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Patrick Gabarrou – (1951 -     )

 

 

Patrick Gabarrou potrebbe essere considerato l’alter ego transalpino di Giancarlo Grassi, se non fosse per la formazione ideologica più complessa e per la dichiarata ispirazione religiosa.

Guida alpina tra le più sensibili e quotate della sua generazione, ha in parte ereditato il messaggio ideale di Gaston Rébuffat, sovrapponendovi però un’ambiziosa attività individuale che tende ad appannare l’ispirazione originaria.

Nato nel 1951 a Evreux dans l’Eure, quindi coetaneo di Jean Marc Boivin, collabora con Jean Marc per poco più di una breve, feconda stagione. Poi le loro strade si dividono, ma Gabarrou continua una ricerca intensissima e personale, concentrata sul Monte Bianco, nel Vallese e nell’Oberland Bernese. Privilegia i severi itinerari di ghiaccio e di misto, dove ancora si possono spigolare nuove linee di salita, logiche e soprattutto estetiche; in circa vent’anni di attività praticamente ininterrotta dimostra che anche sulle Alpi Occidentali si può continuare a creare: basta saper guardare meglio.

Sembra impossibile, ma nella primavera del 1986 ha già firmato ben 12 vie nuove alla vetta massima del Bianco, senza naturalmente considerare le innumerevoli “prime” sulle altre cime del massiccio.

Tra queste occorre almeno ricordare la direttissima alla parete Nord dell’Aiguille du Plan e l’altra direttissima alla Nord dell’Aiguille Sans Nom (5-6-7 agosto 1978, con Philippe Silvy) che rimarrà una delle sue più belle realizzazioni, una grande classica.

Ma anche il concetto di “classico” va perdendo i suoi connotati tradizionali, come il vecchio concetto di “bella stagione”. Non ci sono più mesi buoni e mesi cattivi, l’inverno non fa più paura, gli alpinisti attendono semplicemente il momento favorevole e lo sfruttano al volo. Così, nelle quattro stagioni, troviamo Gabarrou destreggiarsi tra i colatoi più alti del Monte Bianco, lo seguiamo infilarsi senza timori reverenziali in mezzo ai leggendari piloni del Frêney e del Brouillard.

Nel 1984, con Francois Marsigny dipana il vertiginoso sistema di goulottes a destra del Pilone Centrale del Frêney (primavera: 20-21 aprile) e sale l’incredibile Cascata di Notre Dame: (autunno: 14 e 15 ottobre), tra il Pilastro Rosso e il Pilastro Centrale del Brouillard.

Ma non basta: sempre nel frenetico 1984, scopre e supera in artificiale sulla Est del Grand Pilier d’Angle il diedro di Divine Providence, che diventerà un severo banco di prova per la generazione dei super arrampicatori in quota.

E sulla buia Nord delle Grandes Jorasses, una delle pareti più ambite ed esplorate di tutte le Alpi, Patrick Gabarrou apre ben tre vie nuove tra il 1986 e il 1992.

Nel frattempo, per continuare la serie delle pareti celebri, nel luglio del 1989 il francese sale il Naso di Zmutt sulla Nord del Cervino, a destra dell’itinerario di Michel Piola e Patrick Steiner. Lo accompagna ancora una volta il fortissimo Francois Marsigny.

 

1969Patrick Gabarrou effettua le prime ascensioni in Val d’Hérens.

 

1972 - Patrick Gabarrou inizia le grandi salite: parete Nord del Chardonnet.

 

1972 - Patrick Gabarrou sale il Monte Bianco per lo Sperone della Brenva.

 

1972 - Patrick Gabarrou vince la parete Nord del Triolet.

 

1972 - Patrick Gabarrou sale ai Drus per il Pilier Bonatti.

 

1973 - Patrick Gabarrou compie l’invernale della via Brown alla parete Ovest della Blaitière.

