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Grand Capucin – 3838 m.

(Satelliti del Mont Blanc du Tacul)

(Gruppo Mont Blanc du Tacul)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

Superbo obelisco di granito giallo-rossastro, che si alza con pareti verticali fra i contrafforti Sudest del Mont Blanc du Tacul.

Non si trova sul crestone secondario che scende dall’Arête du Diable e che più in basso forma il Petit Capucin, ma sorge più isolato verso il Couloir des Aiguillettes; solo la Brèche du Grand Capucin lo collega a Ovest col crestone suddetto.

Costituito da roccia di qualità eccezionale, con le sue numerose vie di salita offre entusiasmanti arrampicate tutte estremamente difficili. Ricche di itinerari che ormai si incrociano e sovrappongono sono in particolare le belle pareti Est e Sud, dominanti il Glacier du Géant e il Couloir des Aiguillettes. Per qualsiasi ripetizione possono sempre essere utili chiodi, dadi e friend; alcune vie normalmente richiedono un bivacco. Tutte le discese si effettuano in corda doppia.

 

 

 


1898 - Viene costruito il primo Rifugio Torino (oggi Rifugio Torino vecchio) si trova a 3322 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Eretto dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.

I Rifugi sono due, del CAI, in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino.

Il Rifugio Torino nuovo si trova a 3375 m, ed è stato inaugurato nel 1952, dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale).

I due Rifugi sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1924 - 24 luglio. I due fratelli Adolphe Rey e Henry Rey conquistano il Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin, con Enrico Augusto e Louis Lanier (Prima ascensione assoluta).

Per realizzare quest’impresa l’ingegno montanaro si scatena nel vero senso della parola: il piccolo Adolphe Rey più volte si innalza su una pertica sorretta in precaria posizione dai compagni (era un tronco che serviva da steccato in un prato…! E che essi avevano portato fin lassù), poi addirittura perfora la roccia con degli aghi da mina per superare una placca assolutamente levigata. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 77 It. 134°

 

1929 – 18 agosto. Aimé Grivel e Eugène Hurzeler, realizzano la 2° ascensione del Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 – 1 agosto. Giusto Gervasuti e Giulio Salomone, realizzano la 3° ascensione del Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 – agosto. Lionel Terray (guida) con Tom De Lépiney, realizzano la 4° ascensione del Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 24 luglio. Walter Bonatti e Camillo Barzaghi effettuano il primo tentativo alla parete Est del Grand Capucin per l’attacco diretto. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 74 It. 134ga

 

1950 14 agosto. Walter Bonatti con Luciano Ghigo compiono il secondo tentativo alla parete Est del Grand Capucin per l’attacco diretto. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 74 It. 134ga

 

1951 – 20/21/22/23 luglio. E’ l’anno in cui il nome di Walter Bonatti entra nel novero dei grandi alpinisti internazionali. E’ l’anno in cui, con Luciano Ghigo, vince la stupenda parete Est del Grand Capucin. “Via Bonatti/Ghigo”. - L’impresa ha un grande valore storico perché, per la prima volta, si è vista l’applicazione tecnica dell’arrampicata artificiale, tipica del calcare delle Orientali, nel granito delle Occidentali e si è aperta la strada ad una serie di altre scalate fino a quel momento ritenute irrealizzabili. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Via storica, dove per la prima volta nelle Alpi Occidentali è stata affrontata una parete strapiombante applicando sistematicamente la progressione in artificiale. I primi salitori infissero 160 chiodi, comprese le soste.

La via supera arditamente la parete Est per la linea più logica e di minor resistenza. Dopo l’attacco diretto seguito nei primi due tentativi, nel 1951 è stato trovato un accesso più facile dal Couloir des Aiguillettes, che è stato quasi sempre seguito nelle numerosissime ripetizioni.

