torna al menù

 

 

Reposoir -

(Gruppo delle Grandes Jorasses)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

Reposoir - robusta nervatura rocciosa sponda destra orografica del Couloir Whymper, ben segnata ma non quotata su IGM: grosso modo, la sua base è sui 3400 m. ed il suo vertice sui 3700 m.

La denominazione esprime egregiamente il sollievo della riposante arrampicata di Edward Whymper sulle sue confortevoli rocce, dopo la lunga sgambata da Courmayeur per il fondo valle, il bosco, la morena, il ghiacciaio.

Risalire il dorso del Reposoir badando a scegliervi il percorso più facile, e così appoggiando preferibilmente sul suo lato orientale (destro salendo). Dalla sommità del Reposoir traversare il Couloir Whymper, raggiungere per un canalino roccioso il dosso dei Rochers Whymper e risalirlo per breve tratto, fino all'altezza del pianoro superiore sospeso del ramo orientale del Ghiacciaio delle Grandes Jorasses. Fin qui la via è quella seguita da Edward Whymper nella prima ascensione del 1865: di qui, anziché continuare per i Rochers Whymper attraversare il pianoro (esposto nel primo tratto alla caduta di seracchi) fino alla costa nevosa - rocciosa alla sua estremità orientale, per la quale si sale al Cupolone nevoso della Walker, normalmente un pò ad Ovest della vetta massima.

 

 

1865 - 24 giugno. La prima ascensione “morale” delle Grandes Jorasses dovrebbe certamente essere accreditata a Edward Whymper (venti giorni prima del Cervino) che con le sue guide Michel Croz, Christian Almer e Franz Biner raggiunsero dopo un attento sopralluogo la Punta Ovest, dell’attuale Punta Whymper per la via normale del Reposoir e del Rochers Whymper. Partito da Courmayeur alle 1,35 di notte, alle 4,35 tocca le rocce montone su cui sorge ora la Capanna delle Grandes Jorasses: le supera in un'ora ed alle 8,05 s'incontra colla zona dei seracchi sotto il Rocher du Reposoir che rimonta incontrando qualche difficoltà. Per l'altro"Rocher", che ora porta il suo nome, egli s'innalza direttamente alla vetta 4184 m, che raggiunge alle 13. Alle 20,45 è di ritorno a Courmayeur.

Edward Whymper aveva intenzione di traversare alla vetta principale ma abbandonò l’idea perché il tempo stava peggiorando e la cresta che portava alla cima era troppo ghiacciata.

