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Contrafforti Italiani

del

(Massiccio del Monte Bianco)

 

 

Questo capitolo descrive le diramazioni che dal Monte Bianco si staccano sul versante italiano con tutte le cime che si trovano su di esse.

Dalle più modeste (Punta Pfann a Ovest, Punta Moore a Est) alle più imponenti, quali la Cresta del Brouillard da sotto il Col Emile Rey, la Cresta dell’Innominata da sotto il Col Eccles e la Cresta di Peutérey da sotto il colle omonimo. Sono aspri crestoni rocciosi difesi sui fianchi da ghiacciai crepacciatissimi che, se da un lato ne limitano la frequentazione, dall’altro rendono eccezionalmente affascinante l’ambiente delle ascensioni.

 

Fanno parte dei Contrafforti Italiani del Monte Bianco:

Punta PfannRochers del Monte BiancoCol Emile ReyMont BrouillardPunta BarettiPunta MonzinoPunta SaviottiCol du BrouillardAiguilles Rouges du BrouillardCol EcclesPic EcclesCol du FreneyPunta InnominataColle dell’InnominataAiguille CrouxAiguille du ChateletCol de PeutéreyAiguille Blanche de PeutéreyEpeePunta GuglierminaBrèche Nord des Dames Anglaises - Dames AnglaisesL’Isolee (Dames Anglaises) - Brèche Centrale des Dames AnglaisesPunta CasatiPunta CretierPunta CastelnuovoPunta Jolanda - Brèche Sud des Dames Anglaises - Aiguille Noire de PeutéreyPunta BichPunta OttozPunta BrendelPunta WelzenbachPunta BifidaPic GambaCol des Chamois - Tete des ChasseursCol des ChasseursMont Rouge de Peutérey - Mont Noir de PeutéreyCol MoorePunta Moore

 

 

 

1865 - 14 luglio. La 1° ascensione del Col Moore è appannaggio dei britannici George Mathews, Adolphus Warburton Moore, Frank Walker, Horace Walker guidati da Jakob Anderegg e Melchior Anderegg nella loro grande impresa di salita al Monte Bianco per lo Sperone della Brenva (da Sud), superando senza ramponi, gradinando, pendenze vicine ai 60°. Adolphus Warburton Moore fu l’ideatore e l’animatore dell’impresa, infatti oggi lo sperone porta il suo nome; la salita è uno degli itinerari più classici ed eleganti dell’intera catena alpina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1870 - 15 luglio. William August Brevoot Coolidge con Christian Almer, Ulrich Almer e Christian Gertsch realizzarono la 1° ascensione dal bacino superiore del ghiacciaio della Brenva (Nord) del Col Moore. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1870agosto. I primi salitori della prima guglia dell’Aiguilles Rouges du Brouillard dal versante Sud furono Agostino Durazzo con Julien Grange e Seraphin Henry. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1872 - 23 luglio. Agostino Durazzo con Julien Grange e Seraphin Henry, effettuarono la 1° ascensione della Punta Innominata al Monte Bianco per il versante Ovest. È la via più breve alla cima, senza interesse salvo per la discesa. PD +. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1873 - 17 luglio. La prima ascensione al Mont Noir de Peutérey venne effettuata da Thomas Stuart Kennedy e James Aubrey Garth Marshall con Ulrich Almer e Johann Fischer, per la Cresta Nordovest. Per ripetere questa via oggi si parte dal Rifugio della Noire 2316 m, si salgono i pendii del Combalet tenendosi in alto a destra (neve). Sotto l'intaglio a Nord della vetta, tra questa e un marcato rilievo, si abbassa un canale. Per questo canale si sale all'intaglio, quindi si va a destra lungo la cresta aggirando a destra due risalti fino alla cima. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 - 14 luglio. Thomas Stuard Kennedy e Thomas Middlemore con Johann Fischer, Johann Jaun e due portatori di Courmayeur salirono da Ovest per il fianco Sud dell'Innominata raggiungendo il Col du Freney. Itinerario raramente ripreso, anche perché un po' esposto alla caduta di sassi. Permetterebbe però di evitare il tratto di ghiacciaio a fianco dell'isolotto roccioso nel caso fosse troppo crepacciato. PD +. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 - 30 agosto. James Aubrey Garth Marshall con le sue guide Johann Fischer e l’onnipresente Ulrich Almer salirono per la Cresta dell'Innominata fino a 4200 m. nel loro tentativo al Monte Bianco. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1874 - 31 agosto. Il Col Eccles venne raggiunto la prima volta da James Aubrey Garth Marshall con le sue guide Johann Fischer e l’onnipresente Ulrich Almer nel loro tentativo al Monte Bianco. Purtroppo, durante la discesa, a mezzanotte circa, mentre stavano per lasciare il ghiacciaio, un ampio ponte di neve crollò e caddero tutti e tre in un crepaccio. James Aubrey Garth Marshall e Johann Fischer restarono uccisi mentre Ulrich Almer sopravisse. E’ probabile che i tre, dal Pic Eccles abbiano raggiunto il Terzo Gradino prima di ritirarsi. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1875 - James Eccles con le sue guide Michel Clement Payot e Alphonse Payot tenta la prima salita della parte alta della Cresta di Peuterey, fallendo nel tentativo intimidito dalla Cresta dell’Innominata. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1877 - 28/31 luglio. Nessun riferimento alla storia alpinistica sarebbe completa senza prima richiamare l’attenzione sulla straordinaria ascensione del Monte Bianco da parte di James Eccles, Michel Clement Payot e Alphonse Payot. Essi raggiunsero il bacino superiore del ghiacciaio di Frêney dal ghiacciaio del Brouillard, attraversando la Cresta dell’Innominata e scendendo i pendii sotto il Col Eccles. Quindi salirono un ripido canalone che porta alla Cresta di Peutérey sopra il Grand Pilier d’Angle e raggiunsero la cima del Monte Bianco di Courmayeur in neanche nove ore dalla partenza dal loro bivacco sotto il Pic Eccles. Questa via passò vicino alla Cresta Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey e fornì la chiave per la sua prima ascensione. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1877 – 5 agosto. Viene realizzata la prima ascensione dell’Aiguille Noire de Peutérey dalla parete Est-Sudest per merito di Lord Wentworth accompagnato da Emile Rey e Jean Baptiste Bich. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1878 – 4 settembre. Martino Baretti con Jean-Joseph Maquignaz, Seraphin Henry e Auguste Sibille realizzano la 2° ascensione dell’Aiguille Noire de Peutérey della parete Sudest (Couloir Rey). - La via nella parte inferiore percorre il grande canale (Couloir Rey) che fiancheggia a distanza la Cresta Est , ma che è esposto alla caduta di pietre. Dopo l’apertura della via lungo la più sicura Cresta Est è perciò stata quasi del tutto abbandonata. AD-. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1879 – 4 agosto. Il Marchese E. Del Carretto con Emile Rey e G. Proment effettuano la 3° ascensione dell’Aiguille Noire de Peutérey della parete Sudest (Couloir Rey).

La parete Sudest è interamente rocciosa. Sotto la vetta ha un dislivello di 1000 m. e alla base, sopra la Conca del Combalet, è larga pure 100 m. Oltre alle vie notevoli che raggiungono la vetta o la vicina Punta Bich, altre scalate belle e interessanti su roccia buona salgono alle singole punte che costituiscono la Cresta Sud: alla Punta Brendel, alla Punta Welzenbach e, di minor interesse alla Punta Bifida e al Pic Gamba, punte che verranno trattate separatamente. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1880 - 28 luglio. Martino Baretti e Jean-Joseph Maquignaz (pare) abbiano realizzato la prima scalata del Mont Brouillard per la Cresta Sud. Karl Blodig riteneva che la cordata avesse raggiunto solo la Punta Baretti che oggi porta il suo nome. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1880 – 13/14 agosto. Il Col de Peutérey è stato raggiunto la prima volta da Georg Gruber con Emile Rey e Pierre Revel, provenienti dal Col du Freney. Itinerario poco ripetuto in salita, ma spesso utilizzato per la discesa dal colle. Ambiente molto severo, impressionante. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1880 - 14 agosto. Georg Gruber console austriaco a Ginevra e le guide Emile Rey e Pierre Revel si erano proposti di ripetere la via Eccles ma, per sbaglio, discesero dal Col du Frêney fino al bacino inferiore del Frêney dal quale furono costretti a fare un’ascensione piuttosto pericolosa (a causa delle scariche di sassi) di un canalone che sale dal ghiacciaio Rochers Gruber per raggiungere il bacino superiore. Raggiunto questo furono costretti a bivaccare a 4400 metri prima di terminare la scalata dei pendii superiori scalati dalla comitiva di James Eccles, il Pic Eccles. Anche questa via passò vicino alla Cresta Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey e aiutò a fornire la chiave per la sua prima ascensione. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1881W. Muir con Emile Rey e G. Proment effettuano la 4° ascensione Aiguille Noire de Peutérey della parete Sudest (Couloir Rey). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1882estate. Il professore di Cambridge Francis Maitland Balfour e la sua guida svizzera Johann Petrus rimasero uccisi mentre tentavano di scalare Aiguille Blanche de Peutérey utilizzando l’approccio Gruber/Rey al Col de Peutérey (è significativo che Emile Rey non avesse accettato di unirsi a loro). I loro corpi furono trovati sul bacino inferiore proprio a destra Est dei Rochers Gruber. Le tracce suggerirono che stavano scendendo al momento dell’incidente, per cui è possibile che avessero raggiunto il colle e affrontato la cima. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1885 - 31 luglio. L’ascensione che raggiunse l’obiettivo di salire l’Aiguille Blanche de Peutérey fu realizzata da Henry Seymour King, con le guide Emile Rey, Ambros Supersaxo e Aloys Anthamatten. Da un bivacco sopra il Col du Frêney raggiunsero il bacino superiore del Frêney per una via che era pressappoco la stessa percorsa da James Eccles evitando i Rochers Gruber. Dal Col de Peutérey salirono i pendii settentrionali dell’Aiguille Blanche de Peutérey, raggiungendo la Punta Nordovest o Punta Jones e la Punta Centrale detta anche Punta Gussfeldt e alle 14 raggiunsero la sconosciuta cima della Punta Sudest (la sommità ufficiale, nonostante quella centrale sia 5 metri più alta) che fu debitamente chiamata Punta Seymour King. Tornarono per la stessa via. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1889Katharine Richardson con Emile Rey e G. Proment effettuano la 5° ascensione Aiguille Noire de Peutérey della parete Sudest (Couloir Rey). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1892 – 31 agosto. La prima ascensione del Colle dell’Innominata da Sudovest venne effettuata da V. Attinger e C. Hermite con Joseph Petigax e Maurice Bruchez. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1893 - 14/17 agosto. Il berlinese Paul Güssfeldt con Emile Rey, Chistian Klucker e César Ollier tentarono la vetta del Aiguille Blanche de Peutérey salendo un canalone molto pericoloso sul Versante della Breva, attraversarono la cima principale, scesero per la via Henry Seymour King fino al colle e poi continuarono salendo la Cresta di Peutérey, bivaccando a 4400 metri. Sul Versante della Breva la comitiva di Paul Güssfeldt fu certamente fortunata perché una grossa scarica di sassi si abbatté nel canalone poco dopo che lo avevano lasciato. Paul Güssfeldt aveva 53 anni quando fece questa ascensione che richiese quattro giorni. La scalata comportò due bivacchi e una notte la passarono nel rifugio allora esistente sui Rochers Rouges, dopo di che scesero al Grand Plateau, attraversarono il Dôme du Goûter e tornarono a Courmayeur per il Ghiacciaio del Dôme. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1893 - 26/28 agosto. John Percy Farrar con Daniele Maquignaz e Battista Maquignaz, realizzano la 2ª ascensione del Monte Bianco salendo per il versante Est dell’Aiguille Blanche de Peutérey per la Cresta de Peutérey. - Già definita «la più grande impresa alpina del secolo XIX»... questa grandiosa ascensione è stata ripetuta più volte fino alla fine degli anni 1920, quando venne scoperto un accesso all'Aiguille Blanche meno pericoloso e più pratico In seguito alla costruzione lungo quest'ultima via, nel 1933, del Bivacco Craveri alla Brèche Nord des Dames Anglaises, l'itinerario originale di Paul Güssfeldt è stato completamente abbandonato. - Rimane tuttavia il più facile per raggiungere l'Aiguille Blanche, ma su roccia rotta e molto pericoloso per caduta di sassi nella parte inferiore della parete Est. Alcuni posti da bivacco sui 3000-3200 e 3700 m situati nella parete Est dell'Aiguille Blanche e utilizzati dalle prime cordate (Paul Güssfeldt, John Percy Farrar, Hans Pfann) divennero in seguito storici punti di riferimento per tutte le ascensioni successive. Dislivello di 3500 m. Difficoltà D. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1894 - 23 luglio. Giovanni Bobba con Casimiro Therisod, Pietro Re Fiorentin e un portatore salirono al Col du Brouillard dal versante Ovest, per un grande canale impervio ma dal fondo molto stretto e con dislivello di 1000 m. che collega il ghiacciaio del Miage al colle. Monotono e faticoso in salita, può essere semmai utilizzato per la discesa; è innevato fino all'inizio dell'estate; caduta di sassi. PD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1895 – 28 agosto. Evan Mackenzie con Laurent Croux e César Ollier salgono per la Cresta Sudest la Punta Innominata al Monte Bianco. Lunga cresta di rocce facili e tratti di neve, aerea e panoramica. PD+/AD-. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1898 - 17 agosto. Giovanni Bobba con Casimiro Therisod e G. Pession, realizzano la 2° ascensione dal versante Sudovest della Punta Baretti con un itinerario monotono, in canali, su pietrame e neve, è preferibile semmai in discesa. Caduta di sassi. Dislivello dal ghiacciaio del Miage 1600 m. PD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1899 - 12 agosto. Adolfo Hess e Oscar Leitz con Laurent Croux e Alexis Brocherel, nel primo tentativo spinto alle Dames Anglaises raggiunsero la Brèche Sud de Dames Anglaises. Dal ghiacciaio della Brenva la via segue lo sperone Nordest del basamento delle Dames Anglaises. sul quale venne approntato a 3170 m. un luogo da bivacco: il bivacco superiore. Su questo si attraversa a sinistra fino a raggiungere la selletta. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1899 - 26 agosto. Giovanni Battista Gugliermina con Giuseppe Gugliermina e Natale Schiavi con Michele Motta effettuano la prima ascensione e traversata da Est a Ovest dell’aereo colle fra il Picco Luigi Amedeo e il Mont Brouillard che chiameranno Col Emile Rey (4027 m.) a ricordo della grande guida di Courmayeur, Emile (Emilio) Rey, caduta nel 1895 a soli 49 anni alla Gengiva del Dente del Gigante. Per 20 anni svolse un’attività alpinistica eccezionale, di alto livello tecnico e di esplorazione; fra le sue prime ascensioni assolute o vie nuove si annoverano: Aiguille Noire de Peutérey, Aiguille de Talèfre, Calotte de Rochefort, Aiguille Blanche de Peutérey, Charmoz (traversata), Dru (traversata), Monte Bianco (invernale), Aiguille de Bionnassay (Sud e Est), Castore (Nord), Grandes Jorasses (invernale), Ago di Sciora, Pizzo Badile (Est), Cima di Rosso (Nord), Dent d'Hérens (Ovest), Monte Bianco (Cresta de Peutérey). – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - 21/23 luglio. Thomas Maischberger, Hainrich Pfannl e Franz Zimmer, realizzano la  ascensione del Monte Bianco salendo per il versante Est dell’Aiguille Blanche de Peutérey. Dislivello di 3500 m. Difficoltà D. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1900 - 20 agosto. Maria Mazzucchi con Joseph Croux e Hugo Croux realizzano la 1° ascensione dell’Aiguille Croux per la parete Sudovest e la Cresta Sud, per quella che nel tempo diventerà la via normale. Il nome di «Aiguille Joseph Croux» è stato attribuito dalla prima salitrice in onore alla sua valente guida. Ascensione varia e piacevole su buona roccia, con sviluppo di 250 m sulla parete. Difficoltà AD-, con passaggi finali di IV°. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1901 - 7 agosto. Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, con Laurent Croux e Ciprien Savoye realizzarono la 1°ascensione dal ghiacciaio della Brenva della Punta Jolanda (Dames Anglaises) di cui loro stessi battezzarono con questo nome, in onore della principessa Jolanda di Savoia. Raggiunsero la vetta con lancio di corda finale. La scalata, di interesse storico, normalmente richiede un bivacco. Difficoltà D, un passo di IV°+.Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1902 – 27 luglio. Ettore Allegra con Louis Mussillon e Henri Brocherel salgono per la prima volta in vetta dell’Aiguille Noire de Peutérey dalla parete Est (via normale).

