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GRUPPO LESCHAUX-TALEFRE

(Dal Col des Hirondelles al Col de Talèfre)

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

Fanno parte del Gruppo Leschaux-Talèfre:

Col des Hirondelles - Pointe des Hirondelles - Pointe de Fréboudze - Punta Alberico - Punta Antoldi - Punta Borgna - Petites Jorasses - Col des Petites Jorasses - Aiguille de Leschaux - Mont Greuvetta - Petit Greuvetta - Mont Rouge de Greuvetta - Col de Leschaux - L’Aiguillon - Col de l’Eboulement - Aiguille de l’Eboulement - Col de Pierre Joseph - Aiguille de Talèfre -

Petite Aiguille de Talèfre - Pointes de Pierre Joseph - Aiguille de Pierre Joseph - Col Savoie - Aiguille Savoie - Col de Talèfre -

 

 

 

 


1863 - Il Col de l’Eboulement 3438 m. sembra sia stato raggiunto per il versante francese dal Conte di St. Joseph con François Dévouassoud. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1865 - 3 luglio. Edward Whymper con Christian Almer e Franz Biner realizzarono la Prima Traversata del Col de Talèfre con un itinerario abbastanza facile con qualche difficoltà nel superamento della crepaccia terminale e nel vicino passaggio dalla neve alle rocce. Il ramo del Ghiacciaio di Triolet che si percorre ha diversi crepacci, che possono obbligare a giri viziosi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Settore dell'Aiguille Verte - Alpi Francesi - Massiccio del Monte Bianco.

 

