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Monte Bianco - 4807 m.

Versante del Miage

(Gruppo del Monte Bianco)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

Versante del Miage (Sud-Ovest e Ovest) - Versante complesso di roccia e ghiaccio, il più appartato e meno noto del Monte Bianco in quanto non visibile dai comodi fondovalle. È delimitato dal Col Emile Rey e dal Col du Dôme e oltre ai fianchi del Monte Bianco comprende anche quelli del Monte Bianco di Courmayeur e quelli rocciosi del Picco Luigi Amedeo; ai suoi piedi scendono i Ghiacciai del Monte Bianco e del Dôme.

È caratterizzato da notevoli crestoni, il più imponente dei quali è quello formato dal Picco Luigi Amedeo; sotto la seraccata del ghiacciaio sospeso sommitale se ne trovano altri tre, molto meno marcati e dall'andamento discontinuo: il Contrafforte di destra, il Contrafforte centrale e il Contrafforte di sinistra, separati da canali con seracchi. Il successivo Sperone della Tournette scende dalle omonime rocce sommitali sulla Cresta delle Bosses, è ben individuato e presenta in basso pareti rocciose. Segue poi la Cresta dei Rochers, che culmina alla Petite Bosse, soprastante la Punta Pfann e i Rochers del Monte Bianco e che con questi divide i due Ghiacciai del Monte Bianco e del Dôme.

È paragonabile al Versante della Brenva, ma è di 300 m. meno alto e di poco meno ripido; è tuttavia più largo e raggiunge i 2 km. Tutte le vie di questo grandioso versante si svolgono in ambiente severo, dove la sensazione di isolamento sovrasta le difficoltà tecniche delle ascensioni. Vi sono stati tracciati numerosi itinerari, la maggior parte dei quali non sono mai stati ripetuti. Una sola via viene invece frequentata: è quella per lo Sperone della Tournette, che è anche la prima aperta su questo versante e del resto la più sicura.

Qui si includono anche gli itinerari da Sud al Dôme du Goûter, in quanto tutti vennero aperti per la successiva ascensione al Monte Bianco.

 

 

 

 

 

 


1774 - La guida di Courmayeur Jean-Laurent Jordaney detto “Patience” accompagna Horace Benedict de Saussure in una ricognizione sul Miage. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 7 agosto. Edward-North Buxton, Florence Craufurd Grove e Reginald John Somerled MacDonald con Jacob Anderegg, Jean-Pierre Cachat e Peter Taugwalder Jr., scesero per il versante Sud del Dôme du Goûter dopo aver raggiunto la vetta Monte Bianco. Itinerario dapprima abbastanza ripetuto in salita, ma che in seguito alla scoperta nel 1890 (1 agosto) della via Ratti e compagni è stato completamente abbandonato. La via supera il pendio nevoso a Sud del Dôme du Goûter, ripido e alto 600 m. con seracchi nella parte inferiore, questo pendio può essere valangoso e, data l'esposizione a Sud, spesso in condizioni non buone. Dislivello 1800 m. Difficoltà AD-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 32 It.57 y

 

1868 - 25 luglio. Frederick Augustus Yeats Brown con Julien Grange, Daniel Chabod e Joseph-Ferdinand Lalle, salirono per il versante Sud del Dôme du Goûter raggiungendo la vetta Monte Bianco. Itinerario dapprima abbastanza ripetuto in salita , ma che in seguito alla scoperta nel 1890 (1 agosto) della via Ratti e compagni è stato completamente abbandonato. La via supera il pendio nevoso a Sud del Dôme du Goûter, ripido e alto 600 m. con seracchi nella parte inferiore, questo pendio può essere valangoso e, data l'esposizione a Sud, spesso in condizioni non buone. Dislivello 1800 m. Difficoltà AD-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 32 It.57 y

 

