Alpi Graie

Alpi Occidentali

Alpi Nord-Occidentali.

 

 

Le Alpi Graie sono una Sezione delle Alpi che interessano la Francia, l’Italia e, marginalmente, la Svizzera. La presenza, all'interno della sezione, del Monte Bianco, vetta più alta delle Alpi, rende le Alpi Graie particolarmente conosciute ed importanti.

Il toponimo Alpi Graie deriva dalla Tribù Celtica dei Graioceli che abitò la zona del Colle del Moncenisio e la Valle di Viù.

Abitata fin da diversi secoli avanti Cristo da popolazioni galliche, tra cui i Graioceli ed i Salassi, l'area delle Alpi Graie fu poi conquistata dai Romani nel I secolo a. C. In seguito alla caduta dell’Impero fu poi contesa tra diverse popolazioni e tribù germaniche. Oggi, essa è situata tra Francia, Italia e Svizzera.

Le Alpi Graie interessano in Italia le regioni del Piemonte e della Valle d’Aosta; in Francia i dipartimenti della Savoia e dell’Alta Savoia e in Svizzera il Canton Vallese.

Confinano:

A Nord-Est con le Alpi Pennine dalle quali sono separate dal Passo del Ferret e dal fiume Dora Baltea.

A Nord per un breve tratto con le Alpi Bernesi.

A Nord-Ovest con le Prealpi di Savoia dalle quali sono separate dal Colle des Montets e dalla Sella di Megève.

A Sud-Ovest con le Alpi del Delfinato dalle quali sono sperate dal Fiume Arc.

A Sud con le Alpi Cozie dalle quali sono separate dal Colle del Moncenisio e dai fiumi Dora Riparia ed Arc.

Ad Est terminano nella Pianura Padana.

Le Alpi Graie insieme alle Alpi Cozie e alle Alpi Marittime con la loro cresta segnano il confine tra Italia e Francia; questo confine si incontra con quello della Svizzera sul Mont Dolent nel Massiccio del Monte Bianco.

Dal punto di vista orografico le sottosezioni Alpi di Lanzo e dell’Alta Moriana, Alpi della Grande Sassière e del Rutor e Alpi del Monte Bianco sono sulla Catena principale alpina mentre le Alpi della Vanoise e del Grand Arc si staccano ad Ovest al Colle dell’Iseran, le Alpi del Gran Paradiso si staccano ad Est al Colle del Nivolet, le Alpi del Beaufortain si staccano ad Ovest al Colle di Meraillet.

I limiti geografici sono: Colle del Moncenisio, Lanslebourg, Fiume Arc. (Modane, Saint Michel de Maurienne, Saint Jean de Maurienne, Aiguebelle), Fiume Isère, Albertville, Torrente Arly. (Flumet, Megève), Sella di Megève, Fiume Arve. (Chamonix, Argentière), Colle des Montets, Eau Noire, Confine Francia/Svizzera, Torrente Trient, Rodano, Martigny, Torrente Dranse, Torrente Dranse di Bagnes, Sembrancher, Torrente Dranse d'Entremont, Orsières, Torrente Dranse de Ferret, Col du Petite Ferret. (Confine Svizzera/Italia), Fiume Dora di Ferret, Courmayeur, Fiume Dora Baltea. (Aosta, Châtillon, Ivrea), Pianura Padana, Fiume Dora Riparia, Susa, Torrente Cenischia, Confine Italia/Francia, Colle del Moncenisio.

Le Alpi Graie sono generalmente individuate in modo univoco dalle varie classificazioni alpine. La Partizione delle Alpi del 1926 le individua come una sezione delle Alpi Occidentali. La SOIUSA del 2005 le vede come una sezione delle Alpi Nord-Occidentali. Le maggiori discordanze nascono nelle suddivisioni interne.

Le Alpi Graie, secondo la SOIUSA, sono suddivise nelle seguenti sei Sottosezioni (a loro volta suddivise in Supergruppi):

Alpi di Lanzo e dell’Alta Moriana.

Catena Rocciamelone-Charbonnel Catena Arnas-Ciamarella

Catena Levanne-Aiguille Rousse

 

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Massiccio dell'Iseran

Catena Grande Motte-Grande Casse-Bellecôte

Massiccio del Monte Pourri

Massiccio della Vanoise

Massiccio del Gébroulaz

Massiccio Lauzière-Grand Arc

 

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Grande Sassière Tsanteleina

Catena Rutor-Léchaud

 

Alpi del Gran Paradiso

Gruppo del Gran Paradiso

Gruppo della Rosa dei Banchi

Catena Emilius-Tersiva

 

Alpi del Monte Bianco

Massiccio di Trélatête

Massiccio del Monte Bianco

Massiccio Dolent-Argentière-Trient

 

Alpi del Beaufortain

Massiccio del Roignais

Catena Penaz-Joly

Altre suddivisioni

Tradizionalmente le Alpi Graie venivano talvolta divise in quattro gruppi:

Le Alpi del Monte Bianco (a Nord del Colle del Piccolo San Bernardo con la vetta più alta delle ALPI: il Monte Bianco (4810 m.)

Il Gruppo Centrale (che segna lo spartiacque italo-francese tra il Colle del Piccolo San Bernardo e il Colle del Moncenisio.)

Il Gruppo Occidentale o gruppo francese (suddiviso a sua volta nel Massiccio della Vanoise, nel Massiccio del Beaufortain e nel Massiccio della Lauzière - separato dal Gruppo Centrale dal Colle dell’Iseran.)

Il Gruppo Orientale (detto anche gruppo italiano - separato dal Gruppo Centrale dal Colle del Nivolet - comprendente soprattutto il Massiccio del Gran Paradiso.)

 

Le Alpi Graie sono comprese tra il Moncenisio ed il Col Ferret. I gruppi montuosi più notevoli di questo tratto alpino sono il Massiccio del Monte Bianco, la vetta più alta delle ALPI (4810 m.), ed il Gruppo del Gran Paradiso (4061 m.). Tra questi due gruppi montuosi si apre il Colle del Piccolo San Bernardo, attraverso il quale si passa dalla Val d'Aosta in Francia (Val d'Isere-Rodano). Si suddividono in: Alpi Graie Meridionali (Rocciamelone), Alpi Graie Occidentali (Gran Paradiso, Rosa dei Banchi e Emilius-Tersiva), Alpi Graie Centrali (Grande Sassière-Tsanteleina-Rutor-Léchaud) e Alpi Graie Settentrionali (Monte Bianco).

 

Le vette più significative delle Alpi Graie sono:

VETTA

Altezza m.

GRUPPO

SUPERGRUPPO

Monte Bianco

4810

Alpi del Monte Bianco

Massiccio del Monte Bianco

Monte Maudit

4465

Gruppo Mont Maudit

Massiccio del Monte Bianco

Dôme du Goûter

4303

Gruppo Bionnassay-Goûter

Massiccio del Monte Bianco

Grandes Jorasses

4202

Gruppo delle Grandes Jorasses

Massiccio del Monte Bianco

Aiguille Verte

4121

Settore dell’Aiguille Verte

Alpi Francesi

Massiccio del Monte Bianco

Gran Paradiso

4061

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Aiguille de Bionnassay

4051

Gruppo Bionnassay-Goûter

Massiccio del Monte Bianco

Dente del Gigante

4013

Gruppo Géant Rochefort

Massiccio del Monte Bianco

Grivola

3969

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Aiguilles de Trélatête

3940

Gruppo Glaciers Trélatête

Massiccio del Monte Bianco

Aiguille d’Argentiere

3902

Settore dell’Aiguille d’Argentiere

Massiccio Dolent-Argentiere-Trient

Aiguille de Triolet

3870

Gruppo Triolet-Dolent

Settore dell’Aiguille Verte

Massiccio del Monte Bianco

Grande Casse

3855

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Catena Grande Motte-Grande Casse-Bellecôte