Via classica, ambita, la più frequentata del Grand Capucin. Splendida arrampicata sicura ed elegante, esposta, con passaggi atletici, su roccia magnifica; buoni i punti di sosta. La via si può percorrere con molti passaggi in artificiale come qui indicato, in quanto tutti i chiodi necessari sono in posto (ma alcuni nella parte bassa non sono affidabili). Tuttavia, la chiodatura relativamente abbondante invita a superare molti passaggi in libera. Dislivello quasi 400m. dal ghiacciaio (330 m. dalla cengia d’attacco). Difficoltà TD+, V°+, A1 e A2 (fino a 7a se in libera).

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

195118/19 agosto. Luigi Ghedina e Lino Lacedelli compiono la 2° ascensione alla stupenda parete Est del Grand Capucin, via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

1952 - Viene inaugurato il Rifugio Torino nuovo che si trova a 3375 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale). E’ stato costruito in rafforzamento e sostituzione del Rifugio Torino vecchio che si trova 53 m. più in basso. Eretto nel 1898 dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.

I due Rifugi del CAI sono in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino e sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222 gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 – 8/9/10 luglio. Lucien Bérardini e Robert Paragot realizzano la 3° ascensione alla parete Est del Grand Capucin, via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

1953 – 15/16/17 luglio. Jean Couzy, Adrien Dagory, Guido Magnone e André Vialatte effettuano la 4° ascensione alla parete Est del Grand Capucin, via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

1953 – 12/13/14 agosto. Gaston Rébuffat con P. Habram, portano a compimento la 5° ascensione alla parete Est del Grand Capucin, via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

1955 – 24/25 luglio. Lucien Bérardini e Robert Paragot salgono per primi la severa e repulsiva parete Nord del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 – 26/27 settembre. La parete Est del Grand Capucin per l’attacco diretto tentata due volte da Bonatti-Barzaghi e Bonatti-Ghigo, viene ripetuta da Eric Abram e Toni Egger durante la 16° salita. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 74 It. 134ga

 

1956 – 24/25/26 luglio. Claude Asper , Marcel Bron, Mario Grossi, e Marcel Morel, aprono per il Diedro e la parete Sud del Grand Capucin la via degli Svizzeri. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

La via dal Couloir des Aiguillettes sale il grande diedro obliquo che porta sullo sperone Sud e prosegue diritta in parete fino in cima. Via classica, molto ripetuta. Magnifica arrampicata mista su roccia ottima; la libera è molto elegante, quella artificiale è sostenuta ed esposta, con tratti delicati a causa della difficoltà di chiodatura. E’ comunque superabile in gran parte in libera (fino a 6b) ed è quasi interamente chiodata. Dislivello 300 m. Difficoltà TD+, fino a VI° grado e A2.

Foto 75 e 76 It. 134r

 

1956 – 31 luglio, 1 e 2 agosto. Jean Alzetta, André Capel e Jean Duchesne, realizzano la 2° ascensione della parete Sud del Grand Capucin, per la via degli Svizzeri. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 75 e 76 It. 134r

 

1958 - Romano Perego con Angelo Galbusera e Casimiro Ferrari, ripetono la via Bonatti al Grand Capucin, per la parete Est. - E’ la scalata che gli fa conoscere Andrea Mellano. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

1959 – 27/28/29 febbraio. Gigi Alippi, Romano Merendi e Luciano Tenderini compiono la 1° invernale della Est del Grand Capucin, per la via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

1959 – 23/24/25 giugno. Gino Buscaini effettua la 1° solitaria della Est del Grand Capucin, per la via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

1962 – estate. Christian  Dalphin, R. Habersaat, T. Grassin, Claude Reuille e B. Voltolini realizzano la Variante dei Ginevrini sulla parete Sudest del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Da sotto lo strapiombo del diedro, nella terza lunghezza, si traversa a destra (A2) per prendere un grande diedro che sale (A2, V°, V°+, A3 lo strapiombo finale) alla seconda grande terrazza.

