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Pic Adolphe Rey – (3536 m.)

(Satelliti del Mont Blanc du Tacul)

(Gruppo Mont Blanc du Tacul)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

PIC ADOLPHE REY 3536 m. - Si rialza arditamente sotto il Petit Capucin con pilastri di roccia rossa e compatta, dominando il Glacier du Géant. - Noto anche più semplicemente come Pic Adolphe.

Tutte le sue vie sono difficili, a partire da quella dei primi salitori realizzata da Sud dopo alcuni tentativi; in particolare quelle sulla parete Sud-Est, magnifiche arrampicate su roccia ottima, molto frequentate; si svolgono in genere su placche o fessure, poco attrezzate ma ben proteggibili con dadi; tutte le discese si effettuano in corda doppia.

Dalla selletta che lo divide dal Petit Capucin (Brèche du Pic Adolphe, 3470 m.) si alza il breve ma in parte verticale spigolo Ovest. Segue la severa parete Nord-Nordovest di roccia grigio-nera, quasi sempre imbrattata di neve. Si trova poi lo sperone Est-Nordest che si abbassa con uno spigolo per un'altezza di 330 m. sul Glacier du Géant. E la solare parete meridionale (Sud-Est e Sud), alta 200 m. e costituita da diedri e placche di bel granito rosso. Infine la breve parete Sud-Ovest, compatta e verticale, caratterizzata sulla destra da un gran camino e da una terrazza.

Il nome, attribuito dai primi salitori, (Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta; Renato Chabod e Giusto Gervasutti) vuole ricordare Adolphe Rey guida di Courmayeur (1878-1969) per la sua personalità e per la sua attività alpinistica ad alto livello, ma in particolare per le due prime ascensioni assolute da lui realizzate sui picchi vicini: nel 1914 al Petit Capucin e nel 1924 al Grand Capucin.

Parete meridionale

La parete è esposta a Sud-Est e a Sud. È alta circa 200 m, mentre lo spigolo Est-Nordest che la delimita a destra ha uno sviluppo di circa 400 m. Verticale, in generale compatta ma intagliata da grandi diedri e fessure oblique, è costituita da magnifica roccia rossastra (a Sud-Est) e grigia (a Sud). Vi sono state tracciate numerose vie, alcune delle quali giungono in vetta mentre altre si limitano a sfruttare le zone più adatte all'arrampicata, intrecciandosi fra loro. Spesso le discese si effettuano lungo la stessa via di salita o per quella adiacente Gli itinerari più belli e frequentati sono: le classiche vie Salluard e Bettembourg, la Gervasutti, la Corsaire, Pas d'edelweiss pour miss Wilkinson, Total Plook, Super Lionel, Je veux voir le soleil debout, Lorenzi, Fil ou face, Police des glaciers e altre ancora. Occorre tenere presente che il livello del ghiacciaio alla base della parete si è abbassato rispetto all'epoca in cui erano state aperte le prime vie, ma anche fino negli anni 1970, lasciando di conseguenza allo scoperto nuovi tratti di roccia liscia alti fino a 4-5 m, come sotto la via Bettembourg.

 

 


1898 - Viene costruito il primo Rifugio Torino (oggi Rifugio Torino vecchio) si trova a 3322 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Eretto dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.

I Rifugi sono due, del CAI, in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino.

Il Rifugio Torino nuovo si trova a 3375 m, ed è stato inaugurato nel 1952, dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale).

I due Rifugi sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 – 16 1uglio. Gabriele Boccalatte e Nini Pietrasanta; Renato Chabod e Giusto Gervasutti, realizzarono la 1° ascensione del Pic Adolphe salendo per lo spigolo Ovest e la parete Nord, con una bella scalata, varia ed originale in quanto inizia con una discesa. Spesso rimane neve sulla parete Nord. Difficoltà D, con passaggi di V°. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Dal Rifugio Torino 3375 m. o dalla Punta Helbronner 3470 m. si arriva alla base del Petit Capucin. Si passa sotto la sua parete Est e si risale per il canale nevoso (o le rocce a destra) situato tra il Petit Capucin e il Pic Adolphe, fino a raggiungere la Brèche du Pic Adolphe 3470 m. Si percorre la facile cresta Ovest fin sotto un salto verticale, dove si continua per qualche metro nella parete Nord. Da un chiodo si effettua una calata in doppia di 15 m. e con lieve pendolo si arriva su una lastra staccata. Si sale a sinistra per una fessurina (15 m.) che dove diviene orizzontale si segue verso sinistra (2° chiodo) e oltre uno speroncino si scende su un grande blocco sporgente (ottima sosta). Si sale diritto per 20 m. su rocce rotte e per una placca a destra a una zona con neve. Si sale verso sinistra per 15 m. fra blocchi instabili e per breve camino si esce su una spalla della cresta Est-Nordest. Superato un saltino, l'affilata crestina sommitale porta sull'aerea cuspide.

