sud del Monte Bianco. Molto esposta alla caduta di sassi. Le buone condizioni della montagna (neve-ghiaccio-temperatura) sono qui molto importanti; corde da 50 m. Dislivello 750 m. Difficoltà ED, fino a 90° . - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 e 57 It.103 l

 

1988 - 22 febbraio. Patrick Gabarrou e Francois Marsigny, aprirono una nuova via al  Mount Maudit dal Versante della Brenva che sale da Est alla spalla Sudovest chiamandola (via bonnet d’âne); essi scesero poi dal canalone Est. Itinerario invernale, che richiede la presenza di ghiaccio nelle gole. Dislivello 700 m. Difficoltà TD +. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 t

 

1988 - 11 marzo. Patrick Gabarrou e Pierre Gourdin, realizzano la 2° ascensione e 1° invernale salendo da Sudest alla spalla Sudovest. (Canale del Bicentenario) del Mount Maudit dal Versante della Brenva, tracciata da Roberto Fava e Gian Carlo Grassi il l0 luglio 1986. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 56 It. 103 z

 

1988 - 15 marzo. Patrick Gabarrou e Francois Marsigny  effettuano la 1° invernale della via Overcouloir al Mount Maudit dal Versante della Brenva, salendo da Est alla spalla Sudovest. Questa via supera lo zoccolo roccioso per una bella goulotte ghiacciata ed esce sul pendio nevoso centrale; in alto segue le goulotte già percorse da Coun­try-couloir. 700 m, TD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 57 It. 103 r

 

1989 - gennaio. Patrick Gabarrou e Thierry Pastore, realizzano la 2° ascensione e 1° invernale sulla parete Est della spalla Sudovest del Mount Maudit dal Versante della Brenva del evidente Goulotte Est, salita il 2 maggio del 1985 da Gian Carlo Grassi e Piero Marchisio. - Goulotte molto stretta e linearmente diritta situata nella parete rocciosa a metà fra il Gran Diedro Casarotto e la Cresta Sudest (Domenech). Dislivello della goulotte 180 m, 700 fin sulla spalla. Difficoltà TD (nella goulotte 70° - 90°). Scendendo poi dalla stessa via. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 57 It. 103 w

 

1989 - 5 febbraio. Patrick Gabarrou (guida) con Olivier Besson salirono per la parete Nordovest del Mont Maudit. La salita si svolge su roccia e misto e raggiunge in alto sulla Cresta Nordovest la via Charlet-Ravanel-Dillemann del 1935. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 12 marzo. Alain Ghersen e Marc F. Twight, aprono la via Ghersen-Twight salendo da Est della spalla Sudovest del Mount Maudit dal Versante della Brenva. Superando all'inizio lo stretto canale di neve sotto la cresta e dopo un tratto di misto proseguirono lungo questa sino alla vetta. 750 m. TD-. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 57 It. 103 x

 

1989 - 15 luglio.  Christophe Bonnardot, realizza la 1° solitaria della via Overcouloir al Mount Maudit dal Versante della Brenva, salendo da Est alla spalla Sudovest. Questa via supera lo zoccolo roccioso per una bella goulotte ghiacciata ed esce sul pendio nevoso centrale; in alto segue le goulotte già percorse da Coun­try-couloir. 700 m, TD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 57 It. 103 r

 

1989 - 21 ottobre. Giorgio Passino e Chicco Petigax realizzano la 2° ascensione per il canale Est della Cresta Kuffner (couloir de la Consolation) del Mont Maudit. - Dal Cirque Maudit, sopra la crepaccia un largo scivolo di neve conduce alla barriera rocciosa, che può essere superata a destra. Una successione di pendii nevosi collegati da canalini fra le rocce conduce alla parte terminale del canale. Questa presenta tratti di misto e passaggi su ghiaccio brevi ma ripidi, e si esce sulla cresta proprio ai piedi della Pointe de l'Androsace. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 59 It.102 m

 

1989 - 22 ottobre. Giorgio Passino e Chicco Petigax salirono il Mont Maudit da Est alla Cresta Kuffner (via Surprise). Questa via sale a sinistra e parallela al (couloir de la Consolation), da 20 a 40 m di distanza, ne ha le stesse caratteristiche ma con risalti più lunghi e ripidi. Difficoltà TD-, fino al V° grado su roccia e 80° su ghiaccio. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 59 It. 102 n

 

1989 - 27 ottobre. Gian Carlo Grassi e Sergio Rossi, sulla parete Est del Mount Maudit dal Versante della Brenva superano una goulotte obliqua situata nella parete rocciosa tra la via Casarotto e la goulotte Est. - La bella goulotte che chiameranno (Nata di pietra) è lunga circa 120 m. e richiede la presenza di ghiaccio. TD-. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 57 It. 103 v

 

1991estate. Jean-Christophe Lafaille, da solo, pratica una deviazione-variante dal Gran Diedro verso sinistra della parete Est del Mount Maudit dal Versante della Brenva aprendo la via Balade pour Mélanie. È una via molto difficile: ED + , 6c obbl. e A2 secondo il primo salitore. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 ua

 

1992 – 28/29 gennaio. Gianni Lanza e Amabile Ramella realizzano la 2° ascensione e 1° invernale salendo per lo Sperone Est della Spalla Sudovest della via Giannina, aperta sul Mount Maudit dal Versante della Brenva il 19 e 20 settembre del 1959 da  Walter Bonatti, Andrea Oggioni e Bruno Ferrario. La via segue lo sperone di roccia buona situato a sinistra (Sud) del canalone Est. Grande bella via di misto, in ambiente magnifico; un po' esposta alla caduta di sassi. Dislivello 700 m. dalla crepaccia. Difficoltà D + , con un passo di V°. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 55 e 57 It. 103 o