1872 - 2 luglio. Thomas Stuard Kennedy con Jean-Antoine Carrel e Johann Fischer, salendo per lo Sperone delle Tournette aprirono la prima via sul versante Sud-Ovest del Monte Bianco e su questo lato è rimasta la più classica ed elegante, anche se un po' esposta alla caduta di pietre nella parte inferiore. Un tempo era molto frequentata quale via d'accesso italiana al Monte Bianco e questo giustificò anche la costruzione di un primo rifugio a quota 3107 m, dimostratosi ben presto insufficiente e sostituito (nel 1885) dall'attuale Capanna Quintino Sella, eretta poco più sopra. Dopo la scoperta nel 1890 (1 agosto) della più comoda e facile via per il Ghiacciaio del Dôme, questa per lo Sperone delle Tournette è stata trascurata ma rimane tuttora la via più seguita del versante Sud-Ovest. A volte viene indicata, erroneamente, come «via dei Rochers». Segue lo sperone in gran parte roccioso che dalle rocce della Tournette 4740 m. sulla Cresta delle Bosses si abbassa verso Sud-Ovest fino a immergersi a 3750 m nel Ghiacciaio del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio circa 1100 m. Difficoltà D-, II e passaggi di III grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 32 - 33 - 34 It.57 s

 

1873 - 21 luglio. George Edward Foster e Adolphus Warburton Moore con Jacob Anderegg e Hans Baumann, salirono per i canali a sinistra dello Sperone delle Tournette. Via esposta alla caduta di ghiaccio. Sale per un canale situato a sinistra (Nord-Ovest) dello Sperone delle Tournette (nella sua parte superiore) e giunge per la parte finale dello stesso sperone sulla Cresta delle Bosses. Mancano altri particolari. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 7 agosto. Cesare Gamba con Julien Grange, Seraphin Henry e Pierre Revel, realizzarono la 1ª discesa dalla vetta del Monte Bianco per lo Sperone delle Tournette da Sud-Ovest. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 32 - 33 - 34 It.57 s

 

1888 - 5 gennaio. Corradino Sella, Erminio Sella, Gaudenzio Sella e Vittorio Sella con Emile Rey, Jean-Joseph Maquignaz e Daniele Maquignaz, realizzarono la 1ª salita invernale per lo Sperone delle Tournette da Sud-Ovest, con discesa ai Grands Mulets: È la prima via aperta sul versante Sud-Ovest del Monte Bianco e su questo lato è rimasta la più classica ed elegante, anche se un po' esposta alla caduta di pietre nella parte inferiore. Un tempo era molto frequentata quale via d'accesso italiana al Monte Bianco e questo giustificò anche la costruzione di un primo rifugio a quota 3107 m, dimostratosi ben presto insufficiente e sostituito (nel 1885) dall'attuale Capanna Quintino Sella, eretta poco più sopra. Dopo la scoperta nel 1890 (1 agosto) della più comoda e facile via per il Ghiacciaio del Dôme, questa per lo Sperone delle Tournette è stata trascurata ma rimane tuttora la via più seguita del versante Sud-Ovest. A volte viene indicata, erroneamente, come «via dei Rochers». Segue lo sperone in gran parte roccioso che dalle rocce della Tournette 4740 m. sulla Cresta delle Bosses si abbassa verso Sud-Ovest fino a immergersi a 3750 m. nel Ghiacciaio del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio circa 1100 m. Difficoltà D-, II e passaggi di III grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 32 - 33 - 34 It.57 s

 

1890 - 1 agosto. Giovanni Bonin, Luigi Grasselli e Achille Ratti futuro Papa Pio XI, con Joseph Gradin e Alexis Proment, dopo aver raggiunto la vetta del Monte Bianco scesero per il Ghiacciaio del Dôme e le Creste di Bionnassay e delle Cresta delle Bosses (via normale da Courmayeur). Questa via segue dapprima il ramo occidentale del Ghiacciaio del Dôme, quindi si svolge sulle aeree creste nevose di Bionnassay e delle Bosses. Il ghiacciaio è in genere molto crepacciato, specialmente a estate inoltrata, e sebbene si trovi quasi sempre la traccia pistata nella neve, il suo percorso non è mai banale e richiede attenzione; in particolare nella discesa, quando la neve è più cedevole. Possibilità di cornici sulla Cresta di Bionnassay. Dal Dôme du Goûter il percorso coincide con la frequentatissima via normale francese, sulla quale a 4362 m. si trova quale ricovero d'emergenza il Refuge Vallot costruito nel 1892. Via molto bella, varia, che grazie alla sua modesta difficoltà tecnica permette di apprezzare l'ambiente grandioso dei ghiacciai e le eccezionali vedute panoramiche dalle alte creste. Dislivello 1800 m, con sviluppo di c. 5800 m. Difficoltà PD/PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 9 - Foto 16 e 32 It.57 z