Foto 77 e 81 It. 138a

 

1944agosto. Giusto Gervasutti e Gigi Panei, aprono una via di gran classe sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe. La bellissima via Gervasutti che segue un diedro situato tra il settore di roccia grigia a sinistra e quello di roccia rossastra a destra. Per l’attacco si arriva sotto la parete, al suo centro. Arrampicata molto bella di 250 m, in seguito spesso ripetuta. I chiodi occorrenti sono in posto (una trentina). Difficoltà TD+, 1 passaggio di VI°. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 80 It. 138n

 

1947 - agosto. Lionel Terray (guida) con Tom De Lépiney, realizzano la 2° ascensione salendo per lo spigolo Ovest e la parete Nord del Pic Adolphe, con una bella scalata, varia ed originale in quanto inizia con una discesa. Spesso rimane neve sulla parete Nord. Difficoltà D, con passaggi di V°. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Dal Rifugio Torino 3375 m. o dalla Punta Helbronner 3470 m. si arriva alla base del Petit Capucin. Si passa sotto la sua parete Est e si risale per il canale nevoso (o le rocce a destra) situato tra il Petit Capucin e il Pic Adolphe, fino a raggiungere la Brèche du Pic Adolphe 3470 m. Si percorre la facile cresta Ovest fin sotto un salto verticale, dove si continua per qualche metro nella parete Nord. Da un chiodo si effettua una calata in doppia di 15 m. e con lieve pendolo si arriva su una lastra staccata. Si sale a sinistra per una fessurina (15 m.) che dove diviene orizzontale si segue verso sinistra (2° chiodo) e oltre uno speroncino si scende su un grande blocco sporgente (ottima sosta). Si sale diritto per 20 m. su rocce rotte e per una placca a destra a una zona con neve. Si sale verso sinistra per 15 m. fra blocchi instabili e per breve camino si esce su una spalla della cresta Est-Nordest. Superato un saltino, l'affilata crestina sommitale porta sull'aerea cuspide.

Foto 77 e 81 It. 138a

 

195120 agosto. Guido Lorenzi e Henry Rey Jr. salgono per la parete Sud-Est del Pic Adolphe con una splendida scalata di 250 m. e tracciano la via Lorenzi-Rey, di roccia eccellente, in libera, tranne una lunghezza e un passaggio in artificiale. Segue in gran parte una delle marcate linee di fessure della parete. In posto 25 chiodi. Difficoltà TD+, V°+ e A2. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 25 - Foto 80 It. 138o

 

1951 - 6 settembre. Francis Salluard (guida) con T. Busi, salgono per lo spigolo Est del Pic Adolphe e tracciano la via Salluard, che segue il filo dello spigolo e poi della cresta Nord-Nordest fino sulla cima, tenendosi spesso sul suo fianco sinistro. Arrampicata molto bella e divertente, classica, su roccia ottima; in posto circa. 30 chiodi. Dislivello quasi 300 m, con sviluppo di circa 350 m. Difficoltà TD, fino al V°+ . - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 23 - Foto 79 e 80 It. 138h

 

1952 - Viene inaugurato il Rifugio Torino nuovo che si trova a 3375 m, sullo sperone a Sud-Est della Punta Helbronner, circa all’altezza del vicino Colle del Gigante. Panorama aperto verso le Alpi Pennine e sui monti della Val d’Aosta e più ravvicinato sulla Cresta di Peutérey del Monte Bianco. Allo stesso livello e unito alla stazione della funivia. Dispone di 215 posti letto. Aperto e custodito dal 15 maggio al 30 settembre con servizio d’alberghetto (il sottostante Rifugio Torino vecchio funge da locale invernale). E’ stato costruito in rafforzamento e sostituzione del Rifugio Torino vecchio che si trova 53 m. più in basso. Eretto nel 1898 dalla Sezione di Torino del CAI e in seguito ingrandito più volte, ha 50 posti letto. E’ sempre aperto, anche d’inverno, ma custodito con servizio d’alberghetto solo durante l’estate.