Foto 75 It. 134na

 

1965 – 21/22/23 febbraio. Armando Marchiaro e Gianni Ribaldone realizzano la 1° invernale della parete Sud del Grand Capucin, per la via degli Svizzeri. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 75 e 76 It. 134r

 

1966 – 7 agosto. Yvon Masino e Georges Payot, realizzano una variante sul Grand Capucin da Ovest, per la Brèche du Grand Capucin, dalla quale si descrive la nota tecnica quale variante. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Dal Rifugio Torino 3375 m. o dalla Punta Helbronner 3470 m. si segue l’itinerario che dai piedi del Grand Capucin sale il canale tra questo e il Petit Capucin. Si continua verso la Brèche du Carabinier ma prima di questa si sale a sinistra su rocce innevate (poco solide) costeggiando la parete Nord e raggiungendo per un canale la Brèche du Grand Capucin, sotto la ripida parete Ovest (ore 3-4). La parete è incisa da un diedro-camino liscio e verticale, al quale si sale per rocce facili. Si sale nel diedro-camino per 17 metri (V° e A1, chiodi e cunei, molto faticoso) fin sotto le placche panciute. Queste si superano aiutandosi con i fittoni di ferro infissi nella roccia da Adolphe Rey (A1, VI° grado). Si esce su placche più coricate che portano ai gradini sotto la cima. La cresta finale culmina con una affilata lama di roccia.

Foto 77 It. 134aa

 

1968 – 29/30 giugno e 1° luglio. Aldo Anghileri, Pino Negri, Guerrino Cariboni, Casimiro Ferrari e Carlo Mauri, componenti del famoso gruppo dei Ragni di Lecco tracciano e vincono sulla direttissima della parete Sudest del Grand Capucin una nuova via, dedicandola alla loro città: via Lecco.

In tentativi precedenti (1962 - 1966) Christian  Dalphin e compagni misero tutti i chiodi ad espansione e giunsero a 100 m. dalla cima. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Via diretta che segue un logico sistema di diedri al centro della parete. Roccia magnifica. Aperta in artificiale e lasciata completamente attrezzata, offre una dura scalata con difficili tratti anche in libera. Se fatta parzialmente in libera ne risulta un arrampicata splendida, molto sostenuta. I primi salitori utilizzarono 160 chiodi e 24 cunei, oltre ai 15 chiodi a espansione già infissi nei tentativi precedenti; la via è stata in parte richiodata con spit, ma sono utili chiodi e friend. Dislivello 300 m. Difficoltà ED, 6a e A2 (fino a 7a se in libera).

Schizzi 20 e 21 - Foto 75 e 76 It. 134n

 

1968 – agosto. Claudio Corti, Pavel Pochly e Jiri Zrust, realizzano la 2° ascensione della parete Sudest del Grand Capucin per la via Lecco. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 20 e 21 - Foto 75 e 76 It. 134n

 

1969 – 9/10/11 marzo. Leo Cerruti e Alessandro Gogna sulla direttissima della parete Sudest del Grand Capucin per la via Lecco, compiono la 3° ascensione e la 1° invernale. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 20 e 21 - Foto 75 e 76 It. 134n

 

1969 – 17/18/19 luglio. Angelo Pinciroli e Elio Scarabelli salgono l’inviolato Spigolo Nordest del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 74 It. 134c

 

1973 – 13/14 luglio. Christian  Dalphin e Claude Reuille effettuano la 4° ascensione della direttissima parete Sudest del Grand Capucin per la via Lecco. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 20 e 21 - Foto 75 e 76 It. 134n

 

1974 – 22/23/24 dicembre. Viene compiuta la 1° invernale dello Spigolo Nordest del Grand Capucin ad opera di Danilo Galante e Piero Pessa. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 74 It. 134c

 

1975 – 3-4 agosto. Bruno Crétien e Alain Roblin compiono la 2° ascensione della parete Nord del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1975 – dicembre, in 5 giorni Giorgio Bertone, Lorenzino Cosson e Piero Ferraris realizzano la 2° salita invernale dello Spigolo Nordest del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Via di grande interesse tecnico che segue il filo del magnifico Spigolo Nordest interrotto a metà dalla terrazza nevosa già toccata dalla via Bonatti. Nella parte finale si svolge in parete Nord, su rocce spesso ghiacciate. Roccia ottima, scalata in prevalenza artificiale ma con lunghi tratti in libera: circa 100 chiodi in posto, utili chiodi a U e friend. Dislivello 300 m. Difficoltà ED, sostenute, passaggi di V°+ e A2.