Segue la lunga cresta o il suo versante meridionale, con percorso complicato e non del tutto evidente ma senza passaggi obbligati. Un tempo abbastanza frequentata anche in salita, attualmente viene seguita più che altro in discesa. Dislivello 1150 m. dal nevaio d’attacco, con sviluppo di 1700 m. Difficoltà PD+/ AD- con passaggi fino a III° grado. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1902 - 5 agosto. Giacomo Casati con Giuseppe Pedranzini realizzano la 1° ascensione della Punta Casati da Sudest, per la Brenva con un accesso lungo e un’arrampicata brevi. AD. Da Entrèves si giunge alla terrazza situata circa 12 m. sotto l'intaglio Jolanda-Castelnuovo. Si aggira sul versante Brenva quest'ultima punta e per aerea crestina si sale al più alto dei due spuntoni sommitali. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 19 luglio. La prima traversata alpinistica nota del Col des Chasseurs venne effettuata da E. H. F. Bradby, Min Oberton, J. H. Wichs, Claude Wilson con Henri Rey. - Dal Rifugio Monzino 2561 m. si sale al dosso soprastante, quindi si scende a destra su una traccia e si raggiunge il ghiacciaio. Lo si attraversa (di solito scoperto, numerosi crepacci) ben al disopra della sua fronte, dirigendosi al colle. Superato un salto roccioso di circa 30 m, per il canale su erba e rocce si sale all'intaglio PD+. Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 26 luglio. E. H. F. Bradby, J. H. Wichs e Claude Wilson realizzano la 1° ascensione del Mont Rouge de Peutérey con una lunga ascensione, di cui non si hanno notizie di ripetizioni. Lunga 1200 m, probabilmente PD + . – Contrafforti Italiani Massiccio del Monte Bianco.

 

1905 - 13/16 agosto. Joseph Ittinger e Hans Pfann, realizzano la  ascensione del Monte Bianco salendo per il versante Est dell’Aiguille Blanche de Peutérey. Dislivello di 3500 m. Difficoltà D. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1906 - 11 luglio. Karl Blodig superò con il suo fedele compagno Oskar Eckenstein e il portatore Alessio Brocherel il Col Emile Rey da Ovest salendo poi al colle da Est. – (Alessio Brocherel aveva già messo piede per la prima volta sul Col Emile Rey nel 1899) e i tre salendo lungo la Cresta Nord raggiunsero il punto più alto del Mont Brouillard. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 27 giugno. La prima ascensione dei Rochers del Monte Bianco è stata compiuta da: A. E. Bellars, Osckar Eckenstein e Humphrey Owen Jones ma non ci è dato di sapere quale delle cinque punte raggiunsero. Queste cime vengono raggiunte ben raramente, anche se le loro salite sono brevi e piacevoli, in ambiente appartato d'alta montagna. Forse perché non c'è proporzione tra la faticosa e impegnativa salita alla Capanna Quintino Sella e il carattere minore delle successive loro ascensioni, possono offrire la quasi certezza di una completa solitudine. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 15 luglio. Karl Blodig e Osckar Eckenstein compiono una prima ascensione ai Rochers del Monte Bianco, ma non ci è dato di sapere quale delle cinque punte raggiunsero. Queste cime vengono raggiunte ben raramente, anche se le loro salite sono brevi e piacevoli, in ambiente appartato d'alta montagna. Forse perché non c'è proporzione tra la faticosa e impegnativa salita alla Capanna Quintino Sella e il carattere minore delle successive loro ascensioni, possono offrire la quasi certezza di una completa solitudine. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 17 luglio. Karl Blodig con Laurent Croux completò la traversata del Mont Brouillard provenendo da Sud, dal Col du Brouillard per il versante Ovest e verificò per la Punta Baretti che per il Mont Brouillard non c’è bisogno di mezz’ora, come disse Martino Baretti, bensì del doppio. Ascensione su ghiaccio e roccia, esposta alla caduta di sassi. Dislivello dal ghiacciaio 750 m. AD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 23 luglio. La 1° ascensione dal versante Brenva della Punta Castelnuovo (Dames Anglaises) venne effettuata da Antonio Castelnuovo con Antonio Fiorelli, ambedue scalarono l'ultimo difficile tratto di parete a piedi nudi. Viene salita abbastanza di frequente. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1907 - 10 settembre. Mario Magni, Ettore Santi e Mario Tedeschi, salirono in vetta dell’Aiguille Croux per la Cresta Nordovest. La cresta è sottile e accidentata, con gendarmi. Difficoltà III° e IV°, con un passaggio di IV°+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1908 - 12 luglio. Karl Blodig con Edward Theodore Compton raggiunsero una delle cinque punte dei Rochers del Monte Bianco ma non ci è dato di sapere quale. Queste cime vengono raggiunte ben raramente, anche se le loro salite sono brevi e piacevoli, in ambiente appartato d'alta montagna. Forse perché non c'è proporzione tra la faticosa e impegnativa salita alla Capanna Quintino Sella e il carattere minore delle successive loro ascensioni, possono offrire la quasi certezza di una completa solitudine. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 29 luglio. I primi a salire una svelta cimetta rocciosa senza nome, alla base della cresta a Sudovest delle Bosses, che in seguito a quell’ascensione prenderà il nome di uno dei suoi salitori, che furono Hans Pfann e Hans von Hertling che arrivando in vetta chiamarono Punta Pfann, ed in seguito salirono al Monte Bianco da Sudovest. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1909 - 16 agosto. Humphrey Owen Jones con Laurent Croux e suo figlio Croux Laurent Jr salirono Aiguille Blanche de Peutérey. Da un punto vicino ai Rochers Rouges scalarono direttamente lo Sperone Sudovest fino alla Punta Nordovest o Punta Jones. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1910 - 19 agosto. Humphrey Owen Jones con Henri Brocherel e Humbert Savoye realizzarono un bel percorso in cresta, su roccia abbastanza solida salendo per la Cresta Sud dei Rochers del Monte Bianco. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 9 agosto. Karl Blodig, Humphrey Owen Jones, Geoffrey Winthrop Young e Josef Knubel, realizzarono la Prima ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi raggiunsero la cima del Monte Bianco sei ore più tardi. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 11 agosto. Hans Pfann e Ugo di Vallepiana, realizzano la 2ª ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi la cima del Monte Bianco. È stata per alcuni decenni la via classica della Cresta del Brouillard ma ora è quasi abbandonata, in quanto si preferisce raggiungere il Col Emile Rey al Rifugio Monzino e dai Bivacchi Eccles. Si svolge in luoghi appartati e solitari; qualche pericolo di caduta sassi nel canalone del colle e fin quasi sul Picco Luigi Amedeo. Il Ghiacciaio del Monte Bianco che si deve attraversare può essere molto crepacciato. Dislivello dal rifugio circa 1500 m. Difficoltà D, su ghiacciaio, roccia (III) e misto. Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1911 - 18 agosto. E. Pühn con Adolphe Rey e Ferdinand Melica, realizzano la 3ª ascensione della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey raggiungendo la vetta del Mont Brouillard e poi la cima del Monte Bianco. È stata per alcuni decenni la via classica della Cresta del Brouillard ma ora è quasi abbandonata, in quanto si preferisce raggiungere il Col Emile Rey al Rifugio Monzino e dai Bivacchi Eccles. Si svolge in luoghi appartati e solitari; qualche pericolo di caduta sassi nel canalone del colle e fin quasi sul Picco Luigi Amedeo. Il Ghiacciaio del Monte Bianco che si deve attraversare può essere molto crepacciato. Dislivello dal rifugio circa 1500 m. Difficoltà D, su ghiacciaio, roccia (III) e misto. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1912 – 12 agosto. La prima traversata del Colle dell’Innominata venne effettuata da Humphrey Owen Jones e Geoffrey Winthrop Young con le guide Josef Knubel e Julius Truffer. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1912 - 13 agosto. La 1° ascensione dell’Isolee (Dames Anglaises) 3577m. venne realizzata da Humphrey Owen Jones e Geoffrey Winthrop Young con Josef Knubel e Julius Truffer. Viene salita raramente, di solito in traversata da Sudest a Nord. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1912 - 15 agosto. Dalla Cresta Nord del Mont Rouge de Peutérey precipitarono verso il Freney Humphrey Owen Jones e signora con la guida Julius Truffer che stavano tentandola con Paul Preuss (che si salvò perché era slegato); la tragedia fu provocata dalla caduta di una pietra. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 20 luglio. I primi salitori del Pic Gamba furono Paul Preuss e Ugo di Vallepiana che patirono dal Rifugio Gamba per il Col des Chamois salendo per la Cresta Sud e la parete Est aprendo la (via Preuss). Scalata varia e interessante, dall'andamento tortuoso. L'accesso originale all'intaglio Nord del Col des Chasseurs (o Col des Chamois) comporta l'attraversamento del ghiacciaio di Freney; è perciò molto più semplice l'accesso dal Combalet, evitando però l'intaglio Nord (difficile da questo lato). Dislivello 300 m. dal Col des Chamois. Difficoltà AD + , III° e passaggi di IV°. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 22 luglio. Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Lampugnani, Francesco Ravelli e Alberto Zanutti, tracciarono una Variante per raggiungere l’Aiguille Blanche de Peutérey fin sotto la Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 22 luglio. La 1° ascensione della Brèche Nord des Dames Anglaises da Nordest venne effettuata da Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Lampugnani, Francesco Ravelli e Alberto Zanutti. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 – 28 luglio. Paul Preuss con il Conte Ugo di Vallepiana per la cresta Sud-Sudovest dell’anticima Sud della Punta Innominata aprono la via Preuss. Via varia con percorso interessante, alta circa 350 m. Difficoltà AD, un passaggio di IV+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 28 agosto. Paul Preuss in cordata con Aldo Bonacossa, e Carlo Prochownick conquistano la Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey dalle Dames Anglaises e raggiunsero la Brèche Nord della Brenva. Fino all’attacco il terreno è misto, segue poi un ripido gradino alto 600 metri con difficoltà prevalentemente di III° grado ed un tratto di IV°. I chiodi sono molto rari. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1913 - 1 settembre. Luigi De Riseis con Adolphe Rey e Adolphe Derriand tracciarono una variante per raggiungere la vetta della Punta Innominata evitando il passo di IV°+ della via Preuss. Attacca circa 50 m. più a destra, sotto la parete verticale dell'anticima Sud e per rocce facili, con percorso a Z, arrivando all'intaglio oltre i tre rilievi. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 10 luglio. Guido Mayer con Angelo Dibona furono i primi a salire la quarta guglia dell’Aiguilles Rouges du Brouillard dal versante Sud, scendendo poi dal versante Ovest per un canale che si abbassa dalla forcella fra i due gruppi di guglie stretto e incassato, con un gran salto a metà. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 23 agosto. Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Lampugnani e Francesco Ravelli, tracciarono un’altra Variante per raggiungere l’Aiguille Blanche de Peutérey fin oltre la Punta Gugliermina. Dalla Brèche Nord des Dames Anglaises si supera il ripido risalto soprastante, scalandolo direttamente per difficili placche e fessure sul versante Brenva ma assai vicino allo spigolo. Dalla sommità del risalto si segue la Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey per breve che sale dal Freney e poi si porta nel versante Est, aggirando sulla destra dei piccoli risalti e giungendo ai piedi della Punta Gugliermina. Si attraversa il canalino che scende tra questa e l'Epée e dopo una ventina di metri ancora a destra si sale diritto a prendere la Cresta Sudest, lungo la quale prima dell’intaglio si trova la via Preuss. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 23 agosto. Giovanni Battista Gugliermina, Giuseppe Gugliermina e Francesco Ravelli conquistano la ascensione della Brèche Nord des Dames Anglaises da Sudovest. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1914 - 24 agosto. Giovanni Battista Gugliermina e Francesco Ravelli realizzano la 1° ascensione della Punta Gugliermina seguendo la via all'Aiguille Blanche de Peutérey per la Cresta Est. Da una spalletta della cresta si scende all'intaglio a Nordovest dell'Epée, si aggira questa a Est e si arriva al piede della punta. Scalano prima le difficili placche della parete Nord, poi arrivarono in cima per la Cresta Est. Oggi questa via è la normale. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1920 – 7 agosto. Cesare Negri, Ettore Santi e Mario Santi salirono dal ghiacciaio della Brenva per lo sperone Nordest dell’Aiguille Noire de Peutérey con uscita dalla Cresta Est.

