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Chamonix - Mont-Blanc - 1030 m.

(Francia)

 

Chamonix-Mont-Blanc (spesso anche detto semplicemente Chamonix) è un comune francese di 9.830 abitanti situato nel dipartimento dell’Alta Savoia della regione del Rodano-Alpi. È una grande stazione sciistica conosciuta in tutto il mondo.

Si trova ai piedi del Monte Bianco e del suo Massiccio. Si trova nella Valle dell’Arve bagnata dal fiume Arve che qui ha la sua sorgente.

Di qui parte la “Funivia dei Ghiacciai” che la congiunge con Courmayeur e la sua frazione, Entrèves, posta all’imbocco del Tunnel del Monte Bianco.

Importante stazione sciistica è la sua frazione Argentière.

 

 

 

 

1741 - Due viaggiatori inglesi William Windham e Pocooke, con altri cinque connazionali, compiono un viaggio nella Savoia e raggiungono Chamonix. Dal villaggio osservano le immense fiumane di ghiaccio che, attraverso le foreste di conifere, scendono verso il fondo valle. Incuriositi decidono di esplorare le regioni superiori e, assodati numerosi valligiani, salgono faticosamente fino al Montenvers (1921 m.), seguendo il sentiero dei cercatori di cristalli. Da lassù scendono sul ghiacciaio, che in quel punto è pianeggiante, e s’inoltrano un poco sul ghiacciaio ma, oppressi dal timore che incuteva quel mondo ignoto e ostile, tornano ben presto sui loro passi scendendo subito in valle. William Windham descrisse per la prima volta i ghiacciai del Monte Bianco lasciando un’interessante relazione dell’esplorazione, paragonando il ghiacciaio su cui aveva messo piede a un mare agitato solidificatosi di colpo. L’idea piacque ai lettori e da allora la grande lingua di ghiaccio che sfiora Montenvers fu chiamata «La mer de glace.». - Massiccio del Monte Bianco.

 

1762 - I primi modesti tentativi di salire in vetta al Monte Bianco, sono dovuti al cacciatore Pierre Simon di Chamonix che con tre compagni, si inoltrò fin sul Ghiacciaio del Gigante. Egli seguì più o meno il percorso dei cercatori di cristalli con due ricognizioni lungo la Mer de Glace e il Bacino dei Bossons. I loro tentativi non furono importanti. Stremati dal sole e dalla neve alta e molle, accecati dal riverbero e impauriti dai crepacci nascosti, i quattro valligiani non raggiunsero nemmeno il Colle del Gigante. Un altro loro tentativo sul Ghiacciaio di Bossons diede risultati ancor più modesti. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1770 - La storia alpinistica del Monte Bianco cominciò per merito di due ginevrini: Horace Benedict de Saussure - (1740-1799) - uomo d’intelligenza superiore e di vasta cultura, professore di filosofia naturale all’Accademia di Ginevra, studioso di teologia, fisica e botanica e Marc Theodore Bourrit, pittore, disegnatore e giornalista.

Fu per l’impulso di questi due uomini, specialmente di Horace Benedict de Saussure, letteralmente ammaliato dalla grande montagna, se la conquista del Monte Bianco poté essere effettuata.

Durante uno dei suoi molti viaggi nella regione alpina Horace Benedict de Saussure giunse a Chamonix nel 1770 ed iniziò uno studio accurato del Monte Bianco col preciso scopo di salirlo offrendo un premio in denaro a quei montanari che avessero scoperto una via d’accesso alla vetta.

Dovevano però passare ben quindici anni prima che qualcuno compisse un serio tentativo. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1775 – 14 luglio. Viene effettuata la prima ascensione dalla Cresta Nord o dai pendii vicini a Nordovest, della Dôme de Goûter da parte di Jean Nicolas Couteran di Chamonix, con François Paccard, Michel Paccard e Victor Tissai. Essi pernottarono alla Montagne de la Côte, ultimo luogo erborato, poi proseguono superando i Grands Mulets, e giungendo molto in alto fin sotto la cima del Dôme de Goûter, ma sono respinti dal maltempo. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