 

1974 - luglio. Patrick Gabarrou realizza la prima “prima” con Jean-Pierre Albinoni: il Couloir Albinoni-Gabarrou al Mont Blanc du Tacul poi diventata una classica della scalata moderna su ghiaccio. - È lo stretto e profondo canale compreso tra il Pilier Martinetti e il Pilier Cecchinel, con una goulotte bella e regolare nella metà superiore. Via remunerativa, spesso ripetuta anche in inverno. Richiede la presenza di ghiaccio e buone condizioni, che di solito non esistono in piena estate. La chiodatura, anche alle soste, è da effettuarsi su ghiaccio in quanto la roccia a lato è di cattiva qualità. Inclinazione fino a 80°. Dislivello del canale 600 m. Difficoltà TD + . - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1974 - 12 settembre. Patrick Gabarrou (guida) con i coniugi Colin, salirono per la parete Nord-Ovest della cima 3666 m. delle Dômes de Miage che supera il Glacier de Covagnet e con un tratto di misto nella parete terminale. Nelle stagioni secche la parete diviene rocciosa e cadono pietre. Difficoltà D+. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1975 - 18/20 maggio. Jean Marc Boivin e Patrick Gabarrou, si impongono come gli interpreti più brillanti e fantasiosi, dimostrando che non ci sono praticamente più limiti all’arrampicata su ghiaccio. (“Piolet- traction”) ed effettuano la “prima” del Supercouloir du Tacul del Mont Blanc du Tacul. Uno strettissimo colatoio verticale incastonato tra i pilastri di granito dove, soltanto in certe condizioni, si forma un serpente di ghiaccio aderente alla roccia, dimostrano che si può reinventare l’alpinismo sotto forme nuove: basta aspettare che la natura offra la possibilità di salire là dove, in tanti decenni, nessuno si era mai accorto che ci potesse essere una via. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1975 - Patrick Gabarrou e Jean Marc Boivin aprono una direttissima sulla parete Nord dell’Aiguille Verte (4121 m.).

 

1975 – estate. Patrick Gabarrou e Jean Marc Boivin scalarono il lato sinistro della parete Nord delle Droites, (4000 m.) nel gruppo del Monte Bianco per una via ritenuta più difficile della Corneau/Davaille.

 

1975 - 28 luglio. Patrick Gabarrou e Masalu Suzuki salgono per il canale Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey. Questa via supera lo stretto canale nevoso situato fra il seracco e lo Sperone Nordest; ha una bella linea diretta, ma è quasi dappertutto esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello 950 m. Difficoltà D. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1977 – 29 maggio. Patrick Gabarrou con Jean Marc Boivin sempre con sci estremo scendendo dalla parete Nord del Col de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1977 - 17 giugno. Patrick Gabarrou con Jean Marc Boivin introducono lo sci estremo scendendo dalla parete Ovest del Mont Mallet. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1978 - 25 luglio. Patrick Gabarrou (Guida) con René Ponti, sulla parete Nord-Ovest della Tour Ronde salirono al centro, superando successivamente linee oblique di neve-ghiaccio. Il salto di roccia a metà parete è stato superato sulla sinistra per una colata di ghiaccio. Al culmine della parete si prende la cresta Nord-Ovest, che con 4 lunghezze porta in cima. - Gruppo della Tour Ronde - Massiccio del Monte Bianco.

 

1978 - 30 luglio. Patrick Gabarrou (guida) con Brigitte Maquennehan salgono il Mont Maudit per la parete Est della spalla Nordest (canale centrale). Bella via su ghiaccio e misto varia, molto atletica, in ambiente interessante. Dislivello della parete 550 m. Difficoltà TD-, su ghiaccio 1 passaggio di 90° gradi. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1978 – 5/6/7 agosto. Patrick Gabarrou effettua la prima salita della parete Nord, Direttissima Aiguille Sans Nom, con il cognato Philippe Silvy: una via ripetuta solo nel 1999.

 

1978 - 24/25 ottobre. Patrick Gabarrou (guida) e P. Lagrange, alle Dômes de Miage raggiunsero la cima centrale per la parete Nord-Ovest. La parete finale è spesso rocciosa, senza più ghiaccio (con caduta di sassi). D-. - Gruppo Miage - Massiccio del Monte Bianco.