1866 - 7 luglio. Charles Edward Mathews e Anthony Adams-Reilly con Michel A. Ducroz e Michel Balmat furono i primi salitori dell’Aiguille de l’Eboulement dal Glacier de Leschaux per la Cresta Sud-ovest. Percorso molto lungo e di scarso interesse, quasi interamente su terreno roccioso o misto; ha il vantaggio di evitare la parte più fastidiosa e crepacciata del ramo orientale del Glacier de Leschaux. Scesero poi dal Col de Pierre Joseph per la Cresta Nord (via normale francese). - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1866 - 7 luglio. Charles Edward Mathews e Anthony Adams-Reilly con Michel A. Ducroz e Michel Balmat furono i primi a raggiungere la cima dell’Aiguille de l’Eboulement dal Glacier de Leschaux per la Cresta Sud-ovest scendendo poi per il Col de Pierre Joseph per la Cresta Nord (via normale francese). La salita da questo versante è mediocremente difficile. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1866 - 27 agosto. C. G. Heathcote con Michel Balmat e Michel A. Ducroz, scesero dalla vetta dell’Aiguille de l’Eboulement per il Ghiacciaio di Triolet dal versante Sud-est, ed è particolarmente conveniente per una rapida discesa. Si svolge su rocce rotte e instabili ma abbastanza facili. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1867 - 12 agosto. W. Leighton-Jordan e Marshall-Hall con Jean Couttet dal Glacier de Leschaux per il canalone Sud-ovest raggiunsero la vetta dell’Aiguille de l’Eboulement praticando una variante sulla Cresta Sud-Sudovest nelle vicinanze della cima. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1872 - 14 luglio. James Aubrey Garth Marshall e Thomas Stuard Kennedy con Johann Fischer e Julien Grange realizzarono la prima ascensione della vetta dell’Aiguille de Leschaux dal Ghiacciaio di Fréboudze per la Cresta Est. - Via abbastanza frequentata, preferibile alla normale quando gli alti pendii di neve a Sud non sono in buone condizioni. Attualmente però, la parte inferiore del ramo orientale del Ghiacciaio di Fréboudze è spesso di ghiaccio vivo e fittamente crepacciata. Molto più bella ma meno frequentata e diretta della via normale che ha il vantaggio oggi della comoda partenza dalla Capanna Gervasutti. Scesero poi con un percorso rapido, semplice e diretto. Le difficoltà possono derivare dai crepacci del Ghiacciaio di Fréboudze per il versante Sud-Est (via normale) e dal ghiacciaio sospeso superiore dove la neve è spesso in cattive condizioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 14 luglio. Thomas Stuard Kennedy, James Aubrey Garth Marshall e Leslie Stephen con Johann Fischer e Ulrich Almer salirono al Col des Hirondelles dal Glacier de Leschaux per la costola rocciosa settentrionale. Nello stesso giorno della cordata di Gabriel Loppé. L'itinerario percorre la più settentrionale delle tre sottili costole rocciose che costituiscono la riva destra orografica del gran canalone ghiacciato. Le rocce mobili e ghiacciate rendono delicato questo percorso, che è peraltro il più logico e diretto. Il Ghiacciaio che porta all'attacco è abbastanza crepacciato. Tutte e due le comitive scesero per il Ghiacciaio di Fréboudze dal Versante Est. Con un percorso su ghiacciaio tormentato da grandi crepacci, abbastanza complesso e laborioso, con tratti molto ripidi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 14 luglio. Gabriel Loppé con Henry Devouassoud nello stesso giorno della cordata di Thomas Stuard Kennedy salirono al Col des Hirondelles scegliendo poi lo stretto canale separante la costola dello sperone che scende dalla quota m 3494 m. Scendendo sul versante italiano le due comitive effettuarono anche la prima traversata del Col des Hirondelles. Può essere definito una variante con un itinerario meno facile e più pericoloso del precedente. Invece di piegare a destra per prendere la costola rocciosa, continuarono a salire nello stretto colatoio stesso e rimontandolo totalmente, fin sulla cresta di frontiera. Tutte e due le comitive scesero per il Ghiacciaio di Fréboudze dal Versante Est. Con un percorso su ghiacciaio tormentato da grandi crepacci, abbastanza complesso e laborioso, con tratti molto ripidi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 14 agosto. Lionel Dècle con Henri Devouassoud ed Edouard Cupelin salirono alla vetta dell’Aiguille de Leschaux raggiungendola per la Cresta Sud-Sudest della quota 3650 m, creando così una variante alla via normale nella loro prima ascensione del Mont Greuvetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 - 15 agosto. Lionel Dècle con Henri Devouassoud ed Edouard Cupelin furono i primi a raggiungere la vetta del Mont Greuvetta. Salirono dal Ghiacciaio di Fréboudze per la Cresta Ovest per giungere alla depressione nevosa sulla cresta che collega il Mont Greuvetta all’Aiguille de Leschaux, a valle della quota 3650 m. Seguirono verso Est la cresta poco inclinata, incontrando alcuni piccoli salti rocciosi che si scavalcano o si aggirano a Sud su pietrame mobile. Nella seconda metà la cresta è interessante e panoramica, facile e larga. Itinerario semplice, poco difficile. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1876 – 23 settembre. I primi salitori della Petites Jorasses furono Albert Guyard con Henry Dévouassoud e Auguste Cupelin. Salendo dal Ghiacciaio di Fréboudze per il versante Est-Nordest. - Itinerario poco difficile, quasi completamente su neve. La parte superiore può a volte essere pericolosa perché sottostante alla cornice della cresta sommitale. Viene percorso raramente, sebbene sia abbastanza diretto. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1877 - 23 luglio. Charles Taylor, J. B. Colgrove e Richard Pendlebury con Gabriel Spechtenhauser e Josef Spechtenhauser effettuarono la Prima traversata dal Ghiacciaio di Triolet per il versante Est dal Col de Leschaux. - Il percorso del ghiacciaio che porta alla base del colle è abbastanza semplice e poco crepacciato. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1879 - 25 agosto. Johan Baumann, F. J. Cullinam, G. Fitzgerald con Emile Rey, Joseph Moser e Laurent Lanier furono i primi salitori dell’Aiguille de Talèfre 3730 m. Dalla base del versante Sud-ovest attaccarono sulle rocce a destra dei due colatoi di neve, piegando poi a sinistra e attraversarono il primo canalone, la cresta rocciosa e l’altro canalone, all'altezza del suo terzo inferiore. Salirono per un tratto le rocce della sua sponda destra orografica, poi lo riattraversarono per raggiungere la cresta che separa i due colatoi e la seguirono fino alla cima. Oggi questi attraversamenti sono sconsigliabili non solo perché esposti al pericolo delle pietre, ma anche perché allungano di molto il percorso senza recare alcun vantaggio. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - 15 luglio. Carus D. Cunningham con Emile Rey e Joseph Rey dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Est raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Talèfre. Questo itinerario percorre la cresta, non bene individuabile, sulla destra della paretina triangolare che il contrafforte espone a Est. Si svolge quasi totalmente su neve, al sicuro da pericoli oggettivi; di media difficoltà, non lungo (circa500 metri di dislivello), è abbastanza interessante, bello solo nella sua parte superiore. Quantunque non sia stato percorso molte volte, rappresenta l'itinerario più pratico per chi parte dal Bacino di Triolet. È consigliabile percorrerlo anche in discesa. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - agosto. Lionel Dècle con Daniel Balleys e Julien Balleys furono i primi salitori della Petite Aiguille de Talèfre, dall’Aiguille de Pierre Joseph per la Cresta Ovest dal Glacier de Talèfre per il versante Nord-est. Percorso di media difficoltà su terreno misto; probabile qualche caduta di sassi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882 - agosto. Lionel Dècle con Daniel Balleys e Julien Balleys furono i primi salitori della Petite Aiguille de Talèfre, dall’Aiguille de Pierre Joseph per la Cresta Ovest. Seguirono la cresta orizzontale, prima rocciosa e poi nevosa, quindi salirono la gobba di neve (cornici) della Pointe Inférieure de Pierre Joseph e proseguirono sempre per cresta, abbastanza facile, fino alla Pointe Supérieure de Pierre Joseph, continuando poi verso la vetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1890 - 8 agosto. Francesco Gonella con Joseph Croux e César Ollier; Louis Kurz e Henry Riekel con Joseph Petigax e Joseph Simond salirono dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Sud-Sudovest raggiungendo la vetta dell’Aiguille de Talèfre con un percorso abbastanza facile ma su rocce molto rotte e instabili. Specialmente nella metà inferiore e fino al raggiungimento della cresta, è molto esposto alla caduta di sassi. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1891 - 29 agosto. La prima traversata nota per il Col de Pierre Joseph è di F. Baker Gabb e (Signora) Baker Gabb con Clemens Zurbriggen padre e figlio. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 29 luglio. J. H. Gibson, George Morse, J. H. Wichs salirono dalla Petite Aiguille de Talèfre per la Cresta Ovest raggiungendo la vetta dell’Aiguille de Talèfre con un bell’itinerario di media difficoltà, parte terminale della (via normale francese). Molto interessante per il panorama. Scendendo poi dal Glacier de Pierre Joseph per il versante Sud-ovest (via normale francese). Questo ghiacciaio è ora molto ridotto e la sua fronte è ora arretrata di almeno 300 metri, scoprendo lisce placche coperte di detriti. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 - 29 luglio. J. H. Gibson, George Morse e J. H. Wichs salirono dal Glacier de Talèfre per lo sperone Nord-ovest della Pointe Supérieure de Pierre Joseph e la Cresta Ovest della Petite Aiguille de Talèfre per la Cresta Ovest. Questo itinerario costituisce la prima parte della via normale di salita all’Aiguille de Talèfre. Il suo percorso fino alla Petite Aiguille de Talèfre è bello e vario e non presenta particolari difficoltà. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1893 - 4 agosto. La prima traversata nota per il Col de l’Eboulement 3438 m. è quella di Edward Broome con Joseph Marie Biner e Auguste Cupelin dal Glacier de Leschaux per il versante Sud-ovest. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - Gli austriaci Thomas Maischberger con Hans Pfann e Franz Zimmer compiono la prima salita dell’Aiguille de Talèfre. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1903 - 29 agosto. Emile Fontaine con Camille Ravanel e Léon Tournier dal Col de l’Eboulement seguirono dapprima il tratto coricato della Cresta Nord dell’Aiguillon, poi traversarono la giallastra piramide sul suo versante Est (Triolet). Con una breve salita raggiunsero la Cresta Sud-est dell’Aiguillon da dove raggiunsero la vetta a mezza altezza fra la sua cima e il Col de Leschaux, a destra di un piccolo gendarme leggermente staccato dalla parete sul versante Triolet; scendendo per detta Cresta Sud-est fino al Col de Leschaux. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - Albert Brun con Léon Tournier e Jean Ravanel dal Col de Talèfre per la Cresta Nord furono i primi salitori dell’Aiguille Savoie È la via più semplice e viene solitamente usata per la discesa. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1904 - 17 luglio. E. H. F. Bradby, J. H. Wichs e Claude Wilson dal Glacier de Pierre Joseph per il versante Sud-ovest e la Cresta Ovest raggiunsero la cima dell’Aiguille de Talèfre con un itinerario abbastanza interessante sulla cresta finale. Poco difficile. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 30 agosto. W. Martin e P. Reuschel dal Glacier de Talèfre per la Cresta Ovest raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Pierre Joseph con una salita di media difficoltà, delicata. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1908 - 14 agosto. Edouard Matthey e Marcel Kurz con Joseph-Louis Joris furono i primi a salire al Col Savoie dal Ghiacciaio di Triolet per il versante Sud-est dal lato italiano. Salita senza particolari difficoltà; il passaggio sulla barriera rocciosa che precede il colle non è ben evidente. Può essere difficile il superamento della crepaccia terminale, ma il percorso del ghiacciaio di accesso è abbastanza semplice. Pericolo di caduta di sassi, specie nelle ore calde. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1910 - 28 luglio. A. W. Wills, E. H. F. Bradby, Claude Wilson e J. H. Wichs furono i primi a raggiungere la cima del Mont Rouge de Greuvetta salendo dal Ghiacciaio di Greuvetta per la Cresta Sud-est con una salita molto lunga e difficile. La cresta venne raggiunta e percorsa solamente nella sua parte alta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 11 agosto. Ralph Todhunter con Henri Brocherel e R. Laurent dal Ghiacciaio di Greuvetta per la Cresta Nord-est salirono al Mont Greuvetta. La cresta è affilata, a salti, di circa 250 metri di dislivello, e venne toccata dai primi salitori solo in un brevissimo tratto - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 12 agosto. Ralph Todhunter con Henri Brocherel e R. Laurent tracciarono una variante per il ramo centrale del Ghiacciaio di Fréboudze e la Cresta Sud-Sudest della quota 3550 m. dell’Aiguille de Leschaux scendendo dal Mont Greuvetta. Oggi raccomandabile perché sale direttamente dalla Capanna Gervasutti ed evita la risalita del ripido e crepacciato ramo orientale del Ghiacciaio di Fréboudze. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - l° agosto. Ralph Todhunter con Joseph Knubel furono i primi salitori dal versante Sud-est a raggiungere la vetta del Petit Greuvetta e scesero poi dal contrafforte Est-Sudest. La relazione è poco chiara e non consente maggiori precisazioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 1° agosto. Paul Preuss solo, sale dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Sud-est raggiungendo la vetta dell’Aiguille Savoie. Salita lunga e sicura, di soddisfazione, la più bella tra quelle di media difficoltà che si possono effettuare dal Rifugio Dalmazzi. Roccia ottima. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 2 agosto. Ralph Todhunter con Joseph Knubel scesero dalla Cresta Ovest del Mont Rouge de Greuvetta dopo aver raggiunto il giorno prima la vetta del Petit Greuvetta. La relazione è poco chiara e non consente maggiori precisazioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 26 agosto. Guido Mayer con Angelo Dibona dal Ghiacciaio di Fréboudze per il versante Sud-Sudovest salirono in vetta alle Petites Jorasses per un itinerario difficile, poco interessante nella parte rocciosa ed esposto alla caduta di sassi: frequentemente percorso in discesa. - DISCESA-. Dai pressi della cima seguire la cresta nevosa, che scende verso Sud-Est, fino a una lieve depressione, a circa metà del suo sviluppo. Abbandonarla e scendere a destra (Sud-Ovest) in arrampicata libera, seguendo il lungo canale (caduta di sassi) che conduce alla sommità del ripido pendio di neve sottostante. Discenderlo fin sotto la crepaccia terminale e raggiungere il ghiacciaio alla base dello Spigolo Sud delle Petites Jorasses. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1917 - fine agosto. Agostino Ferrari con César Meynet dal Col Savoie salirono per la Cresta Nord-Nordest raggiungendo la cima Nord-Est dell’Aiguille de Talèfre. Va detto che la Cresta Nord-Nordest è poco inclinata ma irta di piccoli spuntoni. Questo itinerario di media difficoltà si svolge su rocce sfasciate, mantenendosi sotto il filo di cresta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1919 - 31 luglio. A. Héraud e R. Puisieux con Edouard Favret salirono dal Glacier de Talèfre per lo sperone Nord-ovest della Pointe Supérieure de Pierre Joseph e la Cresta Ovest della Petite Aiguille de Talèfre per la Cresta Ovest apportando una variante che si svolge su terreno misto abbastanza difficile. - Raggiunta l'insenatura del ghiacciaio a Ovest dello sperone settentrionale e della Pointe Supérieure de Pierre Joseph traversarono a destra e superarono la crepaccia terminale a Ovest della costola rocciosa poco appariscente. Subito sopra salirono direttamente, rimontando dapprima rocce miste a neve e in seguito un ripido pendio nevoso o ghiacciato che porta sulla cresta, nei pressi della gobba di neve della Pointe Inférieure de Pierre Joseph. Seguirono la cresta verso sinistra, dove diviene subito rocciosa ma rimane sempre poco inclinata e facile, fino alla Pointe Supérieure de Pierre Joseph. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 22 luglio. Tom De Lépiney e Jean Morin dalla vetta dell’Aiguille Savoie scesero per la Cresta Sud-ovest al Col Savoie. Questa cresta non è stata percorsa che in discesa, forse una sola volta, e si descrive perciò in questo senso. Delicata e difficile. L’Aiguille Savoie è separata dal Col Savoie Supérieur (3515 m.) da un grande gendarme a sommità piatta e squadrata, dal quale si abbassa a Sud-est, un possente contrafforte di placche rocciose. Al di là di questo Col Savoie Supérieur la cresta si rialza su sfasciumi e culmina al Gendarme 3543 m, poi si abbassa di nuovo fino al Col Savoie. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 28 luglio. Angelo Abrate, Francesco Ravelli, Guido Alberto Rivetti furono i primi a raggiungere il Col des Petites Jorasses dal versante italiano del Ghiacciaio di Fréboudze per il versante Est. Itinerario mediocremente difficile, quasi interamente su neve. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 28 luglio. Angelo Abrate, Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti dal Col des Petites Jorasses raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Leschaux. La cresta è aerea e molto frastagliata, formata da fantastici torrioni giallastri; dislivello di soli 240 metri. Arrampicata difficile, roccia eccellente. La cresta non termina propriamente sul colle, ma cade con un balzo precipitoso sul Ghiacciaio di Leschaux. È stata percorsa pochissime volte nonostante l'indubbio interesse. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1924 - 25 giugno. La cordata composta da Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti con Evaristo Croux furono i primi a salire la Pointe des Hirondelles dal Ghiacciaio di Fréboudze per la Cresta Est-Sudest della Cima Sud. Dal Col des Hirondelles fino alla base della cresta seguirono detto crestone che, pur non opponendo particolari difficoltà, diverte sempre con passaggi interessanti su roccia sovente ottima, vincono rapidamente d'altezza. La roccia, divenuta verso l'alto solida e nuda di detriti, offre assoluta sicurezza e permette di procedere svelti, che in due ore e mezza dalla base, fermate comprese, guadagnano la Cima Sud. Ripartirono alla conquista della Cima Nord, distante un cento metri e di qualche metro più bassa. Passarono lungo il filo dell’aerea cresta, che dal lato di Savoia è precipite nel vuoto, mentre dal versante nostro la parete balza giù a salti, rotti da frequenti ripiani: ed in ultimo per una stretta fessura rimontarono la ripida placca che costituisce la Cima Nord. Per lo stesso percorso ritornarono sulla prima punta in due ore riguadagnando il ghiacciaio ed un'altra ora di veloce discesa ci fa trovar di ritorno. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1924 - 8 agosto. G. e W. de Meyendorff e Jean Morin realizzano la prima traversata dal versante francese a quello italiano del Col Savoie dal Glacier de Talèfre per il versante Ovest. Itinerario molto difficile nel tratto compreso fra il ghiacciaio e il colle; si svolge su rocce poco solide, ghiacciate ed esposte. Cadute di sassi, specie nel pomeriggio. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 9/10 agosto. Carlo Mezzena, Oliviero Olivo e Giuseppe Vagliani dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Nord-Nordest raggiunsero la cima del Mont Rouge de Greuvetta, scendendo poi per il versante Sud. Non si ha notizia di ripetizioni. Altezza 650 metri circa. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 17 agosto. Ettore Calcagno e Mario Bordone, salgono per la Cresta Sud-Sudest del Petit Greuvetta tracciando la via normale ancora oggi abbastanza difficile. Scendendo poi per il canalone Ovest che non risulta mai percorso in salita. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 3 agosto. Gustavo Gaia, Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Lucien Proment dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Sud-est salirono alla vetta dell’Aiguille de Talèfre con un itinerario abbastanza sicuro, molto lungo (quasi 900 metri di dislivello), poco difficile. Percorsero dal punto più basso la cresta a sinistra (guardando) della parete nevosa triangolare che il contrafforte espone a Est. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 27 agosto. W. B. Carslake e G. C. Markbreiter con Evariste Croux salirono dal Col des Petites Jorasses per la Cresta Nord-Est (via normale). È l'itinerario più facile e sicuro delle Petites Jorasses, ma anche il più lungo. Spesso le rocce sono innevate. Viene usato quasi esclusivamente come via di discesa. Poco difficile. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 31 luglio. Gustavo Gaia, Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti con Adolphe Rey e Alphonse Chenoz salirono alla vetta dell’Aiguille de Leschaux dal Col de Leschaux per la Cresta Nord-ovest. Ascensione classica e interessante. Vince i tre risalti della caratteristica cresta superandoli: il primo sulla sinistra, il secondo sul filo, il terzo sulla destra. 330 metri di altezza, un lungo tratto di 4° grado sul secondo salto. Viene ormai frequentemente percorso. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 3 agosto. R. Ogier Ward con Joseph Georges le skieur e un portatore furono i primi a salire partendo dal Glacier de Leschaux per la parete Ovest e la Cresta Nordovest. È il migliore percorso per raggiungere l’Aiguille de Leschaux dal versante francese Via normale. Itinerario abbastanza frequentato; ha diversi passaggi di 3° grado e il lungo passaggio di 4° della Cresta Nord-ovest. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 4 agosto. Umberto Balestreri, Italo Brosio, G. Carron Ceva e Erminio Piantanida, dal Ghiacciaio di Fréboudze per il Crestone Sud-ovest salirono il Mont Greuvetta su roccia solida e arrampicata piacevole, di media difficoltà. Circa duecento metri prima della sommità si innesta la cresta che congiunge il Petit Greuvetta al Mont Greuvetta: poi non si incontrano più ostacoli di sosta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 23 agosto. Luigi Bon ed Ernesto Denina con Luigi Carrel salendo dal Ghiacciaio di Triolet per la Cresta Est raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Talèfre tracciando una variante meno logica del percorso del 15 luglio 1882 di Carus D. Cunningham, Emile Rey e Joseph Rey - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 16/17 luglio. Octave Crouan-Schaub e André Migot con Armand Charlet salirono alle Petites Jorasses dal Glacier de Leschaux per il versante Nord-Ovest. Partirono dal Montenvers a mezzogiorno con l'intenzione di bivaccare alla base della parete, ma poi l'attaccarono nel pomeriggio e prima di notte furono in vetta, dove si fermarono a bivaccare. Questo versante domina il Glacier de Leschaux con una larga muraglia di roccia, alta circa 700 metri in corrispondenza della vetta, percorsa da colatoi ghiacciati alternati a costole rocciose. Poco a Nord del punto culminante si abbassa verso Nord-ovest un grande colatoio che termina su un caratteristico ghiacciaio sospeso, adagiato sull'enorme sperone roccioso che più si abbassa nel ghiacciaio e fa da basamento alla parete. L'itinerario dei primi salitori, raggiunge il ghiacciaio sospeso dalla destra e rimonta il gran colatoio con un percorso straordinariamente difficile e molto esposto alla caduta di sassi. È stato corretto da due successive varianti con pericoli ridotti e difficoltà inferiori, anche se queste ultime sono sempre varie e sostenute. La più consigliabile è la variante tracciata da René Dittert e Francis Marullaz e percorsa alcune volte anche in discesa dalle cordate che, volendo ritornare nel bacino di Leschaux dopo la salita alle Petites Jorasses, trovano in questa via il percorso più breve e meno difficile. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 17 luglio. Octave Crouan-Schaub e André Migot con Armand Charlet scesero dall’Aiguille de Leschaux dal Glacier de Leschaux per lo parete Ovest (via normale francese) al ritorno dalla prima salita alla parete Nord-ovest delle Petites Jorasses, effettuata il giorno precedente, tracciando una variante che utilizzarono in discesa. - Percorso più diretto ma sconsigliabile perché molto esposto alle cadute di sassi. Superato il camino nella fascia rocciosa e raggiunto il limite inferiore del nevaio sospeso proseguire direttamente risalendone tutto il pendio e il grande canale che lo segue, per arrivare sul minuscolo nevaio triangolare al centro della parete. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 6 luglio. W. Brunschwiller e Octave Crouan Schaub dal Glacier de Talèfre per il versante Nord-ovest (via diretta) raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Talèfre con una bella salita molto seria e impegnativa, che con il suo tracciato supera i 600metri di parete seguendo in parte il colatoio che scende a Ovest della sommità Sud-ovest dell’Aiguille de Talèfre e, in parte, le rocce vetrate delle sue vicinanze. Poiché i primi salitori non lasciarono una relazione, l'itinerario è ricavato esclusivamente dalla Guida Vallot. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - Angelo Abrate, J. Passerin d'Entrèves, Francesco Ravelli; Massimo Strumia con Evariste Croux salirono per la seconda volta la Cresta Sud-est raggiungendo la vetta dell’Aiguille Savoie. Salita lunga e sicura, di soddisfazione, la più bella tra quelle di media difficoltà che si possono effettuare dal Rifugio Dalmazzi. Roccia ottima. È possibile attaccare la cresta anche aggirandone il primo terzo a destra, sul ghiacciaio; tuttavia è consigliabile percorrerla integralmente dal basso, data la buona qualità della roccia. Da allora ha avuto moltissime ripetizioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 31 luglio. C. Dumont e H. Fioroli dal Glacier de Talèfre per il canalone occidentale del versante Nord-ovest raggiunsero la cima Nord-est, punto culminante dell’Aiguille de Talèfre. Questo itinerario percorre il largo canale nevoso che scende dalla sella 3580 m. tra la quota 3672 e la Petite Aiguille de Talèfre. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 30 luglio. Jean Moro, Jean-Marie Pruvost e Charles Roch salirono l’Aiguille de l’Eboulement dal Glacier de Leschaux per il versante Nord-ovest. - Il ghiacciaio sospeso sul versante Nord-ovest, compreso tra la Cresta Ovest dell’Aiguille de l’Eboulement e il canale del Col de Pierre Joseph a Nord, si rompe a destra e a sinistra in blocchi di ghiaccio mentre la sua fronte si restringe e si abbassa su un basamento roccioso a forma di mezzaluna, nella parte alta del Glacier de Pierre Joseph. Questo itinerario risale il ghiacciaio sospeso attaccando la sua fronte da Nord. Percorso logico ma molto difficile; attualmente le cattive condizioni della parte mediana del ghiacciaio sospeso ne rendono problematica la salita. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 28 giugno. Lino Binel e Amilcare Cretier dal Glacier de Leschaux salirono per lo Sperone Nord sulla sponda sinistra orografica del Gran Canalone. Dalla Cresta des Hirondelles, a circa metà distanza ed un terzo di altezza fra la sella nevosa del colle e l'intaglio a V, scende sul Ghiacciaio di Leschaux un robusto marcato sperone che si immerge nel ghiacciaio alla quota 3072 m. ed è costituito: da un tratto inferiore prevalentemente roccioso che termina con una spalla 3359 m.; da un tratto mediano con cresta interamente nevosa, andamento prima Sud-est e poi Sud-ovest e conseguente nettissimo angolo nevoso; da un tratto superiore, interamente roccioso, che si appiattisce contro la Cresta des Hirondelles ed è quindi assai meno marcato dei menzionati tratti inferiore e mediano. L'itinerario, certamente difficile, segue più o meno lo sperone, traversando da ultimo il muro roccioso sotto la Cresta des Hirondelles e così raggiungendo la cresta stessa a monte della sella nevosa del Col des Hirondelles. Mancano peraltro maggiori particolari e quindi il suo tracciato deve considerarsi come meramente indicativo. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 31 luglio P. L. Edwards con Leopoldo Gasparotto e G. Graham Macphee con un itinerario difficile ma diretto dal Ghiacciaio di Fréboudze per il versante Sud salirono in vetta alle Petites Jorasses fin quasi all’estremità superiore del ripido pendio di neve, compreso fra lo Spigolo Sud e la Cresta Sud-ovest. Spostandosi a sinistra attaccarono le rocce sotto la verticale della cima, in un punto dove la parete forma una specie di camino. Superarono un primo risalto verticale lungo una fessura che solca un rigonfiamento della parete e per rocce molto ripide si portarono in uno stretto e lungo colatoio dal fondo ghiacciato che conduce direttamente nei pressi della cima. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 19 luglio. Corrado Alberico con Luigi Borgna e Paolo Ceresa furono i primi salitori della Punta Centrale delle Pointes de Fréboudze che chiamarono Punta Antoldi in ricordo di Guido Antoldi, caduto nel 1932 alla Rocca Castello. Salirono dal Ghiacciaio di Fréboudze per la parete e la Cresta Sud. Il percorso del ghiacciaio è piuttosto laborioso, tra grosse crepe. Sul lato di Fréboudze le tre guglie si ergono al sommo dell’alta conca glaciale compresa tra il Crestone Est della Cima Nord della Pointe des Hirondelles e l’arditissima Cresta Sud delle Petites Jorasses. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 29 luglio. Gabriele Boccalatte e Michele Rivero furono i primi salitori della Punta Sud delle Pointes de Fréboudze a cui diedero il nome di Punta Alberico. (Ecco il loro racconto.) - Tempo perfetto. Alle 5, partiamo alla volta di una delle tre guglie fra le Petites Jorasses e la Pointe des Hirondelles. Caldo soffocante. Siamo storditi dall’eccessivo riverbero. Per la Via Alberico andiamo fino all’intaglio fra la Punta Antoldi e la cima di sinistra. (Variante di passaggio prima del colletto: camino con strapiombo e spigolo; passaggio di 25 metri, 4° superiore). Dall’intaglio, si segue prima il filo di cresta, per qualche metro, poi la placca di destra ripidissima. Ma con buoni appigli (4°), fino a riprendere la cresta. Poi, si va nuovamente in parete a destra su placche. (Traversata di 5 metri su placca, salita diretta per 5 metri, nuova traversata, camino svasato, strapiombo; passaggio complessivo di 30 metri, 5° grado). Segue un pezzo facile. Prima della vetta passaggio esposto su lame strapiombanti, sul filo di cresta. Scendiamo con due corde doppie, poiché non abbiamo il cordino lungo. Con le ultimissime luci, rientriamo al Bivacco di Fréboudze.