I due Rifugi del CAI sono in comproprietà fra le Sezioni di Aosta e di Torino e sono collegati fra loro, oltre che da un sentiero esterno, da un ripido tunnel con montacarichi e scalinata (222 gradini). Costituiscono buon punto di partenza per tutte le ascensioni sulle numerose cime che attorniano il Glacier du Géant: dall’Aiguille d’Entrèves alla Tour Ronde, dal Mont Maudit al Mont Blanc du Tacul e a tutti i suoi satelliti (Clocher, Grand Capucin, Pic Adolphe, Pyramide du Tacul, ecc.), oltre agli accessi ai due Bivacchi della Fourche (Alberico e Borgna e Rifugio Bivacco Ghiglione). - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 31 luglio. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, salgono per lo parete Sud-Ovest e Sud del Pic Adolphe. All'inizio superarono il gran camino percorso in discesa dai primi salitori della cima, (Gabriele Boccalatte e Nini Pietrasanta; Renato Chabod e Giusto Gervasutti il 161uglio 1935), poi diedri e placche. Scalata delicata, 17 chiodi. Dislivello 180 m. Difficoltà TD, passaggi di V°+ e A1. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 81 It. 138v

 

1954 - 2 agosto. Italo Gamboni e C. Morel, salgono il Pic Adolphe per lo spigolo Ovest, che era già stato percorso in discesa con corde doppie da Guido Lorenzi e Henry Rey Jr. il 20 agosto 1951. Breve scalata (circa 80 m.) su spigolo aereo e in parete verticale, su roccia compatta; usati 16 chiodi e cunei. Difficoltà fino a VI° e Al. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 81 It. 138y

 

1954 - 5 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, realizzano la 2° ascensione del Pic Adolphe per lo spigolo Ovest apportando una variante che aumenta le difficoltà fino a VI° e A1, A2. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 81 It. 138y

 

1956 - 8 dicembre. Corradino Rabbi e Giorgio Rossi, si aggiudicano la 3° ascensione della la via Salluard che si trova sullo spigolo Est del Pic Adolphe. Arrampicata molto bella e divertente, classica, su roccia ottima; in posto circa. 30 chiodi. Dislivello quasi 300 m, con sviluppo di circa 350 m. Difficoltà TD, fino al V°+ . - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 23 - Foto 79 e 80 It. 138h

 

1958 - 15 settembre. Lionel Terray (guida) con Robert Guillaume, raggiungono la cima del Pic Adolphe per lo sperone Est-Nordest. La via supera dalla base tutto lo sperone, che più sopra si trasforma in cresta ancora ripida e con alti gendarmi. Scalata tecnica molto bella e principalmente in libera, su roccia solidissima; usati 22 chiodi. Dislivello 330 m, con sviluppo di circa 400 m. Difficoltà TD+. V° e V°+ . - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 79 It. 138d

 

1960 - Attilio Ollier dall’intaglio sotto il gran gendarme del Pic Adolphe, sulla sinistra (Sud-Est), supera la fessura-camino di 30 m. diritta, che porta sulla cima. (V°, V°+). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1961 - Cesare Gex e Franco Salluard, salirono per la parete Nord del Pic Adolphe aprendo la (via di Courmayeur). La via si dovrebbe svolgere nel settore destro della parete Nord. Mancano particolari. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

 

1961 - 2 marzo. Robert Guillaume e Antoine Vieille, realizzano la 1° invernale della bellissima via Gervasutti, sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe. Arrampicata molto bella di 250 m. spesso poi ripetuta. I chiodi occorrenti sono in posto (una trentina). Difficoltà TD+, 1 passaggio di VI°. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 80 It. 138n

 