 

1979 - 21 giugno. Patrick Gabarrou (guida) con Bernard Muller salgono il Mont Maudit per la parete Est della spalla Nordest (couloir de l'Androsace). È il canale a sinistra dello sperone centrale. Bella via, logica, su ghiaccio e misto, alta 600 m. Difficoltà D+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1980 - Patrick Gabarrou realizza la prima della Supergoulotte, parete Sud degli Ecrins, con Francois Marsigny.

 

1981 - 1 gennaio. Hans Marguerettaz, effettua la 2° solitaria invernale del Supercouloir del Mont Blanc du Tacul, seguendo l’attacco originale di Jean Marc Boivin e Patrick Gabarrou del 18/20 maggio 1975 - Questa via supera il canale-gola perfettamente diritto e dal fondo ghiacciato inciso tra il Pilastro Gervasutti e il Pilastro a Tre Punte. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1981 - 7 giugno. Patrick Gabarrou e Pierre-Alain Steiner salgono per i canali Sudest della spalla Nordest dal Versante della Brenva raggiungendo la vetta del Mont Maudit. La via segue abilmente i canali che si insinuano fra le bancate rocciose della parete. Salita molto bella, su neve e misto; richiede condizioni di innevamento particolari, normalmente è esposta alla caduta di pietre. Dislivello 650 m. Difficoltà D + . - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1982 - 13/14 maggio. Patrick Gabarrou realizza la prima delle “14 prime” superando il gran canale Sud-Est e apre con Pierre-Alain Steiner il (Hypercouloir del Brouillard). La via segue il fondo del gran canale esposto a Sud-Est, che solca diritto e regolare la parete tra lo Sperone del Brouillard e il Pilastro di Destra. Via grandiosa su ghiaccio di cascata, nel suo genere una delle più belle e severe del Gruppo del Monte Bianco e pure fra le più difficili. In ambiente isolato, esposta alla caduta di sassi, richiede condizioni particolari che si possono trovare in primavera o in inverno. Dislivello: 600 m. dall'attacco all'uscita in cresta, con sviluppo di quasi 800 m. Difficoltà ED+. (Impiegarono 22 ore per raggiungere la vetta del Monte Bianco). - Massiccio del Monte Bianco.

 

1982 - 12 agosto. Bernard Domenech e Patrick Gabarrou (guida) realizzano la 2° ascensione del Mont Maudit salendo per lo Sperone Sudest della spalla Nordest dal Versante della Brenva. Via molto bella su roccia e misto, di 700 m. Difficoltà TD+, su roccia fino al VI. Sale diritta sullo stretto sperone roccioso che fiancheggia a destra la gola Sudest e che termina proprio sulla spalla Nordest. Mancano altri particolari. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1983 – 15 luglio. Patrick Gabarrou e Alexis Long aprono la direttissima per la parete Nord del Grand Pilier d’Angle (via direttissima). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1983 - 20/21 luglio. Patrick Gabarrou e Alexis Long, salgono per lo Sperone del Brouillard a risalti da (Sud-Est). (O Gran Sperone del Brouillard). Lo sperone è caratterizzato da risalti, si trova fra il largo sperone e il gran canale Sud-Est. Bella via in ambiente magnifico, che dopo il primo notevole risalto sopra il ghiacciaio presenta una originale successione di quattro brevi risalti di roccia granitica stupenda. Dislivello700 m. dalla crepaccia all'uscita in cresta. Difficoltà ED con 3 passaggi di VII-, discontinue (TD+ i primi salitori). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1983 - 28/29 luglio. Patrick Gabarrou e Alexis Long, salirono da Est al Pilastro Rosso di Brouillard o Pilier Rouge du Brouillard, tracciando la (via direttissima Gabarrou-Long) fino sulla cuspide del pilastro. Itinerario superbo, che supera direttamente all'esterno tutto il pilastro, su granito eccellente. Splendida scalata in gran parte libera, sul pilastro ritenuto il più bello del Monte Bianco. Il pilastro è costituito da tre parti: lo zoccolo, la gran placca mediana, la magnifica parte superiore. Corde da 50 m. Dislivello 400 m. Difficoltà ED+, in libera (fino a 7a) e 20 m. di A2 e A3 molto delicato: microchiodi (i primi salitori: ED-). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 14 marzo Patrick Gabarrou e François Marsigny, realizzano la 1ª ripetizione e la 1ª invernale dell’itinerario di Bernardi-Grassi- Luzi, che forza l'uscita diretta dal Canalone di Frêney, superando direttamente la Cascata del Freney. (Supercouloir del Frêney). La cascata, alta circa 80 m, si trova alla quota di circa 4500 m. Data l'esposizione a Est le condizioni del ghiaccio di colata sono molto variabili, quasi sempre cattive. Forti pericoli oggettivi. Difficoltà: ED per i primi salitori, TD-/TD per i ripetitori. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