17752 settembre. Comincia le sue esplorazioni in alta quota il medico Michel-Gabriel Paccard di Chamonix (1757-1827), cugino di due dei montanari che avevano effettuato un tentativo precedente il 14 luglio: François Paccard e Michel Paccard. - Michel-Gabriel Paccard è un giovane entusiasta e sufficientemente colto. Si interessa, oltre che di medicina, di botanica e di fisica. I suoi studi e le sue esplorazioni nel massiccio del Monte Bianco avranno importanza fondamentale per la conquista dell’altissima vetta. Sale con lo scozzese Thomas Blaikie per il Ghiacciaio di Taconnaz in direzione dell’Aiguille du Goûter. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1776 - Buona parte del merito della conquista della vetta del Monte Bianco va indubbiamente a Marc Theodore Bourrit che, giunto per la prima volta a Chamonix verso il 1776, fece di tutto per promuovere l’ascensione, per raccogliere i fondi e per convincere i valligiani all’azione. Marc Theodore Bourrit non desiderava certo guadagnare il lauto premio promesso da Horace Benedict de Saussure, tutt’altro, egli era animato da genuina passione e voleva che la vetta fosse raggiunta per suo merito solo per assicurarsi la gloria e la paternità dell’impresa. Diede in un primo tempo la sua collaborazione a Horace Benedict de Saussure; ma in seguito, per screzi sorti con quest’ultimo, ne divenne vivace competitore. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1779 - Viene costruita la prima locanda del Montenvers 1921 m. Chamonix - Mont Blanc che sfiorava allora la grande lingua di ghiaccio della Mer de glace. - Massiccio del Monte Bianco.

 

178417 settembre. Vede un nuovo tentativo per la conquista della vetta del Monte Bianco da parte di Marc-Theodore Bourrit che, con alcuni montanari e G. B. Lombard, detto «Jorasse», risale il Ghiacciaio di Bionnassay. Giunto sotto il Dôme de Goûter, Marc-Theodore Bourrit, stremato, desiste ma fa proseguire le sue guide. A tarda sera queste ritornano. I risultati dell’ascensione sono notevoli: viene raggiunta una sella tra il Dôme de Goûter e la cresta che porta alla vetta del Monte Bianco a circa 4400 m. di quota; Marc-Theodore Bourrit esulta e pubblica una dettagliata relazione. Per la prima volta si dà la notizia certa che il Monte Bianco non è inaccessibile.

Horace Benedict de Saussure leggendo il racconto di Marc-Theodore Bourrit si sente rimescolare il sangue… ma oramai l’autunno è alle porte e la stagione è troppa inoltrata per affrontare l’impresa. Il ginevrino predispone meticolosamente una spedizione per l’anno successivo inviando a Chamonix i materiali che ritiene necessari. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

178513 settembre. Horace Benedict de Saussure affronta il Monte Bianco con una grandiosa spedizione di 16 uomini. Porta con sé barometri, termometri, coperte, vettovaglie e persino legna da ardere. Al gruppo si aggrega anche Marc-Theodore Bourrit e tutti insieme raggiungono la Pierre Ronde, sul versante di Bionnassay, dove bivaccano. Il mattino dopo la pesante carovana riparte e in cinque ore viene raggiunto il pendio sotto l’Aiguille du Gôuter; ma anche questa volta il caldo e le pessime condizioni della neve inducono al ritorno.

In questa spedizione, per la prima volta sul Monte Bianco, fu impiegata la corda d’assicurazione che divenne d’uso comune nelle successive ascensioni. Il metodo di Horace Benedict de Saussure, secondo il quale solo il cliente è legato mentre le guide tengono i capi liberi della corda, era ancora in uso a Chamonix nel 1860. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1786 - La prima traversata turistica del Colle del Gigante (cliente con guida) è dell’inglese T. Ford Hill con la prima guida di Courmayeur Jean-Laurent Jordaney detto “Patience” con Pierre Balmat e Jean-Marie Couttet, da Courmayeur a Chamonix. - Gruppo della Tour Ronde - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1787 - 27 giugno. La prima traversata turistica del Colle del Gigante (cliente con guida) nel senso inverso, cioè da Chamonix a Courmayeur e del Signor Exchaquet con Jean-Michel Cachat e Alexis Tournier detto “l’Oiseau”. - Gruppo della Tour Ronde - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1808 – 14 luglio. La prima ascensione femminile al Monte Bianco fu effettuata da una cameriera di Chamonix: Marie Paradis e da suo figlio Gédéon di 14 anni, accompagnati dalla guida Jacques Balmat. Dopo l’impresa fu sempre chiamata Marie du Mont Blanc. - Bacino dei Bossons - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1840 – A Chamonix si racconta che la guida Marie Couttet detto “Moutelet la Belette già in quel periodo aveva percorso l’attuale via Normale o via delle Bosses per salire il Monte Bianco.