1962 - 11 agosto. Jean-Luis Bernezat (guida), P. Revillod, M. Ribuod e J. Robbe, aprono la via Bernezat, sulla parete Nord del Pic Adolphe. La via supera al centro la severa parete Nord. Usarono 45 chiodi e cunei, soste comprese, ma ora la via è quasi completamente schiodata e ne risulta una dura scalata in gran parte libera, di 250 m. Difficoltà ED-, 1 passo di VI° obbligato e A2. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Dalla conca Pic Adolphe-Pyramide si sale sotto la parete. Si supera la crepaccia sotto la verticale del gendarme bifido sullo sperone Est-Nordest e più sopra per rocce rotte si piega a destra per una lunghezza fin sotto una torre triangolare. La si sale per un diedro-camino (IV°). Per un breve diedro (IV°) e più a destra per un secondo diedro inclinato (V°), placche e un altro diedro (Al, A2, V°+) si raggiunge una zona innevata. Si supera una fessura (Al), sotto lo strapiombo si esce a destra (IV°+) su blocchi. Si sale un grande diedro fino a un blocco appuntito (IV°). Per un camino a destra si prende un diedro verticale (Al, IV°) che porta a una terrazza con blocchi. Si sale 3 m. a destra del diedro per una fessurina (V°, poi IV°+ per 7 m.) e si traversa a destra su cengetta (facile, poi V°). Non salire un diedro con chiodi (errore) ma traversare a destra fin dove la cengetta termina. Fare un lancio di corda su un becco roccioso, scendere qualche metro e traversare a destra (VI°) per raggiungere e salire una fessura di 10 m, un muro e un diedro, e per facile rampa si arriva a un terrazzino sotto un diedro (dalla traversata IV°, V°, A1). Si scala il diedro, una placca e una fessura (A1) e a destra a una buona sosta. Per fessure e cenge si obliqua a destra (III°, IV°-, neve) e si raggiunge il grande blocco sporgente della via Boccalatte-Gervasutti. Si prosegue verso sinistra. Una lama orizzontale, cenge e blocchi instabili portano alla cresta Est-Nordest (40 m), che si segue fino in cima.

Foto 77 e 79 It. 138c

 

1964 - 12 agosto. Angelo Bozzetti, Luigi Pramotton e Piero Rosset, salgono per lo spigolo Sud-Ovest e tracciano la via diretta del Pic Adolphe. La via supera lungo diedri e fessure la parete verticale situata tra gli spigoli Sud-Ovest ed Ovest. Dislivello 150 m, dei quali circa 100 sono stati superati in artificiale; usati 90 chiodi specialmente a U e cunei. Difficoltà TD+, con tratti di A3. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 81 It. 138x

 

1965 - 28 luglio. Giorgio Bertone e Cosimo Zappelli, ripetono con variante la salita per lo sperone Est-Nordest del Pic Adolphe. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 79 It. 138d

 

1966 - 27 luglio. Pierino Pession (guida) con Piero Nava, ripetono la salita dello sperone Est-Nordest del Pic Adolphe apportando una nuova variante. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 79 It. 138d

 

1975 - 25 aprile. Georges Bettembourg e Hervé Thivierge, salgono per il Diedro Rosso della parete Sud-Est del Pic Adolphe e tracciano la via Bettembourg, che segue e incide rettilinea tutta la parete, con una netta fessura-diedro rossastra. Arrampicata elegante e sostenuta in fessura, su roccia ottima. Attrezzata, anche per la discesa. Dislivello 200 m. Difficoltà: inizialmente V° e V°+ con 3 passaggi di A1 (se in libera VI°+ e un passo di VII°- all'attacco). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 24 - Foto 80 It. 138j

 

1977 - 8 agosto. Franco Perlotto, realizza la 1° solitaria della bellissima via Gervasutti, sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe. Arrampicata molto bella di 250 m. I chiodi occorrenti sono in posto (una trentina). Difficoltà TD+, 1 passaggio di VI°. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 80 It. 138n

 

1982 - 11 luglio. Hans Marguerettaz, realizza la 1° solitaria del “Diedro Rosso” del Pic Adolphe, per la via Bettembourg, che segue e incide rettilinea tutta la parete, con una netta fessura-diedro rossastra. Arrampicata elegante e sostenuta in fessura, su roccia ottima. Attrezzata, anche per la discesa. Dislivello 200 m. Difficoltà: inizialmente V° e V°+ con 3 passaggi di A1 (se in libera VI°+ e un passo di VII°- all'attacco). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 24 - Foto 80 It. 138j

 