198420/21 aprile. Patrick Gabarrou e Francois Marsigny, dipanano il vertiginoso sistema di goulottes a destra del Pilone Centrale del Frêney nel canale tra il Pilone Nord e tracciano la (via Frêneysie Pascal). Via magnifica, dal tracciato logico. Rivolta a Est, necessita di condizioni particolari, altrimenti è molto esposta alla caduta di sassi. È più problematica di Notre-Dame e dell'Hypercouloir. Dislivello 800 m. dalla crepaccia fino all'uscita in cresta. Difficoltà ED+, con alcune colate di ghiaccio sottile e verticale alte fino a 40 m. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 25 aprile. Christophe Profit con sua moglie Sylviane Tavernier e Patrick Gabarrou, salgono per il canale Sud-Est la Goulotte a Sinistra del Pilone Sud di Frêney e tracciano la (via Abominette). È il canale situato tra la Cresta dell'Innominata e il Pilone Sud di Frêney, ma più vicino a quest'ultimo. Il canale ha andamento irregolare, con diversi restringimenti rocciosi; esposto a Est e soggetto alla caduta di sassi, la sua salita necessita condizioni della montagna particolarmente favorevoli. Bella ascensione di media difficoltà, con passaggi vari e interessanti e tre difficili lunghezze da 50 m: due su ghiaccio e una su roccia (ma anche questa in primavera può essere di ghiaccio). Dislivello quasi 800 m: Difficoltà TD-. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 – 5/6/7/8 luglio. Patrick Gabarrou e Francois Marsigny per lo “Scudo rosso” della parete Est del Grand Pilier d’Angle, in artificiale, aprono una via di difficoltà estreme (via Divine Providence), che diventerà un severo banco di prova per la generazione dei super arrampicatori in quota. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 19/20 agosto. Patrick Gabarrou e Carlo Stratta, salgono per la parete Sud-Ovest del Monte Bianco e tracciano la (via Mario Marone). Via diretta, molto pericolosa per la caduta di ghiaccio. Il superamento della fascia mediana di seracchi, con passaggi strapiombanti e molto atletici, costituisce il passaggio-chiave della salita. La via è dedicata a Mario Marone, che un mese prima rimase travolto da una caduta di seracchi sulla via della Pera - (Brenva). Dislivello 1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà ED-, a causa dei seracchi. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 14/15 ottobre. Patrick Gabarrou e François Marsigny, salgono per il canale tra il Pilastro Centrale del Brouillard e il Pilastro Rosso del Brouillard seguendo la grande linea di cascate e tracciano l’incredibile (Cascata Notre-Dame). La via segue le colate di ghiaccio di alcune cascate sul fondo del canale tra i due pilastri. Itinerario di gran classe, dal tracciato particolarmente diritto ed elegante. «La più bella, la più pura e la più rettilinea delle cascate del Monte Bianco». Canale pericoloso, la cui risalita richiede condizioni particolari della montagna che di solito non si riscontrano in estate. Raccomandabili corde da 50 m. Dislivello 350 m, 600 m fino alla Cresta del Brouillard, con sviluppo di almeno 700 m. Difficoltà ED, fino a 90°. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 24 marzo. Patrick Gabarrou (guida) con Carlo Stratta salgono il Mont Maudit per il canale Est della Cresta Kuffner (couloir de la Consolation). La via percorre sulla destra il largo canale di misto che fiancheggia a sinistra (Est) lo sperone della Pointe de l'Androsace. Fino alla cresta 400 m. Difficoltà D. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 4/5 aprile. Patrick Gabarrou e François Marsigny, salirono per la gola Est, tra il Pilone Nascosto e il Pilone Sud aprendo la (via Fantomastic). Non hanno raggiunto la cresta sommitale a causa del maltempo e sono scesi per la stessa via, mettendo spit. E’ il Couloir più nascosto del versante Sud del Monte Bianco, dietro il Pilier Dérobé. - Gola-canale diritto e profondo, celato oltre le lisce pareti del Pilone Nascosto e del Pilone Sud. Ambiente di severità eccezionale: i 300 m. superiori in ghiaccio e in terreno misto a predominanza rocciosa sono situati in un luogo orrido, impressionante. Pericoloso per caduta di sassi, il suo percorso necessita condizioni particolari della montagna: freddo e presenza di ghiaccio. Dislivello800 m. Difficoltà ED+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 30 maggio. Patrick Gabarrou (guida) con Jean-Michel Asselin per il canale Est alla Cresta Kuffner (couloir du Choucas blanc), salgono alla vetta del Mont Maudit. - È lo stretto canale nevoso che fiancheggia a sinistra lo Sperone Guillot-Lamarque. Bella via; all'inizio di stagione le cornici della Cresta Kuffner minacciano la parte superiore del canale. Fino alla cresta 400 m. Difficoltà AD+. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 2 giugno. Wilfrid Colonna, Patrick Gabarrou e Carlo Stratta, salirono al Monte Bianco per lo sperone Ovest-Sudovest aprendo la (via Gaston Rébuffat). La via sale lungo la parete rocciosa che fiancheggia a Ovest lo Sperone delle Tournette. Percorso bello e vario su ghiaccio, neve e roccia, ma esposto per lunghi tratti alla caduta di sassi. Si esce sulla Cresta delle Bosses che è una delle tre creste che si riuniscono a formare la vetta del Monte Bianco - La via è dedicata alla memoria di Gaston Rébuffat, alpinista, guida alpina e scrittore di montagna, profondo conoscitore del Monte Bianco. Dislivello1000m, dei quali 650di via nuova sulle rocce. Difficoltà D+, con passaggi di III e IV grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 9 luglio. Patrick Gabarrou e Alexis Long, salgono per i canali Sud-Est della Punta Innominata e tracciano la (via Innominette). La via sale al centro della grande parete triangolare e concava, limitata a destra dalla Cresta dell'Innominata e a sinistra dallo Sperone del Brouillard. Segue colate di ghiaccio e nevai alternati a terreno misto e necessita di particolari condizioni della montagna; cadute di sassi. Le goulotte-cascate della parte inferiore sono visibili già dal Rifugio Monzino. Dislivello dall'attacco all'uscita in cresta 700 m. Difficoltà TD, fino a 90° e passo V. - Contrafforti Italiani - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1986 - Patrick Gabarrou e Hervé Bouvard sulla buia Nord delle Grandes Jorasses, una delle pareti più ambite ed esplorate di tutte le Alpi ed esattamente sulla Punta Walker aprono una nuova via chiamandola Direttissima.