 

1891 - 3 agosto. Julius Kugy e Otto Zsigmondy con Joseph Petigax, César Ollier e L. Bonetti, praticarono una variante per raggiungere la vetta del Monte Bianco. Dal Rifugio Gonella seguirono la via normale e dall'alto bacino del ghiacciaio piegarono decisamente a destra passando sopra l'isolotto inferiore del contrafforte meridionale del Dôme, a circa 3700 m, giungendo ai piedi del pendio terminale. È preferibile alla via originale. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 32 It.57 ya

 

1893 - 16 agosto. T. L. Kesteven e A. M. Marshall con Emile Gentinetta, Josef Gentinetta e Rudolf Kaufmann, salirono in vetta al Monte Bianco per il contrafforte centrale che in seguito sarà ripetuta parecchie volte. Si svolge lungo il più marcato ed elegante dei tre contrafforti rocciosi. All'altezza della sua sommità, 4436 m, si trova la barriera di seracchi del ghiacciaio superiore, ma che proprio in corrispondenza della cresta dello sperone ha di solito uno spessore minimo ed è superabile senza problemi. Via su misto molto bella; con lo Sperone delle Tournette è la più sicura su questo versante. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m, dei quali circa 700 per lo sperone roccioso. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 l

 

1897 - 7 agosto. W. Lohmüller, Oskar Fèlix Schuster, A. Swaine, salirono per il versante Sud-Ovest delle Bosses. L'itinerario si svolge quasi interamente su ghiacciaio, con pendii ripidi (valangosi) sotto la Grande Bosse. Poco interessante. Dislivello1800 m. AD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1897 - 7 agosto. A. F. de Fontblanque e Signora con Mattia Zurbriggen, Q. Schwartzen e un portatore, praticano una variante, raramente seguita. Si svolge su rocce rotte. Dal bacino superiore del Ghiacciaio del Dôme si va a destra sopra l'isolotto inferiore, 3700 m, dove si alza il robusto contrafforte roccioso meridionale del Dôme. Spostarsi sul fianco Est, dove per un camino di 30 m. e rocce piuttosto difficili si raggiunge e si segue la cresta, scavalcando un primo gendarme. Il secondo si aggira a sinistra con difficoltà, il terzo si supera. Da un profondo intaglio si passa sul verso Est e si sale obliquamente per raggiungere di nuovo la cresta vicino a una grande torre. La cresta porta alla spalla 4154 m. sulla Cresta di Bionnassay, dove passa la via normale per il Monte Bianco che loro seguirono fino al Rifugio Vallot. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 18/20 luglio. Giovanni Battista Gugliermina e Giuseppe Gugliermina con la guida Joseph Brocherel, realizzando la prima ascensione per la parete Ovest della quota 4470 m. a cui diedero il nome di Picco Luigi Amedeo e il primo percorso della Cresta del Brouillard; trascorsero la successiva notte di maltempo fra 20 e 21 luglio nell'Osservatorio Janssen, che in quegli anni, ormai semi-inghiottito dal ghiaccio si trovava ancora proprio sulla vetta del Monte Bianco.

Via probabilmente non ripetuta. Sale sul bordo destro (idrografico) di una stretta gola-canale incisa al centro della parete di granito e visibile solo quando si giunge ai suoi piedi (i primi salitori evitarono la salita sul fondo della gola in quanto ghiacciata e soggetta alla caduta di sassi. Dislivello dalla crepaccia al Picco Luigi Amedeo 750 m. fino al Monte Bianco 1450 m. Difficoltà: probabilmente D+, su roccia e misto. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 30 It.57 e

 