Aiguille du Midi

3842

Settore della Vallée Blanche

Massiccio del Monte Bianco

Tour Noir

3836

Settore dell’Aiguille d’Argentiere

Massiccio Dolent-Argentiere-Trient

Aiguille du Chardonnet

3824

Settore dell’Aiguille d’Argentiere

Massiccio Dolent-Argentiere-Trient

Mont Dolent

3823

Settore dell’Aiguille d’Argentiere

Massiccio Dolent-Argentiere-Trient

Aiguille des Glaciers

3816

Alpi del Monte Bianco

Massiccio di Trélatête

Monte Pourri

3779

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Massiccio del Monte Pourri

Herbetet

3778

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Punta di Charbonnel

3760

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Rocciamelone-Charbonnel

Aiguille du Dru

3754

Settore dell’Aiguille Verte

Alpi Francesi

Massiccio del Monte Bianco

Aiguille de la Grande Sassière

3751

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Grande Sassière-Tsanteleina

Dent Parrachée

3697

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Massiccio del Monte Pourri

Torre del Gran San Pietro

3692

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Uia di Ciamarella

3676

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Arnas-Ciaramella

Dômes de Miage

3669

Gruppo Miage

Massiccio del Monte Bianco

Grande Motte

3653

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Catena Grande Motte-Grande Casse-Bellecôte

Roccia Viva

3650

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Ciarforon

3642

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Albaron di Savoia

3638

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Arnas-Ciaramella

Becca di Gay

3621

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Levanne

3619

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Levanne-Aiguille Rousse

Punta di Ronce

3612

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Rocciamelone-Charbonnel

Bec de l'Invergnan

3608

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Rutor-Léchaud

Tsanteleina

3606

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Grande Sassière-Tsanteleina

Uia di Bessanese

3604

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Arnas-Ciamarella

Dôme de l'Arpont

3599

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Massiccio del Monte Pourri

Dôme de Chasseforêt

3586

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Massiccio del Monte Pourri

Aiguille de Péclet

3566

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Massiccio Gébroulaz

Punta d'Arnas

3560

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Arnas-Ciamarella

Monte Emilius

3559

Alpi del Gran Paradiso

Catena Emilius-Tersiva

Croce Rossa

3546

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Arnas-Ciamarella

Aiguille du Tour

3542

Settore dell’Aiguille d’Argentiere

Massiccio Dolent-Argentiere-Trient

Aiguille de Polset

3538

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Massiccio Gébroulaz

Rocciamelone

3537

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Rocciamelone-Charbonnel

Punta Chalanson

3530

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Arnas-Ciaramella

Punta Tersiva

3513

Alpi del Gran Paradiso

Catena Emilius-Tersiva

Grande Traversière

3496

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Grande Sassière-Tsanteleina

Testa del Rutor

3486

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Rutor-Léchaud

Aiguille du Grépon

3482

Settore Aiguilles de Chamonix

Alpi Francesi

Massiccio del Monte Bianco

Grande Aiguille Rousse

3482

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Levanne-Aiguille Rousse

Roc du Mulinet

3469

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Arnas-Ciamarella

Aiguille Pers

3451

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Levanne-Aiguille Rousse

Aiguille des Grands Charmoz

3445

Settore Aiguilles de Chamonix

Alpi Francesi

Massiccio del Monte Bianco

Aiguille du Tacul

3438

Gruppo Géant Rochefort

Massiccio del Monte Bianco

Punta della Sana

3436

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Massiccio dell'Iseran

Punta de l'Echelle

3432

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Massiccio della Vanoise

Punta Fourà

3410

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Punta delle Sengie

3408

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Granta Parey

3387

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Grande Sassière-Tsanteleina

Pointes de la Glière

3386

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Catena Grande Motte-Grande Casse-Bellecôte

Punta di Galisia

3345

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Grande Sassière-Tsanteleina

Pointe de la Traversière

3338

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Grande Sassière-Tsanteleina

Pointe de Méan Martin

3337

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Massiccio dell'Iseran

Punta Lavina

3308

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Roche Chevrière

3282

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

 

Ormelune

3278

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Grande Sassière-Tsanteleina

Pointe d’Orny

3274

Settore dell’Aiguille d’Argentiere

Massiccio Dolent-Argentiere-Trient

Signal du Mont Iseran

3241

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

 

Pointe de la Rechasse

3223

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

Catena Grande Motte-Grande Casse-Bellecôte

Grande Assaly

3174

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Rutor-Léchaud

Rosa dei Banchi

3164

Alpi del Gran Paradiso

Gruppo della Rosa dei Banchi

Becca di Nona

3142

Alpi del Gran Paradiso

Catena Emilius-Tersiva

Torre d'Ovarda

3075

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Arnas-Ciamarella

Punta Pousset

3046

Alpi del Gran Paradiso

Massiccio del Gran Paradiso

Roignais

2995

Alpi del Beaufortain

Massiccio del Roignais

Uia di Mondrone

2964

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Arnas-Ciaramella

Monte Unghiasse

2939

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Levanne-Aiguille Rousse

Monte Marzo

2750

Alpi del Gran Paradiso

Gruppo della Rosa dei Banchi

Pierra Menta

2714

Alpi del Beaufortain

Massiccio del Roignais

Petit Mont Blanc de Pralognan

2685

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

 

Mont Jouvet

2563

Alpi della Vanoise e del Grand Arc

 

Monte Chetif

2343

Alpi della Grande Sassière e del Rutor

Catena Rutor-Léchaud

Monte Civrari

2302

Alpi di Lanzo e dell'Alta Moriana

Catena Rocciamelone-Charbonnel

 

Rifugi

Per facilitare l'escursionismo e la salita alle vette le Alpi Graie sono dotate di numerosi Rifugi alpini:

Rifugio del Goûter - 3817 m.

Rifugio des Cosmiques - 3613 m.

Rifugio Torino - 3375 m.

Rifugio Quintino Sella - 3363 m.

Rifugio Cabane du Trient - 3170 m.

Rifugio di Tête Rousse - 3167 m.

Rifugio Francesco Gonella - 3071 m.

Rifugio dei Grands Mulets - 3051 m.

Rifugio degli Angeli al Morion - 2916 m.

Rifugio Vittorio Raffaele Leonesi - 2909 m.

Rifugio Cà d'Asti - 2854 m.

Rifugio Gabriele Boccalatte e Mario Piolti - 2803 m.

Rifugio du Carro - 2760 m.

Rifugio Federico Chabod - 2750 m.

Rifugio Vittorio Emanuele II - 2732 m.

Rifugio Bartolomeo Gastaldi - 2659 m.

Rifugio Ernesto Tazzetti - 2642 m.

Rifugio Luigi Cibrario - 2616 m.

Rifugio Città di Chivasso - 2604 m

Rifugio Cesare Dalmazzi al Triolet - 2590 m.

Rifugio des Evettes - 2590 m.

Rifugio Monzino - 2590 m.

Rifugio Vittorio Sella - 2584 m.

Rifugio des Conscrits - 2580 m

Rifugio Sogno di Berdzé al Péradzà - 2526 m.

Rifugio Arbolle - 2507 m.

Rifugio Alberto Deffeyes - 2494 m.

Rifugio Pian della Ballotta - 2470 m.

Rifugio Gian Federico Benevolo - 2287 m.

Rifugio Paolo Daviso - 2280 m.

Rifugio de Vallombrun - 2270 m.

Rifugio Guglielmo Jervis - 2250 m.

Rifugio dell'Averole - 2210 m.

Rifugio Elisabetta Soldini Montanaro - 2195 m.

Rifugio Dondena - 2192 m.

Rifugio du Cuchet - 2160 m.

Rifugio Città di Ciriè - 1850 m.

Rifugio de Miage - 1559 m.