I primi salitori seguirono tutti, per salire alla cresta di confine, lo stesso itinerario che, partendo dal Ghiacciaio di Fréboudze e superando la ripida bastionata basale, raggiunge l’intaglio 3421 m. fra la Punta Alberico e Punta Antoldi. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 7 luglio. Enrico Adami e Stefano Ceresa furono i primi a salire in vetta alla Punta Borgna salendo dal Ghiacciaio di Fréboudze per lo parete Sud e la Cresta Sud-Sudovest fino alla grande cengia spiovente, 50 metri sotto la cresta. Percorsero tutta la cengia, con una traversata esposta su placche povere d'appigli e raggiunsero un’altra grande cengia, ben visibile dal basso, che traversa tutta la parete Est della Punta Antoldi (La traversata su placche, si può evitare, perché la cengia è comodamente raggiungibile scendendo dal colletto fra la Punta Alberico e la Punta Antoldi). Dapprima è larga e pianeggiante, poi si restringe e prosegue in lunga salita, indi ritorna piuttosto larga e orizzontale, ma sempre facile. Al suo termine salire per pochi metri e raggiungere il profondo intaglio, 3468 m. fra la Punta Antoldi e la Punta Borgna. Quest'ultima si presenta con tre salti verticali, collegati da aeree crestine. Da questo punto la salita diventa veramente interessante. Il susseguirsi di passaggi esposti e delicati tiene l’animo in continua tensione, senza però impegnare a fondo. La roccia solida dà un senso di sicurezza e di velocità. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 11 agosto. René Dittert e Francis Marullaz salirono alle Petites Jorasses dal Glacier de Leschaux per il versante Nord-Ovest in seconda ascensione di questo versante, di cui effettuarono altresì la prima discesa. Questa variante evita sia il tratto più difficile dell'itinerario di Octave Crouan-Schaub e André Migot con Armand Charlet nella salita da destra al ghiacciaio pensile, sia i pericolosi attraversamenti del grande colatoio. Ne risulta un’ascensione varia, molto difficile in alcuni passaggi rocciosi, abbastanza sicura. II ghiacciaio che conduce all’attacco è molto crepacciato e il suo percorso è straordinariamente tortuoso. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 12 agosto. La prima ripetizione che raggiunse la vetta dell’Aiguille de Leschaux dal Col de Leschaux per la Cresta Nord-ovest è della Signora Fournier e A. de Chatellus con le guide Georges Charlet e Alfred Simond. Ascensione classica e interessante. Vince i tre risalti della caratteristica cresta superandoli: il primo sulla sinistra, il secondo sul filo, il terzo sulla destra. 330 metri di altezza, un lungo tratto di 4° grado sul secondo salto. Viene ormai frequentemente percorso. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 18 agosto. Alfonso Castelli e Michele Rivero salirono dal Ghiacciaio di Fréboudze per lo Spigolo Sud raggiungendo la vetta delle Petites Jorasses. Lo spigolo limita a sinistra le immense placche della parete Est. Dopo un inizio di rocce accidentate, si innalza affilato, arditissimo ed elegante, per poi coricarsi gradualmente e terminare in un’aerea cresta nevosa. Salita classica e molto bella, su ottimo granito. Buoni posti di assicurazione. Dislivello di quasi 500 metri dall’attacco alla vetta. Difficoltà di 4° e 5° grado con un passaggio di 5° superiore. Il percorso del ghiacciaio per giungere all'attacco è spesso tormentato da enormi crepe. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - luglio. Jacques Lagarde e Jacques De Lépiney tracciano una nuova variante sul versante Nord-Ovest che porta alle Petites Jorasses che evita il difficile tratto iniziale dei primi salitori e l’arrampicata difficile della variante di Octave Crouan-Schaub e André Migot con Armand Charlet. Con la variante precedente portarsi sul pendio nevoso che fiancheggia a Nord il grande sperone; invece di obliquare a sinistra, salire un poco verso destra in modo da montare sul ghiacciaio sospeso, risalirlo e raggiungere allo sbocco del gran colatoio per il quale si continua fino alla vetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 13 luglio. Robert Gréloz e J. Meilhan dal Glacier de Leschaux per il canalone Sud-ovest raggiunsero la vetta dell’Aiguille de l’Eboulement con un itinerario che risale il canalone nevoso che con buone condizioni offre il percorso più rapido per giungere sulla vetta del versante francese. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 14 luglio. Robert Gréloz e J. Meilhan salirono dal Glacier de Leschaux per il versante Sud raggiunsero la vetta dell’Aiguillon per la Cresta Sud-est con una salita molto difficile, su rocce in apparenza solide ma che si rompono facilmente. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1936 - settembre. G. Inaudi con Eliseo Croux scendono dalla vetta dell’Aiguille de Leschaux dal Col de Leschaux per la Cresta Nord-ovest. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 23 luglio. Gabriele Boccalatte, Ettore Castiglioni e Titta Gilberti realizzano la Prima ascensione del Mont Greuvetta per lo parete Nord. - La parete Nord del Mont Greuvetta, una fra le più importanti della catena del Monte Bianco, è simile, come conformazione, alla parete Nord delle Grandes Jorasses; meno alta di questa, ma ancora più ripida, è costituita da grandi placche e da costoni arrotondati e poco accennati, che hanno un andamento leggermente obliquo da destra a sinistra. La via di salita si svolge su questi costoni appena a destra della verticale calata dalla vetta, e si mantiene abbastanza al sicuro dalla caduta di sassi, mentre questo pericolo è molto forte nelle zone laterali alla linea di ascensione. L'ascensione di questa parete, di quasi 800 metri di altezza, è interessantissima e di particolare bellezza, a motivo della roccia molto compatta e solida e della varietà del suo percorso. Il genere e lo stile dell'arrampicata sono particolarmente attraenti per l'eleganza dei passaggi e per la continuità delle difficoltà, forti, ma ben distribuite. Esclusi l'ultima parte della parete e pochi altri tratti lungo il resto del percorso, le difficoltà tecniche sono quasi esclusivamente di 5° grado e in qualche tratto, se superato in arrampicata libera, di 6°. La presenza di ghiaccio rende, inoltre, l'ascensione molto completa; poco pericolo di caduta di pietre, se la parete è in buone condizioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 27 luglio. Gabriele Boccalatte e Agostino Cicogna salgono dal Ghiacciaio di Triolet per la parete Nord-est e la Cresta Nord-ovest dell’Aiguille de Leschaux. Ascensione molto difficile, compiuta nel corso di un tentativo per realizzare una via diretta sulla parete Nord-est. Itinerario non ripetuto, via nuova di mero interesse storico. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - 5 settembre. Raymond Levy e Robert Gréloz con una salita molto difficile dal Glacier de Talèfre per il versante Nord-ovest raggiunsero la cima dell’Aiguille Savoie. Lo sbocco di un canale molto incassato che scende dalla cresta di frontiera, a mezza distanza fra il Col de Talèfre e la vetta dell’Aiguille Savoie è l'evidente punto di attacco. Il canale ha rocce con prese lisce, arrotondate e ghiacciate. Risalirlo è difficile, poi uscirne a destra e raggiungere una specie di dosso arrotondato dal quale si traversa ancora a destra, in piena parete, fin sotto la verticale della cima. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 26 luglio. Gabriele Boccalatte, Mario Piolti e A. Sarfatti, meno di un mese prima dal giorno in cui (23 agosto) Gabriele Boccalatte e Mario Piolti cadevano all’Aiguille de Triolet. Salendo dal Ghiacciaio di Fréboudze per la Cresta Sud-Ovest delle Petites Jorasses tracciarono un bell'itinerario molto lungo, non difficile, vario e interessante, specialmente dal punto di vista ambientale. L'intaglio all'inizio della Cresta Sud-Ovest viene raggiunto traversando la Punta Borgna per cresta. Salita molto panoramica con visioni stupende sulla sottostante parete Ovest e sulle Grandes Jorasses. Non si hanno notizie di salite successive, mentre meriterebbe di essere frequentemente ripetuta. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1939 - 14/15 agosto. Riccardo Cassin e Ugo Tizzoni realizzano la Prima ascensione della parete Nord-est dell’Aiguille de Leschaux o (Guglia di Leschaux) partendo dal Ghiacciaio di Triolet. Questo itinerario supera arditamente il settore più ripido della parete, sbucando sulla spalla superiore della Cresta Nord-ovest a destra della vetta. Dopo il ripidissimo pendio di neve iniziale e la zona di rocce rotte, segue una serie di diedri e fessure alti 250 metri dove sono concentrate le forti difficoltà. In totale 800 metri. Bella scalata estremamente difficile, con difficoltà molto sostenute di 5° e 5° superiore, qualche passaggio di scalata artificiale, 30chiodi. È una delle più severe e difficili ascensioni del Gruppo del Monte Bianco. È stata ripetuta due volte: la prima dalla cordata Robert Gabriel e Georges Livanos, con una variante d’attacco. La seconda, integralmente, dai fratelli inglesi J. J. S. Allison e J. P. Allison. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - Carlo Ramella con un compagno fecero il percorso integrale per la Cresta Nord-est del Mont Greuvetta, senza incontrare speciali difficoltà; non abbiamo notizie più precise su questo percorso. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 5/6 luglio. Agostino Cicogna, Leo Dubosc e N. Mussa salirono dal Petit Greuvetta per la Cresta Sud-Sudest raggiungendo la vetta del Mont Greuvetta con una scalata lunga e faticosa, su roccia eccellente. Molti passaggi di 4° grado, alcuni di 5°. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942 - 17/18 settembre. Emilio Carlini, Isidoro De Lazzer e Arno De Monte (dopo di avere, in un precedente tentativo superato le levigate rocce basali in 6 ore di arrampicata. Raggiunsero la vetta del Mont Greuvetta per lo Spigolo Est-Sudest che è inciso per tre quarti della sua altezza da uno stretto canalone che scende poco a Sud della vetta e forma, alla sua sinistra orografica uno spigolo compatto e molto elegante, lungo il quale si svolge questo itinerario; fra la base dello spigolo ed il ghiacciaio sottostante vi sono rocce basali levigatissime. Bella arrampicata di 550 metri, estremamente difficile. I primi salitori usarono 45 chiodi, dei quali 13 rimasti in parete. Prevedere un bivacco: sulle rocce ai margini del ghiacciaio o, meglio, sulla cengia all'altezza dell'inizio dello spigolo, come fecero i primi salitori. Questa via non è ancora stata ripetuta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1945 - 6 settembre. La signora Vergne con Etienne Livacic dal Glacier de Pierre Joseph per la Cresta Sud-ovest salirono alla Petite Aiguille de Talèfre. Partirono dal Rifugio di Leschaux fin sopra l'isolotto roccioso sottostante la Cresta Sud-ovest della Petite Aiguille de Talèfre. Presero questa cresta e si innalzarono su di essa, scalando i gendarmi e contornandoli vicino alla loro cima (alcuni passaggi di 3° e 4° grado), fino alla Petite Aiguille de Talèfre. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1945 - 6 settembre. La signora Vergne con Etienne Livacic dal Glacier de Pierre Joseph per la Cresta Sud-ovest salirono alla Petite Aiguille de Talèfre. Partirono dal Rifugio di Leschaux fin sopra l'isolotto roccioso sottostante la Cresta Sud-ovest della Petite Aiguille de Talèfre. Presero questa cresta e si innalzarono su di essa, scalando i gendarmi e contornandoli vicino alla loro cima (alcuni passaggi di 3° e 4° grado), fino alla Petite Aiguille de Talèfre. Scendendo poi dalla Pointe Inférieure de Pierre Joseph. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 3 giugno. Marc-Antoin Azema con Armand Charlet dal Glacier de Talèfre per il canale orientale del versante Nord-ovest raggiunsero la cima dell’Aiguille de Talèfre. Il superamento di questo canale offre una difficile scalata su terreno misto, da effettuare solo se la montagna è in buone condizioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - estate. Edouard Frendo con la Signora Plovier praticarono una variante d’attacco per salire l’Aiguille de Leschaux per lo parete Ovest (via normale francese). Giunti sopra la zona crepacciata nel ramo orientale del Glacier de Leschaux, traversarono a destra e rimontarono l’insenatura nevosa sottostante al canale scendente dal Col des Petites Jorasses. Costeggiarono così sulla destra lo sperone dell'Aiguille de Leschaux fino oltre la sua metà, poi si portarono a sinistra sulle sue rocce e raggiunsero il filo dove si incontra l'itinerario normale per la vetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946 - 10 agosto. C. Brière, A. Cerisey e Jean-Marie Pruvost a distanza di 80 anni ripercorsero la via dei primi salitori dell’Aiguille de l’Eboulement dal Glacier de Leschaux per la Cresta Sud-ovest. Percorso molto lungo e di scarso interesse, quasi interamente su terreno roccioso o misto; ha il vantaggio di evitare la parte più fastidiosa e crepacciata del ramo orientale del Glacier de Leschaux. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - 10 luglio. D. Hartmann solo dal Rifugio di Leschaux per il versante Sud-ovest raggiunse la vetta della Pointe Superiore de Pierre Joseph. - Salire per il canale sovrastante il nevaio che dà accesso al rifugio, poi per il nevaio triangolare che lo segue. Superare la crepaccia superiore a sinistra di un profondo colatoio che non si dovrà in seguito mai raggiungere ma che serve come punto di riferimento. Salire per le rocce mobili della sua riva destra orografica fino a una cresta che ben presto si perde in parete. Traversare il prolungamento inferiore di qualche canale poco accentuato, su belle placche. Continuare per una cresta o per la riva destra del colatoio suddetto fino a 50 metri dalla spalla della Pointe Inférieure de Pierre Joseph: spalla che sembra, da questo punto, un colle dal quale avrebbe origine il colatoio. Non avvicinarsi a quest’ultimo ma arrampicare direttamente per diedri e fessure (3° grado) fino a due brevi fessure-camino. Superarle (4° grado), per raggiungere prima la spalla e quindi la vetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 30 marzo. H. Boucher, G. Carré, P. Courtin, Lelièvre, J. Tricart salirono dal Glacier de Leschaux per il versante Sud-Ovest e la Cresta Sud-Sudovest all’Aiguille de l’Eboulement con un itinerario mediocremente difficile. Dal Rifugio di Leschaux salirono al Col de l’Eboulement fino al pendio situato a destra (Est) dello sperone roccioso che fa da sponda orografica al canalone Sud-ovest dell’Aiguille de l’Eboulement. Salirono direttamente questo pendio passando fra un piccolo isolotto roccioso situato sopra lo sperone e le rocce della Cresta Sud-Sudovest. All’altezza della sommità dell’isolotto traversarono a destra sulle rocce raggiungendo il dorso che seguirono fino alla vetta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 27 luglio. Gross e Passini con Louis Lachenal praticarono una variante in discesa dal Col Savoie. Dal colle si calarono per rocce rotte, facili, verso le placche imbricate della riva destra del canale e scesero sul ghiacciaio sfruttando il fondo del canale stesso. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1948 - 1 settembre. E. Gamna ed Ettore Sisto salirono in vetta alle Petites Jorasses dal Ghiacciaio di Fréboudze per lo Spigolo Sud praticando una variante iniziale che raggiunge la Cresta Sud nel punto dove essa si raddrizza sensibilmente, evitandone così la parte inferiore. Giunti all’attacco dell'itinerario non attaccarono le rocce, ma proseguirono sul ripido pendio di neve alla loro sinistra (salendo). Lo rimontarono per due terzi del suo sviluppo (circa 140 metri), per poi traversare orizzontalmente a destra, su una ripida fascia nevosa, verso lo Spigolo Sud. Quando la neve finisce traversarono ancora e, scalando piccoli canalini e facili costole rocciose, raggiungere la base della parte affilata dello spigolo. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 5/6 agosto. Robert Gabriel e Georges Livanos effettuano la Prima ripetizione della parete Nord-est dell’Aiguille de Leschaux o (Guglia di Leschaux) vinta il 14/15 agosto del 1939 dalla cordata Riccardo Cassin e Ugo Tizzoni praticando una variante d’attacco, effettuarono un bivacco in salita e uno anche in discesa, perché la cordata fu sorpresa dal maltempo sulla Cresta Nord-ovest. E’ conveniente per le cordate che pervengono all'attacco dal versante francese evitare l'intero pendio di ghiaccio riducendo però la grandiosità della salita integrale. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 14/15 agosto. George Lucien e Jacques Isbérie salirono dal Glacier de Leschaux per lo Sperone Ovest raggiungendo la vetta della Punta Antoldi. Tracciato elegante, con un’arrampicata esposta, di soddisfazione, poco faticosa. Roccia buona. Si svolge in ambiente grandioso, fra la giallastra parete Ovest delle Petites Jorasses e l'imponente versante Nord delle Grandes Jorasses. Altezza quasi 600 metri, difficoltà di 4° grado con passaggi di 5°. Il percorso del ghiacciaio che porta all’attacco è piuttosto semplice, tranne l'ultimo tratto prima dello sperone. Scesero poi verso Nord la cresta ripida e affilata di rocce solide (3° grado) fino all'intaglio 3468 m. tra le Punta Antoldi e Punta Borgna. - Di qui scesero per il canale del versante Ovest, calandosi con molte corde doppie fino ad un centinaio di metri sopra la crepaccia terminale. Traversarono a sinistra fino a raggiungere sotto il primo diedro. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 12 luglio. Lucien Bérardini, René Ferlet, M. Dufranc e Maurice Lenoir raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Leschaux per il più classico degli itinerari aperti su questa bella parete caratteristica ed inconfondibile per i tre grandi salti della Cresta Nord-ovest che la limitano a sinistra. Un canale che scende dall’intaglio fra il secondo e il terzo salto si abbassa fino all'altezza del primo salto, poi piega verso il centro della parete separando due grandi zone di placche, accoglie un piccolo nevaio triangolare e quindi cala diritto verso il gran nevaio sospeso del tratto inferiore della parete. L'itinerario segue sostanzialmente questo canale, di cui va peraltro ricordato che era già stato percorso fino all'altezza del primo salto della Cresta Nord-ovest dai primi salitori il 3 agosto 1927 R. Ogier Ward con Joseph Georges le skieur e un portatore. Scalata di 700 metri d'altezza, con passaggi di 3° e 4°. È il migliore percorso per raggiungere l’Aiguille de Leschaux dal versante francese Via normale. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 17 luglio. La Signora Lonjon accompagnata da Marc-Antoin Azema e G. Fraissinet dal Glacier de Leschaux per la parete Ovest (via diretta) raggiunsero la vetta dell’Aiguille de Leschaux. - Questo itinerario supera il ripido tratto superiore della parete, poco a sinistra dalla verticale della cima. E’ il percorso più elegante e difficile tracciato su questo versante. Molti passaggi di 4° grado, un passaggio di 6° superiore e uno di A1. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1951 - 5 settembre. Piero Ghiglione con Arturo Ottoz salirono dal Ghiacciaio di Triolet per lo parete Sud raggiungendo la vetta dell’Aiguille Savoie. La parete a destra (Sud-est) della cima è articolata da una nervatura molto evidente, che segna la linea di salita. 450 metri di dislivello. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 – 20/21 agosto. Marcel Bron con André Contamine e Pierre Labrunie superano la parete Ovest delle Petites Jorasses. Questa stretta parete si affaccia sul Glacier de Leschaux con una successione di immense placche rossastre intervallate da grandi e netti strapiombi. Scalata molto bella in arrampicata libera, spesso molto esposta, che si svolge su roccia eccellente ma in due punti difficilmente chiodabile. Un solo e breve passaggio in artificiale, numerose traversate su placche. I posti di fermata sono rari ed esigui. I primi salitori usarono 45 chiodi compresi quelli di assicurazione; allo stato attuale di chiodatura, una ventina saranno sufficienti. Prevedere un bivacco in salita o in discesa. Altezza circa 700 metri; difficoltà estreme, molto sostenute. Il ghiacciaio che porta all'attacco è di facile percorso. La discesa venne fatta per la paretina Sud-Est della Cresta Sud-Ovest, da allora, molto frequentata. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 1/2 luglio. Michel Vaucher e Robert Wohlschlag salirono dal Glacier de Leschaux per lo parete Ovest-Sudovest raggiungendo la vetta della Punta Antoldi. La via si svolge sulla stretta parete che lo Sperone Ovest presenta a Ovest-Sudovest. Ascensione estremamente difficile; le forti difficoltà sono concentrate negli ultimi duecento metri, il terzo centrale è facile. Altezza totale: 600 metri. Buona la roccia e i posti di assicurazione. Usati circa 60 chiodi e 20 cunei. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 31 luglio, 1-2 agosto. Adrien Billet, Maurice Davaille e Emile Troksiar dal Glacier de Talèfre per il canalone centrale della parete Nord-ovest raggiungendo la cima dell’Aiguille de Talèfre. L’itinerario supera direttamente, con una salita molto difficile su terreno misto, lo stretto e ripido colatoio che scende fra le due cime dell’Aiguille de Talèfre. Via molto diretta con quasi 600 metri di dislivello, con 66° di pendenza media. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - giugno. Jean Alzetta e Pierre Mazeaud fecero un tentativo di salita per la parete Est delle Petites Jorasses dal Ghiacciaio di Fréboudze ma trovarono tempo brutto e grandi difficoltà nella prima parte artificiale che li costrinse a bivaccare e poi scendere. Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 19 giugno. Walter Bonatti, Bruno Ferrario e Andrea Oggioni nel (Gruppo del Monte Bianco) Sottogruppo del Gruetta salgono il Petit Greuvetta parete Ovest (3230 m.) realizzando la prima ascensione. Bella arrampicata di 650 metri; 3° e 4° grado con un passaggio di 5°. Chiodi usati 10, lasciati 1, tutti di assicurazione. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1961 - 6 agosto. Giorgio Bianchi, Giuseppe de Capitani ed Eugenio Lazzarini, in un tentativo di ripetizione del Mont Greuvetta per lo parete Nord furono travolti dalla caduta di una cornice e precipitarono mentre erano ormai giunti, presumibilmente, nella parte finale e più facile dell'ascensione. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1962 – 10/11 luglio. Walter Bonatti e Pierre Mazeaud salgono per la parete Est delle Petites Jorasses dal Ghiacciaio di Fréboudze. - Ecco il loro racconto: Abbiamo chiamato questo itinerario Via dell'amicizia. Non vi è nome più bello. E noi l'avevamo dedicato ai nostri amici, morti un anno prima. Mentre scalavamo, ci era parso talvolta di vederli al nostro fianco…. Scalata molto bella su roccia eccellente, estremamente difficile. La parete, alta circa 500 metri, è particolarmente ripida. L’itinerario si divide in tre zone di grandi difficoltà: la prima, alta 200 metri, si supera in artificiale; la seconda, di circa 150 metri, in arrampicata libera; la terza presenta i caratteri del terreno misto. Non è stata ancora ripetuta. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1962 - 15 luglio. Renzo Coda Zabetta, Guido Machetto, Carlo Pirovano, Fulvio Ratto, Beppe Re, Franco Riva, Bruno Taiana, Nino Zappa, divisi in quattro cordate, furono i primi a salire la Pointe des Hirondelles dal Ghiacciaio di Fréboudze per la Cresta Est della Cima Nord. - La Cresta Est, dopo una specie di zoccolo basale al cui culmine segue una selletta, ha vero e proprio inizio e prosegue alquanto ripida, a tratti rocciosa e a tratti nevosa, fino ad unirsi alla cresta di confine poco a Nord della Cima Nord. Dalla Capanna Gervasutti si scende al Ghiacciaio di Fréboudze e lo si segue in direzione dello zoccolo basale. Superata una crepaccia, si sale per pendio nevoso costeggiando il suddetto zoccolo dal suo lato Nord. Alla fine per rocce ripide e rotte si raggiunge la selletta dove ha inizio la cresta vera e propria. Un primo tratto facile conduce ad un’altra selletta. La cresta si raddrizza quindi rocciosa. Si salgono due fessure successive (4°), poi per buone rocce e infine una crestina nevosa si giunge ad uno spuntone. Si scende di pochi metri a un intaglio. Una cresta nevosa, poi ancora rocce, seguendo il filo della cresta o vicinissimi ad essa, il più possibile. Dopo aver traversato a destra si risale un facile diedro (cattiva roccia) che riporta in cresta; quindi si passa a sinistra per aggirare un grosso blocco quadrato caratteristico. Rocce facili ed un breve tratto nevoso conducono alla cresta di confine, con cornice sul versante italiano. Volgendo a sinistra si è in breve alle rocce della Cima Nord. Per cresta rocciosa alla più alta Cima Sud. Ore 4 dalla Capanna Gervasutti (Ore 3 dalla selletta all'inizio della cresta). Volendo classificarla: AD. - In DISCESA si segue per una trentina di metri l'itinerario dei primi salitori, poi ci si cala a destra per rocce rotte ed infine per pendio nevoso al ghiacciaio (crepaccia terminale), a raggiungere l'itinerario del Col des Hirondelles. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1964 - R. Brown e O. Woolcock realizzano la seconda salita della parete Nord del Mont Greuvetta con un bivacco in parete. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1964 - 17 luglio. Chris Bonington con Joe Brown e Tom Patey realizzano la 1° ascensione completa per la Cresta Sud-Ovest dell’Aiguille de Leschaux. “Via degli Inglesi”. - Salita difficile, destinata a diventare classica. La cordata ha percorso anche la parte inferiore della cresta evitata dai primi salitori del 1923 e ha percorso anche più integralmente la parte superiore. Comunque mancano occorrenti maggiori precisazioni. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1965 - 11 luglio. I Biellesi Fulvio Ratto, Renzo Coda Zabetta e Franco Riva realizzano la Prima ripetizione del Mont Greuvetta salendo per il Petit Greuvetta dalla Cresta Sud-Sudest seguendo la lunga cresta e scavalcando numerosi gendarmi. La salita tiene quasi sempre il filo della cresta. Dapprima le difficoltà sono di 3°, poi si incontra qualche passaggio di 4°, infine due passaggi di 5° dove la cresta non più pianeggiante comincia a salire verso il Mont Greuvetta. 8 ore dal Petit Greuvetta alla vetta, in cordata di tre. La cresta è di una lunghezza esasperante, continuo saliscendi di gendarmi senza mai guadagnare dislivello. La via è piuttosto evidente perché non si discosta quasi mai dal filo di cresta. Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1965 - 26 agosto. Jacques Engelmann e Armand Comte realizzano la Prima ascensione della parete Sud-ovest della quota 2840 (Via originale) dell’Aiguille de Pierre Joseph detta anche Cresta di Pierre Joseph e con una breve ma bella arrampicata di 5° grado alta circa 250 m. molto frequentata. E’ sostenuta e praticabile già ad inizio stagione. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1966 - 25 luglio. Ad opera di Jacques Engelmann e D. Mattei con Claude Ansey e Armand Comte viene realizzata la Prima ascensione della parete Sud della quota 2942 sulla Cresta Ovest della Aiguille de Pierre Joseph detta anche Cresta di Pierre Joseph. (Via Comte) Arrampicata aerea di alta difficoltà, con passaggi delicati e atletici con roccia complessivamente buona. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1966 - 30 luglio. Jean-Luis Bernezat con J. P. Stynen con il seguente laconico testo, che non ci consente maggiori precisazioni: Aiguille de Pierre Joseph Prima ascensione per una nuova via sul versante Nord-est. Salita mista abbastanza difficile, di 400 m. E’ molto probabile che è una variante dei primi salitori del 1882. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1967 - luglio. Angelo Pizzocolo e Roberto Sorgato con un compagno realizzano la prima italiana della parete Ovest delle Petites Jorasses. Questa stretta parete si affaccia sul Glacier de Leschaux con una successione di immense placche rossastre intervallate da grandi e netti strapiombi. Scalata molto bella in arrampicata libera, spesso molto esposta, che si svolge su roccia eccellente ma in due punti difficilmente chiodabili. Un solo e breve passaggio in artificiale, numerose traversate su placche. I posti di fermata sono rari ed esigui. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1967 - 31 luglio. I fratelli inglesi J. J. S. Allison e J. P. Allison realizzarono la Seconda ripetizione e Prima integrale della parete Nord-est dell’Aiguille de Leschaux o (Guglia di Leschaux) salita il 14/15 agosto del 1939 da Riccardo Cassin e Ugo Tizzoni partendo dal Ghiacciaio di Triolet. Questo itinerario supera arditamente il settore più ripido della parete, sbucando sulla spalla superiore della Cresta Nord-ovest a destra della vetta. Dopo il ripidissimo pendio di neve iniziale e la zona di rocce rotte, segue una serie di diedri e fessure alti 250 metri dove sono concentrate le forti difficoltà. In totale 800 metri. Bella scalata estremamente difficile, con difficoltà molto sostenute di 5° e 5° superiore, qualche passaggio di scalata artificiale, 30chiodi. È una delle più severe e difficili ascensioni del Gruppo del Monte Bianco. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1969 – Il francese Joel Coqueugniot, il fortissimo arrampicatore marsigliese, compie la 1° solitaria della via Contamine sulla parete Ovest delle Petites Jorasses. (700 metri, V e VI° grado in libera). - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1973Jean Grimm e Thomas Gross compiono la prima invernale della via Contamine alle Petites Jorasses. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1974 - 13 agosto. Ugo Manera e Claudio Sant’Unione salgono per la Via originale della parete Est del Mont Greuvetta. Questa bella parete di 500 m. non è stata esplorata che recentemente; 3 vie sono state aperte tra le Creste Nord-Est (11 agosto 1911) e Sud-Est (5/6 luglio 1942) Via molto bella principalmente in libera e molto sostenuta nei due terzi iniziali. Altezza 500 m. Roccia eccellente. Le soste sono esigue nei primi 300 m. TD. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1975 - 1 luglio. Patrick Gabarrou con Jean-Michel Michod sulla parete Ovest delle Petites Jorasses tracciano “West Gully” (Gola Ovest) con una lunghezza di 350 m. - - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1976 - 4/6 agosto. I cecoslovacchi Stejskal Jaryck e Igor Koller sulle Petites Jorasses parete Ovest aprono Route Ceca, (la via dei cecoslovacchi) con difficoltà 6a, A1, con uno sviluppo di 750 m. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1978 - 26 giugno. Richard Baumont e Gordon Smith sulla parete Nord-Ovest delle Petites Jorasses tracciano Baumont Gully-Smith con una lunghezza di 500 m. con difficoltà di 5+. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1979 - 25 giugno. Jean-Franc Charlet con René Ghilini e Gilles Peyroulet salirono dallo Sperone Nord-Ovest della Punta Antoldi che è la Punta Centrale, la più massiccia delle tre. (III, 4+, 500 m.). - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1980 - 19 maggio. Patrick Gabarrou e Alexis Long salgono il Grand Couloir Nord-Ovest delle Petites Jorasses che ha una lunghezza complessiva di 700 m. e difficoltà di IV, 5. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1981 - 20 maggio. Eric Lambert, Godefroy Perroux e Bernard Sanchez salirono dal Col des Petites Jorasses raggiungendo dal couloir di Nord-Ovest la vetta delle Petites Jorasses tracciando North West Gully con una salita di 450 m. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1981 - 26 maggio. Patrick Gabarrou e Yves Duvernay salirono a destra delle Petites Jorasses e tracciarono la Duvernay-Gabarrou Gully. (TD, II / 4, 450 m.) - La forcella destra di questa divenne in seguito un altro percorso di Patrick Gabarrou. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1981 – 12/14 agosto. Michel Piola, Christian Dalphin e Pierre-Alain Steiner aprono La Beauté du monde alla parete Ovest delle Petites Jorasses. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1981 - 18/19 agosto. Freko Nagao e Y. Yamasaki salirono dalla parete Nord-Ovest delle Petites Jorasses e tracciarono la Route giapponese - (itinerario giapponese o via dei giapponesi), con uno sviluppo di 900 m. e difficoltà  di 6b. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1982 - 9 luglio. Michel Piola e Pierre-Alain Steiner salirono le Petites Jorasses da versante Est-Nordest tracciando la via “Le Pilier Inconu (il pilastro sconosciuto) 5c. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1983 - 21 luglio. Giancarlo Grassi e Isidoro Meneghin sulla parete Sud-Ovest del Petit Greuvetta tracciarono la via Grassi-Meneghin ed è la più recente ma è diventata classica molto rapidamente. E’ la più bella di questa parete. E’ aerea e si svolge su roccia eccellente. Su questa bella parete alta 600 m. sono stati tracciati 4 itinerari interessanti. TD. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