1903 - 7 agosto. A. Haker, Eduard Pichl praticarono una variante alla via normale per il Monte Bianco raramente seguita. Si svolge su rocce rotte. Dal bacino superiore del Ghiacciaio del Dôme si va a destra sopra l'isolotto inferiore, 3700 m, dove si alza il robusto contrafforte roccioso meridionale del Dôme. Spostarsi sul fianco Est, dove per un camino di 30 m. e rocce piuttosto difficili si raggiunge e si segue la cresta, scavalcando un primo gendarme. Il secondo si aggira a sinistra con difficoltà, il terzo si supera. Da un profondo intaglio si passa sul verso Est e si sale obliquamente per raggiungere di nuovo la cresta vicino a una grande torre. La cresta porta alla spalla 4154 m. sulla Cresta di Bionnassay, dove passa la via normale per il Monte Bianco che loro seguirono fino in vetta - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - agosto. E. Franzelin e I. Heckenbleikner, salirono al Picco Luigi Amedeo raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco per il contrafforte di destra. Questo contrafforte è il meno marcato e continuo dei tre che caratterizzano il versante Sud-Ovest. È separato dalla parete del Picco Luigi Amedeo. da un largo canale nevoso ed è dominato da minacciosi seracchi. Via su roccia e ghiaccio, molto pericolosa. Dislivello 1100 m. Difficoltà probabilmente D+ specialmente su ghiaccio. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 30 It.57 h

 

1905 - 23/25 dicembre. Graziadio Bolaffio con Joseph Croux e Alexis Croux, Ciprien Savoye e Albert Savoye con Laurent Petigax, realizzano la 1ª invernale salendo per il Ghiacciaio del Dôme e le Creste di Bionnassay e delle Cresta delle Bosses (via normale da Courmayeur). Questa via segue dapprima il ramo occidentale del Ghiacciaio del Dôme, quindi si svolge sulle aeree creste nevose di Bionnassay e delle Bosses. Il ghiacciaio è in genere molto crepacciato, specialmente a estate inoltrata, e sebbene si trovi quasi sempre la traccia pistata nella neve, il suo percorso non è mai banale e richiede attenzione; in particolare nella discesa, quando la neve è più cedevole. Possibilità di cornici sulla Cresta di Bionnassay. Dal Dôme du Goûter il percorso coincide con la frequentatissima via normale francese, sulla quale a 4362 m. si trova quale ricovero d'emergenza il Refuge Vallot. Via molto bella, varia, che grazie alla sua modesta difficoltà tecnica permette di apprezzare l'ambiente grandioso dei ghiacciai e le eccezionali vedute panoramiche dalle alte creste. Dislivello 1800 m, con sviluppo di c. 5800 m. Difficoltà PD/PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Schizzo 9 - Foto 16 e 32 It.57 z

 

1909 - 29 luglio. Hans von Hertling e Hans Pfann, salirono da Sud-Ovest per la Cresta delle Bosses (via dei Rochers). Questa cresta di roccia e neve assai poco marcata, si abbassa dalla Petite Bosse verso Sud-Ovest per oltre 500 m. a un'aerea selletta 3955 m, oltre la quale la cresta si rialza nell'esile Punta Pfann e si allunga poi a formare i Rochers del Monte Bianco (da cui il nome della via), possente insieme di crestoni che separano il Ghiacciaio del Monte Bianco da quello del Dome. Bella via, varia e di piacevole percorso, interessante anche per l'ambiente poco conosciuto e solitario nel quale si svolge (a parte la cresta finale). Dislivello dal bacino superiore del ghiacciaio 1000 m. Difficoltà AD+ /D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 34 It.57 w

 