 

 

 

1818 – 4 agosto. La cima Nord dell’Aiguille du Midi fu salita e conquistata per la prima volta dal polacco Antoni Malczewski e Jean-Michel Balmat e altre cinque guide. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1838 - La Prima traversata della Fenêtre de Saleina è stata compiuta sembra da Michel Chalet. Non si hanno altre notizie. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1863 - 24 agosto. S. Brandam e Anthony-Adams Reilly con Jean Carrier, Henry Charlet e Alexandre Albrecht furono i primi a raggiungere il Col du Chardonnet a scopo esplorativo. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1864 - 15 luglio. LAiguille d’Argentiere fu salita per la prima volta dal Versante Ovest e la Cresta Nord-Ovest da Edward Whymper e Anthony-Adams Reilly con le guide Michel Croz, Michel Payot e Henry Charlet. Questa via della prima salita è normalmente seguita dalla Svizzera. La via si svolse per quello che fu poi chiamato Couloir Whymper. Bell’itinerario, prevalentemente glaciale, con un passaggio ripido. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1864 - 18 agosto. C. G. Heathcote con Moritz Andermatten, aprirono la via normale dell’Aiguille Sud (3542 m.) una delle due vette dell’Aiguille du Tour, oggi percorsa molto spesso e non presenta difficoltà. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1865 - 29 giugno. La prima ascensione dell’Aiguille Verte riuscì ad Edward Whymper, Christian Almer e Peter Biner, lungo il Couloir Whymper (come poi verrà chiamato in seguito). (Via normale dal versante di Talèfre). Nell’ascesa la cordata lo aveva percorso per un breve tratto, e proseguirono poi sulle rocce a sinistra, salendo infine alla vetta lungo la Cresta del Moine. - Questa fu l’ultima grande ascensione di Edward Whymper prima della tragedia del Cervino e fu anche una delle più importanti prime ascensioni della lunga e brillante carriera di Christian Almer. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 5 luglio. Una settimana dopo la prima ascensione dell’Aiguille Verte: Michel Croz, Thomas Stuard Kennedy insieme agli ecclesiastici Charles Hudson e George Hodgkinson e alle guide Michel Ducroz e Peter Perrer, realizzarono la Seconda ascensione. Lasciarono il Glacier de Talèfre a un punto più basso e seguirono la Cresta del Moine fino alla cima. La Cresta del Moine viene percorsa verso la fine dell’estate, perché il Couloir Whymper è troppo pericoloso a causa del ghiaccio vivo che lo ricopre. Si tratta della Cresta Sudest che si diparte da una bocchetta situata fra l’attacco finale e il Cardinal (gendarme) circa 3600 metri. - La scalata lungo la cresta presenta difficoltà di II e III grado, è inframezzata da piccoli nevai e in alcuni punti vi sono infissi chiodi. - Dopo il Couloir Whymper è la Seconda via normale dell’Aiguille Verte, ma non è più percorsa di frequente, in ogni caso meno di una volta. Questo itinerario si sviluppa su terreno misto di rocce più o meno innevate. Così le difficoltà variano molto a seconda delle condizioni. Lo si affronta quando le rocce sono sufficientemente pulite, quindi mai ad inizio stagione. Al contrario è utilizzato normalmente nel corso e alla fine stagione secca. Nonostante la sua lunghezza è consigliato come via di discesa quando il Couloir Whymper è pericoloso. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 17 settembre. La prima ascensione della Grande Rocheuse (nel Gruppo del Monte Bianco) fu fatta dall’avvocato irlandese Robert Fowler con le sue guide Michel Ducroz e Michel Balmat.

Il loro obiettivo era la terza ascensione dell’Aiguille Verte, ma dopo aver scalato un tratto del Couloir Whymper lo lasciarono per seguire la parte superiore del pilastro Sud della Grande Rocheuse (che Robert Fowler definì una «piccola aiguille») e poi scesero la sua breve Cresta Ovest. - Robert Fowler aveva anche rilevato la validità della sua via per una discesa più sicura. Ancora oggi è l’itinerario più classico. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1871 - 22 settembre. Le Signorine E. L. Lloyd e Isabelle Straton con le guide Jean-Estéril Charlet e Joseph Simond, compiono la prima salita dell’Aiguille du Moine dell’Aiguille Verte. (via normale) della parete Sud. E’ una delle ascensioni più frequentate della Catena del Monte Bianco. L’itinerario giusto non è comodo da trovarsi. Data la sua brevità si può compiere in giornata a partire dal Rifugio del Couvercle. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 31 luglio. Henry Cordier, Thomas Middlemore, John Oakley Maund con Jakob Anderegg, Johann Jaun e Andreas Maurer salgono l’Aiguille Verte Parete Nord, dal versante di Argentière per il “couloir di destra”, certamente il più ripido e difficile, che in seguito verrà poi detto appunto il Couloir Cordier. Questa via si annovera fra le imprese di maggior rilievo nella storia dell’alpinismo, dal momento che questo couloir di ghiaccio alto 900 metri raggiunge un’inclinazione di 56 gradi, che in seguito verrà poi detto appunto il Couloir Cordier A causa della sua pericolosità oggettiva questa via non fu oggetto di molte ripetizioni. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 3 agosto. E. Javelle e F. F. Turner con Joseph Moser e F. Tournier per il Passage d’Argentiere e il Versante Sud-Est, tracciarono la via normale della Tour Noir. Raggiunsero per sentiero il Ghiacciaio d’Argentiere, passando sotto i pendii inferiori del Ghiacciaio delle Améthystes, e risalirono il Ghiacciaio del Tour Noir. Dapprima facile e poco crepacciato, diventando poi più ripido e tormentato. Un dolce pendio di neve porta poi alla larga sella del Col d’Argentiere. Per la cresta di rocce rotte a sinistra, raggiunsero 200 m. più oltre il Passage d’Argentiere (3620 m.). Da lì risalirono la cresta verso il Tour Noir (grandi massi e neve). Aggirarono a sinistra un primo risalto a punta, e raggiunsero un piccolo intaglio alla base del secondo risalto più alto e più ripido. Seguirono a destra le Cenge Javelle che tagliano la parete Sud-Est circa 100 m. sotto la cima (facile); con un percorso orizzontale poi poco inclinato inframmezzato da piccoli risalti. Dopo 80 m. le cenge sono tagliate da una costola rocciosa: risalirono un piccolo canale di placche ed arrivarono alla sua sommità, sulla costola citata seguirono facilmente fino in prossimità dell’intaglio che separa le 2 cime del Tour Noir. Per la cresta o per il fianco Est si raggiunge la cima. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1878 - Fu nel corso di un tentativo solitario di Jean-Estéril Charlet-Straton, sul Petit Dru che fu sperimentata, per la prima volta nelle Alpi Occidentali, la tecnica della corda doppia. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 - 12 settembre. La cima del Grand Dru per la Via normale (Versante Sudest e Cresta Est) fu conquistata da Clinton-Thomas Dent con Alexander Burgener, James Walker Hartley e Kaspar Maurer, dopo ben 18 tentativi. La salita del Grand Dru divenne epica ed ebbe fama di notevole difficoltà: indubbiamente fu assai difficile, se si pensa che furono necessari ben 18 tentativi prima di raggiungere la vetta! Anche oggi la salita non è per nulla semplice e testimonia il coraggio e la determinazione di questi uomini, che (in quell’epoca) trovano piacere e soddisfazione nella lotta stessa contro le difficoltà nelle sensazioni ricavate dallo spingersi al limite delle proprie possibilità. Ideatore e protagonista della salita fu ancora una volta un inglese, Clinton-Thomas Dent, uno dei massimi personaggi dell’epoca, ma affiancato da una guida di eccezionale bravura e di forza fisica leggendaria, quell’Alexander Burgener che ritroveremo sempre nelle maggiori ascensioni di quel periodo. - Via interessante su roccia buona. Il Ghiacciaio della Charpoua e la crepaccia terminale possono presentare a volte serie difficoltà di ghiaccio; la parte superiore della Cresta Est rimane a volte molto innevata. Per quanto sia la meno difficile di tutte le vie de I Drus o Aiguille du Dru la Via normale del Grand Dru è un itinerario da non sottovalutare. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1879 - 1° agosto. Percy Thomas con Joseph Imboden e Jean-Marie Lochmatter salirono per la Cresta Ovest de l’Aiguille du Chardonnet tracciando un bell’itinerario principalmente nevoso, che oggi si utilizza quasi esclusivamente in discesa, per attraversare l’Aiguille du Chardonnet. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1879 - 29 agosto. La prima ascensione del Petit Dru per la Via normale (Versante Sud e Cresta Sudovest) fu compiuta da Jean-Estéril Charlet-Straton, Prosper Payot e Frédéric Folliguet. La conquista del Petit Dru è stata uno dei grandi exploit della storia della Catena del Monte Bianco. Fu nel corso di un tentativo solitario di Jean-Estéril Charlet-Straton, nel 1878, che fu sperimentata, per la prima volta nelle Alpi Occidentali, la tecnica della corda doppia.

