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Cima degli Armi – 2951 m.

(Sottogruppo Centrale – Catena degli Sfulmini)

(Gruppo di Brenta) – (Dolomiti di Brenta)

 

CIMA DEGLI ARMI 2951 m. - Cima tozza e poderosa, che si eleva sulla Catena degli Sfulmini a Nord-Est della Torre di Brenta.

Due stretti e profondi intagli, la Bocca degli Armi a Sud e la Bocchetta Molveno a Nord, la isolano nettamente dalle cime vicine, mentre verso Sud-Est dirama un alto crestone roccioso (Cima degli Armi Bassa e Campanili degli Armi), che separa la Busa degli Sfulmini dalla Busa degli Armi.

La cima si presenta elegante specialmente dalla Busa degli Sfulmini, avendo la forma di un possente torrione squadrato e con la gialla parete Sud tagliata da un profondo camino.

Grosso, massiccio ma informe, si presenta invece dal lato Est (Busa degli Armi), con ripide pareti gradinate. Meno alto, ma assai movimentato il lato Ovest (Vedretta degli Sfulmini), in cui si distinguono un grosso torrione verticale nel mezzo e due importanti contrafforti laterali: l'estremità del contrafforte di destra (Sud-Ovest) è staccata da una profonda e strettissima spaccatura, ed è stata chiamata Campanile Bolzano, in onore della città dei primi salitori. - L'importanza della cima e le sue forme eleganti rendono la scalata assai attraente; la via normale offre una facile e piacevole arrampicata; la via più interessante e anche la più frequentata è il Camino Kiene della parete Sud.

La cima venne battezzata in onore della vecchia schiatta di cacciatori di San Lorenzo, detti «gli Armi», che furono i primi ad arrischiare i loro passi in queste regioni selvagge e pericolose, per cacciare il camoscio e l'orso. Generalmente si usa la dizione dialettale «Cima dei Armi», invece di quella più corretta «Cima degli Armi».

 

 

 

 

 

1884 - 16 luglio. F. Vogl con Matteo Nicolussi fecero la prima ascensione della Cima degli Armi salendo dalla Vedretta degli Sfulmini per il contrafforte Nord-ovest, con un itinerario facile ma privo di interesse e in parte pericoloso per la caduta di sassi. – Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1887 - 20 agosto. Matteo Nicolussi e M. Schulz con un itinerario di scarso interesse salgono la parete Est-Nordest della Cima degli Armi. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1904 - 22 luglio. F. Barth, L. Hahn, Hans Lorenz, R. Oesterrelcher e A. Stradal raggiungono la vetta della Cima degli Armi salendo per la parete Est con un’arrampicata varia e divertente, un poco più difficile e assai preferibile alla via normale, che rappresenta la via più interessante tra le molte tracciate sul versante orientale. L'itinerario si svolge su una ripida parete gradinata, rivolta alla Cima degli Armi Bassa. Difficoltà: II grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1904 - 28 agosto. Alfred von Radio-Radiis e Gaston von Radio-Radiis con un itinerario abbastanza semplice come orientamento ma privo d'interesse alpinistico, salgono da Nord-est sulla vetta della Cima degli Armi. – Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1910 - 19 agosto. Ernst Kiene e Kurt Keine salgono per la parete Sud della Cima degli Armi e aprono la (via Kiene) con un’arrampicata interessante, forse la più bella della Cima degli Armi. Difficoltà: III, passo III+. – Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1925 - 31 agosto. Pino Prati, Giovanni Videsott e M. Vidotto salirono per la prima volta per il versante Sud-ovest poi diventato la (via normale) della Cima degli Armi. La via si svolge per una ripida rampa rocciosa che dal contrafforte Sud-Ovest scende verso la Vedretta degli Sfulmini fiancheggiando a destra il gran torrione centrale della parete Ovest e offre un'arrampicata di circa 200 m. di un certo interesse. Difficoltà: II grado. - Catena degli Sfulmini - Gruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1931 - 24 luglio. Silvio Agostini e S. Conci salirono per la parete Ovest della Cima degli Armi. L'arrampicata si svolse per una serie di fessure che incidono la gialla parete del torrione centrale, rivolta verso la Vedretta degli Sfulmini. Altezza 200 m. Difficoltà: V grado. Catena degli Sfulmini - Gruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1935 - 12 settembre. Karl Schmitt, L. Ingelfinger e H. Leonhardt aprono sulla parete Sud della Cima degli Armi la Variante Schmitt, che per giungere all'attacco del Camino Kiene, invece di salire con una deviazione a destra per i canaloni detritici, scalarono direttamente lo zoccolo della parete, attaccando da un cono di ghiaia che si spinge più in alto, nel centro della parete stessa. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1937 - 3 agosto. Giorgio Graffer e Paolo Graffer sulla parete Sud della Cima degli Armi praticano la Variante Graffer che evita in parte il Camino Kiene, che ancora oggi può essere consigliabile quando il camino è ghiacciato. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta - Dolomiti di Brenta.