La via si svolge lungo lo sperone che dalla quota 3520 sulla Cresta Est si abbassa ben marcato a Nordest terminando nel ghiacciaio della Brenva a 2586 m. E’ stata ripercorsa solo una volta nella sua parte superiore. Dislivello dal ghiacciaio alla cima 1200 m. Difficoltà D. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1920 - 29 agosto. Gaetano Polvara, Vittorio Ponti e A. Rossi dalla Brèche Centrale des Dames Anglaises superarono la parete soprastante salendo prima un po' a destra a una spalletta, poi verso sinistra al colletto sotto il pinnacolo sommitale e quindi in cima alla Punta Casati da Nordovest proseguendo fino alla Punta Castelnuovo. AD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1921 - 7/8 agosto. Adolf Aufdenblatten e Alfred Aufdenblatten (guida) con S. L. Courtauld, E. G. Oliver e G.I. Finch, salirono per il Couloir Eccles che è lo stretto canale nevoso situato tra le rocce più orientali del versante Sud del Monte Bianco di Courmayeur e il roccioso versante meridionale del Grand Pilier d’Angle. È stata la prima via aperta sull'allora inesplorato versante Sud del Monte Bianco, realizzata attraverso il Ghiacciaio del Brouillard, il Pic Eccles e il Col Eccles, l'alto bacino del Ghiacciaio di Freney, il Couloir Eccles e la parte superiore della Cresta di Peutérey. (Realizzando la 2ª salita di questa cresta). È un po' tortuosa ma varia e interessante e si svolge quasi interamente su neve-ghiaccio. Il percorso originale nel suo insieme non viene però più seguito in quanto è stato rettificato da altri itinerari più diretti. Dislivello dai Bivacchi Eccles 1100 m. Difficoltà D. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1922 - 20 agosto. Evaristo Croux (guida) con Francesco Ravelli e Guido Alberto Rivetti, salirono per il versante Nordest dell'anticima Sud della Punta Innominata raggiungendo la vetta. Scalata di 350 m. Probabilmente AD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 13 maggio. La guida Edoardo Bich nuore per una caduta alla Becca d’Aran (2952 m.) Alpi Pennine. In suo onore viene dedicata da Enrico Augusto la vetta meridionale dell’Aiguille Noire de Peutérey (3773 m.) che verrà chiamata Punta Bich (3746 m.) di solo 27 metri più bassa. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 10 luglio. Zenone Ravelli, Michele Baratono, Mario Borelli, Pietro Ravelli e Mario Schiagno, salirono per la parete Ovest del Mont Noir de Peutérey partendo sotto al quarto canale (neve). Salirono nel canale per 20 m. e superarono a sinistra uno strapiombo. Dopo pochi metri attraversarono a destra il canale e continuando obliquamente a destra attraversarono il terzo canale e sui 2750 m. si raggiunge il secondo. Lo salirono fin dove si restringe e per la costa a destra arrivarono in cima. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 – 21 luglio. Adolphe Rey e Henry Rey con Enrico Augusto compiono la prima ascensione alla Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey per la cresta terminale Est. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 8 agosto. Jacques Lagarde e Jacques De Lépiney per primi scendono per la Cresta Sudest dell’ Aiguille Blanche de Peutérey. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 21/22 agosto. La prima traversata del Col du Brouillard venne effettuata dal versante Est da Henry Bregeault, Paul Chevalier, Jacques Lagarde, Jacques De Lépiney, Tom De Lépiney e André Migot, che salivano da Est per l'ascensione al Monte Bianco; dopo un bivacco al Col Emile Rey, a causa del maltempo ritornarono al colle e da questo scesero verso il Miage. Dal colle magnifica visione sul versante Sud del Monte Bianco. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 30 agosto. Jacques De Lépiney e Tom De Lépiney salirono il Mont Rouge de Peutérey per la Cresta Est-Sudest, su rocce abbastanza solide, con erba. È la via migliore per il Mont Rouge de Peutérey. Dislivello 600 m, con sviluppo di circa 850 m. Difficoltà PD+. Dal Rifugio della Noire 2316 m. si attraversa in piano tutta la conca del Combalet, per attaccare le rocce di uno sperone sotto la cresta a circa 2350 m. Si sale a prendere la cresta, che poi si segue. Dopo un dente si continua a sinistra sul versante Sud per un canale obliquo parallelo alla cresta, che si riprende sotto il salto terminale. Per la cresta sino in cima. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1923 - 30 agosto. Jacques De Lépiney e Tom De Lépiney scesero per la Cresta Nord dalla vetta del Mont Rouge de Peutérey dopo essere saliti per la Cresta Est-Sudest. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1924 – 1 agosto. Gianni Albertini e A. Fumagalli, a causa di un errore d’itinerario praticarono una Variante. Essi salirono il canale secondario situato tra il gran canale centrale della parete e il Couloir Rey, tentando a sinistra, fino a raggiungere l’itinerario originale all’estrema sinistra del risalto dell’Aiguille Noire de Peutérey, parete Sudest. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

192517/18 agosto. T. Buràttini e F. Falchi, salirono per la dentellata Cresta Nord del Mont Rouge de Peutérey, molto aerea, con tre risalti. Sui fianchi la roccia è rotta, a volte pessima, sulla cresta è migliore. Sviluppo circa 300 m. Difficoltà D. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 24 luglio. Eugen Allwein e Willy Welzenbach, per la Cresta Sud salgono la Terza Torre dell’Aiguille Noire de Peutérey che prenderà il nome di uno dei salitori: Punta Welzenbach (3355 m.), realizzando la 1° ascensione della stessa. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925agosto. L. Bergera e R. Ghizzetti scesero dall’Aiguille Blanche de Peutérey alla Punta Jones calandosi poi per lo Sperone Sudovest. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1925 - 4/5 agosto. Leon Bron (guida) con Abraham Muller e Hans Muller scendono per lo Sperone Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 12 agosto. E. Capella e M. Gatto realizzano la 2° ascensione della Punta Castelnuovo (Dames Anglaises) con un accesso più breve del precedente di Gaetano Polvara, Vittorio Ponti e A. Rossi ed è stata ripetuta parecchie volte. Ambiente severo. D-, passaggio finale IV°+ e A0. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1926 - 27 agosto. Ottone Bron e Lucien Proment (guida) con Brassat salirono dalla Brèche Centrale des Dames Anglaises attraverso la Punta Casati e raggiunsero la Punta Jolanda (Dames Anglaises). Itinerario più volte ripetuto. Breve scalata, con passaggi fino a IV°+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 30 luglio. Eugen Allwein e F. Göbler, tracciano una variante per raggiungere la Punta Innominata partendo dal Colle dell'Innominata 3205 m. salirono qualche metro sulla cresta (IV°), poi verso sinistra su placche e ripresero la cresta più sopra. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 30/31 luglio. Ludwig Obersteiner e Karl Schreiner, salirono per la cresta delle Dames Anglaises concretizzando la prima ascensione della «piccola» (via classica della Cresta di Peutérey). - Raggiunge l'Aiguille Blanche dal Ghiacciaio di Frèney. Itinerario grandioso su terreno misto, uno dei più classici delle Alpi. È lungo, vario, complesso; roccia facile ma piuttosto rotta. Creste nevose eleganti, ambiente magnifico; la cresta sommitale dell'Aiguille Blanche e specialmente la parte finale della ripida Cresta di Peutérey sono spesso di ghiaccio. Con partenza dal Rifugio Monzino si può prevedere un bivacco al Col de Peutérey sulle rocce del Grand Pilier d’Angle (ma con buone condizioni la via è stata compiuta più volte in giornata fino alla vetta del Monte Bianco). Dal Bivacco Craveri è normale compiere la salita in giornata. Se non si passa dal Bivacco Craveri, per raggiungere la rocciosa cresta Sud-Est dell'Aiguille Blanche si utilizza il Canale Schneider, che offre la via più breve e pratica. Questa possibilità venne scoperta da Erwin Schneider ed H. Hoerlin il 31 marzo 1929; seguita poi da H. Hoffmann, C. O. Koch e R. Rolfes il 6 agosto 1929 raggiungendo il canale per una cengia che inizia all'altezza dell'isolotto roccioso situato sotto la Punta Gugliermina; un ulteriore accesso di solito più agevole dal ghiacciaio venne percorso da Alexander Graven e Josef Knubel (guide) con Thomas Graham Brown il 30 luglio 1932, ed è l'itinerario che segue dal loro inizio le Cenge Schneider. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1927 - 31 luglio. Eugen Allwein e F. Gobler, per il Canale del Freney da Sudovest raggiunsero Brèche Sud de Dames Anglaises. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 5 luglio. Josef Knubel (guida) con Eustace Thomas con un breve percorso su misto dal Col Emile Rey 4027 m. superano o aggirano i piccoli risalti della Cresta Nord raggiunsero il punto più alto del Mont Brouillard. AD-. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 9 luglio. Josef Knubel e Lucien Proment (guida) con Eustace Thomas, realizzarono la 1° traversata da Est a Ovest del Col Eccles al Col du Freney. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 9/10 luglio. Jacques Lagarde e André Migot, dopo essere saliti alla vetta del Monte Bianco per la Cresta di Peutérey, scesero per il versante Est dell’Aiguille Blanche de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 16 luglio. Laurent Grivel, Arturo Ottoz e Osvaldo Ottoz, Albino Pennard praticarono sul Pic Gamba una Variante per raggiungere la vetta, attaccando per la Cresta Sud dell'Aiguille Noire de Peutérey le prime 4 lunghezze e ancora, già in comune, sulle cenge erbose verso destra, fin sotto lo Sperone Est. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 18 luglio. Armand Charlet e Alphonse Chenoz (guida) con L. Brincard, salirono per la cresta delle Dames Anglaises realizzando la  ascensione della via classica dell’Aiguille Blanche per la Cresta di Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 4 agosto. Lino Binel e Amilcare Crétier realizzano la 1° ascensione della Punta Cretier salendo per lo Spigolo Nordest. Per raggiungere la vetta venne utilizzata anche una pertica lunga 3 metri e 45 centimetri, per superare due passaggi successivi all'inizio dello spigolo. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 7 agosto. Adolphe Rey e Alphonse Chenoz (guida) con Guido Alberto Rivetti realizzarono la 2° ascensione della Brèche Sud de Dames Anglaises per il Canale del Freney da Sudovest. Il canale è alto 300 m. e spesso a estate inoltrata è quasi spoglio di neve. Caduta di sassi. AD. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 – 8 agosto. Adolphe Rey e Alfonso Chenoz con Guido Alberto Rivetti vinsero la parete Nord dell’Aiguille Noire de Peutérey, una via che attende ancora oggi i primi ripetitori.

La via aggira a sinistra il risalto inferiore della Cresta Nord-Nordovest e supera poi nel mezzo la parete terminale Nord. Scalata in ambiente severo, spesso in cattive condizioni a causa del vetrato e in parte su rocce mobili. Non è stata ripetuta. Dislivello dalla Brèche Sud des Dames Anglaises 350 m., con sviluppo di 450 m. Difficoltà D+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 8 agosto. Laurent Grivel e Osvaldo Ottoz salgono per lo Sperone Nordest Aiguille Blanche de Peutérey. I primi salitori partirono dal Bivacco della Brenva e attraversarono il ghiacciaio, crepacciatissimo. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1928 - 10 agosto. G. Clavel (guida) con Abraham Muller e H. Müller, traversarono dal Col Eccles per il Col de Peutérey, dal versante Freney (Sud-Sudovest). Questo itinerario in salita è poco seguito, anche valicando il più agevole Colle dell'Innominata. Ambiente glaciale grandioso che porta in vetta al Monte Bianco. Difficoltà D+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - Viene inaugurato il Bivacco della Brenva che si trova a 3060 m. sul grande isolotto roccioso situato fra la screpacciatissima colata principale del Ghiacciaio della Brenva e la colata orientale (Ghiacciaio della Tour Ronde) in ambiente grandioso. Di proprietà del CAAI è del tipo a semibotte basso, coperto di lamiera zincata. E’ sempre aperto, con posto per 4 persone sul pavimento. Serviva un tempo per lo Sperone della Brenva e per la salita della Cresta di Peutérey passando per la parete Est dell’Aiguille Blanche di Peutérey. Attualmente è assai poco frequentato. Interessante è il percorso del dosso nevoso 3555 m. che sovrasta l’isolotto, con successiva ascensione della Tour Ronde per la cresta Sud-Ovest. - Contrafforti Italiani - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 – 16 marzo. Viene effettuata la 1° ascensione invernale dell’Aiguille Noire de Peutérey della parete Est-Sudest per merito di H. Hoerlin, Erwin Schneider e H. Schröder. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 31 marzo. H. Hoerlin e Erwin Schneider salgono per la Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey proveniendo delle Dames Anglaises. Percorso su ghiacciaio, rocce facili e terreno misto. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 – 20 luglio. Laurent Grivel con i fratelli Arturo Ottoz e Osvaldo Ottoz e Albino Pennard tutte guide di Courmayeur, scesero dalla Punta Bich e risalirono poi alla punta che oggi porta il nome di Punta Ottoz, nell’esplorazione per la conquista non riuscita della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 29 luglio Emanuele Andreis e Luigi Bon per salire sulla vetta dell’Aiguille Croux praticarono una variante per il camino. Giunti sotto la muraglia terminale, invece di seguire la rampa a destra salirono a sinistra per breve camino alla cresta secondaria Sudovest. Scavalcata la cresta, superarono un camino stretto e quasi verticale, spesso umido o ghiacciato (IV°-). Più sopra una cengia li riportò verso destra, sopra la gran placca. Discendendo poi tutta la parete Sudovest. dell’Aiguille Croux - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 3 agosto. Virgilio Neri e T. Amadesi per errore tracciarono una Variante sulla via Preuss sul Pic Gamba, da dove la via originale scende per 80-100 m, essi attaccarono a meno di 50 m sotto la spalla una specie di breve camino che li portò su una placca liscia e difficile sotto lo strapiombo, da dove uscirono a destra salendo alle rocce erbose. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1929 - 31 agosto. Alexander Graven e Gottfried Perren (guida) con Thomas Graham Brown e T.Y. Kagami, realizzarono la 1° ascensione della Punta Moore partendo dal Col Moore. Dal colle 3525 m si segue la cresta nevosa. Al primo salto roccioso si piega a destra, dove per una crestina si arriva sulla prima delle tre punte che costituiscono la lunga cresta sommitale. Per cresta al monolito verticale, che è la punta più alta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 30 luglio. Jacques De Lépiney e Tom De Lépiney, Micheline Morin e Miriam O'Brien raggiunsero la cima del Pic Gamba per la Cresta Sud e le pareti Ovest e Est con una scalata aerea di 300 m, bella solo nella parte superiore. AD+, con un passo di IV. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 10 agosto. Antonio Polvara con Gaetano Polvara e Mario Zappa furono i primi a salire la sesta guglia dell’Aiguilles Rouges du Brouillard dal versante Sud, scendendo poi dallo stesso versante. Roccia discreta. Una guglietta che si incontra a 2/3 della costola venne salita e chiamata Aiguillette de Roc. AD, con un passaggio di III grado. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 11 agosto. Gabriele Boccalatte e Renato Chabod realizzarono l’intera traversata delle guglie dell’Aiguilles Rouges du Brouillard dal versante Est e la Cresta Sud, salendo anche la terza e la quinta guglia. Traversata varia e piacevole. Difficoltà AD, passaggi di II e III grado. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 26/27 agosto. I tentativi di salita per la Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey furono avvincenti e ricchi di storia, la salita riuscì finalmente a due giovani alpinisti di Monaco Karl Brendel e Hermann Schaller.