1990 – Gli svizzeri Gérard Hopfgartner e Michel Piola aprono Gargantua sulla parete Sud delle Petites Jorasses - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1990 - 24/31 luglio. Michel Piola e Vincent Sprüngli sulla parete Ovest delle Petites Jorasses con un percorso altamente attrezzato aprono la via Anouk con difficoltà di 6b+, 750 m. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991 - 30 marzo. Patrick Gabarrou, Pascal Girault e Giorgio Passino per il versante Nord-Ovest delle Petites Jorasses per il compleanno della figlia di Patrick Gabarrou tracciano la via “Cinq Bougies pour Heïdi”, (cinque candeline per Heidi). 600 m., III, 4, - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991 - 5/6 agosto. Michel Piola e Vincent Sprüngli sulla parete Ovest delle Petites Jorasses con una bella arrampicata aprono la via Mon coeur Espagnol (Il cuore spagnolo) che incrocia in alto la via Anouk con difficoltà di 7a, 700 m. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1992 - 15 luglio. Patrick Gabarrou con Francois Marsigny sulla parete Nord-Ovest delle Petites Jorasses tracciano Temps Deux 600 m. con difficoltà di III, 4, grado. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1992 - 15 luglio. Patrick Gabarrou con Francois Marsigny sempre nello stesso giorno sulla parete Nord-Ovest delle Petites Jorasses tracciano Trois Mouvements sul fianco destro di Temps Deux”. 600 m. con difficoltà di III, 4, grado. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1992 - dicembre. Patrick Gabarrou con Fred Vimal sul fianco destro della via Duvernay Gabarrou-Gully delle Petites Jorasses tracciano In Memoriam. (III, 5, 450 m. 4). Tra le due vie esiste un sistema di angolo stretto. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1993 - 5/6 gennaio. Bernard François e Antoine Cayrol sulla parete Ovest delle Petites Jorasses tracciano la via L'olio au beurre noir, (Olio di burro nero) IV 5+, 600 m. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1993 - estate. Michel Piola e Benoit Robert scolpiscono un appiglio artificiale nella roccia, sulla parete Est delle Petites Jorasses sul dodicesimo tiro della via Pantagruel se questa tendenza avesse auto un seguito, risulterebbe perlomeno ridicolo parlare di arrampicata libera. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