E’ una delle ascensioni classiche della catena del Monte Bianco. Bella e interessante salita su roccia rugosa molto solida, sicura, piuttosto faticosa. Oggi il Petit Dru offre più di dodici differenti itinerari di salita. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1880 14 agosto. Lionel Dècle e Y. A. Hutchinson con Abraham Imseng e Laurente Lanier all’Aiguille d’Argentiere in discesa tracciarono la via normale per il Ghiacciaio del Milieu per il Versante Sud-Ovest con un itinerario di ghiaccio molto bello, assai comodo e veloce. Estremamente frequentato, con i pendii superiori molto ripidi. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1881 - 30 luglio. Albert Frederick Mummery con Alexander Burgener raggiunsero la cima dell’Aiguille Verte salendo per il “Couloir AD Y” dal Versante della Charpoua. Itinerario classico, quantunque poco frequentato. Si tratta di una bella via, piuttosto varia. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 4 luglio. Sul Canalone Nord del lato sinistro delle Aiguilles Dorées viene realizzata la Prima ascensione del versante Nord del Col Copt a merito di Albert Barbey con Francois Biselx e Henri Copt al quale venne intitolato questo colle. Bella via interamente su ghiaccio, ripida la cui sommità del canalone costituisce su entrambi i lati la cresta nevosa dell’Aiguilles Sans Nom. Altezza 250 m. Pendio a 50°/55°. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1883 - 26 giugno. Carus D. Cunningham con la Guida Emile Rey e un portatore realizzano la prima salita per la Parete Ovest dell’Aiguille du Midi che in seguito si chiamerà Couloir Cunningham. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1884 - 27 giugno. Albert Barbey con Justin Bessard salirono all’Aiguille d’Argentiere per il Versante Est e la Cresta Nord-Est, con un bell’itinerario, molto spesso percorso dal Ghiacciaio di Saleina. La pendenza del Couloir Barbey è di 42°. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1886 - settembre. Jean-Estéril Charlet, con R. Charlet e Pierre Charlet tracciarono la Via normale (Cresta Nordovest) della Petite Aiguille Verte (3512 m.) - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1887 - 31 agosto. Tre alpinisti riuscirono nella prima attraversata dal Grand Dru al Petit Dru, aiutati con delle lunghe corde tenute dall'alto, ricorrendo quindi ad aiuti esterni. Oggi la traversata de I Drus è una classica del Monte Bianco. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1889 - 3 giugno. V. Attinger, E. Colomb e Louis Kurz con François Biselx, Justin Bessard e Joseph Bessard dal versante Sud del Grande Lui (3509 m.) aprono la via normale di questa cima, oggi considerata una divertente salita per principianti. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1890 - 17 giugno. Ludwig Purtscheller nel Settore dell’Aiguille d’Argentiere vicino all’Aiguille du Tour sale in solitaria con una breve arrampicata una guglia piramidale per la parete Nord-Est che prenderà il suo nome Aiguille Purtscheller, oggi via normale. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1890 - 23 luglio. M. Pasteur, Henri Pasteur, Claude Wilson con Auguste Cupelin con una breve e bella ascensione per il Versante Sud e la Cresta Sud de La Nonne, oggi (via normale) molto divertente e assai frequentata, su roccia buona (è anche la via di discesa). - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 7 agosto. La prima traversata della Brèche Nonne-Evêque venne effettuata da M. Pasteur, Ellis Carr, Henri Pasteur, Claude Wilson, che si trova nel Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 7 agosto. I primi ad aprire la (via normale) per la parete Sud de L'Evêque furono M. Pasteur, Ellis Carr, Henri Pasteur, Claude Wilson, oggi bella via di allenamento, sicura, molto frequentata; è anche via di discesa e si trova nel Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 30 agosto. Valère Alfred Fynn e William J. Murphy realizzano la Prima traversata delle Aiguilles Dorées da Est a Ovest per la bellissima cresta, oggi molto frequentata, con splendide vedute. La roccia è buona, salvo sotto l’Aiguilles Penchées - 3504 m. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1893 - 3 agosto. George Morse, J. H. Wichs e Claude Wilson salirono l’Aiguille d’Argentiere per il Versante Sud e la Cresta Est-Sudest, raggiungendo la cima del Flèche Rousse (3879 m.) proseguendo poi su rocce e con una doppia da 15 m. su un risalto liscio e verticale raggiungendo la base della Flèche Rousse poi facilmente la Sella 3826 m. e da lì al punto culminante. Bella via varia e interessante, una volta classica, oggi percorsa meno frequentemente. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1895 - Fine di agosto. Valère Alfred Fynn e Pierre Goudet salirono sulla Grande Rocheuse (nel Gruppo del Monte Bianco), sugli scoscesi pendii settentrionali che scendono sul Ghiacciaio di Argentière del Pilastro Nordest, alto 1200 metri, aprirono, il primo nuovo itinerario, senza guide, sulle pareti del versante di Argentière, sul canalone ghiacciato a sinistra del pilastro.