Foto 74 It. 134c

 

1977 – 9 giugno. Franco Perlotto in 1° solitaria sale dalla parete Sud del Grand Capucin, per la via degli Svizzeri. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 75 e 76 It. 134r

 

1977 – estate. Motivazioni dichiaratamente sportive hanno sorretto Jean Claude Droyer nella salita della via Bonatti-Ghigo al Grand Capucin, parete Est: soltanto nove chiodi di progressione su un itinerario che aveva segnato il trionfo dell’arrampicata artificiale. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

1981 – 18/19/20 agosto. Michel Piola, Pierre-Alain Steiner e Romain Vogler salgono la parete Sudest del Grand Capucin tracciando la via Elixir d’Astaroth. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Via diretta su roccia eccellente, che sale fra la via Bonatti e la via Lecco toccando questa sulla parte alta. Scalata magnifica, molto sostenuta, di 12 lunghezze. In posto: in origine 3 spit e chiodi, ma sulla lunghezza di artificiale sono stati aggiunti altri spit nelle successive ripetizioni (poche). Dislivello quasi 400 m. Difficoltà ED+, nella maggior parte in libera con passaggi di 6a obbligatorio e A2 (anche con sky-hook e copperheads). Prevedere un bivacco.

Schizzo 19 - Foto 74 e 75 It. 134i

 

1981 – 24/25 agosto. I fratelli Gaetano Vogler e Romain Vogler sulla parete Sud del Grand Capucin tracciando la via Sourire de l’été. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Vai splendida aperta senza uso di spit, paragonabile alla Sud dell’Aiguille du Fou. Arrampicata libera nella prima parte, artificiale (anche con sky-hook) nella seconda. Via ben poco chiodata, utili chiodi e dadi specialmente per la parte superiore. Dislivello 300 m. Difficoltà ED, 6a obbligatorio e passaggio A2 (6b se in libera).

Schizzo 21 - Foto 75 e 76 It. 134q

 

198218/19 luglio. - Michel Piola, sulle fantastiche placche del Grand Capucin, parete Sud, con Pierre-Alain Steiner, dopo preparazione delle prime 4 lunghezze con Patrick Steiner matura il tempo di aprire la via: Voyage selon Gulliver, classificato ABO inferiore: un’ironica abbreviazione di “Abominable”, che vuol dire “Abominevole” e si colloca un gradino più alto dello storico ED (Estremamente Difficile) della scala UIAA. La via comporta passaggi obbligatori di 6b (settimo grado). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Via superba su roccia perfetta, definita da ripetitori la scalata più bella e fra le più dure del gruppo. Difficoltà elevate in placca e fessure, completamente in libera salvo tre pendoli. In posto 36 chiodi normali e 17 spit; utili dadi e friend, corde da 45 m. Dislivello 300 m., con 13 lunghezze. Difficoltà ED+, 6b obbligatorio e A0 (fino a 7a con un pendolo se in libera).

Schizzo 21 - Foto 75 e 76 It. 134o

 

1982 11 agosto. Marco Ballerini, Fabio Lenti, Marco Pedrini, Eric Blanc e Dominique Lugon ripetono (2° ascensione) la via: Voyage selon Gulliver, situata sulla parete Sud del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 21 - Foto 75 e 76 It. 134o

 

1983 Miguel Angel e José Luis Gallego aprono sulla parete Est del Grand Capucin una via nuova chiamata: via Alta Tension. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Questa via dovrebbe seguire la linea di fessure passante fra i due più grandi tetti che caratterizzano la parete Est, e in seguito continuare presso lo spigolo Nordest. Difficoltà: ED+. Mancano particolari.

