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Mont Brouillard – 4069 m.

(Contrafforti Italiani)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

A Sud del Col Emile Rey, è il punto più elevato della lunga Cresta del Brouillard.

Elevazione aguzza, dalla sottile cresta sommitale. Viene salita molto raramente quale meta a sé.

Il Mont Brouillard insieme alla Punta Baretti si possono considerare topograficamente indipendenti dal massiccio del Monte Bianco.

Il Col Emile Rey separa infatti nettamente il Mont Brouillard dal Picco Luigi Amedeo e quindi il massiccio del Monte Bianco.

Del resto il «monte nebbioso», questa è la traduzione del suo nome in italiano, costituisce di fatto un prolungamento della lunga cresta Sud del Monte Bianco verso la Val Veni dalla quale si innalza come una tozza vetta sommitale.

La via normale sale oltre il limite dei quattromila metri attraverso un canalone ghiacciato alto 600 metri, inclinato in media di 50 gradi e minacciato da scariche di pietre, il quale termina sul Col Emile Rey. Tutto questo dopo una marcia di sei ore fino al Rifugio Quintino Sella, la quale, in qualunque altro contesto, potrebbe di per sé costituire un’ascensione completa. Il Mont Brouillard presenta molteplici aspetti inconsueti.

 

Dal Rifugio Sella

 

La via dal rifugio, la quale taglia trasversalmente verso il basso il crepacciato Ghiacciaio del Monte Bianco, corre insieme alla via d’accesso alla cresta del Brouillard, cioè attraverso il canalone ghiacciato fino al Col Emile Rey.

All’inizio dell’estate le condizioni sono generalmente buone, ma vi è il pericolo di valanghe.

Alla fine dell’estate vi sono invece formazioni di ghiaccio vivo. Bisognerebbe mettersi in marcia nottetempo.

Mentre la via della cresta del Brouillard al di sotto del Col Emile Rey si spinge verso sinistra su terreno roccioso, si prosegue fino alla forcella presso il risalto della cresta Nord. Per giungere allo spuntone sommitale vi sono 59 metri di dislivello, circa tre lunghezze di corda; apparentemente un piccolo salto. Se la roccia levigata è asciutta è agevolmente percorribile. In alcuni tratti si procede a sinistra e a destra del filo di cresta lungo strette cenge e qua e là s’incontrano zone ghiacciate: un diversivo accettabile (in termini di tempo e fatica) per coloro che sono giunti al colle prima dell’alba e hanno come principale obiettivo la Cresta del Brouillard.

E’ quello che avvenne durante la prima ascensione della Cresta del Brouillard dal Col Emile Rey, compiuta il 9 agosto del 1911 da Karl Blodig, Humphrey Owen Jones, Geoffrey Winthrop Young e Josef Knubel, quando Young e Knubel scalarono il Mont Brouillard in soli nove minuti dal colle. Essi avevano iniziato la scalata poco dopo le 5 e raggiunsero la cima del Monte Bianco sei ore più tardi.

Quella della cresta del Brouillard è una scalata classica del Monte Bianco, più breve di quella della Cresta di Peutérey o della Cresta dell’Innominata, tuttavia altrettanto nota per la sua faticosa salita.

Ad ogni modo il percorso della Cresta del Brouillard è ritenuto uno dei più affascinanti del Monte Bianco ed è tra i meno frequentati.

Chi furono i primi scalatori?

 

Per più di due decenni non si è trovata una chiara risposta a questa domanda.

Karl Blodig dubitava persino della scalata del Mont Brouillard da parte di Martino Baretti e Jean-Joseph Maquignaz (28 luglio 1880).

Egli riteneva che la cordata avesse raggiunto solo la Punta Baretti e nel 1906 (il 10 luglio) decise di chiarire questo dubbio.

Karl Blodig superò con il suo fedele compagno Oskar Eckenstein e il portatore Alessio Brocherel il Col Emile Rey provenendo dal ghiacciaio del Monte Bianco (Alessio Brocherel aveva già messo piede per la prima volta sul Col Emile Rey nel 1899) e salendo lungo la Cresta Nord raggiunse il punto più alto. Non notò qui alcuna traccia di ometti di pietra.