I due alpinisti lasciarono il Rifugio Cabane de Saleina (2691 m.) a mezzanotte con l’obiettivo di scalare l’Aiguille du Chardonnet, ma al Col du Chardonnet cambiarono i loro piani e si diressero verso la Grande Rocheuse. Alle 3 iniziarono la scalata e raggiunsero la cima tredici ore più tardi. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1896 - fine luglio. Julius Kugy con Daniel Maquignaz e Julien Proment salgono in vetta del Grande Lui per il versante Ovest, con un itinerario molto pratico. E’ una delle più divertenti vie su neve del bacino di Saleina. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1899 - 30 luglio. L. H. Aubert e Th. Aubert con Maurice Crettez salirono per la Cresta Est (Cresta Forbes) de l’Aiguille du Chardonnet (via normale), che è una delle più belle creste della catena del Monte Bianco. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1899 - 10 agosto. Maurice Crettez con Joseph Crettez e P. Sisey ripetono la Cresta Est (Cresta Forbes) de l’Aiguille du Chardonnet con qualche variazione che diventerà una delle più belle creste classiche della catena del Monte Bianco. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1901 - 23 agosto. La prima traversata reale senza aiuto esterno del Petit Dru al Grand Dru, fu realizzata da Emile Fontaine con Joseph Ravanel e Jean Ravanel Prima di allora era stata compiuta diverse volte ricorrendo ad aiuti esterni (dal 31 agosto 1887). Oggi la traversata de I Drus è una classica del Monte Bianco. Si tratta di una lunga e raccomandabile ascensione che presenta una bellissima arrampicata. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 28 giugno. Emile Fontaine con Joseph Ravanel tracciano la via normale dell’Aiguille de l’Amone per il versante Ovest e la Cresta Nord. Oggi questa via è interessante solo come discesa o per cominciare la traversata delle Aiguilles Rouges du Dolent. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1904 - 1° agosto. Emile Fontaine con le guide Jean Ravanel e Lèon Tournier furono i primi salitori dell’Aiguille du Jardin da Sud lungo la Cresta Nordest (Via Normale). Non è utilizzata che percorrendo la Cresta del Jardin all’Aiguille Verte, o per scendere dall’Aiguille du Jardin. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - A ventitré anni, George Leigh Mallory salì l’Arête du Moine dell’Aiguille Verte. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 12 agosto. Marcel Kurz e K. Steiner furono i primi a salire la Cresta Sud (via normale dalla Charpoua) de Il Cardinal 3647 m. Oggi bella salita di allenamento, classica e molto varia con un passaggio di 3° grado. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 2 agosto. George Finch e Maxwell Finch realizzano la prima salita per la Cresta dei Cosmiques iniziando dal Passage du Col du Midi che sale all'Aiguille du Midi lungo la Cresta Sud-Sud-Ovest. È una via classica, breve, molto frequentata, corta ma divertente salita di misto, facilmente realizzabile in giornata da Chamonix. - 250 m. II/AD. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1913 - 4 settembre. Una cordata di alpinisti guidati da Camille Simond e Roberts Charlet-Straton tentarono di issare sulla cima del Petit Dru una statua della Madonna di Lourdes, del peso di 13 kg, completamente in alluminio e dell'altezza di un metro circa. A causa delle pessime condizioni meteorologiche dei Les Drus, furono costretti ad abbandonarla a quota 3000 m, negli anfratti di una roccia. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1919 - 18 settembre. Alfred Ravanel, Arthur Ravanel, Camille Ravanel, Giuseppe Ravanel e Jules-Félicien Ravanel insieme con il sacerdote del villaggio, abate Alexis Couttin riuscirono a portare sulla cima del Petit Dru la statua della Madonna di Lourdes, abbandonarla a quota 3000 m, negli anfratti di una roccia il 4 settembre del 1913 a causa delle pessime condizioni meteorologiche dei Les Drus,ed era la fine della Prima Guerra Mondiale. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1922 - luglio. H. Cameré in solitaria sale per il Couloir a Y dal Versante Sud dell’Aiguille d’Argentiere raggiungendo la Sella 3826 m. e girando poi a sinistra su roccia la vetta. Bella ascensione classica in un colatoio incassato, alto 450 m. e inclinato a 45° - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1922 - 8 settembre. I Fratelli Hadamard, J. Le Bec e Tom De Lépiney affrontano la Cresta Nord nella traversata La Nonne - L'Evêque Attualmente si percorre la Cresta Nord prevalentemente nel senso della discesa, e la si completa spesso con la salita dell’L'Evêque, con una bella e frequentata ascensione classica. Realizzando così la traversata La Nonne-L'Evêque. Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1924 - 7 luglio. Emile Robert Blanchet, Jean Chaubert con Armand Charlet e Antoine Ravanel scesero per la Cresta del Jardin (Est) dell’Aiguille Verte con un itinerario splendido, vario, molto interessante, che se fatto in salita presenta una bella arrampicata su roccia, un magnifico passaggio su ghiaccio, e del bel terreno di alta montagna. Riserva vedute stupende. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 9/10 agosto. Pierre Dalloz, Jacques Lagarde e Henry de Segogne salirono per la prima volta la turrita Arête des Grands Montets, (o) Cresta dei Grands Montets che divide la parete Nord dalla Nordovest o parete del Nant Blanc de Aiguille Verte. La parete mista sopra il Ghiacciaio del Nant Blanc è costellata di vie impegnative che portano alla cima dell’Aiguille Verte e ai suoi satelliti occidentali. Itinerario grandioso, lungo e vario. La parte iniziale della salita, su roccia cattiva, è molto lunga. La parte interessate della via va dall’inizio della Pointe Farrar al Col du Nant Blanc. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 2 agosto. Jacques Lagarde e Henry de Segogne salirono la parete Nord dell’Aiguille d’Argentiere con uscita alla Spalla Nord-Ovest. Bella parete, interamente glaciale, alta 700 m. Si modifica profondamente e rapidamente nel corso degli anni. Attualmente il ghiacciaio pensile è tormentato e presenta alcune zone di seracchi. La pendenza media è di 50°. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1926 - 8 settembre. Il pilastro Sud della Grande Rocheuse nel Gruppo del Monte Bianco venne scalato interamente da Georges Charlet e Anatole Bozon che guidavano la signora Charmichael e sua figlia Eveline Charmichael. Al di sopra del Col Armand Charlet la Pointe Eveline (4026 m.) - (così chiamata in suo onore) viene aggirata a sinistra sul lato dell’Argentière. (Scalata della Pointe Eveline: IV grado, tre quarti d’ora), lungo una stretta cresta nevosa. Ad Est della Pointe Eveline si procede su un’ulteriore cresta nevosa e su roccia fino alla vetta dell’Aiguille du Jardin. L’odierna via normale è una combinazione dei due percorsi, ma in condizioni favorevoli si può anche seguire il Couloir Whymper fino alla fine e scalare la montagna per la Cresta Ovest. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 21 settembre. La signorina G. de Longchamp con la guida Armand Charlet e Marcel Bozon salirono per la Cresta Sans Nom da Ovest per il più bell’itinerario di cresta dell’Aiguille Verte. Il canalone d’accesso all’intaglio della Brèche Sans Nom è ripido. Non è pericoloso nelle primissime ore del mattino quando è ben innevato. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 27 luglio. Sulla Cresta Nordovest dell’Aiguille du Jardin si innalza un altro rilievo degno di nota: la Pointe Eveline, 4026 m., esattamente 37 metri al di sopra del Col Armand Charlet che la separa dalla Grande Rocheuse. Questa forcella fu raggiunta per un canalone che sale dal Glacier de Talèfre, da Josef Knubel e dall’ingegnere di Manchester Eustace Thomas (che scalò tutti i Quattromila, comprese molte cime secondarie, nell’arco di soli sei anni). Il canalone con una pendenza massima di 53 gradi, comportò una salita difficile valutata AD+ quando si trova in eccezionali condizioni favorevoli. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 2 settembre. Etienne Bruhl e Lucine Valluet, con le guide Arthur Ravanel e Fernand Bellin, salgono la Cresta Sud (via classica) dell’Aiguille du Moine dell’Aiguille Verte. Interessante salita, molto frequentata; si incontrano solo 2 passaggi delicati. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 28 luglio. André Migot con Camille Devouassoux con un bellissimo itinerario di ghiaccio salirono lo Sperone Nord dell’Aiguille du Chardonnet che in seguito diventerà lo (Sperone Migot) che ha in alto un pendio molto ripido ma breve. Oggi si tratta di una grande classica. Altezza 450 m. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1929 - 12 settembre. Il versante Nord dell’Aiguille Verte si suddivide nella parete Nord vera e propria e nella parete Nordest, su cui appare evidente il Couloir Couturier, scalato per la prima volta dal geografo americano H. Bradford Washburn con Georges Charlet, Alfred Couttet e André Devouassoux. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 10 agosto. Bobi Arsandaux e Robert Gréloz salirono la parete Nord dell’Aiguille d’Argentiere con uscita diretta. Bella parete, interamente glaciale, alta 700 m. Si modifica profondamente e rapidamente nel corso degli anni. Attualmente il ghiacciaio pensile è tormentato e presenta alcune zone di seracchi. La pendenza media è di 50°. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1932 Quando il problema della Nord de Les Drus pareva veramente irrisolvibile, Robert Gréloz assieme a André Roch si calano in ricognizione lungo la Nord del Petit Dru valendosi di 260 m. di corde, pur sapendo di non avere alcuna possibilità di risalita, in caso di ritirata, a causa dei forti strapiombi e dei molti tetti. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 1° luglio. La via diretta per il Couloir Couturier dell’Aiguille Verte fu aperta da Marcel Couturier con Armand Charlet e Jules Simond, ed è oggi una delle salite più amate dalla conca d’Argentière. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 22 luglio. Il versante Nord dell’Aiguille du Jardin non fu oggetto d’attenzione fino a quando Paul Dillemann, Armand Charlet e Jules Simond dal ghiacciaio dell’Argentière salirono al Col Armand Charlet. E’ oggi una delle salite più amate dalla conca d’Argentière - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 22 luglio. Il versante d’Argentiere (Nordest) dell’Aiguille du Jardin su salito da Paul Dillemann, Armand Charlet e Jules Simond ed è una grande via di ghiaccio. E’ stata ripetuta il 27 luglio 1932 da Karl Blodig, solo, all’età di 74 anni, che è poi sceso il giorno dopo per la stessa via. Il colatoio ha subito un’evoluzione dal tempo delle prime salite: oggi presenta un forte bombardamento nella prima parte. La pendenza è molto forte: circa 56° nella parte utilizzata del colatoio principale (inclinazione media di questo colatoio dalla crepaccia terminale alla cima 54°), e 51° per il colatoio propriamente detto del Col Armand Charlet. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 27 luglio. Solamente cinque giorni dopo la prima ascensione del versante Nord dell’Aiguille du Jardin dal ghiacciaio dell’Argentière, per merito di Armand Charlet, Paul Dillemann e Jules Simond; Karl Blodig all’età di 73 anni, fece le ascensioni in solitaria in salita ed in discesa della Grande Rocheuse e dell’Aiguille du Jardin – numero sessantacinque e sessantasei del suo elenco personale di “Quattromila”. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 7 e 13 agosto. La Cresta Sud integrale dell’Aiguille du Moine dell’Aiguille Verte con una magnifica scalata esterna venne vinta dai Polacchi W. Birkenmajer, Jakub Bujak, B. Chwacsinski e Wictor Ostrowski, oggi diventata molto classica con roccia e assicurazioni eccellenti. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 24 giugno. Robert Gréloz e la guida André Roch, svizzeri, salgono per la Parete Nord dell’Aiguille de l’Amone per una via di ghiaccio molto bella, ripida e sostenuta (48°) alta 435 m. scendendo poi dalla stessa direzione. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1935 - 31 luglio - 1 agosto. Pierre Allain e Raymond Leininger compirono la Prima ascensione della Parete Nord del Petit Dru aprendo la Via Allain-Leininger, considerata una delle sei classiche pareti Nord delle Alpi. Il Dru è una magnifica ascensione di 850 m. Nel tratto difficile esistono 2 passaggi: la Fessura Allain della via originale, e la Fessura Martinetti, meno difficile, scoperta durante la sesta ascensione. Attualmente la via è attrezzata, anche più del necessario. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 22 agosto. Armand Charlet e Dimitri Platonov salirono da Nordovest dal versante del Nant Blanc de Aiguille Verte, che sale direttamente in vetta dell’Aiguille Verte. (Via classica) che è una delle più belle scalate miste delle Alpi. Superbo itinerario misto di 900 m. (dalla crepacciata terminale all’uscita), in un ambiente severo e selvaggio, il più elegante di questo versante. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 25 febbraio. Armand Charlet e Camille Devouassoux realizzano la Prima attraversata invernale delle Les Drus salendo dal Petit Dru proseguendo poi sino al Grand Dru con una lunga ascensione non certamente raccomandabile in inverno per quei tempi. Armand Charlet salì nella sua carriera 22 volte Aiguille du Dru. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 – 4/5/6 agosto. Un’impresa davvero eccezionale viene realizzata dalla cordata Riccardo Cassin, Ugo Tizzoni e Gino Esposito.