I tentativi iniziarono con l’ascensione del Pic Gamba di Paul Preuss con il Conte Ugo di Vallepiana nel 1913, e sempre nel 1913 la cordata Angelo Dibona, Guido Mayer e Max Mayer salirono fino alla parete della 2° Torre (Punta Bifida) da dove scesero per maltempo; E. Allwein e Willy Welzenbach nel 1925 salirono fin sulla 3° Torre (Punta Welzenbach). Poi si spinsero più in alto le guide di Courmayeur: Laurent Grivel, Arturo Ottoz e Osvaldo Ottoz, i primi due anni anche con Albino Pennard (nel 1928, 1929 e 1930) fino all’ultimo risalto della Punta Brendel; essi scesero anche dalla vetta esplorando fino alla 5° Torre (Punta Ottoz). Nel 1930, senza tentativi, la salita riuscì a Karl Brendel e Hermann Schaller. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 27 agosto. Eugenio Hurzeler e Walter Hurzeler tracciarono una variante sulla via normale di Gugliermina-Ravelli realizzando la 2° ascensione alla Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 28 agosto. Eugenio Hurzeler e Walter Hurzeler partendo dalla Brèche Nord des Dames Anglaises tracciarono una Variante scendendo per 40 m nel canale Est, quindi attraversando per 100 m fra le rocce fino a un canale obliquo che porta, risalendolo poi verso sinistra, alla sommità del ripido risalto della Cresta Sudest dell’Aiguille Blanche de Peutérey raggiungendo la vetta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 28/29 agosto. S. Krenslehner e O. Ruby, compiono per la prima volta la discesa della Cresta del Brouillard dal versante Ovest del Col Emile Rey scendendo dalla la vetta del Monte Bianco. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1930 - 29 agosto. Eugenio Hurzeler, da solo, realizza la 1° ascensione raggiungendo la vetta a punta dell’Epée dall’intaglio a Nordovest salendo per ripide fessure. Discesa in corda doppia. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1931 - 5 luglio. Laurent Grivel e Osvaldo Ottoz salgono la parete Sudest del Mont Rouge de Peutérey aprendo la via Grivel-Ottoz. La parete ha un dislivello di 1200 m. ed è larga alla base oltre 1 km; è caratterizzata da enormi strapiombi rossastri, chiamati «le arcate del Freney.». La via Grivel-Ottoz sale lungo la nervatura situata a destra della più grande arcata centrale; è discontinua e la roccia è in parte friabile specie nella parte alta ma ad eccezione dei due tratti di IV. Negli anni del 1970 è stata interessata da una grande frana nella parte superiore, dove è tutt'ora visibile la zona di distacco. Ascensione con tratti delicati, ma interessante per l'ambiente e la visuale sugli strapiombi a sinistra. Difficoltà D, con 2 tratti di IV grado. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 - 27 luglio. Alexander Graven e Josef Knubel (guida) con Thomas Graham Brown realizzarono un’ascensione su ghiacciaio e terreno misto proveniendo da Est. Salirono in alto una crestina nevosa che riporta verso destra, fino a uscire diritto sulla Cresta Nord poco sopra il colle, fino alla cima del Mont Brouillard. PD+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1932 – 25/26 agosto. E. Brauner e Rudolf Fraissl realizzarono la 2° ascensione dell’Aiguille Blanche de Peutérey (via Jones), per lo Sperone Sudovest fino alla Punta Nordovest o Punta Jones. È lo sperone irregolare che scende per 650 m dalla Punta Nordovest. La via è relativamente poco esposta alla caduta di sassi. Ambiente interessante. Difficoltà AD+/D-. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1932 – 3 settembre. Amilcare Cretier e Basilio Ollietti sulla parete Sudest dell’Aiguille Noire de Peutérey aprono una nuova via - (Via Diretta Cretier).

La via segue le grandi linee oblique di minor resistenza della parete. Via logica e interessante; a metà inferiore è esposta alla caduta di sassi. Dislivello 1000 m. Difficoltà D+, fino al IV° grado. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - Aime Grivel e Francis Salluard salirono da Ovest l’Isolee (Dames Anglaises). Dalla Brèche Nord des Dames Anglaises 3491 m. attraversarono in salita su rocce rotte verso il centro della parete Ovest, raggiungendo uno spigolo arrotondato. Lo scalarono su gradini e da una terrazza inclinata continuarono sulle placche a destra di un grande diedro aperto. Poco sotto la cima si incontra la parte terminale e la vetta. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1933 - Arturo Ottoz e Osvaldo Ottoz aprirono un itinerario per la parete Nordest (via Ottoz), sul Mont Rouge de Peutérey, partendo dal Rifugio della Noire si sale ai piedi della parete, sotto il canale che scende tra il secondo e il terzo risalto della Cresta Nord. All'inizio il canale è molto stretto, con rocce lisce (50 m, IV° grado). Superata una zona erbosa di 50 m, si presentano due stretti canali. Si inizia per quello di sinistra, poi si segue tutto lo sperone che li divide. Senza toccare l'intaglio ai suoi piedi si arriva sul terzo risalto e per la Cresta Nord in cima. Scalata di 400 m. con 3 chiodi. D. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 24 luglio. Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown e Michael Vyvyan effettuarono la 1° traversata del Col Moore da Nord a Sud. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 25 luglio. La cordata di Alexander Graven e Alfred Aufdenblatten (guida) con Thomas Graham Brown e Michael Vyvyan, , dopo la traversata del Col Moore salirono anche la vetta della Punta Moore per la Cresta Sudest. Scalata interessante su roccia e misto in ambiente fantastico. La cresta ha un dislivello di circa 270 m. AD. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 – 2/3 agosto. Giusto Gervasutti e Piero Zanetti realizzarono la 2° ascensione della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey.

La Cresta Sud ha un dislivello di 1100 m. ed è formata da una successione di cinque torri, con uno sviluppo in arrampicata di 1400 m. La via evita una torre più staccata (il Pic Gamba) e quindi segue fedelmente il filo della cresta (tanto che la sua relazione tecnica potrebbe essere espressa così: si segue tutto il filo della cresta lungo la linea più logica, nei tratti più difficili i chiodi indicano la via). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1933 - 4 settembre. Renato Chabod e dal suo portatore Aimé Grivel realizzano la 1° ascensione della splendida parete Nord dell’Aiguille Blanche de Peutérey, una delle più belle pareti di ghiaccio della catena alpina, partendo dal Bivacco della Brenva. Nel 1952 il 6 luglio fu aggiunta una nuova via alternativa a destra di quella di Renato Chabod. E’ una delle più belle pareti di ghiaccio della catena alpina. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 12/13 luglio. Ferdinand Krobath e O. Warta, fecero un tentativo non semplice salendo sull’Aiguille Blanche de Peutérey e utilizzando la cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey di percorrere la Cresta Integrale di Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 14 luglio. Ferdinand Krobath e O. Warta, dopo due notti di bivacco in cima alla Punta Brendel e dopo aver tentato invano di forzare il passaggio del diedro della Punta Ottoz ingombro di ghiaccio, scesero dalla cima all'intaglio a monte da Sudest. Con una successione di corde doppie sotto l'intaglio nei camini verticali del versante Sudest. Poi proseguirono lungo il canale obliquo della via Cretier verso il centro della parete e infine nel canalone centrale che porta ai nevai di base (la prima discesa ore 10). Mancano notizie di discese recenti. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

193428 luglio La cordata Adolf Gottner, Ferdinand Krobath e Ludwig Schmaderer con un itinerario non semplice dalla Brèche Sud des Dames Anglaises (percorso basso), seguito in alternativa a quello alto, raggiungono la Brèche Nord des Dames Anglaises per il percorso integrale della Cresta di Peutérey. Rocce rotte. Difficoltà AD. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 - 28/31 luglio. Adolf Gottner, Ferdinand Krobath e Ludwig Schmaderer, salirono per primi dall'Aiguille Noire, via normale (Cresta Integrale di Peutérey), iniziando dal Mont Noir e portando seco tutti i viveri e il materiale. - Come effettuato dai primi salitori, il percorso comporta quasi 6000 m. di scalata ma su terreno non molto difficile a parte la discesa in corde doppie dall'Aiguille Noire. Questa discesa di circa 400 m, con 14 calate anche complicate o su strapiombi, è molto impegnativa. La presente combinazione, anche iniziando dalla via normale dell'Aiguille Noire con esclusione del Mont Noir, è stata però ripresa rare volte. La salita all'Aiguille Noire per la cresta Sud è molto più attraente. Il percorso dall'Aiguille Noire alla Brèche Sud des Dames Anglaises viene perciò descritto con un capitolo proprio. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 – 29 luglio. Adolf Gottner, Ferdinand Krobath e Ludwig Schmaderer, partendo dal Aiguille Noire de Peutérey realizzano il primo percorso integrale della Cresta de Peutérey. Non risulta ripetuta.

Dal Mont Noir de Peutérey 2928 m. si segue la cresta sommitale fino a un primo intaglio. I due rilievi successivi si aggirano a sinistra su cenge giungendo a un intaglio che precede un grande gendarme. Questo gendarme si sale dal fianco Sudovest, poi in cresta si raggiunge la via normale presso il gendarme quadrato. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 – 30/31 luglio. Adolf Gottner, Ferdinand Krobath e Ludwig Schmaderer nella prima ascensione della Cresta Integrale di Peutérey scesero per la parete Nord – Nordovest dell’Aiguille Noire de Peutérey.

Percorso in corda doppia molto arduo, che necessita manovre complicate e calate nel vuoto, non semplice da individuare. Sono 14 le calate presso la cresta Nord Nordovest fino al canale Sudovest della Brèche Sud des Dames Anglaises, per un dislivello di 500 m.; in particolare, per 200 m. si effettuano in un colossale camino-diedro in parte strapiombante, esposto alla caduta di sassi. Le calate sono lunghe fino a 45 m. e attualmente risultano ben attrezzate. Difficoltà D+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

 

1934 – 3/4/5 settembre. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta salirono la Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey, effettuando la 3° ascensione assoluta.

Scalata fra le più celebri delle Alpi, a tratti molto bella; la roccia è solida ma con licheni, magnifica nei tratti giallastri superiori. Difficoltà TD+ con molto IV° e V° grado, passaggi di V°+, concentrate sulle Punta Brendel e Punta Ottoz. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1934 – 4/5 settembre. Laurent Grivel con Lucien Devies ripercorrono l’itinerario degli amici Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta effettuando la 4° ascensione della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 5 luglio. Arturo Ottoz (guida) con Eugenio Hurzeler, salgono per la parete Sudest e la Cresta Sud dell’Aiguille Croux aprendo la (via Ottoz-Hurzeler). La via sale nella lieve depressione al centro della parete. Bella arrampicata classica e frequentata, su roccia buona o discreta. In posto 15 chiodi, escluse le soste, quasi tutte attrezzate; la parete ha ancoraggi per la discesa in doppia. Dislivello circa 350 m. Difficoltà D +, 2 passaggi di V°. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1935 – 16/17 luglio. Matin Mayer e Rudolf Peters salgono la Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey aggiudicandosi la 5° ascensione assoluta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 23/26 luglio. Fred Gaiser e A. Lehmann, realizzarono la 2ª ascensione dall'Aiguille Noire, (Cresta Integrale di Peutérey), iniziando dal Mont Noir. - Come effettuato dai primi salitori, il percorso comporta quasi 6000 m. di scalata ma su terreno non molto difficile a parte la discesa in corde doppie dall'Aiguille Noire. Questa discesa di circa 400 m, con 14 calate anche complicate o su strapiombi, è molto impegnativa. La presente combinazione, anche iniziando dalla via normale dell'Aiguille Noire con esclusione del Mont Noir, è stata però ripresa rare volte. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 24 luglio. André Roch (guida) con H. Hotz e R. Hotz salirono per lo Sperone Nordest dell’ Aiguille Blanche de Peutérey. La cordata di André Roch parti dalla Fourche e discese il ghiacciaio passando a Est della Punta Moore: passaggio pure crepacciatissimo, a volte impraticabile. Dislivello 950 m. D-. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 25/26 luglio. Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta dopo una ricognizione del giorno 23, compiono il primo tentativo di conquista della parete Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey, concluso con una drammatica ritirata a causa di una tremenda tempesta che li blocca in parete. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 – 1° agosto. E’ di Gabriele Boccalatte la prima salita della difficilissima parete Ovest e la Cresta Sud della Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey, (via Boccalatte) realizzata con Ninì Pietrasanta e ritenuta unanimemente come il suo capolavoro.

La Parete Ovest è severa, più selvaggia della Sudest a causa del ghiaccio di Frêney, sconvolto da crepacci, che ne lambisce la base. Tutta la fascia inferiore sopra il ghiacciaio è strapiombante ed è superabile solo in alcuni punti, ma con elevata difficoltà. Sotto la vetta la parete è alta 650 m. ma nell’insieme è molto larga e vi sono state aperte alcune vie che sono fra le più dure del gruppo. Lungo la via Ratti è attrezzata una via di discesa della parete. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1935 - 10 agosto. Aldo Laus e Carlo Negri salirono l’Isolee (Dames Anglaises) da Nord su rocce poco sicure. AD. Usando 5 chiodi. Dalla Brèche Nord des Dames Anglaises 3491 m. per rocce friabili si raggiunge una spaccatura verticale al centro della parete Nord. Salirla per tutta la sua lunghezza superando con difficoltà uno strapiombo, fino a una terrazza. Una seconda fessura porta a un'altra terrazza, in breve all'anticima e per l'aerea cresta in vetta. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1936 - 24 agosto. Gabriele Boccalatte e Nini Pietrasanta tracciano sulla parete Sudovest dell’ Aiguille Blanche de Peutérey una grande via, in ambiente severo, (via Boccalatte) con roccia in genere poco solida o molto rotta, con pericolo di caduta sassi. Dislivello 750 m, con sviluppo di circa 900 m. Difficoltà TD-, passaggi di IV° e V°. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 - luglio. Richard Hechtel, realizza la 1ª solitaria in 36 ore partendo da Entrèves utilizzando per salire il Canale Schneider, che offre la via più breve e pratica della via classica dell’Aiguille Blanche per la Cresta di Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1937 – 7/8/9 agosto. Giacomo Chiara e Bortolo Sandri; Luigi Perenni e Marino Stenico vincono la parete Sudest per la Via diretta alla Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey.