1919 - 7 agosto. R. L. Graham Irving, da solo, sale per la Cresta des Aiguilles Grises, dalla Cresta di Bionnassay e delle Bosses, fino al Dôme du Goûter. Questo itinerario si svolge sempre in cresta. Permette di evitare il percorso del crepacciato Ghiacciaio del Dôme, ed è da tenere presente anche per la discesa quando, specialmente a fine stagione, i numerosi crepacci possono ostacolare troppo il passaggio sul ghiacciaio. La via nell'insieme risulta più varia della via normale e anche più sicura, ma di solito richiede più tempo e non viene quasi mai seguita. Si può considerare una sua variante. La parte iniziale rocciosa e di misto ha un dislivello di 750 m. con sviluppo di quasi 2000 m. Difficoltà PD+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo Bionnassay-Gouter - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 1 agosto. E. Ghiglione, F. Grottanelli e Zenone Ravelli, realizzarono la 2ª ascensione salendo per la cresta a Sud-Ovest delle Bosses (via dei Rochers). e il giorno successivo ripercorsero la via in discesa. Questa cresta di roccia e neve assai poco marcata, si abbassa dalla Petite Bosse verso Sud-Ovest per oltre 500 m. a un'aerea selletta 3955 m, oltre la quale la cresta si rialza nell'esile Punta Pfann e si allunga poi a formare i Rochers del Monte Bianco (da cui il nome della via), possente insieme di crestoni che separano il Ghiacciaio del Monte Bianco da quello del Dome. Bella via, varia e di piacevole percorso, interessante anche per l'ambiente poco conosciuto e solitario nel quale si svolge (a parte la cresta finale). Dislivello dal bacino superiore del ghiacciaio 1000 m. Difficoltà AD+ /D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 34 It.57 w

 

1930 - 26 luglio. Jacques De Lépiney e L. Nelter, praticarono salendo dalla spalla nevosa a 4450 m. una variante superiore attraversando obliquamente verso sinistra tutto il pendio nevoso sottostante le rocce dello Sperone della Tournette, per raggiungere la Cresta delle Bosses. Esposto a Ovest, il suddetto pendio è facilmente soggetto a valanghe-. Senza scopo pratico. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 11 agosto. Ernest Brun (guida) con Georges Franck, in discesa. Scesero dalla vetta del Monte Bianco seguendo la sottile cresta verso Ovest e Nordovest. A un breve pianoro si lascia a destra il Rifugio Vallot 4362 m, si scende alla larga sella del Col du Dôme 4240 m. e si risale per lieve pendio all'ampia cupola del Dôme du Goûter 4304 m. (Attenzione con scarsa visibilità: le tracce più numerose portano di solito verso Nordovest, al Refuge du Goûter). Si riprende verso Sudovest la Cresta di Bionnassay, prima larga e poi stretta e aerea (cornici) fino alle poche rocce del Piton des Italiens 4003 m, dalle quali si dirama verso Sud un'altra ripida cresta in parte nevosa. Si segue questa cresta per breve tratto, quindi si scende a sinistra (Est, ripido) nella conca del Ghiacciaio del Dôme. Si scende lungo il ghiacciaio prima circa nel'mezzo, poi sulla destra (zone di crepacci). A un piccolo pianoro si trova a destra il passaggio che porta al Rifugio Gonella (non visibile dal ghiacciaio). - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 26 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown, scesero per il contrafforte centrale del Monte Bianco nella prima traversata del Col Major dopo la 2ª salita della Via Major. La discesa si svolse lungo il più marcato ed elegante dei tre contrafforti rocciosi. All'altezza della sua sommità, 4436 m, si trova la barriera di seracchi del ghiacciaio superiore, ma che proprio in corrispondenza della cresta dello sperone ha di solito uno spessore minimo ed è superabile senza problemi. Via su misto molto bella; con lo Sperone delle Tournette è la più sicura su questo versante. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m, dei quali c. 700 per lo sperone roccioso. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 l

 

1940 - 22 giugno. Francis Salluard e Leone Savoye (guida) con Flaminio Francisci, in azione di guerra, partendo dal Rifugio Gonella tracciarono una via diretta Sud-Ovest per la vetta del Monte Bianco. La via è dedicata all'alpino Alessandro Renato Berthod, (via Berthod) travolto da valanga nel 1940 nella zona del Monte Bianco durante l'offensiva sul fronte occidentale. La roccia è solida. Dislivello dal rifugio 1800 m. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 34 It.57 u

 