Lo strapiombante Sperone Nord della Punta Walker nelle Grandes Jorasses viene superarto dopo un’impegnativa scalata e due bivacchi in parete. Questa impresa è talmente importante nella storia dell’alpinismo che con essa si può considerare chiusa l’epoca dell’alpinismo tradizionale.

La via Cassin allo Sperone Walker resta comunque ancora oggi una delle mete più ambite dagli alpinisti di tutto il mondo. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco. (Alpi Graie).

 

1941 - 11 luglio. Édouard Frendo e René Rionda effettuano la prima salita per la Parete Nord dell’Aiguille du Midi tracciando sul 4° Sperone la via Sperone Frendo. E’ lo sperone parallelo e a sinistra dello Sperone Centrale, il solo che si ricongiunge alla Cresta Est-Nordest (a 3700 m.). E’ anche il più bello, al di sopra di una base massiccia. Bellissima via di misto in quota, di grande levatura (1100 m.) in un scenario magnifico. E’ ripetuta di sovente. Le difficoltà su roccia, nella prima parte sono moderate; i principali ostacoli sono su ghiaccio e si trovano all’uscita; sempre più frequentemente si usa oggi uscire per i pendii ghiacciati, di preferenza alla schiena rocciosa superiore. D. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1942 - 27 agosto. Marc-Antoin Azéma con Armand Charlet salirono l’Aiguille d’Argentiere lungo la bella Cresta del Jardin dal Versante Sud-Ovest. E' oggi diventato un itinerario classico e grandioso lungo una delle più belle creste delle Alpi. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1943 - 16 maggio. René Aubert, René Dittert e Francis Marullaz salirono l’Aiguille Purtscheller per la Cresta Sud (via originale) con una bella arrampicata, classica e molto frequentata. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1946 - Il pilastro Nordest della Grande Rocheuse venne scalato da Marc-Antoin Azema e G. Fraissinet, offre una via mista molto lunga, con alcuni passaggi di VI° grado e un tiro di corda di V°, situata in una posizione splendida che dà sul Couloir Couturier. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 5 agosto. Pierre Allain, Francis Aubert, Auguste Fix, J. Rousseau sulla parete Sud-Ovest de Il Cardinal 3647 m. tracciano la (via Alain) con un’arrampicata molto bella, esposta e sostenuta con un passaggio di 5°+ ed uno di A1. La via si sviluppa lungo la parte destra della parete Sud-Ovest, poi sulla Cresta Sud-Ovest del Cardinal; altezza 350 metri circa. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 1 agosto. Gilgert Garrigou e M. Legris con André Contamine con una lunga ascensione, oggi classica, che riserva delle belle vedute e che si sviluppa quasi interamente sul filo dello Sperone Sud-Ovest de L'Evêque (via classica). Roccia eccellente e assicurazione ottima. Altezza 700 m. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 1/5 luglio. Quattro alpinisti parigini, Lucien Berardini, Adrien Dagory, Guido Magnone e Marcel Lainé, riuscirono a vincere la Parete Ovest del Petit Dru ma l’hanno dovuta tentare due volte: la prima erano riusciti a superare in pochi giorni i due terzi della parete, ma le incessanti difficoltà, la sete e il maltempo li avevano costretti a tornare indietro. Due settimane dopo (17 luglio 1952) essi sono nuovamente alla base de Les Drus. Durante il secondo tentativo raggiungeranno la vetta ma per non perdere tempo in quell’estate particolarmente tempestosa, avevano evitato di ripercorrere la prima parte della salita, già compiuta nel primo tentativo e passarono sulla parete Nord fino a un terrazzo fra la Nord e la Ovest, un po’ sopra la fine del diedro di novanta metri e separato da quest’ultimo da una trentina di metri. Allora avevano pensato e realizzato una traversata audace utilizzando chiodi a pressione (quindi bucando la roccia) su una placca assolutamente levigata. L’atto di bucare la roccia non era mai stato fatto prima da nessun arrampicatore, è quindi facile immaginare che la salita fu criticata assai duramente dagli ambienti alpinistici internazionali, e inoltre fu totalmente disapprovato il metodo di realizzazione (infatti, i quattro alpinisti, durante il loro secondo tentativo, ritornarono al punto precedentemente raggiunto passando da un’altra via sulla parete Nord per assicurarsi la ritirata in caso di maltempo) ed i mezzi impiegati. In realtà si trattava di un’impresa di valore eccezionale. Secondo alcuni è stata la più importante e significativa scalata di roccia aperta sulle Alpi nel dopoguerra, in quanto dette origine ad una nuova concezione dell’alpinismo. Giustamente Guido Magnone (alpinista e scultore francese) giunse ad affermare che «in ogni attività dell’uomo, chi cerca di creare qualcosa di nuovo che vada contro la tradizione vigente, deve aspettarsi una reazione di questo tipo».