1984 - A. Cherzac, C. Framarin, S. Epiney e M. Fiou, al pilastro Est del Pic Adolphe tracciano la via Super Lionel con una piacevole scalata non estrema, che supera la parete del pilastro Est e per la cresta Est-Nordest si raggiunge la vetta. Via molto bella di 350 m. Difficoltà TD-, fino al V°+. Si attacca nel canale nevoso fra i due spigoli più marcati del Pic Adolphe. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 23 - Foto 80 It. 138g

 

1985 - 18 luglio. Enrico Rosso e Marco Schwarzenberg, per lo spigolo Sud-Ovest tracciano la via La notte di San Silvestro, sul Pic Adolphe. Bella via, segue una linea continua di fessure che va dallo zoccolo alla vetta. Roccia ottima, compatta, con fessure ideali per l'arrampicata e le protezioni a incastro. Dislivello 180 m. Difficoltà TD+, fino a 6b. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 81 It. 138w

 

1985 - 23 luglio. Bernard Domenech, Claude Remy e Yves Remy, salgono per la parete Sud-Est del Pic Adolphe e tracciano la via Le Corsaire, che sale nella paretina fra la (via Bettembourg) e la (via Gervasutti). Via molto bella di 200 m. In posto 11 spit, 4 chiodi, fettucce; utili i dadi, corde da 45 m. Difficoltà VI°. Si attacca per una fessura evidente, che in alto va obliquamente a raggiungere la (via Bettembourg). DISCESA per la (via Bettembourg). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 24 - Foto 80 It. 138k

 

1985 - 24 luglio. Armand Muriel e Michel Piola, sul pilastro Est del Pic Adolphe tracciano la via Super Terreur. Tentativo di via poco interessante, su roccia a volte con detriti; alla seconda lunghezza l’aggiramento di una lastra instabile richiede attenzione. Difficoltà fino a 6b. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 23 - Foto 80 It. 138ea

 

1985 - 27 luglio. Pascal Etienne, François Louvel e Jean-Jacques Naels, tracciano sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe la via Coup de Foudre, che attacca come la (via Le Corsaire) ma poi invece che a destra prosegue a sinistra del filo dello spigolo lungo fessure, terminando alla sesta sosta della (via Bettembourg). Arrampicata libera, aperta solo con dadi e friend anche per soste e che i primi salitori auspicavano rimanesse tale, senza chiodi. Ma la seconda cordata, solo pochi giorni dopo, senza conoscere la salita precedente e non avendo trovato tracce, la «riapri» con uso normale di chiodi. Corde da 50 m, soste comode. Via di 200 m. Difficoltà 6a, 6b e A1 (1 passaggio di 7a se in libera). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 80 It. 138m

 

1985 - 1 ottobre. Claude Remy e Yves Remy, salgono il Pic Adolphe per la parete Sud-Est e tracciano la via Pas d’edelweiss pour miss Wilkinson, che inizia a sinistra della (via Bettembourg), la incrocia e continua nei diedri a destra; in alto finisce sulla (via Salluard). Arrampicata molto bella di 200 m, roccia ottima. In posto 5 chiodi e fettucce, utili i dadi; corde da 45 m. Difficoltà TD+, VI° alla prima lunghezza. Si attacca per la fessura a sinistra della (via Bettembourg) e a destra delle colate nere. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 24 - Foto 80 It. 138i

 

1985 -2 ottobre. Claude Remy e Yves Remy, aprono sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe la via Pour le kilométrage di 250 m, poco interessante, non attrezzata. Difficoltà: 2 passaggi di VI° grado. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 25 - Foto 80 It. 138t

 

1985 - 3 ottobre. Claude Remy e Yves Remy, salgono per la parete Sud-Est del Pic Adolphe con una splendida arrampicata, molto bella, con passaggi su roccia ottima, e, aprono la via Je veux voir le soleil debout. Attrezzata con 18 chiodi e fettucce; corde da 45 m. Dislivello 220 m. Difficoltà fino a VI°. Si segue un camino e si sale diritto per fessure-diedri; si arriva in vetta a sinistra della via di discesa. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 25 - Foto 80 It. 138r

 

1986 - 2 agosto. Valerio Bertoglio e Enrico Rosso, sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe tracciano la via Super Lorenzi, che segue due linee di fessure collegate da una traversata in placca, che iniziano a sinistra della (via Lorenzi-Rey) e salgono fino a unirsi a questa via 30 m. sotto la vetta. Divertente arrampicata ad incastro, ben proteggibile con dadi e friend; in posto 6 chiodi e 5 spit. Sviluppo 250 m. Difficoltà TD+, passaggi fino al VII°-. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 25 - Foto 80 It. 138q