 

198315 luglio. Eric Escoffier, Thierry Renault, D. Chambre e Jean Baptiste Tribout riescono finalmente a “liberare” la via Bonatti/Ghigo sulla Est del Grand Capucin, e realizzano il 1° percorso in libera. Uno dei primi itinerari su cui – a partire da Jean-Claude Droyer nell’estate del 1977 – si erano misurati gli arrampicatori della nuova scuola. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Al muro di 40 m. hanno seguito una fessura di 3 metri a sinistra del chiodo sempre toccato nei tentativi precedenti; 7a sul muro di 40 m. e per la fessura svasata sopra il diedro sinuoso.

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

1983 – 9/10 luglio. Eric Bellin, Jean Marc Boivin e Martial Moioli vincono la parete Est del Grand Capucin tracciando la via Directe des Capucins. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Via ardua, che sale diritta nella linea di larghe fessure e diedri-camini. Dalla base segue per un paio di lunghezze la via Bonatti/Barzaghi, va a passare fra i due grandi tetti come la via Bonatti e prosegue diritto, terminando in parete Nord. Aperta in arrampicata libera; qualche chiodo in posto, assicurazione quasi solo con dadi e friend anche grossi. Dislivello totale quasi 400 m. Difficoltà ED, sostenute con 3 passi 6c e A0.

Schizzo 19 - Foto 74 It. 134f

 

1983 – 21 luglio. Marco Pedrini e Silvio Vicari, tracciano ed eseguono la Variante Panoramix sulla parete Sud del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Dall’inizio della nona lunghezza supera a sinistra il tetto fessurato (A2 o 7c, 2 spit, chiodata dall’alto).

NOTA. – La combinazione delle prime tre lunghezze di Elixir d’Astaroth con Voyage selon Gulliver e uscita per Variante Panoramix crea una scalata difficilissima, la «tripla diretta».

Schizzo 21 - It. 134oa

 

198313/14 agosto. Jean Marc Boivin con Michel Piola, dopo preparazione, salgono la parete Sudest del Grand Capucin (via Flagrant délire). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Sale fra la via Lecco e Voyage selon Gulliver. Scalata mista, metà libera e metà artificiale, molto aerea e interessante, su roccia eccellente. Le difficoltà più grandi sono in artificiale, dove si incontrano i passaggi forse più duri del Gruppo del Monte Bianco. In posto 9 spit, di cui 3 alle soste; utili una buona scelta di chiodi, dadi, almeno 2 sky-hook. Dislivello quasi 400 m. Difficoltà ED+, fino a 6a e A3 con grande pendolo delicato e passaggi su sky-hook e copperheads.

Schizzo 20 - Foto 75 It. 134m

 

1984 – 1 gennaio. Gérard Hopfgartner, Michel Piola e Pierre-Alain Steiner compiono la 1° invernale sulla parete Sud del Grand Capucin ripetendo la via Sourire de l’été. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Dapprima sale verso sinistra parallela al diedro della via degli Svizzeri (con la quale si collega alla 5° lunghezza), poi si riporta a destra terminando al centro della parete Sud.

Schizzo 21 - Foto 75 e 76 It. 134q

 

1984 – 21/22 aprile. Michel Piola e Pierre-Alain Steiner salgono per il pilastro Sud-Sudovest aprendo la via O sole mio sul Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Scalata magnifica, una delle più belle arrampicate del Gran Capucin. Roccia eccellente; in posto 15 spit e 20 chiodi normali, utili friend e dadi. Dislivello 250 m. Difficoltà ED, sostenute, 6a obbligatorio e A0 (6b+ se in libera).