Quei chiodi, rimasti nel granito, hanno poi permesso ad altre cordate di salvarsi dalla parete e sono stati d’importanza capitale nel salvataggio di due alpinisti tedeschi: Heinz Ramisch e Hermann Schriddel incrodati sul Il Drus nel 1966. Salvati poi da Gary Hemming e René Desmaison che scavalcarono tutta la complessa e farraginosa macchina dei soccorsi. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 – 17/19 luglio. Il grande problema di quegli anni sul Monte Bianco era costituito dalla parete Ovest del Petit Dru. Vi furono comunque tentativi: importante quello di Gilbert Vignes, che nel tratto inferiore della parete superò una durissima fessura in arrampicata libera, che ora appunto porta il suo nome. Ma il tentativo più serio ebbe luogo nei primi giorni di luglio (1/5) 1952, quando Lucien Berardini, Guido Magnone e Adrien Dagory riuscirono a vincere più di metà parete, superando lunghi tratti in esclusiva arrampicata artificiale, come il muro di 40 metri, il tetto del “Bloc coincé” e soprattutto il famoso “diedro di 90 metri”, forse il passaggio più impressionante e caratteristico di tutta la parete. L’uso dei chiodi e dei cunei si era rivelato assolutamente indispensabile, ma sopra il diedro di 90 metri, la stanchezza, la sete e una placca insuperabile li costrinsero alla ritirata. Proseguire sarebbe stato possibile solo con un’ampia pendolata a destra su una immensa lastra inclinata, ma in tal modo essi si sarebbero tagliati ogni possibilità di ritirata, rischiando seriamente di perire per sfinimento.

Due settimane dopo appunto il (17 luglio 1952) essi sono nuovamente alla base dei Les Dru, ma invece di ripercorrere la parte bassa della parete, per risparmiare tempo e fatica essi salgono la via Allain della parete Nord fino ad un terrazzino posto ad una quarantina di metri più in alto e a sinistra del punto massimo che essi avevano raggiunto sopra il diedro di 90 metri.

Con una traversata assai problematica, ricorrendo anche all’uso di alcuni chiodi ad espansione piantati in una placca assolutamente levigata, Guido Magnone, Lucien Berardini, Adrien Dagory e Marcel Laine riescono a portarsi al punto di fermata sopra il diedro.

Poi compiono la pendolata, lasciando in loco una corda fissa per poter avere una ritirata sicura verso la parete nord in caso di abbandono.

Dopo un bivacco abbastanza tranquillo, i quattro, guidati da un Lucien Berardini in splendida forma, raggiungono la vetta arrampicando sempre in libera e superando difficoltà un po’ inferiori a quelle che essi avevano previsto in quel tratto. La salita richiede l'uso di tecniche ad alta intensità di arrampicata. Pertanto, un nuovo episodio nella storia del Il Dru era iniziato. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1953 – 15/16/17/18 agosto. Walter Bonatti, e Carlo Mauri, compiono un primo tentativo sul Pilastro Sudovest del Petit Dru, ma dopo tre giorni di maltempo all’altezza del ramarro decidono di tornare indietro. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1954 - 25 luglio. André Contamine con Pierre Labrunie aprono la via diretta sulla parete Est dell’Aiguille du Moine dell’Aiguille Verte. Tre itinerari percorrono la parete Est dell’Aiguille du Moine. Questo è il più bello, (Diretta Contamine) ed è decisamente classico. La roccia è eccellente, il tracciato elegante. I passaggi più duri si trovano nel diedro d’attacco. La via è attrezzata. Altezza 400 m. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 - 25/26/27 luglio. Walter Bonatti, Carlo Mauri, Andrea Oggioni e Iosve Aiazzi nel Gruppo del Monte Bianco e precisamente sul Petit Dru effettuano un secondo tentativo allo Spigolo Sud Sudovest ma vengono ostacolati ancora dalla tormenta. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 - 17/22 agosto. Walter Bonatti con cinque bivacchi in parete, in sei giorni di durissima arrampicata al limite della tecnica e dell’audacia, scala per la prima volta, in Solitaria il Pilastro Sudovest del Petit Dru suscitando enorme entusiasmo ed incondizionata ammirazione. Questa ascensione è considerata come uno dei più grandi exploit della storia dell'alpinismo, oggi chiamato Pilastro Bonatti. La realizzazione della prima ascensione, in solitaria, ha costituito uno dei più straordinari exploit della storia dell’alpinismo. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 13 luglio. Maurice Bacquet e Gaston Rébuffat aprono sulla parete Sudest dell’Aiguille du Midi la via Rébuffat la prima ad essere aperta su questa parete, ed è di gran lunga la più classica. Data la vicinanza della funivia è estremamente frequentata; parte del tempo occorre spesso trascorrerlo in lunghe attese all’attacco o alle soste. Magnifica arrampicata aerea, su roccia eccellente, alta quasi 200 m. Aperta con un po’ d’artificiale, si supera oggi in libera (il passaggio più duro è 6a). L’uscita classica, che oggi si raccomanda, non utilizza il tratto originale che raggiunge la spalla della via Contamine, ma il Passaggio Cretton che sbocca in prossimità della cima. TD+. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1956 – 13 agosto. Bernard Pierre e Gaston Rébuffat raggiunsero la base del versante Sud-Est dell’Aiguille du Midi salendo per lo Sperone dei Cosmiques alto circa 120 m. che scende dal secondo gendarme della Cresta dei Cosmiques (3760 m.) Tra le 4 vie aperte sullo sperone, la via Rébuffat è la più classica. Si tratta di una bella ascensione percorsa molto spesso. E’ attrezzata. D+. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1957 – 1 settembre. Marcel Bron, Charles Bozon e André Contamine, Jean Juge e Pierre Labrunie con una bellissima salita, atletica, percorsa già in apertura con un ricorso minimo all’artificiale aprono sulla parete sudest dell’Aiguille du Midi la via Contamine, che oggi il muro d’uscita si passa in libera, ciò che fa della via Contamine una delle vie più tecniche dell’Aiguille du Midi. Il materiale in posto permette tuttavia di salire questo tratto in artificiale. La difficoltà varia dunque a seconda del modo di superare questo tratto di 40 m. Tutta la via è ben attrezzata. ED+ (o TD+ con dell’artificiale). - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1958 - 31 luglio. A. Berthoud e R. Marcoz salirono la (Cresta Integrale Sud) dell’Aiguille Purtscheller con una bella arrampicata, classica e molto frequentata. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1961 - 18 settembre. Guy Formaz e Christophe Vouilloz dalle Aiguilles Dorées salgono per la Cresta Sud dell’Aiguilles Sans Nom (Punta Sud) con una bella arrampicata su roccia splendida. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1962 - 16 giugno. Charles Bozon, André Contamine, René Novel, Georges Payot, André Simond e altri, salirono da Ovest il Col du Midi per il Couloir des Cosmiques, che porta diritto alla sella situata tra l'attuale Refuge des Cosmiques e la base della cresta Sud-Ovest Aiguille du Midi. È la via migliore. AD. - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco - Settore della Vallée Blanche - Alpi Graie.

 