Ascensione grandiosa, con dislivello di 1000 m. Difficoltà sostenute, fino al VI° grado secondo i primi salitori. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 17 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Sylvia D'Albertas salgono per la parete Ovest del Mont Rouge de Peutérey con una scalata di 450 m, a tratti esposta. Difficoltà D, con passo di V°. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

193817/18 agosto. Gabriele Boccalatte e Giusto Gervasutti, salgono per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina aprendo la via Gervasutti-Boccalatte. Scalata molto bella ed esposta su roccia solida, ottima nei tratti più impegnativi del pilastro. Via classica, è stata per molti anni la salita in libera più difficile e verticale nel gruppo del Monte Bianco. In posto 25 chiodi, sufficienti. Dislivello 650 m. dal ghiacciaio. Difficoltà TD +, fino a V°+, 1 passaggio di A1 (VII°- se in libera). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1938 - 25 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Sylvia D'Albertas realizzano la 2° ascensione della (via Ottoz-Hurzeler) sulla parete Sudest e la Cresta Sud dell’Aiguille Croux aperta tre anni prima dallo stesso Arturo Ottoz - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

193915/16 agosto. Guido Giva, Emilio Parato e Emilio Riva, fecero 2° traversata del Col du Brouillard con ascensione fino alla Punta Baretti in un canale stretto e ripido che scende dal colle e sbocca a 3050 m. circa sul ghiacciaio del Brouillard, con dislivello di 230 m. Soggetto alla caduta di sassi. PD/ AD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1939 – 18/19/20 agosto. Importantissima fu l’impresa di Vittorio Ratti e Gigi Vitali che salirono alla vetta dell’Aiguille Noire de Peutérey, dalla parete Ovest (Via Diretta Ratti). I due lecchesi, arrampicatori dalle capacità eccezionali, affrontarono la parete esattamente nel settore sotto la vetta, a differenza della cordata di Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta nel 1935, che invece avevano compiuto la prima ascensione di quel versante spostandosi notevolmente a destra. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1942- 23 agosto. Paolo Bollini con Antonio Longo salgono per la cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peuterey per la via aperta nel 1930 da Karl Brendel e Hermann Schaller. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944 - 13 giugno. Toni Gobbi e N. Serralunga con una scalata di 400 m, per la parete Nordest del Mont Rouge de Peutérey aprirono la (via diretta). Scalata con l'uso di 12 chiodi. D. fino a IV° +. - Si attacca la parete in corrispondenza della vetta, dove un marcato camino indica la via. Si sale per 40 m. sul suo bordo destro (IV° grado). Dove si allarga a canalino si continua sul suo fondo per 150 m. superando brevi salti (III°), fin dove si stringe in una caverna umida. Si sale sulla parete a sinistra per 4 m. e si traversa a sinistra fino a una cresta (IV° +). Si segue questa cresta di buona roccia per oltre 100 m, poi rocce erbose e un canale di rocce rotte portano in cima. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944 - 2 luglio. Augusto Frattola e Toni Gobbi salirono per la Cresta Sud il Pic Gamba aprendo la via Gobbi, una bella via di 300 m, aerea, spesso ripetuta; 15 chiodi in posto. Difficoltà D + , fino a V°. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1944 - 15 agosto. Gaston Rébuffat e Lionel Terray (guida) con Maurice Herzog e Gérard Herzog salgono da Nordest, per il Ghiacciaio della Brenva raggiungendo il Col de Peutérey. Buona combinazione per la Cresta di Peutérey, con un percorso vario; ha il vantaggio del punto di partenza già elevato (Bivacco della Fourche) e comporta l’attraversamento del Ghiacciaio della Brenva. E’ però esposto alla caduta di ghiaccio sotto la parete della Brenva e di sassi durante la salita al colle. Difficoltà D+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1946luglio. Giuseppe Dionisi e Giorgio Rosenkrantz superano lo Spigolo Sudest breve ma verticale della Punta Ottoz raggiungendo la vetta, con arrampicata molto difficile ed esposta. Alcuni passi in artificiale; usati 10 chiodi, 3 lasciati. VI°+ secondo i primi salitori. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1947 - 6 luglio. Giuseppe Gagliardone con Carlo Arnoldi durante un tentativo di salita sulla Cresta Sud dell'Aiguille Noire de Peuterey trovarono la morte nello stesso incidente. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 – 26/27 febbraio. Toni Gobbi e Henry Rey realizzano la 1° invernale della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 – 4/5 luglio. Gaston Rébuffat e Bernard Pierre compiono la 2° ascensione dell’Aiguille Noire de Peutérey, della parete Ovest (Via Diretta Ratti), con variante sopra i diedri.

Scalata grandiosa. Negli anni ’40 era considerata dal punto di vista tecnico come una delle più difficili delle Alpi Occidentali. Durante la seconda ascensione è stata seguita una variante alta che evita due lunghezze originali di VI° grado, variante da allora sempre seguita. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 31 luglio. Marcel Bareux e Sergio Viotto attuano la 1° discesa dal Col de Peutérey da Nordest. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 – 31 luglio, 1° agosto. Giuseppe Dionisi e Giorgio Rosenkrantz in un tentativo di ripetizione della parete Nord dell’Aiguille Noire de Peutérey praticarono una variante a causa della caduta di sassi nel canale-camino obliquo, essi dalla fine della rampa nevosa scesero con corde doppie al pendio nevoso sottostante, che risalirono con difficili passaggi sulle fasce di roccia (V° e VI° grado, 10 chiodi lasciati) Raggiunsero la Cresta Est alla base del bastione sommitale e quindi la vetta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 - 10 agosto. Hermann Buhl e Martin Schliessler salirono per la parete Nord dell’Aiguille Blanche de Peutérey (via originale). Magnifica combinazione, che offre il modo più elegante per salire la Cresta di Peutérey volendo tenersi quasi sempre su neve-ghiaccio, proseguendo poi fino alla vetta del Monte Bianco. La bella via sale la parete al centro e il superamento del grande seracco può essere un'incognita. Itinerario classico su ghiaccio, molto vario ed elegante; nella parte inferiore è però esposto alla caduta di sassi e ghiaccio. Dislivello 750 m. Difficoltà D+. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1949 – 13/14 agosto. Walter Bonatti, Andrea Oggioni e Emilio Villa compiono la 3° ripetizione dell’Aiguille Noire de Peutérey per la Parete Ovest - via Ratti/Vitali di 6° grado superiore.

Attualmente è una via classica, abbastanza frequentata, su roccia buona; chiodata a sufficienza e attrezzata per la discesa a corde doppie. Dislivello 650 m. Difficoltà TD+, concentrate nei due diedri superiori: V°+ e A2. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 – 17 luglio. Riccardo Cassin e Carlo Mauri salgono l’Aiguille Noire de Peutérey per la Parete Ovest - via Ratti/Vitali, compiendo la 4° ripetizione. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1950 - 17 luglio. E. Barral e R. Duplat scesero il canale Nordest della Brèche Sud de Dames Anglaises fino al ghiacciaio sospeso, da dove, impossibilitati a scendere per mancanza di materiale, essi risalirono alla Cresta Est dell'Aiguille Noire. Stretto e aspro canale alto circa 700 m, inclinato a 50°-55°; molto pericoloso per caduta di sassi. Difficoltà D + , con passo IV°+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

19516/7 luglio. Michel Bastien e Pierre Julien realizzano la 2° ascensione della via Gervasutti-Boccalatte per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1951 - 12 settembre. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, effettuano la 2° ascensione della Punta Cretier salendo per lo Spigolo Nordest. Dalla Brèche Centrale des Dames Anglaises 3500 m. salirono obliquamente verso sinistra (Brenva) su sfasciumi e placche, e per ripido canalino ghiacciato e una fessura di 3 m. raggiunsero la spalla del «quasi affilato ponte» che collega la base della Punta Casati alla Punta Cretier. Per la cresta giunsero proprio sotto la Punta Cretier, dove si scende a Nord per 12. m (corda doppia). Attraversarono per 15-20 m. su placche nel versante Nord. Per un camino, una lama staccata e placche salirono all'aereo Spigolo Nordest e lo seguirono per 25 m. (V° e VI°, A0; con 7 chiodi oltre a l chiodo lasciato da Amilcare Crétier) fino a una spalletta. Per fessura e strapiombo raggiunsero la vetta. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

195116/17 settembre. Jean Couzy, S. Feigelson e André Vialatte salgono per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina realizzando la 3° ascensione della via Gervasutti-Boccalatte. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 6 luglio. Michel Bastien, M. Coutin, G. Gaudin e Pierre Julien salgono per la parete Nord (via di destra) raggiungendo la vetta dell’Aiguille Blanche de Peutérey. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 6 luglio. Michel Bastien, M. Coutin, Claude Gaudin e Pierre Julien realizzano la 2ª ascensione del Pilone Nord o di Destra del Frêney, (da quel momento in poi chiamato anche Pilone Gervasutti) della parete Sud del Monte Bianco, raggiungendo la vetta dell’Aiguille Blanche de Peutérey. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 7 luglio. Marcel Bron e Eric Gauchat realizzano la 4° ascensione della via Gervasutti-Boccalatte per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1952 - 31 luglio. Lionel Terray (guida) con G. H. Francis e G. J. Sutton, realizzano la 3ª ascensione del Pilone Nord o di Destra del Frêney, (o Pilone Gervasutti) della parete Sud del Monte Bianco, raggiungendo la vetta dell’Aiguille Blanche de Peutérey. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

195324/26 luglio. Viene attuato il percorso più difficile e più bello sull’Aiguille Blanche de Peutérey che utilizza la cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey (V e VI grado) ad opera di Richard Hechtel e Günther Kittelmann. Questa è probabilmente la scalata più impegnativa delle Alpi, in termini di capacità di resistenza, difficoltà e lunghezza per quei tempi. (Cresta Integrale di Peutérey). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1954 - 16 agosto. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava salirono da Ovest l'intaglio fra la Punta Bifida e il Pic Gamba, durante un tentativo da Ovest alla cima. Roccia mediocre. AD, fino a IV°. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 – 22 agosto. Viene effettuata la 1° solitaria della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey ad opera di Marco May. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1955 - 3 settembre. Arturo Ottoz (guida) con Piero Nava, salirono per lo Sperone Est-Nord-Est dell’Aiguille Croux tracciando la (via Ottoz-Nava). Bella scalata su roccia solida, esposta, spesso ripetuta. In posto furono lasciati circa 13 chiodi. Lungo la via è attrezzata un'aerea discesa in doppie. Dislivello circa 200 m. Difficoltà TD, passaggi V°+ e un passo di VI° con un tratto di A2. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1956 – 23/24/25 luglio. Jean Couzy e René Desmaison vincono l’affilato Spigolo Nord Nordovest dell’Aiguille Noire de Peutérey (non ancora ripetuto).

La cresta presenta due ripidi salti collegati da una spalla con neve. Si alza dalla Brèche Sud des Dames Anglaises alla vetta solo per350 m. ma oltre alle difficoltà tecniche anche la severità dell’ambiente e l’isolamento rendono la scalata molto seria. La via non risulta ripetuta . Esposta, molto dura specialmente in artificiale; usati 85 chiodi e 4 cunei; roccia in genere buona ma difficile da chiodare. Difficoltà ED. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1957 - 31 luglio - 4 agosto. A. Pietsch, L. Utracki, J. Warteresiewicz, S. Worwa, realizzano la 2ª salita per la cresta Sud dell’Aiguille Noire con la Cresta Integrale di Peutérey - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1957 – 3/4 agosto. Jean Couzy e René Desmaison, tracciano la diretta alla Punta Bich sulla parete Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey (non ancora ripetuta).

Già considerata come variante (centrale e superiore) della via Boccalatte. Nella parte centrale segue la linea di fessure a sinistra e parallele alla «fessura Boccalatte», mentre sopra le cenge affronta arditamente la parete superiore giallastra alta 200m. Roccia in genere buona. Dura scalata, soprattutto artificiale, che non risulta ripetuta. Usati 20 chiodi e cunei per la parte centrale, 50 per quella superiore. Difficoltà ED+, A3 e 2 passi di VI° grado. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 15 luglio. Giuseppe Conti e Giorgio Redaelli realizzarono la 1° ripetizione della (via Ottoz-Nava) per lo Sperone Est-Nord-Est dell’Aiguille Croux. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1958 - 13 agosto. Il grande scalatore tedesco Fritz Wiessner scalò il Mont Brouillard con la guida Eugenio Bron, in salita al Monte Bianco, a causa del ghiaccio nel canale sotto il Col Emile Rey e della caduta di sassi, ha preferito spostarsi a destra sulla Cresta Ovest (a destra del canalone d’approccio) che porta alla vetta del Mont Brouillard. Altezza della cresta 150 m. D, con un passaggio di V°. Questa costola può essere utilizzata per l’ascensione quando il canalone è in pessime condizioni e giunti in cima può servire come via di discesa. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1958 – settembre. Kurt Diemberger in compagnia di Franz Lindner, realizzano la 3ª salita della Cresta Integrale di Peutérey al Monte Bianco, filmando: questo è tuttora l’unico documento esistente sulla traversata di cinque giorni della più lunga cresta delle Alpi, ed il film ottenne il primo premio al Festival Internazionale del Cinema di Montagna di Trento del 1962. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1959 - La storia del Pilone Centrale del Frêney ha inizio con un tentativo da parte di Walter Bonatti e Roberto Gallieni. I due scalano la prima parte del pilastro poi, devono rinunciare per mancanza di materiale. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 15/17 luglio. L’Aiguille Blanche è stata raggiunta anche da altre vie con successiva salita al Monte Bianco, ma le combinazioni ottenute non sono tali da poter essere considerate quali ascensioni al Monte Bianco per la Cresta di Peutérey. W. Grosz e M. Sturm,salgono anche dall'Aiguille Noire per la parete Ovest. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1959 - 15/17 luglio. Helmut Albrecht, M. Jordan e G. Wolf, realizzano la 4ª salita per la cresta Sud dell’Aiguille Noire con la Cresta Integrale di Peutérey - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1960 - Anche i francesi René Desmaison, Georges Payot, Louis Audoubert, Bernard Lagesse e Pierre Mazeaud hanno adocchiato il Pilone Centrale del Frêney, ma il loro tentativo è bloccato per due giorni dalla tempesta sui Rochers Gruber. Tornano indietro senza neppur aver toccato il pilastro. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1960 - 17 luglio. Cesare Gex (guida) con Piero Nava realizzano la 2° ascensione del Mont Rouge de Peutérey per la via Grivel-Ottoz sulla parete Sudest, con variante d'attacco. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