Schizzo 21 - Foto 76 It. 134s

 

1984 – 28/29 luglio. Jean Marc Boivin, F. Diaferia e Martial Moioli aprono la via Eau et gaz à tous les étages sulla parete Est del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Sale lungo la linea di diedri e fessure a sinistra dello Spigolo Nordest e supera il muro di 40 metri in comune con la via Bonatti; la via nuova prosegue con la salita diretta sopra la grande terrazza del secondo bivacco Bonatti, con percorso molto bello ed eccezionalmente aereo. Utili friend molto grossi. Difficoltà ED+, in libera fino a 6c+, un pendolo di 7 metri e un passo di A3.

Schizzo 19 - Foto 74 It. 134e

 

1986 – 19 luglio e 1 e 2 agosto. Fabio Delisi e Enrico Jovane (la scalata è stata attrezzata dall’alto) aprono sulla parete Est del Grand Capucin una via denominata “Po-eticomania”. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

La via si sviluppa solo per 2/3 di parete, salendo dal basso alla cengia con grotta, continuando poco a sinistra della Bonatti e raggiungendo più sopra Elisir d’Astaroth.

Bella arrampicata molto esposta, con passaggi difficili specialmente sulle placche centrali. Difficoltà fino a 7b e A2, secondo i primi salitori. Oggi ormai classica e spesso ripetuta.

Schizzo 20 - It. 134h

 

1987 – estate. Philippe Grenier e Pascal Colas realizzano la 2° ascensione della parete Sudest del Grand Capucin sulla via Elixir d’Astaroth. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 19 - Foto 74 e 75 It. 134i

 

1987 – 30 dicembre. Giovanni Bassanini e Marcello Ricotti, attuano e realizzano la 1° invernale della via Voyage selon Gulliver, sulla parete diretta della Sud del Grand Capucin. Ormai classica e spesso ripetuta. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 21 - Foto 75 e 76 It. 134o

 

1988 – giugno. Francois Burnier e Romain Vogler (attrezzata dall’alto) aprono sulla parete Sudest del Grand Capucin, in una combinazione di vie, L’écho des Alpages. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

La parte nuova è limitata a sole tre lunghezze sulle placche inferiori, fino alla cengia. Per il resto è la ripetizione di 8 lunghezze appartenenti ad altre vie: 2 di Flagrant délire, 4 della Lecco con variante dei Ginevrini, 2 di Elixir d’Astaroth; attrezzata con 22 spit, oltre alle soste. Ne deriva una splendida arrampicata libera su roccia magnifica, la più atletica e sostenuta e forse anche la più difficile della parete; si può scendere in doppia; corde da 50 m. Difficoltà ED, con passaggi di 6c su placca.

Schizzo 20 - It. 134l

 

1988 – 27 settembre. Marco Ferrari e Daniele Rao ripetono sulla parete Sudest del Grand Capucin, la via, L’écho des Alpages, realizzando la 2° ascensione. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 20 - It. 134l

 

1988 – 27 dicembre. Giovanni Bassanini, Massimo Datrino e Daniele Rao superano sulla parete Sudest del Grand Capucin, la via, L’écho des Alpages, aggiudicandosi la 1° invernale. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 20 - It. 134l

 

1989 – 2/3/4 gennaio. Carlo Gabasio e Gianni Lanza, non si lasciano sfuggire la 1° invernale della parete Nord del Grand Capucin. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

La via sale nella severa e repulsiva parete Nord, su roccia scura e compatta ma anche con un pericoloso lastrone instabile; con fessure ghiacciate. Scalata di 200metri dura faticosa, con molti tratti in artificiale. Usati 80 chiodi e cunei grossi, ma attualmente non è chiodata, Difficoltà ED-, fino a V+ e A3.