L’ascensione si svolse senza incidenti, ma durante la discesa furono sorpresi da una piccola valanga che evitarono con un salto un attimo prima che li travolgesse: “Cadde in un crepaccio spalancato e ci mostrò quali sarebbero state le nostre tombe se fossimo rimasti in sua compagnia cinque secoli di più”. È la via seguita nella sostanziale prima ascensione delle Grandes Jorasses consiste nel continuare fino alla vetta della Punta Whymper per il comodo e sicuro dosso dei Rochers Whymper, dopo di averli raggiunti per la via normale del Reposoir. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1868 - 30 giugno. Horace Walker, canadese di origine, dodicesimo presidente dell'Alpine Club con Melchior Anderegg, Johann Jaun e Julien Grange (assunto come semplice portatore, tuttavia la sua conoscenza della scalata deve essere stata preziosa) salgono per il Reposoir, il Couloir Whymper e il Ghiacciaio sospeso delle Grandes Jorasses ma poi abbandonano la via che porta alla Punta Whymper sotto la cresta finale e attraversano il bacino del ghiacciaio ad Est per raggiungere la cresta parallela che conduce facilmente alla cima più alta dal versante Sud-Ovest della Punta Walker per l’attuale Via normale delle Grandes Jorasses. Classica salita mista, non difficile ma completa e varia: un condensato di grande ascensione. Presenta qualche pericolo obiettivo nella traversata del Couloir Whymper e del tratto sotto i seracchi della Punta Whymper (slavine e blocchi di ghiaccio): richiede pertanto una partenza molto mattutina ed un veloce ritorno. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1891 - 13 luglio. Ludwig Darmastadter con Johann Niederwieser detto Stabeler, praticarono una variante sulle Grandes Jorasses che è più difficile della Via normale e non ne evita anzi ne aggrava i pericoli obiettivi, perché risale il tratto inferiore del Couloir Whymper e poi passa ugualmente sotto i seracchi della Punta Whymper. - Lasciarono a Ovest il Reposoir e continuarono per il Ghiacciaio delle Grandes Jorasses; risalirono il primo tratto del Couloir Whymper e poi si portarono sui Rochers Whymper un centinaio di metri sotto il normale approdo. Continuarono per i Rochers Whymper, che in questo tratto inferiore sono più inclinati e difficili di quanto non siano in alto, e spesso vetrati, fino a riprendere la Via Normale delle Grandes Jorasses. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 11 agosto. John Percy Farrar con Daniele Maquignaz e Ernest Simond salirono per i Ghiacciai di Plampincieux e delle Grandes Jorasses venne presentata come variante ma invece è una via autonoma, l’unica via interamente di ghiaccio (tranne le roccette finali) alle Grandes Jorasses, perché evita tanto il Reposoir quanto i Rochers Whymper, risalendo la ripida colata del Ghiacciaio delle Grandes Jorasses compresa fra i Rochers Whymper a Ovest e la Tour des Jorasses a Est. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 – 24 agosto. La prima ascensione della Punta Croz delle Grandes Jorasses probabilmente fu compiuta da Fräulein Eleonore Hasenclever, Wilhelm Klemm, Felix König e Richard Weitzenböck salendo per il Reposoir ed il sovrastante costone roccioso, tirando diritto e così raggiungendo la cresta sommitale più vicino alla Punta Croz che alla Punta Elena, ma non vi è certezza. Questa via è la meno brillante, ma ha il pregio di evitare il Couloir Whymper ed il relativo pericolo di slavine: ed è così la più sicura via di accesso alla cresta sommitale. Molto conveniente in discesa per chi, provenendo dal Col des Grandes Jorasses o dallo Sperone Croz della parete Nord, abbia fretta di scendere al rifugio; venne così seguita in discesa da Geoffrey Winthrop Young e Humphrey Owen Jones con Josef Knubel, il 14 agosto 1911 e dai tedeschi Martin Meier e Rudolf Peters il 30 giugno 1935 e da parecchie altre cordate. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 – 14 agosto. La prima ascensione certa delle Grandes Jorasses alla Punta Croz è a merito di Geoffrey Winthrop Young e Humphrey Owen Jones con Josef Knubel, nella loro ascensione dal Col des Grandes Jorasses per la Cresta Ovest. Dopo che la cresta era però già stata separatamente percorsa: fino alla Punta Young dalla cordata Valentie Ryan con Franz Lochmatter e Joseph Lochmatter; in senso inverso. - Dal Duca degli Abruzzi fino alla Punta Margherita. In sostanza, restava «da fare» soltanto il tratto Punta Young - Punta Margherita: ma ciò non toglie affatto il merito della prima ascensione alla cordata Humphrey Owen Jones-Geoffrey Winthrop Young-Josef Knubel, perché il problema consisteva appunto nel superare quel tratto: «fu Josef Knubel, mi pare, che trovò la fessura chiave». Egli apparve dietro di noi sul torrione e, con un’impressionante solennità - non era forse quello il punto in cui avevano abbandonato l’incomparabile Franz Lochmatter? - ci fece segno di ritornare un po’ verso Ovest. Mentre Humphrey Owen Jones scendeva direttamente sul Reposoir non appena attraversata la Punta Elena, Geoffrey Winthrop Young e Joseph Knubel, che già avevano compiuto «en passant» la prima ascensione della Cima Ovest della Punta Margherita, continuavano per cresta fin presso la Punta Whymper.

La fortuna era dalla loro parte quando Humphrey Owen Jones cadde e trascinò Josef Knubel in un canale ghiacciato sotto il colle ma, come ha raccontato Geoffrey Winthrop Young, il nostro leader sembrò più rinvigorito che altro dal suo tuffo a capofitto”. Nel progetto di Geoffrey Winthrop Young era prevista anche la Cresta des Hirondelles che il trio (più Laurent Croux) aveva disceso tre giorni prima, avendo giudicato la salita troppo difficile. - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 11 luglio. Renato Chabod e Oreste Palumbo Mosca, dal Rifugio Boccalatte per la Cresta Sud e il versante Est sono stati i primi a salire la vetta della Bouteille 3301 m.

«Molto sportivamente abbiamo attaccato dal basso, anzi dall'estremo inferiore dello sperone roccioso, all'altezza cioè del Rifugio Boccalatte m 2804, di modo che avevamo da fare un’arrampicata di circa 500 m. di dislivello su ottimo granito.». Meno sportivamente, dopo di aver superato un primo passo alquanto difficile per la roccia assai liscia (perché non se ne poteva proprio fare a meno, trattandosi di un passaggio obbligato), ed un camino piuttosto facile, abbiamo poi aggirato tutte le difficoltà della cresta sul versante orientale, per placche poco inclinate e comode cenge. Dal Rifugio Boccalatte in circa tre ore: discesa per la via normale delle Grandes Jorasses, che si raggiunge poco sotto il Reposoir. - Gruppo des Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 2 agosto. Massimo Strumia con Francis Salluard e Camille Salluard salirono per la parete Sud raggiungendo la vetta della Punta Margherita alle Grandes Jorasses. Partendo dal Rifugio Boccalatte seguirono la Via Normale per le Grandes Jorasses fin sotto il Reposoir, indi raggiunsero per il Ghiacciaio di Plampincieux la base del canalone nevoso che scende dalla forcella di Punta Elena e Punta Margherita. -- Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.