 

1986 - 26 agosto. Enrico Rosso e Marco Schwarzenberg, effettuano la 2° ascensione della via Coup de Foudre, sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 80 It. 138m

 

1988luglio. Bruno Cormier e Romain Vogler, sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe e tracciano la via Total Plook. Bella via su roccia ottima. In posto 26 spit più quelli alle soste, utile una serie di friend; corde da 50 m. Dislivello 200 m. Difficoltà fino a 6b+ obbligato e A0 (fino a 6c+ se in libera). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Attacca a destra della via Gervasutti salendo in un diedro (6c+), poi ancora in diedro, incrocia sotto le fessure la via Coup de Foudre e si porta a destra dello spigolo (6b). Supera uno strapiombo e sale quindi in parete, presso la via Corsaire, per 4 lunghezze (6b, 6b+, 6b, 6c+). DISCESA lungo la stessa via.

Foto 80 It. 138l

 

1989 - 3 agosto. Jean-Luc Amstutz e Romain Vogler, tracciano sul pilastro Est del Pic Adolphe la via Cache-cache che segue in parte una via già esistente ma di cui non si hanno particolari. Bellissima arrampicata di 250 m. molto varia, in fessure e placche. Difficoltà 6a obbligato e A0 (6c se in libera). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 23 - Foto 80 It. 138f

 

1990 – 3/5 gennaio. Carlo Gabasio e Gianni Lanza, realizzano la 1° invernale della via Bernezat, sulla parete Nord del Pic Adolphe. Difficoltà ED-, 1 passo di VI° obbligato e A2. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 77 e 79 It. 138c

 

1990 - 10 gennaio. Giovanni Bassanini e Amabile Ramella, ripetono in 1° invernale la via Total Plook, sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe. Bella via su roccia ottima. Difficoltà fino a 6b+ obbligato e A0 (fino a 6c+ se in libera). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 80 It. 138l

 

1990agosto. A. Stuber e Romain Vogler, tracciano la via Police des glaciers sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe. Splendida via, che supera le placche a lato della (via Lorenzi-Rey): prima sulla sinistra e in alto sulla destra; questa placca rugosa d’uscita offre una delle lunghezze più belle del massiccio; nella parte centrale potrebbe coincidere con la (via Super Lorenzi). La via è ben percorribile in discesa. Corde da 50 m, utili friend e rurp piccoli. Via di 250 m. Difficoltà 6b obbligato e A0 (fino a 6c+ se in libera). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 25 p

 

1990 - 9 agosto. A. Stuber e Romain Vogler, sulla parete Sud-Est del Pic Adolphe tracciano la via Marzipanpan, che sale incrociando diverse vie. Via splendida di 250 m, sulla sinistra della parete. Corde da 50 m, utili friend e rurp. Difficoltà fino a 6b obbligato e A0 (fino a 7a se in libera). DISCESA per la (via Police des glaciers). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 25 - Foto 80 It. 138s

 

1990 - 18 agosto. Gérard Long e Romain Vogler, tracciano vicino alla (via Pour le kilométrage) sulla parete Sud del Pic Adolphe l’incredibile via Inouït di 9 tiri e ha una lunghezza senza fessure, ed è ritenuta la più ripida del gruppo; corde da 50 m, attrezzata. Dislivello 200 m. Difficoltà 6b obbligato e A0. Qualche lunghezza piacevole porta all'inaudita (inouït) paretina verticale Sud, che si sale con 2 lunghezze; la seconda è agevolata da una vena di quarzo. - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 25 - Foto 81 It. 138u

 

1991 - 28 luglio. Jean-Luc Amstutz, Vincent Banderet e Romain Vogler, sul pilastro Est del Pic Adolphe tracciano la via Fil ou face. Via molto bella, varia, che termina lungo l'entusiasmante filo del pilastro. Dislivello 250 m. Difficoltà 6b obbligato e A0 (fino a 7a se in libera). - Satelliti del Mont Blanc du Tacul - Gruppo Mont Blanc du Tacul - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 23 - Foto 80 It. 138e