196025/26 luglio. Bruno Crepaz, Silvia Metzeltin e Paolo Pozzi realizzano la 1° traversata Freney-Brenva salendo per la Brèche Nord des Dames Anglaises. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1961 – 18 marzo. Laurent Belfrond e Alessio Ollier realizzano la 1° invernale salendo per la parete Nord dell’Aiguille Blanche de Peutérey (via originale). – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1961 - 10/16 luglio. Durante un tentativo di prima ascensione al Pilone Centrale del Frêney, si consumò una delle più drammatiche tragedie alpine. Dopo due bivacchi per il maltempo ai piedi della Chandelle, le cordate di tre italiani e quattro francesi iniziarono insieme la ritirata, con altri due bivacchi nella bufera. Sul Ghiacciaio di Frêney morirono per sfinimento Antoine Vieille, Robert Guillaume e Andrea Oggioni e sul ghiacciaio di Châtelet si spense Pierre Kohlman Si salvarono Walter Bonatti che guidò la ritirata, Roberto Gallieni e Pierre Mazeaud. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1961 - 1/3 agosto. Il Pilone Centrale del Frêney viene attaccato nuovamente da una cordata italo-francese. Erano Pierre Julien, istruttore dell’Ecole Nationale di Chamonix e Ignazio Piussi, un forte alpinista italiano che era ospite di un convegno internazionale organizzato dall’Ecole. I due scalatori scendono sulla vetta del Monte Bianco, posati lassù da un elicottero, poi si calano lungo la Cresta di Peutérey, fino al colle omonimo, e assaltano il Pilone Centrale del Frêney. Sono costretti al rientro tre giorni dopo avendo lasciarono cadere in un crepaccio lo zaino con tutta l’attrezzatura e anche perché il tempo cominciava a guastarsi. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1961 – 27/28 agosto. John Harlin e Gary Hemming realizzano la 1° traversata passando per il Col de Peutérey nel senso Brenva-Freney. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

196127/29 agosto. Chris Bonington con Don Whillans, Jan Clough ed il polacco Jan Duglosz, vincono in prima ascensione il difficile Pilone Centrale di Frêney, (via classica), dove si era svolta la tragica ritirata in cui perirono Andrea Oggioni, Antoine Vieille, Robert Guillaume e Pierre Kohlmann. Durante l’ultimo tratto di scalata Christian Bonington e Don Whillans vinsero un paio di lunghezze di corda veramente difficili e complesse, rese ancora più delicate dal fatto che essi si trovavano sprovvisti di cunei e dovettero sopperire a questa mancanza con alcuni sassi incastrati nelle fessure! (Tecnica comunque assai cara agli alpinisti di scuola britannica).

Essi precedono di poco un folto gruppo di altri alpinisti: René Desmaison, Pierre Julien, Yves Pollet-Villard e l’italiano Ignazio Piussi, che per superare l’ultimo tratto di scalata si serviranno di una corda fissa lasciata appositamente dagli inglesi. TD+, 500 m. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1961 – 28/29 agosto. René Desmaison, Pierre Julien, Yves Pollet-Villard e Ignazio Piussi, realizzano la seconda ascensione del Pilone Centrale di Frêney preceduti di poco dalla cordata composta da Christian Bonington con Don Whillans, Jan Clough ed il polacco Jan Duglosz.

La cordata anglo-italo-francese per superare l’ultimo tratto di scalata si serviranno di una corda fissa lasciata appositamente dagli inglesi. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1961 - 1/3 settembre. M. Gryczynski e J. Micholski, realizzano la prima ripetizione del Pilone Centrale di Frêney (via classica). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1965 - 22 luglio. La 1° ascensione della Punta Monzino venne effettuata da Pietro Ferraris, Walter Grivel, Alessio Ollier e Attilio Ollier, Franco Salluard, Giulio Salomone (guida) con Aldo Cosmacini da Ovest. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1963 – 25/26 agosto. Walter Bonatti e Cosimo Zappelli salgono per lo Sperone e la parete Est della Punta Innominata. Via su roccia molto rotta e friabile, alta 300 m. TD, con passaggi di V°+ . - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

196611/12 agosto. Walter Grivel (guida) con Ettore Marchesini fecero la 1° ascensione di una bella cima rocciosa con le creste rivolte a Sudovest che si alzano con ripidi salti per 1200 m sopra il ghiacciaio del Miage senza nome, che chiameranno Punta Saviotti a ricordo di Antonio Saviotti, alpinista genovese che dedicò molte energie e passione al CAI Ligure e centrale. Percorso monotono nel canalone, in ambiente solitario. Dislivello dal ghiacciaio del Miage 1200 m. Difficoltà AD-, con passaggi di IV° su placche. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1967 – 31 gennaio e 1/2/3 febbraio. Angelo Bozzetti e Angelo Pramotton salgono Aiguille Noire de Peutérey per la Parete Ovest - via Ratti/Vitali, compiendo la 1° salita invernale. Nel corso della discesa lungo la via normale Angelo Bozzetti per una banale distrazione cadde e trova la morte. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1967 - 1/6 febbraio. René Desmaison con Robert Flematty compiono un impresa eccezionale, realizzano la 3ª salita e la 1ª invernale del Pilone Centrale di Frêney (via classica). Sicuramente quest’impresa, va ricordata come una delle più stupefacenti dimostrazioni d’audacia e di preparazione psicofisica che l’alpinismo ci abbia dato. A parte le fortissime difficoltà tecniche che il pilastro offre già in estate, bisogna tener conto che in inverno la marcia d’approccio costituisce già di per sè una salita massacrante, soprattutto per il carico enorme dei sacchi. E poi l’isolamento contribuisce ancor più a rendere acuta la difficoltà psicologica, resa già di per sè angosciosa dal pensiero di un cambiamento di tempo, che potrebbe rendere impossibile una ritirata verso il basso come un’uscita verso l’alto. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

196715/16 febbraio. Pierre Desailloud, da solo da Nordest, sale e poi scende dal Col de Peutérey realizzando la 1° invernale. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

196711/13 giugno. Giorgio Bertone e Cosimo Zappelli, con una scalata molto sostenuta, in libera e artificiale salgono per lo Sperone Sudest dell'anticima Sudest dell’Aiguille Croux aprendo la (via Bertone) su un dislivello di circa 350 m; usati 150 chiodi. Difficoltà ED, fino a A3 e VI°. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1967 - 12/13 luglio. Peter Habeler e Michael Meier, realizzano la 4ª ripetizione del Pilone Centrale di Frêney (via classica) o via Bonington. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1967 - 19/20 agosto. L’Aiguille Blanche è stata raggiunta anche da altre vie con successiva salita al Monte Bianco, ma le combinazioni ottenute non sono tali da poter essere considerate quali ascensioni al Monte Bianco per la Cresta di Peutérey. Yannick Seigneur (guida) con R. Dietz, salgono per la parete Sud-Ovest della Punta Gugliermina (via Gervasutti). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1968agosto. J. MacInnes e Tom Patey compiono la 3° ascensione del Mont Rouge de Peutérey sulla parete Sudest per la via Grivel-Ottoz. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1969agosto. Joe Brown e Peter Crew sulla parete Sudest del Mont Rouge de Peutérey aprono la (via Brown-Crew) con una bella arrampicata che segue un canale al centro della parete parallelo alla via Ottoz. Passa a sinistra delle grandi arcate e termina per la Cresta Sudovest. Dislivello 1200 m. Difficoltà TD, fino a V° + e VI°. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1967 - 19/20 agosto. Yannick Seigneur (guida) con R. Dietz, salgono per la parete Sud-Ovest della Punta Gugliermina (via Gervasutti). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1969inverno. Claude Jager, André Parat, Jean-Paul Paris e Yannick Seigneur, di ritorno dalla Punta Brendel scendono da Sudest della Punta Welzenbach. La discesa di circa 500 m. di dislivello è impegnativa e richiede 14 corde doppie. Utili corde da almeno 45 m, chiodi e cordini; è stata percorsa poi più volte, in particolare per ritirate dalla Cresta Sud. Qualche rischio di caduta sassi. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1970 – 1° agosto. Esattamente 35 anni dopo la 1° ascensione di Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta realizzata il 1° agosto del 1935, - Louis Audoubert, Marc Galy e Guy Panozzo vincono la difficilissima parete Ovest e la Cresta Sud della Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey, (via Boccalatte), aggiudicandosi la 2° ascensione assoluta.

Nella parte superiore la scalata è molto bella, su roccia ottima. I primi salitori utilizzarono 24 chiodi (3 lasciati), i secondi 20. Le difficoltà maggiori si incontrano nel terzo centrale della via lungo la «fessura Boccalatte», grande fessura-camino. Dislivello 500 m. dal ghiacciaio alla Cresta Sud, 650 m. fino in cima. Difficoltà TD+, passaggi da VI° grado. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1970 – 25/26 dicembre. Angelo Piccioni da solo realizza la 2° ascensione, la 1° invernale e la 1° solitaria della parete Sudest dell’Aiguille Noire de Peutérey per la via Diretta Cretier. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1971 – 8-17 febbraio. Alessandro Gogna effettua con Guido Machetto, Gianni Calcagno e Bruno Allemand una eccezionale 1° traversata invernale della Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey e dell’Aiguille Blanche de Peutérey, fino al Grand Pilier d’Angle. Cresta Integrale di Peutérey. Scendendo poi dalla parete Nord Nordovest dell’Aiguille Noire de Peutérey, fin sopra il Col de Peutérey, poi scesi con l’elicottero – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1971luglio. Bob Shaw compie la 1° ascensione solitaria della via Gervasutti-Boccalatte per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

197111/13 luglio. David Belden e Andrzej Mroz, salgono per la parete Sud-Sudest aprendo la via diretta per raggiungere la vetta della Punta Gugliermina. Scalata molto bella, aerea e delicata, tutta in libera salvo tre brevi passi in artificiale, su roccia in generale magnifica. Usati 40 chiodi e 2 cunei. Dislivello 650 m. Difficoltà ED, sostenute: V+, VI e A2. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1971 - settembre. C. Exiga e Jan-Claude Marmier, realizzano la 4ª ascensione del Pilone Nord o di Destra del Frêney, (o Pilone Gervasutti) della parete Sud del Monte Bianco, raggiungendo la vetta dell’Aiguille Blanche de Peutérey. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1971 - 7/8 settembre. Georges Nominé, realizza la 1ª solitaria del Pilone Centrale di Frêney (via classica). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1972 – estate. Joel Coqueugniot in 1° solitaria scende dalla parete Nord Nordovest dell’Aiguille Noire de Peutérey. Percorso in corda doppia molto arduo, che necessita manovre complicate e calate nel vuoto, non semplice da individuare. Sono 14 calate presso la cresta Nord Nordovest fino al canale Sudest della Brèche Sud des Dames Anglaises, per un dislivello di circa 500 m; in particolare, per 200 m. si effettuano in un colossale camino-diedro in parte strapiombante, esposto alla caduta di sassi. Le calate sono lunghe fino a 45 m e attualmente risultano ben attrezzate. Difficoltà D+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1972 – 10/12 agosto. René Desmaison in solitaria sale per la Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey e scese dalla parete Nord Nordovest dell’Aiguille Noire de Peutérey, dopo aver realizzando in scioltezza l’ambita “ solitaria” della Cresta Integrale di Peutérey. (alcuni altri solitari su questa parete vi hanno perso la vita). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1972 - 22/26 dicembre. Sulle Alpi Occidentali è doveroso ricordare per l’eleganza e la rapidità con cui fu realizzata, la “prima invernale della lunga Cresta Integrale di Peutérey sul Monte Bianco, tremenda maratona compiuta nell’inverno dai francesi Yannick Seigneur, Louis Audoubert, Michel Feuillarade e Marc Galy e dai due fratelli valdostani Arturo Squinobal e Oreste Squinobal - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1973 – 3/4/5 luglio. Giorgio Bertone e René Desmaison vincono la Parete Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey, per la (Via dei Diedri) - (non ancora ripetuta).

La via percorre i due enormi diedri paralleli situati nella depressione della parete fra la Punta Bich e la vetta. Scalata decisamente rischiosa, di grande impegno anche psichico, molto dura in libera e in artificiale, su roccia rotta. Non risulta ripetuta. Utilizzati 150 chiodi, dai micro ai bong da 18 cm. Dislivello 650 m. Difficoltà probabile EX, VI° grado e A3. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1973 - 11/13 luglio. G. Braun-Elwert e R. Kirmeier, iniziano con la traversata del Mont Rouge (creta Sud, cresta Nord) e inseriscono anche la Punta Casati e l'lsolée poi per la cresta Sud dell’Aiguille Noire la (Cresta Integrale di Peutérey). - Oltre 8000 m. di scalata! - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1973 - 13/15 agosto. Michel Claret e René Desmaison tracciano alla Punta Brendel la via Desmaison, salendo per la parete Sudovest, incontrando le difficoltà maggiori all'attacco e nella ripida parte superiore della parete. Roccia da buona a ottima, ghiacciaio d'accesso complicato e difficile. Dislivello dal ghiacciaio di Freney 600 m. Difficoltà ED; mancano altri particolari. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1973 - 14 agosto. Dominique Roulin realizza la 1° solitaria per la parete Nord (via di destra) dell’Aiguille Blanche de Peutérey. Bella via su ghiaccio, che supera la parete a destra del grande seracco con inclinazione sui 55°; esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello 750 m. dal ghiacciaio. Difficoltà D +. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1973 - 20 agosto. Jean Afanassieff realizza la 1° solitaria della parete Nord dell’Aiguille Blanche de Peutérey (via originale). Magnifica combinazione, che offre il modo più elegante per salire la Cresta di Peutérey volendo tenersi quasi sempre su neve-ghiaccio. A una bella salita sull'aperta parete Nord dell' Aiguille Blanche de Peutérey seguono l'affilata cresta sommitale, poi passaggi su misto presso il Col de Peutérey e infine l'aerea, grandiosa cresta finale. Via classica, con inizio dai Bivacco della Fourche e quindi con il vantaggio di un punto di partenza già elevato. Comporta tuttavia un tratto pericoloso per caduta di ghiaccio nella traversata sotto la parete della Brenva. Dislivello della salita circa 1600 m. Difficoltà D+/TD-. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1973 - 20 agosto. Bernard Poulin, in 1ª solitaria sale per il Col de Peutérey, dal versante Brenva (Nord-Est). Buona combinazione per la Cresta di Peutérey, con percorso vario; ha il vantaggio del punto di partenza già elevato (Bivacco della Fourche) e comporta l'attraversamento del Ghiacciaio della Brenva. È però esposto alla caduta di ghiaccio sotto la parete della Brenva e di sassi durante la salita al colle. Difficoltà D+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1973 - 21 agosto. Pierre Béghin, realizza la 1ª solitaria del Pilone Nord o di Destra del Frêney, (o Pilone Gervasutti) della parete Sud, raggiungendo la vetta del Monte Bianco di Courmayeur 4765 m. e per la cresta la cima del Monte Bianco. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1973settembre. Giorgio Bertone, Michel Claret e René Desmaison, in due giorni raggiunsero la vetta della Punta Welzenbach salendo per lo parete Ovest. Scalata molto bella e varia su roccia ottima, in libera e con alcuni tratti di artificiale. Ghiacciaio difficile per l'attacco, crepaccia problematica; utilizzati 100 chiodi, normali e grossi. Dislivello 450 m, con sviluppo di circa. 550 m. Difficoltà ED-, fino a V°+ e A2. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1974 - 21/30 gennaio. Jean Coudray, Charles Daubas e Raymond Renaud, realizzano la 1ª invernale del Pilone Nord o di Destra del Frêney, (o Pilone Gervasutti) della parete Sud del Monte Bianco, con 2 bivacchi al Col de Peutérey e 4 sul Pilone, a causa del maltempo, praticando nella parte alta una variante che continua lungo il filo della cresta su buona roccia, con uscita diretta. – Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