Un anno più tardi, Karl Blodig completò la traversata della montagna provenendo da Sud, dal Col Brouillard e verificò per la Cresta Punta BarettiMont Brouillard non c’è bisogno di mezz’ora, come disse Martino Baretti, bensì del doppio.

 

Un’alternativa pratica

 

Il grande scalatore tedesco Fritz Wiessner scalò il Mont Brouillard nel 1958 con la guida Eugenio Bron.

Scalarono una costola rocciosa sulla parete Ovest (a destra del canalone d’approccio) che ha diversi passaggi difficili.

Questa costola può essere utilizzata per l’ascensione quando il canalone è in pessime condizioni e giunti in cima può servire come via di discesa.

 

 

 

 

1880 - 28 luglio. Martino Baretti e Jean-Joseph Maquignaz (pare) abbiano realizzato la prima scalata del Mont Brouillard per la Cresta Sud. Karl Blodig riteneva che la cordata avesse raggiunto solo la Punta Baretti che oggi porta il suo nome. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1899 - 26 agosto. Giovanni Battista Gugliermina con Giuseppe Gugliermina e Natale Schiavi con Michele Motta effettuano la prima ascensione e traversata da Est a Ovest dell’aereo colle fra il Picco Luigi Amedeo e il Mont Brouillard che chiameranno Col Emile Rey (4027 m.) a ricordo della grande guida di Courmayeur, Emile (Emilio) Rey, caduta nel 1895 a soli 49 anni alla Gengiva del Dente del Gigante. Per 20 anni svolse un’attività alpinistica eccezionale, di alto livello tecnico e di esplorazione; fra le sue prime ascensioni assolute o vie nuove si annoverano: Aiguille Noire de Peutérey, Aiguille de Talèfre, Calotte de Rochefort, Aiguille Blanche de Peutérey, Charmoz (traversata), Dru (traversata), Monte Bianco (invernale), Aiguille de Bionnassay (Sud e Est), Castore (Nord), Grandes Jorasses (invernale), Ago di Sciora, Pizzo Badile (Est), Cima di Rosso (Nord), Dent d'Hérens (Ovest), Monte Bianco (Cresta de Peutérey). – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1906 - 11 luglio. Karl Blodig superò con il suo fedele compagno Oskar Eckenstein e il portatore Alessio Brocherel il Col Emile Rey da Ovest salendo poi al colle da Est. – (Alessio Brocherel aveva già messo piede per la prima volta sul Col Emile Rey nel 1899) e i tre salendo lungo la Cresta Nord raggiunsero il punto più alto del Mont Brouillard. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 17 luglio. Karl Blodig con Laurent Croux completò la traversata del Mont Brouillard provenendo da Sud, dal Col du Brouillard per il versante Ovest e verificò per la Punta Baretti che per il Mont Brouillard non c’è bisogno di mezz’ora, come disse Martino Baretti, bensì del doppio. Ascensione su ghiaccio e roccia, esposta alla caduta di sassi. Dislivello dal ghiacciaio 750 m. AD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 9 agosto. Karl Blodig, Humphrey Owen Jones, Geoffrey Winthrop Young e Josef Knubel, realizzarono la Prima ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi raggiunsero la cima del Monte Bianco sei ore più tardi. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 11 agosto. Hans Pfann e Ugo di Vallepiana, realizzano la 2ª ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi la cima del Monte Bianco. È stata per alcuni decenni la via classica della Cresta del Brouillard ma ora è quasi abbandonata, in quanto si preferisce raggiungere il Col Emile Rey al Rifugio Monzino e dai Bivacchi Eccles. Si svolge in luoghi appartati e solitari; qualche pericolo di caduta sassi nel canalone del colle e fin quasi sul Picco Luigi Amedeo. Il Ghiacciaio del Monte Bianco che si deve attraversare può essere molto crepacciato. Dislivello dal rifugio circa 1500 m. Difficoltà D, su ghiacciaio, roccia (III) e misto. Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 18 agosto. E. Pühn con Adolphe Rey e Ferdinand Melica, realizzano la 3ª ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi la cima del Monte Bianco. È stata per alcuni decenni la via classica della Cresta del Brouillard ma ora è quasi abbandonata, in quanto si preferisce raggiungere il Col Emile Rey al Rifugio Monzino e dai Bivacchi Eccles. Si svolge in luoghi appartati e solitari; qualche pericolo di caduta sassi nel canalone del colle e fin quasi sul Picco Luigi Amedeo. Il Ghiacciaio del Monte Bianco che si deve attraversare può essere molto crepacciato. Dislivello dal rifugio circa 1500 m. Difficoltà D, su ghiacciaio, roccia (III) e misto. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 5 luglio. Josef Knubel (guida) con Eustace Thomas con un breve percorso su misto dal Col Emile Rey 4027 m. superano o aggirano i piccoli risalti della Cresta Nord raggiunsero il punto più alto del Mont Brouillard. AD-. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 27 luglio. Alexander Graven e Josef Knubel (guida) con Thomas Graham Brown realizzarono un’ascensione su ghiacciaio e terreno misto proveniendo da Est. Salirono in alto una crestina nevosa che riporta verso destra, fino a uscire diritto sulla Cresta Nord poco sopra il colle, fino alla cima del Mont Brouillard. PD+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 13 agosto. Il grande scalatore tedesco Fritz Wiessner scalò il Mont Brouillard con la guida Eugenio Bron, in salita al Monte Bianco, a causa del ghiaccio nel canale sotto il Col Emile Rey e della caduta di sassi, ha preferito spostarsi a destra sulla Cresta Ovest (a destra del canalone d’approccio) che porta alla vetta del Mont Brouillard. Altezza della cresta 150 m. D, con un passaggio di V°. Questa costola può essere utilizzata per l’ascensione quando il canalone è in pessime condizioni e giunti in cima può servire come via di discesa. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1973 - 3/4/5 luglio. Le guide Lorenzino Cosson e René Salluard; Luigino Henry e Cosimo Zappelli, realizzano il Percorso integrale della Cresta del Brouillard. Consiste nel percorso completo della cresta, comprendente anche le Aiguilles Rouges, la Punta Baretti e il Mont Brouillard. Ascensione grandiosa, lunghissima, all'inizio su terreno infido (ripidi pendii con erba) e anche monotono, poi più varia. Interessante per l'ambiente isolato e selvaggio. Dislivello circa 3000 m, con sviluppo eccezionale di circa 7200 m. Difficoltà D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1975 - 13/14 luglio. B. Bougé, R. Ducournau, J. Franchon e R. Mizrahi, salgono per lo Sperone del Brouillard. La via si svolge sullo sperone largo e convesso situato tra il gran canale Sud-Est del Mont Brouillard e la Cresta dell'Innominata, cresta che si segue poi nella parte superiore.