1940 - 17/18 agosto. Eliseo Croux e Arturo Ottoz (guida) con Titta Gilberti e Guido Alberto Rivetti, salirono per lo Sperone Sud-Ovest del Picco Luigi Amedeo e la Cresta del Brouillard. Supera dapprima l'elegante e possente sperone che ha la base a 3337 m. nel Ghiacciaio del Monte Bianco e che sale a formare il Picco Luigi Amedeo. La roccia è di solido granito nei 2/3 inferiori, ma molto rotta e instabile nella parte superiore dove è scura e scistosa. Scalata molto lunga e verosimilmente interessante, con dislivello di 1000 m. e sviluppo di circa 1550 m. dall'attacco alla vetta del Picco Luigi Amedeo. Ambiente grandioso. Alcuni passaggi aerei e delicati; usato 1 chiodo, levato. Difficoltà: probabilmente D/D+. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 30 It.57 a

 

1944 - La cordata Codrig, Morini, Firmino Palozzi e Paolo Sivestrini, salirono per lo Sperone Sud-Ovest del Picco Luigi Amedeo e la Cresta del Brouillard realizzando la 2ª ascensione dal Versante del Miage e da allora probabilmente non è stata più ripetuta. - Difficoltà: probabilmente D/D+. - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 30 It.57 a

 

1944 - estate. Firmino Palozzi e Paolo Silvestrini, realizzano la 2ª ascensione per il contrafforte centrale raggiungendo la vetta del Monte Bianco. Ripetuta in seguito parecchie volte. Si svolge lungo il più marcato ed elegante dei tre contrafforti rocciosi. All'altezza della sua sommità, 4436 m, si trova la barriera di seracchi del ghiacciaio superiore, ma che proprio in corrispondenza della cresta dello sperone ha di solito uno spessore minimo ed è superabile senza problemi. Via su misto molto bella; con lo Sperone delle Tournette è la più sicura su questo versante. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m, dei quali circa 700 per lo sperone roccioso. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 l

 

1946 - 9 agosto. Robert Gréloz, André Roch e Ruedi Schmid, salgono per il canale Sud-Ovest del Monte Bianco. La via segue il canale aperto e superficiale situato a sinistra (Ovest) della seraccata centrale. Itinerario interessante, su terreno misto, neve e roccia, ma esposto nella metà inferiore alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m. Difficoltà D, con inclinazione a 50°-55°. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 p

 

1947 - 25 luglio. Evaristo Croux, Eugenio Bron e Albino Pennard (guida) con Piero Ghiglione e C.E. Weber, salirono al Picco Luigi Amedeo raggiungendo poi la vetta del Monte Bianco per il contrafforte centrale e per quello di destra. Percorso vario ma inutilmente lungo, probabilmente non ripetuto. Esposto alla caduta di sassi. Dislivello dall'attacco 1100 m. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 30 e 33 - It.57 g

 

1967 - Alessio Ollier, più volte conduce cordate nella parte centrale e superiore del canalone Sud-Ovest per la (via delle guide) con un itinerario che si svolge interamente su neve, nel canale abbastanza marcato che si trova fra lo sperone roccioso del Contrafforte Sud e quello delle Tournette. Dalla Capanna Quintino Sella si sale diritto tutto il gran pendio a destra dello Sperone della Tournette. La zona rocciosa si supera lungo uno stretto e ripido canalino (esposto alla caduta di sassi), quindi si sale il lungo canale nevoso superiore che sbuca fra le rocce della Tournette a 4720 m, a 30 minuti dalla vetta del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m. Difficoltà D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 r

 

1972 - 24/25 agosto. Ferruccio Jochler, Luciano Maregliati e Guido Vignolo, salgono per il contrafforte Sud dello Sperone delle Tournette. Segue il contrafforte minore situato a destra (Sud) di quello delle Tournette e ad esso parallelo. Bella via, specialmente nella metà superiore dello sperone. Nel terzo inferiore è esposta a qualche pericolo di caduta di ghiaccio e pietre. Roccia buona, ripida e articolata fino ad arrivare alla Cresta delle Bosses e in 30 minuti si arriva in cima al Monte Bianco. Dislivello1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà D. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 q

 

1973 - 25 giugno. Sylvain Saudan, scende con gli sci per il canalone Sud-Ovest della (via delle guide) dopo essere salito per la normale sulla vetta del Monte Bianco. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 r

 