197427/28 luglio. Lalou Bize e Marcel Bize, J.-M. Cambon e G. Petriguet, realizzano la 2° ascensione della via diretta della parete Sud-Sudest della Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

197421/22 agosto. Patrick Olivet e Dominique Roulin salgono per lo Sperone Centrale Sudovest dell’Aiguille Blanche de Peutérey con una grandiosa scalata in ambiente severo, su roccia generalmente buona ma a tratti anche rotta nei primi 200 m. è paragonabile al Pilastro Gervasutti del Mont Blanc du Tacul. Utilizzati 40 chiodi, 3 lasciati. Dislivello 700 m. Difficoltà TD +, sostenuto, fino al V°+ . - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

19754/6 gennaio. Aldo Anghileri, Gian Luigi Lanfranchi, Piero Maccarinelli, Amabile Valsecchi effettuano la 1° ascensione invernale della via Gervasutti-Boccalatte per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1975 – estate. Viene effettuata da parte di Rab Carrington e Alan Rouse la 2° ascensione della parete Sudest per la via Diretta alla Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1975 - 13/14 luglio. Helmut Kiene, realizza la 2ª solitaria della Cresta Integrale di Peutérey. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1975 – 15 luglio. Giorgio Bertone realizza la 1° solitaria dell’Aiguille Noire de Peutérey per la Parete Ovest - via Ratti/Vitali. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1975 - 24 luglio. Gianbattista Retegno, da solo, salì per la parete e la Cresta Sudest del Mont Noir de Peutérey con un itinerario lungo ma con un panorama molto interessante, su rocce non sempre solide. Dislivello 1200 m. Difficoltà PD +, fino a II° +. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1975 - 28 luglio. Patrick Gabarrou e Masalu Suzuki salgono per il canale Nordest dell’Aiguille Blanche de Peutérey. Questa via supera lo stretto canale nevoso situato fra il seracco e lo Sperone Nordest; ha una bella linea diretta, ma è quasi dappertutto esposta alla caduta di ghiaccio. Dislivello 950 m. Difficoltà D. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1975 – 3/4 agosto. Nicolas Jaeger in 1° solitaria sale la parete Est-Nordest del Grand Pilier d’Angle per la via Bonatti-Gobbi, (che richiese due bivacchi ai primi salitori e che oggi normalmente si supera con un bivacco) in sole 4 (leggi quattro) ore!.  Ma non basta: giunto in vetta al Grand Pilier d’Angle è poi disceso al Col de Peutérey, si è portato all’attacco del Pilone Centrale di Frêney, giungendovi alla base alle 12,30. Il giorno successivo, a mezzogiorno, Nicolas Jaeger era già in vetta al Monte Bianco, il tutto in un giorno e mezzo. Inaugurando la sfida dei concatenamenti attraverso i due itinerari classici. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1976 - 6/7 agosto. Ambrogio Fossati, Giuseppe Patelli e Gian Mario Piazza, sulla parete Sudest del Mont Rouge de Peutérey aprono la (via Crippa PML 76). Bella via, che sale la parete e la costola a sinistra dell' enorme arcata centrale terminando per la Cresta Sudovest. Roccia quasi ovunque solida; usati 70 chiodi normali e 2 a pressione, dei quali 20 lasciati. Dislivello 1200 m, con sviluppo di circa 1800 m. Difficoltà TD-, fino a V°+ e A1. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1976 – 7/8/9 agosto. Mario Canali e Tiziano Nardella; Graziano Bianchi con Emanuele Galimberti salgono per la Parete Sudest dell’Aiguille Noire de Peutérey (via Direttissima). Superano il gran canale roccioso centrale e direttamente la ripida parete soprastante, uscendo nella facile parte superiore.

Arrampicata molto bella su roccia ottima, in libera e con passaggi di artificiale. La via è rimasta interamente chiodata; soste in parte buone e in parte scomode, 3 su staffe; caduta sassi nel canale d’attacco. Dislivello 1000 m. dei quali i 500 centrali su parete compatta e verticale. Difficoltà ED-, fino a V+ e A3. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

197729 maggio. Patrick Gabarrou con Jean Marc Boivin sempre con sci estremo scendendo dalla parete Nord del Col de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1977 - 29/31 maggio. Anselme Baud e Patrick Vallencant, scendono con gli sci dalla vetta dell’Aiguille Blanche de Peutérey, per la parete Nord (via di destra), dopo essere saliti per la stessa via al Monte Bianco di Courmayeur. Buona combinazione per la Cresta di Peutérey, con percorso vario; ha il vantaggio del punto di partenza già elevato (Bivacco della Fourche) e comporta l'attraversamento del Ghiacciaio della Brenva. È però esposto alla caduta di ghiaccio sotto la parete della Brenva e di sassi durante la salita al colle. Difficoltà D+. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

197721/22 dicembre. Mario Mochet, Adriano Jordaney, René Salluard e Cosimo Zappelli realizzano la 1° ascensione invernale della via Ottoz-Hurzeler sulla parete Sudest e la Cresta Sud dell’Aiguille Croux. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1978 - 5 gennaio. Jan-Claude Marmier e altri 5 militari effettuano la 1° invernale della via Grivel-Ottoz sulla parete Sudest del Mont Rouge de Peutérey. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1978 - 21 luglio. Renato Casarotto, Gianni Comino e Gian Carlo Grassi, dalla Brenva per il canale Nordest raggiunsero la Brèche Sud de Dames Anglaises. I primi salitori partirono dal Rifugio-Bivacco Ghiglione e scesero sul bordo del ghiacciaio della Brenva fin sotto il ghiacciaio sospeso alla base del canale. Sopra la crepaccia (dove appare una lastronata di roccia che con poca neve può essere insuperabile si sale il ghiacciaio sospeso e si entra nel canale. Lo si supera interamente (cadute di sassi dall'Aiguille Noire). Una decina di metri prima di un diedro-camino finale si piega a destra su una rampa per 2 lunghezze (misto) e per un canalino di 40 m. (IV°, IV°+, friabile) si esce a un intaglio presso la Brèche Sud de Dames Anglaises. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1980 - 14/18 febbraio. Mitsunori Shigi, realizza la 1ª solitaria invernale del Pilone Centrale di Frêney (via classica) o via Bonington. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1980 - 1 agosto. Marco Bernardi, Gian Carlo Grassi e Franco Salino per lo Spigolo Est salgono la vetta della Punta Welzenbach, creando una bella via che segue l'elegante spigolo che sovrasta la conca del Combalet. Arrampicata libera prevalentemente esterna su roccia solida e compatta, molto ruvida; usati 12 chiodi. Dislivello 500 m: Difficoltà ED- sostenute, con passaggi di VI° e VI°+. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1980 - 14 settembre. Stefano De Benedetti scende con gli sci dalla vetta dell’Aiguille Blanche de Peutérey, per la parete Nord (via originale) – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1981 - 15/16 agosto. Ugo Manera e Isidoro Meneghin salirono per la parete Sudest della Punta Brendel (3498 m.) tracciando la via Manera-Meneghin, con una scalata di grande impegno e di soddisfazione, che offre tratti di bella arrampicata libera e un duro tratto artificiale, di chiodatura difficile. Roccia buona; la via è rimasta schiodata. Dislivello 700 m. Difficoltà ED-, fino a VI° eA3. Con discesa da Est nel grande canale-diedro tra la Punta Brendel e Punta Welzenbach. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1982 – 1/15 febbraio. Renato Casarotto realizza una delle più belle imprese alpine concepibili da un uomo solo: la Trilogia del Frêney in invernale solitaria. Senza contatti con la valle e senza depositi intermedi, sale in successione la Parete Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey per la via Ratti-Vitali, il Pilastro della Punta Gugliermina per la via Gervasutti-Boccalatte e il Pilone Centrale del Freney per la via Bonington. Renato Casarotto non conosce nessuno dei tre itinerari ed è costretto a forzare l’uscita in cima al Monte Bianco nell’angoscia di una bufera invernale. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

19827/9 febbraio. Renato Casarotto realizza la 1° solitaria invernale della via Gervasutti-Boccalatte per il Pilastro Sud-Sudovest della Punta Gugliermina. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1982 - 12 febbraio. Louis Audoubert, Marc Batard, C. Delamonica e M. Metzger realizzarono la 1° invernale dal versante Sud, durante la salita integrale della cresta dell’Aiguilles Rouges du Brouillard. Pendii esposti con erba e cresta rocciosa. Dislivello 1200 m. PD +. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1982 - 23 luglio. Gian Carlo Grassi e Isidoro Meneghin sulla parete Sudovest della Punta Gugliermina tracciano la via Grassi-Meneghin che ha in comune con la Gervasutti-Boccalatte la prima e l'ultima parte, in pratica supera la parete (circa. 300 m.) compresa fra il Pilastro Sudovest e lo spigolo monolitico più a sinistra. Dislivello 650 m. Difficoltà TD+, fino a VI°-. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1982 – 22 agosto. Gilles Modica ha percorso da solo in salita, la Cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey e poi in discesa per la stessa via. La Cresta Sud ha un dislivello di 1100 m. ed è formata da una successione di cinque torri, con uno sviluppo in arrampicata di circa. 1400 m. La via evita una torre più staccata (il Pic Gamba) e quindi segue fedelmente il filo della cresta (tanto che la sua relazione tecnica potrebbe essere espressa cosi: si segue tutto il filo della cresta lungo la linea più logica, nei tratti più difficili i chiodi indicano la via). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1983 - 23 marzo. Hans Marguerettaz e Gianfranco Sappa superarono un canale al centro della parete Nordest nella parte bassa del Mont Noir de Peutérey che durante la stagione invernale è ghiacciato, aprendo il (Supercouloir de Peutérey). Il canale è stretto fra la parete rocciosa e lo salirono interamente (tra 70° e 90°). Al suo termine attraversarono a sinistra per circa 200 m, per poi scendere sui ripidi scivoli sottostanti. Dislivello 350 m. ED. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1983 - 22 luglio. F. Banissoni e Fabio Delisi, salgono per il Pilone Nord o di Destra del Frêney e tracciano la (via Madame de bois). Questo itinerario supera la zona centrale del Pilone sul fianco sinistro, a sinistra della via Gervasutti. Più difficile di questa, presenta le maggiori difficoltà nel secondo e nel terzo risalto. Nell’ultimo tratto di misto segue praticamente la via Gervasutti. TD+. Mancano altri particolari. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1983 - 27 luglio. Jean-Marc Boivin realizza la 1ª solitaria in giornata della Cresta Integrale di Peutérey in 10 ore e 30 minuti. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1983 – agosto. Giovanni Bassanini e Pascal Gravante dopo 48 anni dalla prima di Boccalatte/Pietrasanta, realizzano la 3° ascensione della parete Ovest e la Cresta Sud della Punta Bich dell’Aiguille Noire de Peutérey, (via Boccalatte). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 16 febbraio. M. Fleischackl realizza la 1° invernale solitaria della Brèche Sud de Dames Anglaises per il Canale del Freney da Sudovest. Dal Rifugio Monzino si arriva sul ghiacciaio di Freney e verso destra allo sbocco del canale innevato lo si sale direttamente fino alle rocce terminali di III° grado. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 17/18 febbraio. Christophe Profit, realizza la 1 solitaria invernale della Cresta Integrale di Peutérey: la prima notte al Bivacco Craveri, la seconda al Refuge Vallot. Il tutto in 32 ore. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 13 marzo. Dario Brocherel, Sergio Favre e Mario Mochet realizzano la 1° invernale salendo la Cresta Sud del Pic Gamba per la via Gobbi. Scendendo poi con corde doppie lungo la via Gobbi fino alla Spalla Sud. Da qui 2 doppie verso Sudest portano alle cenge e alle soste della via per la Sud della Aiguille Noire de Peutérey e quindi al Combalet.- Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

198420/21 aprile. Patrick Gabarrou e Francois Marsigny, dipanano il vertiginoso sistema di goulottes a destra del Pilone Centrale del Frêney nel canale tra il Pilone Nord e tracciano la (via Frêneysie Pascal). Via magnifica, dal tracciato logico. Rivolta a Est, necessita di condizioni particolari, altrimenti è molto esposta alla caduta di sassi. È più problematica di Notre-Dame e dell'Hypercouloir. Dislivello 800 m. dalla crepaccia fino all'uscita in cresta. Difficoltà ED+, con alcune colate di ghiaccio sottile e verticale alte fino a 40 m. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1984 - 14 giugno. Stefano De Benedetti e Giorgio Passino salirono per la parete Est dell’Aiguille Blanche de Peutérey. In basso e fino a metà parete, circa a 3450 m, segue all'incirca la via Gussfeldt. In seguito questa via del 1984 prosegue a sinistra e parallela allo Sperone Nordest. Stefano De Benedetti è disceso in seguito con gli sci per la stessa via. Questo itinerario è stato seguito con condizioni di innevamento particolari in estate: rocce instabili. Dislivello 1300 m, da 45° a 55°, 60° gradi fra le rocce. – Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 12/13 marzo. Christophe Boillon, da solo, sale per il fianco del canale, presso il Pilone Centrale del Frêney, aprendo la (via Solomio Delirefren). Itinerario insolito, che sale in parallelo a pochi metri dalla via Frêneysie Pascal senza però mai toccarla; segue tuttavia una linea naturale, sempre sul fianco a sinistra (salendo) del canale, contro la roccia del Pilone Centrale del Frêney. Nella parte superiore, all'altezza della barriera più alta di rocce (a fianco della Chandelle) supera in un tratto decisamente indipendente (circa 100 m.) un netto camino ghiacciato. Lasciati alcuni chiodi rossi. Utili una serie completa di dadi e chiodi da ghiaccio, 1 corda da 90 m. Difficoltà: probabilmente ED. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 9 luglio. Patrick Gabarrou e Alexis Long, salgono per i canali Sud-Est della Punta Innominata e tracciano la (via Innominette). La via sale al centro della grande parete triangolare e concava, limitata a destra dalla Cresta dell'Innominata e a sinistra dallo Sperone del Brouillard. Segue colate di ghiaccio e nevai alternati a terreno misto e necessita di particolari condizioni della montagna; cadute di sassi. Le goulotte-cascate della parte inferiore sono visibili già dal Rifugio Monzino. Dislivello dall'attacco all'uscita in cresta 700 m. Difficoltà TD, fino a 90° e passo V. - Contrafforti Italiani - Gruppo del Monte Bianco - Massiccio del Monte Bianco.