Ascensione molto bella e interessante, con buona roccia sullo sperone. I primi salitori utilizzarono solo dadi. Dislivello 700 m. dalla crepaccia all'uscita in cresta per la via classica dell'Innominata, fino in vetta al Monte Bianco. Difficoltà TD+ discontinue, IV e V, 1 tratto V+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 29 It.55 a

 

1982 - 12/15 febbraio. Louis Audoubert, Marc Batard, C. Delamonica e M. Metzger, realizzano la 1ª invernale del Percorso integrale della Cresta del Brouillard. Consiste nel percorso completo della cresta, comprendente anche le Aiguilles Rouges, la Punta Baretti e il Mont Brouillard. Ascensione grandiosa, lunghissima, all'inizio su terreno infido (ripidi pendii con erba) e anche monotono, poi più varia. Interessante per l'ambiente isolato e selvaggio. Dislivello circa 3000 m, con sviluppo eccezionale di circa 7200 m. Difficoltà D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 4/5 febbraio. Dario Brocherel e Mario Mochet, realizzano la 2ª invernale del Percorso integrale della Cresta del Brouillard. Consiste nel percorso completo della cresta, comprendente anche le Aiguilles Rouges, la Punta Baretti e il Mont Brouillard. Ascensione grandiosa, lunghissima, all'inizio su terreno infido (ripidi pendii con erba) e anche monotono, poi più varia. Interessante per l'ambiente isolato e selvaggio. Dislivello circa 3000 m, con sviluppo eccezionale di circa 7200 m. Difficoltà D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.