1994 - 24/25 marzo. Patrick Gabarrou con Feran Latore sulla parete Ovest delle Petites Jorasses tracciano Omega una via con una linea perfetta di 650 m, in origine WI6, VI+ e A3). - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

2000 - 27 febbraio. Andy Parkin con Adam Wainwright tracciarono una bella via sulla parete Nord-Ovest della Punta Antoldi che chiamarono La Face Perdue (Il volto perso) con difficoltà di IV / 5+, lunga circa 400 m. Si trova a destra della via di Charlet-Ghilini-Peyroulet sullo scivolo attrezzato per la discesa, a volte difficili da proteggere correttamente. - Pointes de Fréboudze - Gruppo Leschaux-Talèfre - Massiccio del Monte Bianco.

 

2004 - 9/10 dicembre. La prima ripetizione della via Omega tracciata da Patrick Gabarrou con Feran Latore sulla parete Ovest delle Petites Jorasses porta le firme di Benoît Peyronnard e Philippe Batoux in invernale. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.

 

2005 - 9/10 gennaio. Nick Bullock l'asso britannico (inglese, per la precisione) con Stuart McAleese sale la parete Ovest delle Petites Jorasses realizzando la prima salita in libera (seconda ripetizione assoluta) di Omega la via aperta dall’inossidabile Patrick Gabarrou con Feran Patrick Latore giusto dieci anni fa, non ha mai sofferto di code e di intasamenti causati dalla moltitudine di cordate impegnate nella salita. Bisogna dire in proposito che Nick Bullock era già recidivo, avendo scalato con Jon Bracey tutta la via ad eccezione degli ultimi 100 metri, ed avendo poi dovuto interrompere a causa di una caviglia rotta per un volo con conseguente rientro forzato in elicottero. - Gruppo Leschaux-Talèfre - Gruppo delle Grandes Jorasses - Massiccio del Monte Bianco.