 

1985 - 9/10 settembre. Christophe Boillon, realizza la 1ª solitaria della via Frêneysie Pascal nel canale fra il Pilone Nord e il Pilone Centrale del Frêney, su passaggi di roccia e misto, la via supera 4 cascate di ghiaccio molto difficili situate tra 4350 e 4550 m, tratto-chiave della salita. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1986 - 16 marzo. Benoît Grison, sale la via Frêneysie Pascal nel canale fra il Pilone Nord e il Pilone Centrale del Frêney, aggiudicandosi la 1ª salita invernale solitaria. La via supera 4 cascate di ghiaccio molto difficili situate tra 4350 e 4550 m, tratto-chiave della salita con una difficile fessura, poi terreno misto in obliquo verso sinistra portano nel colatoio terminale. Superato un ultimo breve salto, si continua diritto e un po' a destra fino a uscire all'unione del Pilone Nord con la cresta principale. Per la cresta fino in vetta al Monte Bianco. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1986 - 27/28 luglio. Silvio Fieschi e Alessandro Zizioli, salirono per fessure al Pilone Centrale del Frêney tra la via classica e la Jori Bardill fin sotto la Chandelle, (fino a 6b, poi V e VI) uscendo da li per la via classica. Difficoltà ED+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

198630/31 agosto. Roberta Ghirardello e Michele Fardo salgono il Pic Gamba per la parete Sudest per una bella via su placche, che dalla Spalla Sud sale per circa 250 m. fra la Cresta Sud e la via Preuss. Difficoltà D + , da IV° a V° grado e un passo di V°+ . - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

19865/6 ottobre. Jean-Marc Boivin e Laurent Broisin sulla parete Sud-Sudest della Punta Gugliermina tracciano la Direttissima, via Moonlight Shadow. La via sale tra le vie Mroz-Belden e Gervasutti-Boccalatte nella parete verticale, strapiombante nella parte finale. Via di 650 m. tutta su placche, molto estetica, che secondo Jean-Marc Boivin dovrebbe diventare una classica. Tutta in libera, salvo un corto passo di artificiale presso la cima; nella prima parte sale fra due visibili tetti. Le soste sono attrezzate, in quanto la DISCESA è stata effettuata lungo la stessa via. Difficoltà ED+, con «pas mal» di 6a e qualche 6b. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

19871/2 agosto. Pete Cresswell, Dave Hope e Tony Penning aprono su Tete des Chassurs la via Grand design - Arrampicata di 160 m, fino a 6a. Attacca la parete dalla destra e supera la fascia di tetti con percorso sinuoso prima verso sinistra e poi verso destra. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1988 - 30 ottobre. Gian Carlo Grassi, Sergio Rossi e Angelo Siri, grazie a condizioni eccezionalmente favorevoli salgono per il canale-goulotte della parete Est della Punta Baretti. Nel canale, per tutta l'estate 1992 sono precipitate frane di roccia dalla cresta sommitale. 500 m. TD. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 10 febbraio. Christophe Profit attacca di nuovo in solitaria la Cresta Integrale di Peutérey e in 19 ore giunge in vetta al Monte Bianco. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 14 giugno. Michel Piola e Pascal Strappazzon aprono su Tete des Chassurs la via Roeking Chair - Sale sul limite sinistro della placca-parete compatta, con tetto. Tre belle lunghezze (100 m), più una fin sulla sommità; 6a+ obbl. e AD (6b+ se in libera). DISCESA: lungo questa via, con 4 calate in doppia. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1989 - 15 giugno. Michel Piola e Pascal Strappazzon aprono su Tete des Chassurs la via the fast belay - Magnifica scalata per 4 lunghezze, poi si può arrivare in cima per un canale di rocce rotte. 120 m, 6a obbl. e AD (6° + se in libera). - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

198920/21 luglio. Daniel Anker e Michel Piola praticano una Variante salendo da Sudest dell’Aiguille Croux dal nevaio per ripide placche incrociando la Ottoz-Hurzeler, continuando incrocia per due volte la parte inferiore della Via Bertone e termina dopo 6 lunghezze ancora su questa via che chiameranno (Demi-Portion). Bella arrampicata solo per le prime 4 lunghezze. Difficoltà 6c + obbligatorio e A0, (7a se in libera). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1989agosto. Giovanni Bassanini, da solo, sale la Direttissima, via Moonlight Shadow sulla parete Sud-Sudest della Punta Gugliermina, realizzando la 1° solitaria e la 1° ripetizione di questa via estremamente difficile. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1990 – estate. Massimo Datrino e Giulio Signò, salirono per la Cresta Sudovest dell’Aiguille Croux tracciando la (via Fil Rouge), con una bella scalata, che segue la ripida Cresta Sudovest articolata in diedri, lame e gendarmi di ottima roccia rossastra. Soste attrezzate con spit. Dislivello 250 m, con sviluppo di 350 m. Difficoltà D +, fino a V°+. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1990 - 8 settembre. Cosimo Zappelli muore all’età di 56 anni, per un incidente avvenuto sul Pic Gamba, la prima torre della cresta Sud dell’Aiguille Noire de Peutérey. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991 - 30 luglio. Massimo Datrino con Enrico Tessera realizzarono la 2° ascensione per la Cresta Sudovest dell’Aiguille Croux ripercorrendo la (via Fil Rouge) aperta l’anno prima dallo stesso Massimo Datrino. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1991 - 14/15 agosto. Jean-Christophe Lafaille, da solo, proveniendo dal Grand Pilier d'Angle, sale per il Pilone Centrale del Frêney con una scalata che si intreccia con la via classica e ricerca passaggi più difficili sulle zone rocciose al suo fianco; in particolare, nella prima parte del pilone supera poco a sinistra i due bei risalti di roccia compatta. E invece molto interessante la lunghezza in uscita dalla Chandelle, dove invece di attraversare sulla cengia a sinistra sale dal tetto verso destra. La via verrà chiamata (l'Ecume des jours). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1991 - 17/18 agosto. C. Battezati e Daniele Caneparo sulla parete Ovest della Punta Brendel tracciano la via Exitus. - Bella via, varia e interessante, su roccia ottima. Arrampicata esterna sostenuta sullo zoccolo grigio iniziale e sul muro rosso terminale. Lasciati in posto alcuni chiodi normali e spit; corde da 50 m. La parete è stata ripercorsa in discesa con corde doppie; gli ancoraggi non sono però di facile reperimento in quanto, salvo sulla rampa obliqua centrale, sono quasi tutti fuori via. Dislivello quasi 600 m. Difficoltà ED, fino a VII° e Al. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1991 - 21 settembre. Jean-Luc Amstutz, Gérard Long e Romain Vogler aprono una bella via di 7 lunghezze, omogenea e sostenuta, sull'aguzzo gendarme che si alza a metà della Cresta Sud dell' Aiguille Croux, che chiameranno (via Visite guidée). Roccia con appigli, benché compatta e strapiombante; corde da 50 m. Dislivello 250 m. Difficoltà 6a obbligatorio e A0 (6b se in libera). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1991 – 9/10 ottobre. Joshua Geeter e Ivan Ghirardini salgono per la parete Nordest dell’Aiguille Noire de Peutérey, (via Indiana Stones).

La via sale dal ghiacciaio della Brenva e per la rampa superiore, e riprende la variante del 1949 di Giuseppe Dionisi e Giorgio Rosenkrantz ed esce sulla Cresta Est. Roccia abbastanza solida nella parte bassa. La rampa superiore, un tempo coperta da un nevaio perenne, è stata trovata tutta disseminata di sfasciumi e blocchi molto instabili. Dislivello dal ghiacciaio 1000 m. Difficoltà ED secondo i primi salitori. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1992 - 13 luglio. Christophe Bodin, Olivier Faye e Olivier Ratheaux salgono in vetta della Punta Bifida per la parete Sudest con un’arrampicata di 400 m. di interesse limitato, su roccia spesso mediocre. D-. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1992 - 15/17 luglio. Guido Azzalea, Manlio Motto e Gianni Predan salgono per la parete Est dell’Aiguille Croux e tracciano (Vuoto a perdere). La via supera la parete verticale lungo una linea di diedri e placche, attrezzate in parte già in precedenza per calate ed esercitazioni di soccorso. Durissima arrampicata libera, molto sostenuta. Dislivello 350 m. Difficoltà fino a 7a/b. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1992 - 16 luglio. Simone Badier e Romain Vogler aprono da Est dell’Aiguille Croux la (via Entre les gouttes). Via di 80 m. di 6a obbligatorio e A0 (fino a 6b+ se in libera). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1992 - 17 luglio. Simone Badier e Romain Vogler, salgono per la parete Sudest del contrafforte Sud dell’Aiguille Croux aprendo la (via La descente aux envers). Ardua scalata su parete estremamente ripida e strapiombante, già utilizzata in discesa per esercitazioni di soccorso. Via di 150 m. Utilizzati circa 30 spit, dadi e friend del 3½, corde da 45 m. Difficoltà 6b obbligatorio e A0 (7a se in libera). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1992 – 12 agosto. Patrick Berhault, Nicolas Emériaud, Olivier Houillot e Jean-Jacques Vaillant creano una variante inferiore sull’Aiguille Noire de Peutérey per la Parete Ovest - via Ratti/Vitali. - Bella arrampicata, che supera la zona di placche rossastre sul pilastro a sinistra della via originale. Soste comode, lasciati 5 chiodi sulla via. Sviluppo 300 m. Difficoltà fino a 6b. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1992 - 29/30 agosto. Manlio Motto e Romain Vogler per la parete Sudest dell’Aiguille Croux aprono la (via Que cherches-tu Jean-Marie?). La via attacca a sinistra dello stretto canale, (il primo spit si trova dopo pochi metri) e si svolge diritta per 7 lunghezze, sbucando sulla Cresta Sud a sinistra del suo intaglio. Scalata di 320 m. molto interessante, atletica. Difficoltà 6b obbligatorio e A0 (6c se in libera). - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1992 - 12 settembre. Gérard Long, Manlio Motto e Romain Vogler sulla parete Sudest dell’Aiguille Croux aprono la (via Euroteam) con una scalata varia e sostenuta di 320 m. Difficoltà 6b obbligatorio e AO (fino a 6c se in libera). La via si sviluppa diritta per 8 lunghezze. Attacca presso il filo dello sperone alla destra di uno stretto canale che incide un po' sulla sinistra la parete (6 m sopra un muro liscio è visibile il primo spit), poi interseca alle soste 3, 4 e 7 la classica Ottoz-Hurzeler ed esce come quella all'intaglio sotto la parete di 40 m. della via normale. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1993 - 23 gennaio. Francesco Arneodo e Daniele Caneparo realizzano la 2° ascensione e la 1° invernale della via Que cherches-tu Jean-Marie? sulla parete Sudest dell’Aiguille Croux. - Contrafforti ItalianiMassiccio del Monte Bianco.

 

1994 - estate. Manlio Motto, Michel Piola e Patrick Gabarrou aprono due nuove vie sulla Ovest dell’Aiguille Noire de Peutérey - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

1994 - 30 giugno - 1 luglio. Patrick Gabarrou, con Manlio Motto realizzano la 1ª ascensione della Brogliatta definendola una gran bella via in ambiente ... la roccia, a parte qualche tratto, è un bel granito grigio che diventa rosso sugli ultimi tiri. (La relazione di Manlio Motto parla di 470 metri, i tiri sono però 12 da 50/55 metri ognuno!).Gli spit sono in buono stato.

Descrizione:Avvicinamento: Dal Rifugio Monzino per sentiero passare ai piedi dell'Aiguille Croux fino al passaggio della Brogliatta. Scendere sul Ghiacciaio del Freney con l'aiuto di una corda fissa. Portarsi al centro(molto tormentato in stagione avanzata) e risalirlo alla meglio aggirando i crepacci. Puntare alla grossa placca grigia triangolare alla base della Punta Brendel. La via attacca per una fessurina alla base di un grosso blocco appoggiato.(2 chiodi). Materiale: La via è parzialmente spittata. Portare una serie di nut e friends fino al 3. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.

 

2000 - 23 e 25 agosto. Maurizio Oviglia e Erik Svab, sulla parete Sud-Est della Punta Brendel, 3.498 m, dell’Aiguille Noire de Peutérey hanno realizzato una nuova via… "Nero su Bianco". L'itinerario, si snoda al centro della parete (a destra della via Manera - Meneghin del 15/16 agosto 1981) con uno sviluppo di 940 metri (19 tiri di corda lunghi fino ai 60 metri) e difficoltà massime di 7b e obbligatorie fino al 6b+. La via è stata salita con protezioni tradizionali (chiodi normali, nuts, friends) e senza uso di spit. In parete è rimasto solo un chiodo e alcune soste che coincidono con la linea di doppie attrezzate, in discesa, dai primi salitori. Si tratta perciò di un percorso impegnativo (6 tiri con difficoltà dal 6b+ al 7b) e di grande soddisfazione perché riesce a sfruttare le linee naturali della parete e le possibilità di assicurazione tradizionali senza perciò rinunciare all’arrampicata libera. La via è stata interamente percorsa dai primi salitori in libera e da capocordata. Per una ripetizione prevedere un tempo di salita medio di circa 12 ore. - Contrafforti Italiani - Massiccio del Monte Bianco.