 

1989 – 1/2 febbraio. Gian Cesare Gariazzo, Gianni Lanza e Angelo Moglia realizzano la 1° invernale sul pilastro Sud-Sudovest del Grand Capucin, per la via O sole mio. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 21 - Foto 76 It. 134s

 

1989 – agosto. Valerio Folco e Andrea Ciola ripetono (2° ascensione) la parete Sudest del Grand Capucin la via di Boivin-Piola (Flagrant délire). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 20 - Foto 75 It. 134m

 

1990 - gennaio. Jean Christophe Lafaille in 1° solitaria invernale raggiunge la vetta della parete Sud del Grand Capucin, per la via degli Svizzeri. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 75 e 76 It. 134r

 

1990 - 22 gennaio. Jean Marc Boivin, A. Noury e R. Robert compiono la 2° invernale dal pilastro Sud-Sudovest del Grand Capucin, per la via O sole mio. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 21 - Foto 76 It. 134s

 

1990 - 22 gennaio. Jean Marc Boivin sperimenta il “Base Jump”, cioè il paracadute acrobatico, con un tuffo dalla vetta del Grand Capucin raggiunta per la via O sole mio. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 21 - Foto 76 It. 134s

 

1991 – 23 gennaio. Jean Christophe Lafaille compie la 1° solitaria invernale della parete Est del Grand Capucin, via Bonatti/Ghigo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzi 19 e 20 - Foto 74 e 75 It. 134g

 

1991 – 31 luglio. Jean Luc Amstutz, Vincent Banderet e Romain Vogler aprono sulla parete Sud del Grand Capucin, la via De fil en aiguille. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Vai di grande ambiente, in alto con lunghezze vertiginose; roccia eccellente. Incrocia Sourire de l’été, Voyage selon Guliver e Fragrant délire. Corde da 50 m. Dislivello 300 m. Difficoltà EX-, 6b obbligatorio e A0 (fino a 7a se in libera).

Foto 75 e 76 It. 134p

 

1991 – agosto. Pierre-André Rhem e Fred Vimal, compiono la 2° ascensione sulla parete Est del Grand Capucin, per la via Eau et gaz à tous les étages. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 19 - Foto 74 It. 134e

 

1992 – 8 febbraio. E’ l’anno più intenso per Jean Christophe Lafaille, è sul Grand Capucin (via Directe des Capucines) realizzando la 1° solitaria e 1° invernale. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Via ardua, che sale diritta nella linea di larghe fessure e diedri-camini. Dalla base segue per un paio di lunghezze la via Bonatti/Barzaghi, va a passare fra i due grandi tetti come la via Bonatti e prosegue diritto, terminando in parete Nord. Aperta in arrampicata libera; qualche chiodo in posto, assicurazione quasi solo con dadi e friend anche grossi. Dislivello totale quasi 400 m. Difficoltà ED, sostenute con 3 passi 6c e A0.

Schizzo 19 - Foto 74 It. 134f

 

1992 – 17 luglio. Giovanni Bassanini, Pascal Gravante e Mario Ravello realizzano la 2° ascensione della parete Sud del Grand Capucin, per la via De fil en aiguille. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 75 e 76 It. 134p

 

1992 – 27/28/29 dicembre. Giovanni Bassanini e Pietro Dal Pra, compiono la 1° invernale della parete Sudest del Grand Capucin della via Elixir d’Astaroth. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 19 - Foto 74 e 75 It. 134i

 

1993 – 16, poi 18 e 19 marzo. Robert Jasper e Malte Roeper si aggiudicano la 3° ascensione e la 1° invernale della parete Sudest del Grand Capucin, (via Flagrant délire), con corde fisse; al pendolo trovano 2 spit in più, che riducono la difficoltà del passaggio. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 20 - Foto 75 It. 134m

 

1993 – 1 agosto. Hughues Beauzille compie la 1° solitaria della parete Sudest del Grand Capucin sulla via Elixir d’Astaroth. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 19 - Foto 74 e 75 It. 134i

 

1993 – 12 agosto. Giovanni Bassanini e Beppe Villa realizzano la 3° ascensione sulla parete Est del Grand Capucin, per la via Eau et gaz à tous les étages. Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 19 - Foto 74 It. 134e