 

1986 - 16 febbraio. Patrick Gabarrou (guida) con Hervé Bouvard realizzano 2° ascensione e l° invernale del Mont Maudit per la parete Est della spalla Nordest (canale centrale) scendendo al Cirque Maudit per il canale Comino-Grassi. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1986 - 13 maggio. Patrick Gabarrou (guida) e Carlo Stratta, realizzano la 2° ascensione della via Sylvie per la parete Est (canale centrale), dell’Aiguille des Glaciers. Supera lo stretto e regolare canale alto 500 m. inciso a sinistra dello sperone centrale. Bella salita di ghiaccio e misto con inclinazione da 500 a 700, che richiede buon innevamento. Difficoltà TD-, con passaggi di IV e V. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1986 - 21 giugno. Patrick Gabarrou, Thierry Pastore e Dominique Radigue, salirono per la parete Ovest del Picco Luigi Amedeo tracciando la (via Lune de Miage). Bella linea evidente di goulottes ghiacciate nella parete rocciosa, che porta a Nord della vetta del Picco Luigi Amedeo. Ambiente isolato, severo. Dislivello dalla crepaccia all'uscita in cresta 700 m. Difficoltà TD, fino a 80°. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1986 - 8 agosto. 200 anni dopo la 1° ascensione alla vetta del Monte Bianco, Jean-Michel Asselin, Hervé Bouvard e Patrick Gabarrou (guida) hanno superato direttamente la parete Nord dei Rochers Rouges Superiori. (voie du Bicentenaire). Bella via su terreno misto e roccia. Difficoltà D, fino al V - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1987 - 13 luglio. Patrick Gabarrou (guida) con Philippe Pibarot salgono il Mont Maudit per la parete Est della spalla Nordest (sperone centrale). Superarono lo sperone centrale della parete Est, ben marcato nella sua metà superiore, con accesso delicato su ghiaccio. Bella salita nell'insieme su roccia eccellente, salvo all'inizio; protezione solo con dadi, corde da 50 m. Dislivello 550 m. Difficoltà TD, passaggi V+ e 1 passo di VI. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1987 - 14 luglio. Laurent Broisin e Patrick Gabarrou, salendo per i canali Sudest del Versante della Brenva aprirono la (via Carroz d'As) sul Mont Maudit. Seguirono i pendii e i canali a destra della compatta parete Sudest, superando tre risalti di neve-ghiaccio. Richiede condizioni particolari di innevamento. Esposta alla caduta di sassi. Dislivello della via 650 m. Difficoltà D+/TD-. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1987 - 2 agosto. Patrick Gabarrou (guida) e François Marsigny, aprono per le gole Sudest del Mont Maudit dal Versante della Brenva la via Dom, dedicata alla memoria di Dominique Radigue (Dom), giovane e valido alpinista francese. La stretta gola-canale è diritta, a sinistra del pilastro rosso e dello scudo a placche della parete Sudest, e la via supera direttamente le 8 goulotte con colate o cascate di ghiaccio che si trovano sul fondo.