1976 - 22 agosto. Bernard Domenech e Claude Jaccoux (guida) con Dominique de Frouville e Jean Perrodeau, raggiungono la vetta del Monte Bianco per il contrafforte di sinistra tracciando la (via Domenech-Jaccoux), disceso poi lo stesso giorno da un'altra cordata, per errore. Via molto bella, diretta, paragonabile alla Sentinella del versante Brenva ma meno esposta. L'uscita fra la barriera dei seracchi può essere difficile; pericolo di caduta di ghiaccio nella parte inferiore. Dislivello 1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà D, su terreno misto. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 n

 

1977 - 21 luglio. Alain Beranger, Armand Gorgeon, Jacky Marcotti e Yves Pollet-Villard, realizzano la salita completa del canalone Sud-Ovest della (via delle guide) con un itinerario che si svolge interamente su neve, nel canale abbastanza marcato che si trova fra lo sperone roccioso del contrafforte Sud e quello delle Tournette. Dalla Capanna Quintino Sella si sale diritto tutto il gran pendio a destra dello Sperone della Tournette. La zona rocciosa si supera lungo uno stretto e ripido canalino (esposto alla caduta di sassi), quindi si sale il lungo canale nevoso superiore che sbuca fra le rocce della Tournette a 4720 m, e in 30 minuti raggiunsero la vetta del Monte Bianco. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m. Difficoltà D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 r

 

1980 - settembre. Stefano De Benedetti, realizza la 1ª solitaria salendo per il canale Sud-Ovest del Monte Bianco, che in seguito discese con gli sci. La via segue il canale aperto e superficiale situato a sinistra (Ovest) della seraccata centrale. Itinerario interessante, su terreno misto, neve e roccia, ma esposto nella metà inferiore alla caduta di ghiaccio. Dislivello dal ghiacciaio 1100 m. Difficoltà D, con inclinazione a 50°-55°. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 p

 

1983 - 29 luglio. Gian Carlo Grassi e Jean-Noel Roche, salgono al Picco Luigi Amedeo da Ovest, per il Pilastro Rosso. Nel largo versante Ovest del Picco Luigi Amedeo spicca al centro un netto pilone delimitato da stretti canali, che per 3/4 è di ottimo granito rossastro e nella parte superiore è invece di roccia nerastra e rotta. Scalata molto bella, ambiente severo. Dislivello, dal ghiacciaio all'uscita in cresta: 650 m, di cui 350 per il pilone. Difficoltà TD-, con passo di V-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 30 It.57 b

 

1984 - 21/22 aprile. Gian Carlo Grassi e Enrico Tessera, salgono al Picco Luigi Amedeo per la gola Ovest e tracciano la (Fantacouloir) in una delle gole ghiacciate più belle e più nascoste del Monte Bianco. Limita a sinistra (Nord) il Pilastro Rosso. Le colate di ghiaccio si possono formare in primavera e fino all'inizio dell'estate, altrimenti il canale è roccioso. Forte pericolo di caduta sassi, anche in condizioni di freddo intenso. Le soste nella prima parte del canale sono sempre attrezzate sul lato sinistro. Dislivello 650 m. Difficoltà TD+, fino a 90°. DISCESA. - Attrezzata nel canale, con 17 calate a corda doppia. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 30 It.57 c

 

1984 - 19/20 agosto. Patrick Gabarrou e Carlo Stratta, salgono per la parete Sud-Ovest del Monte Bianco e tracciano la (via Mario Marone). Via diretta, molto pericolosa per la caduta di ghiaccio. Il superamento della fascia mediana di seracchi, con passaggi strapiombanti e molto atletici, costituisce il passaggio-chiave della salita. La via è dedicata a Mario Marone, che un mese prima rimase travolto da una caduta di seracchi sulla via della Pera - (Brenva). Dislivello 1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà ED-, a causa dei seracchi. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 o

 