1963 - 11 agosto. I britannici Joe Brown e Tom Patey salgono la parete Nord-Ovest Aiguille Sans Nom dell’Aiguille Verte, e aprono la “Via Originale Inglese.” . Itinerario molto bello, assai interessante. Altezza 1000 m. l’uscita è a 3800 m. circa 80 m. al di sopra dell’intaglio della Brèche Sans Nom. Arrampicata su roccia, poi su ghiaccio e misto, magnifica, in un ambiente severo. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1963 - 31 agosto. Realizzano la prima salita per la Parete Nord dell’Aiguille du Midi gli alpinisti Odile Mossaz e Yannick Seigneur per lo Sperone Centrale o Sperone Seigneur (3° Sperone) che al di sopra del quale passa la funivia. Bella salita varia, alta 1200 m. rocciosa nella prima metà, mista e di ghiaccio nella parte alta. E’ ripetuta di tanto in tanto. Il tracciato è particolarmente elegante con possibilità di numerose varianti. TD. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1964 - 7 luglio. 14 francesi, 5 guide e 9 aspiranti guide si arrampicarono sull’Arête des Montets dell’Aiguille Verte capitanati da Jean-Louis Jond. - Jean Franco, direttore dell’ENSA (Ecole Nazionale de Ski et d’Alpinisme) di Chamonix, tiene sotto controllo il corso dall’elicottero e parla via radio. Alle 11 si ode un boato proveniente dal Couloir Cordier. Un’enorme slavina si abbatte sulla parete e precipita sul Glacier des Rognons. Allarme a Chamonix. Quattordici alpinisti esperti rimasero vittime di un disastro in una zona relativamente poco difficile. La zona del distacco aveva una pendenza di 45 gradi. Una grande tragedia! - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1966 - 26 luglio. Robert Mazaras con Gaston Rébuffat, P. De Cléry con Hubert Cretton, queste due cordate realizzano una magnifica arrampicata, ripida e sostenuta, con un solo tratto d’artificiale sullo Sperone Sud-Est de Il Minaret trovando la roccia eccellente, ad esclusione di un passaggio. Oggi la via è in gran parte attrezzata. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1968 - Lo svizzero Sylvain Saudan scende con gli sci il Couloir Whymper dell’Aiguille Verte. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1969 - 27 giugno. Michel Marchal e Reinhold Messner salgono il Couloir Nord della Pointe du Domino e il gran Gendarme della Cresta Est. E’ alto 400 m. al di sopra della crepaccia terminale. Presenta una pendenza media di 58°, con dei passaggi molto ripidi. Bella via di ghiaccio, un po’ esposta alle cadute di sassi. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1969 - 5 novembre. L’aspirante guida Georges Nominé aprì da solo in 5 ore e mezzo un itinerario sul pilastro Nordest dell’Aiguille du Jardin. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1971 - 4 settembre. Anselme Baud e Dominique Mollaret salirono in vetta dell’Aiguille du Jardin per il versante Nord-Est con un’arrampicata atletica, molto bella nella parte superiore, sullo Sperone Nordest. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1972 - 29 giugno. Roland Ravanel e Francois Simatos su roccia generalmente eccellente salgono la via del Diedro Centrale de Il Plateau 3177 m. risalendo il gran diedro evidente, inizialmente obliquo, chiuso da un tetto situato leggermente a destra della verticale della cima. Bellissima arrampicata, diventata classica. Oggi la via è attrezzata. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1974 - 20 agosto. Herbert Feissner e Roland Ravanel salirono dalla Cresta Sud de Il Plateau 3177 m. con una bella arrampicata esterna di circa 300 m. (Oggi attrezzata). E’ la via più facile della parete, e costeggia in gran parte la cresta che limita a destra la parete Sud-Ovest della Punta 3177 m. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1975 - 24/25 settembre. Patrick Gabarrou e Jean Marc Boivin aprono la Via Direttissima sulla parete Nord dell’Aiguille Verte (4121 m.). - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1977 - 7 settembre. H. Biondi con P. Dardot e Roland Ravanel con una bella arrampicata classica di 250 m. che si sviluppa lungo una specie di parete di un’anticima Sud, che collega a una breve cresta aerea alla Punta 3159 m. chiamata oggi Spigolo del Génépi. La via è attrezzata, salvo all’attacco. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1978 - 18 luglio. Gianni Comino e Giancarlo Grassi, inventano una via improbabile sulla parete Nord dell’Aiguille Verte. “La Goulotte Grassi”. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1978 - 5/6/7 agosto. Patrick Gabarrou con il cognato Philippe Silvy aprono Direttissima Gabarrou-Silvy sulla parete Nord-Ovest dell’Aiguille Sans Nom (3982 m.) dell’Aiguille Verte con un percorso di 950 metri di grande difficoltà, che presenta tutti i terreni caratteristici dell’alta montagna (roccia, neve, ghiaccio e misto). E’ l’itinerario più difficile del versante del Nant Blanc. - Una via ripetuta solo nel 1999. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1979 - 10 maggio. Jean-Frank Charlet con René Ghilini salirono la goulotte più a destra (Ovest) del versante della Pointe Supérieure de Pré de Bar che risulta la più difficile; essa nasce da un intaglio situato immediatamente a Nord-Est della cima principale. Oggi questo itinerario viene chiamato Goulotte Charlet-Ghilini (versante Nord-Ovest). - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1982 – 30 giugno. Gaetano Vogler e Romain Vogler sulla parete Sud dell’Aiguille du Midi, aprono la via “La Dame du Lac con un itinerario diretto, molto elegante, che si sviluppa sulla parte sinistra della parete Sud su roccia grigia eccellente e verticale. L’arrampicata si svolge prevalentemente lungo fessure. ED. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1982luglio. Eric Escoffier con Daniel Lacroix realizza il Concatenamento alle Aiguilles du Dru della Diretta Americana e Via Bonatti in 5h:30 per la Diretta Americana e 5h:15 per la Via Bonatti. Per un totale di 11 ore. Les Drus - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1982 11 luglio. Marco Pedrini con Claudio Cameroni salgono interamente in libera il Pilastro Bonatti a Sudovest del Petit Dru. E’ una delle grandi classiche di alta difficoltà.(7a) - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1982 – 13 agosto. Marco Pedrini con Marco Ballerini e Fabio Lenti salgono all’Aiguille du Midi per il Pilastro Sud-Est realizzando la 3° ascensione della via Monsieur de Mesmaeker con difficoltà di 7b. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1983 - Etienne Deschamps e Marc Ravanel salgono l’Arête de Bayer per la Parete Sud e aprono la “Via Grenadine” Bellissima arrampicata di media difficoltà alta 200 m. La via è attrezzata. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1983 - 22 luglio. Eric Escoffier realizza la Seconda salita in libera con Christophe Profit e una seconda cordata con Thierry Renault e Pascal Etienne della Direttissima Americana – alle Aiguilles du Dru parete Ovest dell’Aiguille du Dru della via di John Harlin e Royal Robbins del 10/13 agosto 1965. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1983 - 28 luglio. Claude Remy e Yves Remy nelle Aiguilles Dorées e precisamente sulla parete Nord della Tête Biselx aprono la via Remy “Dianetic” un bellissimo itinerario in libera, su roccia eccellente. Oggi esistono altre 4 vie su questa alta parete di 300 m. - Settore dell’Aiguille d’Argentiere - Alpi Graie - Massiccio Dolent-Argentiere-Trient.

 

1984 – 9 luglio. Gérard Hopfgartner e Michel Piola aprono la via “Ma Dalton” la più dura tracciata sulla parete Sudest dell’Aiguille du Midi, essenzialmente a causa del notevole tetto della parte inferiore. Ma la sua sezione originale è corta: 120 m. fino al ricongiungimento con la via Rébuffat. E’ interessate combinarla con l’uscita per il Diedro Desmaison. Via molto bella, estremamente atletica. Il passaggio del tetto in libera (riuscito nel corso della seconda salita a Thierry Renault) è eccezionale. Ma le difficoltà sono sostenute sui primi 4 tiri che presentano almeno del 6c. L’uscita dal Diedro Desmaison in libera è ugualmente molto difficile. EX. - Settore della Vallée Blanche - Massiccio del Monte Bianco - Alpi Graie.

 

1985 - Eric Escoffier con Daniel Lacroix concatenano la Diretta Americana al Petit Dru alle Aiguilles du Dru e lo Sperone Walker alle Grandes Jorasses. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1986 - 16 agosto. Marco Pedrini partì per una nuova, prestigiosa solitaria, la Diretta Americana al, Petit Dru o meglio Il Dru, la via di Gary Hemming e Royal Robbins del 24/26 luglio 1962. Non ci furono testimoni, ma probabilmente la salita riuscì. Successe tutto nella discesa, sempre senza testimoni: forse cedette un cordino o uscì il chiodo di ancoraggio della corda doppia. Avrebbe compiuto 28 anni a novembre. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1987 - Pierre Tardivel scende con gli sci il Canalone Cordier dell’Aiguille Verte - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

1994 - 8 marzo. P. Cieslar con T. Braguier e A. Gasienica salgono la Via Vivagel sulla parete Nord dell’Aiguille Verte. - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.

 

2007 - 17/18 marzo. Gli sloveni Andrej Grmovsek e Mirko Lukié ripetono la Via Direttissima Gabarrou-Silvy sulla parete Nord-Ovest dell’Aiguille Sans Nom (3982 m.) dell’Aiguille Verte - Settore dell’Aiguille Verte - Alpi Francesi - Alpi Graie - Massiccio del Monte Bianco.