Via su ghiaccio splendida, una delle più belle sequenze di goulotte con cascate del massiccio, con passaggi molto tecnici, paragonabile come interesse e difficoltà alle cascate della parete Sud del Monte Bianco. Molto esposta alla caduta di sassi. Le buone condizioni della montagna (neve-ghiaccio-temperatura) sono qui molto importanti; corde da 50 m. Dislivello 750 m. Difficoltà ED, fino a 90° . - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1988 - 22 febbraio. Patrick Gabarrou e Francois Marsigny, aprirono una nuova via al Mount Maudit dal Versante della Brenva che sale da Est alla spalla Sudovest chiamandola (via bonnet d’âne); essi scesero poi dal canalone Est. Itinerario invernale, che richiede la presenza di ghiaccio nelle gole. Dislivello 700 m. Difficoltà TD +. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1988 - 11 marzo. Patrick Gabarrou e Pierre Gourdin, realizzano la 2° ascensione e 1° invernale salendo da Sudest alla spalla Sudovest. (Canale del Bicentenario) del Mount Maudit dal Versante della Brenva, tracciata da Roberto Fava e Gian Carlo Grassi il l0 luglio 1986. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1988 - 15 marzo. Patrick Gabarrou e Francois Marsigny effettuano la 1° invernale della via Overcouloir al Mount Maudit dal Versante della Brenva, salendo da Est alla spalla Sudovest. Questa via supera lo zoccolo roccioso per una bella goulotte ghiacciata ed esce sul pendio nevoso centrale; in alto segue le goulotte già percorse da Coun­try-couloir. 700 m, TD. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1988maggio. Yves Duvernay e Patrick Gabarrou, realizzano la 2° ascensione salendo direttamente per il canale e il seracco Sud-Est del Col Maudit, (Comino- Grassi) con un percorso particolarmente pericoloso e difficile. Dislivello dal ghiacciaio 350 m. dei quali circa 100 m. di seracco. Difficoltà TD + . - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 1/2 gennaio. Patrick Gabarrou e Giorgio Passino, realizzarono la 1ª invernale salendo per il contrafforte di sinistra del Monte Bianco per la (via Domenech-Jaccoux). Via molto bella, diretta, paragonabile alla Sentinella del versante Brenva ma meno esposta. L'uscita fra la barriera dei seracchi può essere difficile; pericolo di caduta di ghiaccio nella parte inferiore. Dislivello 1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà D, su terreno misto. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - gennaio. Patrick Gabarrou e Thierry Pastore, realizzano la 2° ascensione e 1° invernale sulla parete Est della spalla Sudovest del Mount Maudit dal Versante della Brenva dell’evidente Goulotte Est, salita il 2 maggio del 1985 da Gian Carlo Grassi e Piero Marchisio. - Goulotte molto stretta e linearmente diritta situata nella parete rocciosa a metà fra il Gran Diedro Casarotto e la Cresta Sudest (Domenech). Dislivello della goulotte 180 m, 700 fin sulla spalla. Difficoltà TD (nella goulotte 70° - 90°). Scendendo poi dalla stessa via. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - gennaio. Patrick Gabarrou (guida) con Yves Duvernay e Michel Vincent, realizzarono la 1° invernale salendo per la Parete Ovest della Spalla Ovest del Mont Blanc du Tacul. Via su neve-ghiaccio bellissima anche in goulotte, non conosciuta e in ambiente solitario; nella parte bassa è esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal Refuge des Grandes Mulets 1200 m, di cui quasi 400 per il canale e la goulotte. Difficoltà D+. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 12 gennaio. Patrick Gabarrou e Giorgio Passino, probabilmente ignorando le due vie precedenti sulla parete Nord dell'Aiguille de Trélatête Meridionale hanno seguito un percorso che le interseca o coincide con esse. La linea generale è abbastanza simile alla via del 1942 di Isidoro De Lazzer e Arno De Monte, ma nella parte inferiore rocciosa segue una ripida e stretta goulotte ghiacciata (200 m. 60°-70°). Inoltre questa via dai nevai superiori raggiunge l'Aiguille de Trélatête Orientale. - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 18/19 gennaio. Patrick Gabarrou e Giorgio Passino, salirono al Picco Luigi Amedeo per la parete Ovest tracciando la (via Himalamiage). Ma a 40 m. sotto la vetta del Picco Luigi Amedeo discesero a causa del maltempo.

Strettissima gola-canale già attaccata dai primi salitori del Picco Luigi Amedeo (nel 1901 - 18/20 luglio), i quali poi l'evitarono in quanto ghiacciata e soggetta alla caduta di sassi. In questa prima salita invernale, il canale era tutto in ghiaccio vivo. Dislivello 750 m. Difficoltà TD + /ED- su ghiaccio e misto, fino a 85° e V grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 5 febbraio. Patrick Gabarrou (guida) con Olivier Besson salirono per la parete Nordovest del Mont Maudit. La salita si svolge su roccia e misto e raggiunge in alto sulla Cresta Nordovest la via Charlet-Ravanel-Dillemann del 1935. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 16 maggio.  Patrick Gabarrou, Pierre Gourdin e Giorgio Passino, ascesero per la gola Est, fra il Terzo e Secondo pilastro del Col Maudit, tracciando la via Fantasia per un ghiacciatore.