1985 - 2 giugno. Wilfrid Colonna, Patrick Gabarrou e Carlo Stratta, salirono al Monte Bianco per lo sperone Ovest-Sudovest aprendo la (via Gaston Rébuffat). La via sale lungo la parete rocciosa che fiancheggia a Ovest lo Sperone delle Tournette. Percorso bello e vario su ghiaccio, neve e roccia, ma esposto per lunghi tratti alla caduta di sassi. Si esce sulla Cresta delle Bosses che è una delle tre creste che si riuniscono a formare la vetta del Monte Bianco - La via è dedicata alla memoria di Gaston Rébuffat, alpinista, guida alpina e scrittore di montagna, profondo conoscitore del Monte Bianco. Dislivello1000m, dei quali 650di via nuova sulle rocce. Difficoltà D+, con passaggi di III e IV grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 34 It.57 t

 

1986 - 15 giugno. D. Neuenschwander, è disceso con gli sci per il canalone Ovest del Monte Bianco. È il canalone compreso fra il contrafforte centrale e quello di sinistra, in gran parte nevoso e interrotto a 2/3 da due minacciose seraccate. Via con scarse difficoltà tecniche, molto esposta nel canalone alla caduta di ghiaccio. Dislivello 1100 m. Difficoltà D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 m

 

1986 - 21 giugno. Patrick Gabarrou, Thierry Pastore e Dominique Radigue, salirono per la parete Ovest del Picco Luigi Amedeo tracciando la (via Lune de Miage). Bella linea evidente di goulottes ghiacciate nella parete rocciosa, che porta a Nord della vetta del Picco Luigi Amedeo. Ambiente isolato, severo. Dislivello dalla crepaccia all'uscita in cresta 700 m. Difficoltà TD, fino a 80°. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 30 It.57 f

 

1989 - 1/2 gennaio. Patrick Gabarrou e Giorgio Passino, realizzarono la 1ª invernale salendo per il contrafforte di sinistra del Monte Bianco per la (via Domenech-Jaccoux). Via molto bella, diretta, paragonabile alla Sentinella del versante Brenva ma meno esposta. L'uscita fra la barriera dei seracchi può essere difficile; pericolo di caduta di ghiaccio nella parte inferiore. Dislivello 1100 m. dal ghiacciaio. Difficoltà D, su terreno misto. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 n

 

1989 - 18/19 gennaio. Patrick Gabarrou e Giorgio Passino, salirono al Picco Luigi Amedeo per la parete Ovest tracciando la (via Himalamiage). Ma a 40 m. sotto la vetta del Picco Luigi Amedeo discesero a causa del maltempo.

Strettissima gola-canale già attaccata dai primi salitori del Picco Luigi Amedeo (nel 1901 - 18/20 luglio), i quali poi l'evitarono in quanto ghiacciata e soggetta alla caduta di sassi. In questa prima salita invernale, il canale era tutto in ghiaccio vivo. Dislivello 750 m. Difficoltà TD + /ED- su ghiaccio e misto, fino a 85° e V grado. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 30 It.57 d

 

1989 - 5 agosto. Roberto Colombo e Marco Gavina, realizzarono la 1ª ascensione per il canalone Ovest del Monte Bianco. È il canalone compreso fra il contrafforte centrale e quello di sinistra, in gran parte nevoso e interrotto a 2/3 da due minacciose seraccate. Via con scarse difficoltà tecniche, molto esposta nel canalone alla caduta di ghiaccio. Dislivello 1100 m. Difficoltà D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 m

 

1989 - 17 settembre. Yves Soltner, realizza la 1ª ascensione solitaria per il canalone Ovest del Monte Bianco. È il canalone compreso fra il contrafforte centrale e quello di sinistra, in gran parte nevoso e interrotto a 2/3 da due minacciose seraccate. Via con scarse difficoltà tecniche, molto esposta nel canalone alla caduta di ghiaccio. Dislivello 1100 m. Difficoltà D-. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

Foto 33 It.57 m

 

1991 - 16 agosto. François Damilano, Rémy Heintz e Jean-Pierre Maurus, salirono per i seracchi del Picco Luigi Amedeo tracciando la (via Marius et Ophélie) che supera due grandi seracchi, con alcune lunghezze di alta difficoltà, trovando ghiaccio ottimo sul primo seracco, fragile e instabile sul secondo. Itinerario molto pericoloso. Dislivello dalla crepaccia 1100 m. Difficoltà ED, concentrate sui seracchi. - Bianco - Versante del Miage - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

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