Marie Couttet un tempo assai ricercato dai turisti, che accompagnava in montagna ancora vestito con l’antico costume rosso della valle dell’Arve, ma col passare degli anni venne sempre meno richiesto. Lo si considerava vecchio e un po’ matto per quel suo gran andare solo per i ghiacciai del Monte Bianco e soprattutto perché giurava, a chi gli dava retta, di essere riuscito a raggiungere la vetta del Monte Bianco per la Cresta delle Bosses (cosa ritenuta impossibile perché non era riuscita neanche al grande Jacques Balmat. Così sempre più povero e curvo, ma col passo fermo e la vista buona, egli saliva spesso fin sotto al Grand Plateau offrendo agli escursionisti di accompagnarli in vetta per la sua nuova via, facile e sicura. Ma nessuno lo ascoltava, i signori ridevano di lui e le guide raccontavano della pazzia del povero diavolo. Un giorno una comitiva, dopo averlo incontrato lassù al Grand Plateau, stava ancora risalendo faticosamente gli ultimi pendii quando lo vide scendere dalla vetta. Marie Couttet era salito da solo, in un tempo straordinariamente breve, percorrendo la “sua” via delle Bosses! Incrociando gli alpinisti egli salutò togliendosi il cappello e proseguì la discesa senza dire parola. Aveva allora 84 anni!

Forse l’episodio non è rigidamente storico ma è pur bello inserire queste note sull’epopea del Monte Bianco, con la patetica, eroica leggenda della vecchia guida Marie Couttet. - Massiccio del Monte Bianco.

 

1853 - Il Comune di Chamonix fa costruire il Refuge des Grands Mulets a 3051 m, sull’isolotto inferiore della cresta fra i due rami del Glacier des Bossons, sopra la Jonction. E’ attorniato da un severo ambiente glaciale, ricco di crepacci. Il rifugio attuale dispone di 68 posti (20 nel locale invernale, sempre aperto). Si trova sulla via normale al Monte Bianco da Chamonix ed è molto frequentato, anche in primavera. - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 14 agosto. La prima ascensione della Punta Nord del Dente del Gigante fu completata da William Woodman Graham con le guide di Chamonix Auguste Cupelin e Alphonse Payot. I tre scalarono in libera la metà inferiore della fascia di placche ( le corde più basse erano nascoste in una scanalatura) e raggiunsero la cima più alta utilizzando la tecnica della piramide umana per superare un passaggio difficile. William Woodman Graham salì, senza scarpe, sulle spalle di Alphonse Payot. Si concluse così uno degli episodi più originali della storia dell’alpinismo. - Gruppo Géant-Rochefort - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 2 agosto. George Finch e Maxwell Finch realizzano la prima salita per la Cresta dei Cosmiques iniziando dal Passage du Col du Midi che sale all'Aiguille du Midi lungo la Cresta Sud-Sud-Ovest. È una via classica, breve, molto frequentata, corta ma divertente salita di misto, facilmente realizzabile in giornata da Chamonix. - 250 m. II/AD. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1964 - 7 luglio. 14 francesi, 5 guide e 9 aspiranti guide si arrampicarono sull’Arête des Montets dell’Aiguille Verte capitanati da Jean-Louis Jond. - Jean Franco, direttore dell’ENSA (Ecole Nazionale de Ski et d’Alpinisme) di Chamonix, tiene sotto controllo il corso dall’elicottero e parla via radio. Alle 11 si ode un boato proveniente dal Couloir Cordier. Un’enorme slavina si abbatte sulla parete e precipita sul Glacier des Rognons. Allarme a Chamonix. Quattordici alpinisti esperti rimasero vittime di un disastro in una zona relativamente poco difficile. La zona del distacco aveva una pendenza di 45 gradi. Una grande tragedia! - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1968 - fine di luglio. Jean-Marie Bourgeois e René Secretan, salirono la vetta del Monte Bianco da Chamonix, in 5 ore e 55 minuti. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1971 - Norman Emry Croucher, scrittore inglese, amputato di entrambe le gambe, raggiungere la vetta del Monte Bianco impiegando 5 giorni con partenza da Chamonix. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

198114 agosto. Jean Marc Boivin realizza il concatenamento con il fortissimo Patrick Bérhault salendo la parete Sud dell’Aiguille du Fou, via Americana, decolla dalla cima dell’Aiguille de Blaitière con il deltaplano bi-posto e nel pomeriggio, sempre con Patrick Bérhault, supera la Diretta americana al Petit Dru fino al Bloc Coincé, de Les Drus scende in corda doppia e riparte in volo prima di notte alla volta di Chamonix. (I due diventano amici e si ritrovano, l’inverno successivo, sul granito del Pilastro Rosso (via Bonatti-Oggioni) e del Pilastro Centrale del Brouillard (via di sinistra)). - Settore delle Aiguilles de Chamonix - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1987 - Laurent Smagghe, francese, effettuò il percorso Chamonix - Monte Bianco - Chamonix in 6 ore e 47 minuti. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1990 - estate. Pierre André Gobet, svizzero, porta a 5 ore e 10 minuti il record dell’andata e ritorno da Chamonix al Monte Bianco. (3800 m di dislivello). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.