Salita su ghiaccio e misto se compiuta con condizioni favorevoli; segue la goulotte sul fondo del grande diedro roccioso incassato fra i due pilastri, ma questa goulotte si ghiaccia con difficoltà. Dislivello 350 m. Difficoltà ED, inclinazione sostenuta, tra 70° e 90° e due settori di misto, V+ e VI. - Gruppo Mont Maudit - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 – luglio. Patrick Gabarrou, per continuare la serie delle pareti celebri, sale il Naso di Zmutt sulla Nord del Cervino, a destra dell’itinerario di Piola-Steiner. Lo accompagna ancora una volta il fortissimo Francois Marsigny.

 

1989 - 26 dicembre. Patrick Gabarrou e Pierre Gourdin, salgono dal versante occidentale del Col du Midi dove si trova uno sperone roccioso che sorregge la grande barriera di seracchi del colle e tracciano la Petite gargouille. La via sale la bella goulotte sul fianco destro dello sperone ed esce direttamente per il seracco. Pendii tra 70 e 90 (tra 80 e 90. sul seracco). - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1990 – Il francese Patrick Gabarrou attraversa il Massiccio del Monte Bianco. da Nord a Sud salendo tra l’altro la Nord delle Courtes, lo Sperone Walker delle Grandes Jorasses e il Grand Pilier d’Angle. - Gruppo del Monte Bianco.

 

1990 - 2 gennaio. Patrick Gabarrou, Pierre Gourdin, e Giorgio Passino, realizzarono la 2ª ascensione e la lª invernale, con variante, salendo per la parete Nord-Nordest alla spalla Nord-Est dell’Aiguille de Trélatête Orientale per una via di ghiaccio e misto di 750 m. sopra il gran canale Nord-Est, che richiede particolari condizioni di innevamento; esposta alla caduta di ghiaccio. Nei 200 m. superiori del canale la cordata si è tenuta a sinistra, superando fra le rocce una linea di ghiaccio e misto (80°). - Gruppo Glaciers-Trélatête - Massiccio del Monte Bianco.

 

1990 – 4/5 agosto. Jean Christophe Lafaille effettua la 4° ascensione e la 1° solitaria della parete Est del Grand Pilier d’Angle (via Divine Providence), salita in precedenza da Patrick Gabarrou e Francois Marsigny (1984 5/8 luglio) e “liberata” da Alain Ghersen e Thierry Renault. (1990 13/14 luglio) - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1992 - Patrick Gabarrou con Christian Appertet sulle Grandes Jorasses tracciano una nuova via sulla parete Nord diretta della Punta Margherita.

 

1993 - 23-25 luglio. Patrick Gabarrou con Benoit Robert alle Grandes Jorasses sulla Punta Whymper aprono Alexis.

 

1994 - estate. Manlio Motto, Michel Piola e Patrick Gabarrou aprono due nuove vie sulla Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1994 - 30 giugno - 1 luglio. Patrick Gabarrou, con Manlio Motto realizzano la ascensione della Brogliatta definendola una gran bella via in ambiente ... la roccia, a parte qualche tratto, è un bel granito grigio che diventa rosso sugli ultimi tiri. (La relazione di Manlio Motto parla di 470 metri, i tiri sono però 12 da 50/55 metri ognuno!).Gli spit sono in buono stato.

Descrizione:Avvicinamento: Dal Rifugio Monzino per sentiero passare ai piedi dell'Aiguille Croux fino al passaggio della Brogliatta. Scendere sul Ghiacciaio del Freney con l'aiuto di una corda fissa. Portarsi al centro(molto tormentato in stagione avanzata) e risalirlo alla meglio aggirando i crepacci. Puntare alla grossa placca grigia triangolare alla base della Punta Brendel. La via attacca per una fessurina alla base di un grosso blocco appoggiato.(2 chiodi). Materiale: La via è parzialmente spittata.Portare una serie di nut e friends fino al 3. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

2003 - 26-28 febbraio Patrick Gabarrou con Philippe Batoux e Benoit Robert alle Grandes Jorasses sulla Punta Croz tracciano una nuova via chiamata “A lei”.