 

1940 - 17 agosto. Mario Borri, Rudy Cavallini e Dante Cosi tracciano sulla parete Est della Cima degli Armi la (via Cavallini). La via si svolge a destra della via Kiene, per la parete ben gradinata fin sotto al salto terminale, che vien superato direttamente. Arrampicata di scarso interesse a causa della friabilità della roccia. Difficoltà: III grado con un passo di V. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1942 - 5 agosto. Ettore Castiglioni e M. Delle Piane salgono con una facile arrampicata su ottima roccia articolata per la parete Nord-Nordest della Cima degli Armi. Altezza circa 380 m. Difficoltà: II°+. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1950 - 25 luglio. Giulio Benedetti e Antonio Vellat aprono sulla parete Est della Cima degli Armi la (via Benedetti), con difficoltà di III grado. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1953 - 8 settembre. Giuseppe Bonucci, Giordano Detassis e Enzo Violi creano una Variante d’attacco sulla parete Sud della Cima degli Armi. Dallo zoccolo si stacca un caratteristico spuntone che si attacca per lo spigolo Sud. Salirono per facili rocce fino alla base di due fessure strapiombanti. Si innalzarono nel centro fra le due fessure (2 chiodi) e giunsero a un comodo punto di sosta. Superarono con elegante arrampicata il diedro soprastante (12 m.), fino a una larga cengia. Quindi proseguirono per lo spigolo con arrampicata esposta (2 chiodi). Dopo un terrazzo giunsero per facili rocce alla sommità dello spuntone, dove si incontra la via Kiene e la vetta. Dislivello 180 m; chiodi usati 7, lasciati l. Difficoltà: IV grado. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1955 - 16 agosto. Clemente Maffei e Oreste Viganò salgono per il Diedro Ovest della Cima degli Armi dove l'itinerario si svolge in un diedro nella parte centrale della parete. Roccia ottima, bagnata nel diedro. Chiodi usati 15, lasciati 8. Altezza 230 m. Difficoltà: V con un passo di V+. - Catena degli SfulminiGruppo di BrentaDolomiti di Brenta.

 

1964 - 3 settembre. Bruno Detassis, Catullo Detassis, Claudio Detassis e Melchiorre Foresti realizzano la 2° salita del Diedro Ovest della Cima degli Armi seguendo direttamente tutto il diedro. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta Dolomiti di Brenta.

 

1964 - 9 settembre. Bruno Detassis, Catullo Detassis e Claudio Detassis aprirono la (via diretta) della Cima degli Armi per il versante Sud-Sudovest con un’arrampicata libera sostenuta, su roccia ottima. Dislivello 220 m; chiodi usati 22, lasciati 7. Difficoltà: dal IV al V+. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta Dolomiti di Brenta.

 

1968 - 22 agosto. Klaus Stauner e Jurgen Vogt con una bella arrampicata libera su roccia solida raggiungono la vetta della Cima degli Armi per lo Spigolo Nord-est. Dislivello circa 400 m. Difficoltà: 3 lunghezze di V e VI°. - Catena degli SfulminiGruppo di Brenta Dolomiti di Brenta.